I Pesci piccoli di The Jackal in un mondo di squali, recensione

Autore: Francesca Musolino ,

La serie TV Pesci piccoli – Un’agenzia. Molte idee. Poco budget del gruppo comico napoletano The Jackal è una delle nuove uscite nel catalogo Prime Video di questo giugno 2023. Un titolo che è tutto un programma, ma che rispecchia in pieno l'essenza del contenuto proposto.

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Nonostante sia stata ideata da un gruppo di comici, Pesci piccoli – Un’agenzia. Molte idee. Poco budget è infatti una serie TV che offre molto più che semplici momenti di ilarità. Un contenuto il cui vero significato va letto tra le righe, attraverso le quali vengono affrontati diversi temi e problematiche presenti nella società moderna.

I pesci piccoli sono persone comuni come tante intente a sbarcare il lunario. Con molta inventiva, ma pochi sbocchi offerti per mettere a frutto la loro creatività. Ma per fortuna i dipendenti dell'agenzia Tree of us, protagonisti della serie TV Pesci piccoli – Un’agenzia. Molte idee. Poco budget, hanno dalla loro un'arma vincente che insieme gli permette di superare ogni ostacolo: l'amicizia.

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Quando esce la serie TV Pesci piccoli – Un’agenzia. Molte idee. Poco budget

La serie TV Pesci piccoli – Un’agenzia. Molte idee. Poco budget è disponibile alla visione dall'8 giugno 2023

Dove si può vedere la serie TV Pesci piccoli – Un’agenzia. Molte idee. Poco budget

La serie TV Pesci piccoli – Un’agenzia. Molte idee. Poco budget è visibile in streaming in esclusiva su Prime Video

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Quanti episodi ha la serie TV Pesci piccoli – Un’agenzia. Molte idee. Poco budget

La serie TV Pesci piccoli – Un’agenzia. Molte idee. Poco budget è composta da sei episodi

 

Pochi pesci piccoli in mezzo a tante reti

Prime Video
Pesci piccoli – Un’agenzia. Molte idee. Poco budget, foto di gruppo del cast
Una scena tratta dalla serie TV Pesci piccoli – Un’agenzia. Molte idee. Poco budget

Uno degli aspetti principali che viene affrontato in Pesci piccoli – Un’agenzia. Molte idee. Poco budget riguarda le perenni difficoltà presenti nel mondo del lavoro. La trama della serie TV targata Prime Video ruota attorno all'agenzia pubblicitaria Tree of us, mettendo in risalto i problemi quotidiani tra cui si devono destreggiare i dipendenti.

I clienti

Il primo ostacolo da affrontare per il team dei protagonisti, è quello della soddisfazione del proprio cliente. Un'impresa molto spesso ardua perché non è sempre facile andare incontro alle esigenze richieste o accontentarle.

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Soprattutto quando sono molto particolari come nel caso di Achille Lauro, guest star nel primo episodio di Pesci piccoli – Un’agenzia. Molte idee. Poco budget. Il quale si rifiuta di tenere in mano uno smartphone del brand di cui deve essere testimonial.

Gli hater

Se nel proprio lavoro il primo obbiettivo viene raggiunto ovvero il cliente è soddisfatto di quanto commissionato, un altro paio di maniche riguarda invece l'apprezzamento del pubblico in generale. Attraverso l'uso di internet e soprattutto dei social media, per chiunque è diventato molto facile far arrivare la propria opinione ovunque, positiva o negativa che sia. 

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Con questo sistema hanno preso piede i cosiddetti hater, persone intente a lasciare di proposito soltanto pareri offensivi, dando vita sul web a una vera e propria shitstorm (letteralmente tempesta di mer*a).

In questo modo sia il prodotto sia il brand che lo pubblicizza vengono spesso screditati, mettendo quindi in difficoltà la stessa ditta. La quale deve rimettersi in carreggiata per ripulire la propria immagine al fine di non perdere clienti e credibilità.

La concorrenza

Un altro punto fondamentale da considerare in un ambiente di lavoro è quello della concorrenza. Come fa ironicamente presente a un certo punto Fabio, uno dei protagonisti di Pesci piccoli – Un’agenzia. Molte idee. Poco budget interpretato da Fabio Balsamo:

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Non esistono più le idee originali, tutte le grandi opere sono copiate. Per esempio Avatar, è Pocahontas tutto blu.

In sintesi non basta solo creare qualcosa e soddisfare le aspettative altrui, dal singolo cliente al grande pubblico, ma bisogna anche essere originali. Uno scoglio difficile da arginare essendo molto più facile a dirsi che a farsi.

Poco budget, ma i soldi non fanno la felicità

Nella serie TV Pesci piccoli – Un’agenzia. Molte idee. Poco budget si parte dal personaggio di Greta interpretata da Martina Tinnirello che finisce per passare dalle stelle alle stalle. O almeno è ciò che sembra all'inizio. Dopo aver stampato una cinquina in faccia ad Achille Lauro per le sue assurde richieste di cui sopra, Greta viene declassata e spedita all'agenzia Tree of us.

Il posto di lavoro in cui si ritrova la giovane manager è molto diverso dal luogo in cui stava prima. Oltre alla caciara quotidiana che aleggia tra le scrivanie dei colleghi, le idee professionali dei presenti sono poche ma confuse. Uno stile che viene impossibile non ricollegare ai personaggi di Boris - La fuori serie italiana, dove c'era sempre molta voglia di fare le cose in grande mentre il difficile era passare dalla teoria alla pratica.

La convivenza forzata tra Greta e i suoi nuovi colleghi riserva però a tutti delle sorprese, perché diventa per essere la chiave del loro successo. I consolidati rapporti umani sviluppati negli anni all'interno dell'agenzia Tree of us, dimostrano quanto la collaborazione e l'affiatamento tra le persone siano un fattore fondamentale per raggiungere gli obbiettivi in comune, a prescindere da quali siano gli ostacoli lungo il cammino. Perché alla fine non conta tanto il dove o il come si fanno le cose, ma con chi.

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Molte idee, tanta verità

Pesci piccoli – Un’agenzia. Molte idee. Poco budget è un contenuto divertente che racchiude la tipica comicità dei The Jackal, tra esilaranti battute in dialetto napoletano e siparietti al limite dell'assurdo. Ma tra una risata e l'altra la serie TV Prime Video regala soprattutto momenti di commozione e riflessione che mettono a nudo delle realtà di tutti i giorni.

A volte dietro un apparente hater non si nasconde sempre un leone da tastiera, ma una persona sola in cerca di attenzioni come avviene per il piccolo Fulvio nel terzo episodio di Pesci piccoli – Un’agenzia. Molte idee. Poco budget. Un bambino di undici anni sballottato dalla madre da un posto all'altro che finisce per sentirsi un pesce fuor d'acqua non avendo dei punti di riferimento.

Il cliente non ha sempre ragione come recita un famoso detto. Non quando si tratta di persone che sfruttano anziani indifesi per trarne un proprio guadagno, come fanno i nipoti di nonna Lia protagonisti nel quinto episodio della serie TV. Una nonnina che vorrebbe soltanto rivedere un'ultima volta il mare prima di riposare in pace per sempre.

La concorrenza non è soltanto nel lavoro ma in ogni contesto. Perché si cerca non solo di essere originali, ma anche migliori degli altri. Pesci piccoli – Un’agenzia. Molte idee. Poco budget mostra come a causa degli stereotipi imposti dalla società, le donne vengono più apprezzate per l'aspetto estetico piuttosto che per la loro intelligenza. Mentre gli uomini, per socializzare si ritrovano a misurare chi è il più dotato del loro gruppo.

Chi sono i pesci piccoli

I The Jackal con la serie TV Pesci piccoli – Un’agenzia. Molte idee. Poco budget hanno "sfondato la spessa vetrata di un acquario con un piccola conchiglia" portando all'attenzione temi importanti attraverso semplici storie comuni. I pesci piccoli siamo tutti noi che ogni giorno dobbiamo farci largo in un vasto oceano per non annegare.

Ogni persona è costantemente in lotta con la vita nelle sue battaglie quotidiane dove l'importante non è solo partecipare ma vincere, per non finire in pasto ai metaforici squali di turno. Il pescecane più temibile di tutti è proprio la società che spesso promette e non mantiene, non permette a tutti di emergere e cerca di far abboccare all'amo attraverso i suoi falsi modelli.

In conclusione Pesci piccoli – Un’agenzia. Molte idee. Poco budget è un inno alla vita, un promemoria a non arrendersi mai continuando a credere nei propri sogni e nelle proprie capacità. Perché non sempre tutti i mali vengono per nuocere, come ha dimostrato la storia di Greta. Una manager in carriera costretta a lasciare un porto che credeva sicuro, ma dove non poteva davvero spiegare le vele.

Nell'agenzia Tree of us Greta non ha trovato soltanto un altro posto di lavoro. Ma anche una vera famiglia che viaggia alla sua stessa lunghezza d'onda e con la quale può intraprendere un nuovo inizio verso orizzonti lontani. Perché come recita il brano Figli delle stelle di Alan Sorrenti che chiude con le sue note la serie TV Pesci piccoli – Un’agenzia. Molte idee. Poco budget:

Noi siamo figli delle stelle
senza storia e senza età, eroi di un sogno...
Noi siamo figli delle stelle
e non ci fermeremo mai per niente al mondo...

Immagine di copertina di questo articolo tratta dalla serie TV Pesci piccoli – Un’agenzia. Molte idee. Poco budget. Crediti: Prime Video

Commento

cpop.it

95

Pesci piccoli – Un’agenzia. Molte idee. Poco budget non è la solita serie TV che punta il dito attraverso la satira pungente. Ma al contrario riporta la semplice realtà così com'è condita da sprazzi di genuina ilarità quotidiana.

Pro

  • Storie semplici ma che lasciano il segno
  • Ottimo equilibrio tra comicità e dramma
  • Colonna sonora degna di nota
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