Piccoli Brividi 2 - I fantasmi di Halloween, la recensione: Slappy e i mostri di Stine sono tornati

Autore: Elisa Giudici ,

Gli anni '90 sono ufficialmente sotto lo scrutinio degli studios a Hollywood, già da qualche tempo alla ricerca di materiale buono per qualche operazione nostalgia. Nel 2015 era toccato alla celebre serie di romanzi per ragazzi a firma R. L. Stine, i Piccoli Brividi. Con i loro racconti macabri e le loro coste fluorescenti hanno spiccato sulle mensole di quasi ogni ragazzino dell'epoca. L'opera di Stine infatti è tra le più vendute della storia nell'intero comparto della letteratura per ragazzi e conobbe un grande successo anche in Italia.

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Un'immagine da Piccoli Brividi 2
Un trio di giovani protagonisti non regala la verve necessaria a Piccoli Brividi 2

La vera sorpresa è stata scoprire che Piccoli Brividi di Rob Letterman era una pellicola piacevole, capace di rielaborare il materiale originario dei romanzi - puntando su Slappy, una delle creature più sinistre dell'autore - in una forma nuova e accattivante. Magari la stessa fortuna fosse toccata a un altro caposaldo culturale adolescenziale dell'epoca, Jumanji, a cui è toccato in sorte un film ben più modesto e abbozzato. 

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Con alla testa un Jack Black negli istrionici panni dello stesso R. L. Stine, Piccoli Brividi raccolse un discreto consenso, tanto da convincere i produttori a intavolare un sequel. Piccoli Brividi 2 è convenientemente pensato per arrivare nei cinema per la festa di Halloween, la più in linea con la piega horror della saga letteraria. Il risultato è però poco entusiasmante: Piccoli Brividi 2 - I fantasmi di Halloween non è davvero all'altezza del suo predecessore. 

Il ritorno di Slappy

Squadra che vince non si cambia, o forse sì? Del cast originario Piccoli Brividi 2 - I fantasmi di Halloween conserva giusto Jack Black, che fa una fugace apparizione nelle fasi avanzate della vicenda, non rimanendo su schermo più di qualche minuto. Il trio di protagonisti stavolta è formato dai due figli di una mamma single, lavoratrice e molto ironica. Sarah (Madison Iseman, la bionda sexy del remake di Jumanji) è un'adolescente alle prese con la domanda di ammissione per un college che la porterà a lasciare il quartiere dove vive, che le sta molto stretto. Sonny (Jeremy Ray Taylor, uno dei protagonisti di IT) è suo fratello minore, un ragazzino sovrappeso amante delle scienze, alle prese con un modellino da realizzare per il laboratorio di scienze. Ad aiutarlo c'è l'amico afroamericano Sam (Caleel Harris), scaricato dal padre per il fine settimana a casa dei Quinn.

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Una scena con Sonny, Sam e Slappy
Piccoli Brividi 2 torna a puntare sul malvagio Slappy come antagonista principale

Si preannuncia una festa di Halloween ricca di doveri e poco mostruosa, almeno finché Sonny e Sam rinvengono in una catapecchia abbandonata un forziere, nascosto in una stanza segreta. All'interno c'è un libro di R. L. Stine. I due ragazzi lo aprono e evocano inavvertitamente Slappy, il malefico pupazzo parlante protagonista del primo film. Pian piano si renderanno conto di quanto sia pericoloso e, insiame a Sarah, tenteranno di fermare la sua avanzata. Non è certo un villain semplice da imbrogliare: come sempre la sua risata diabolica nasconde un intuito prodigioso, un'intelligenza acuta e poteri eccezionali, che si scateneranno proprio nella notte di Halloween. 

Nostalgia televisiva

Oltre alla trama in sé rimane davvero poco da raccontare riguardo a Piccoli Brividi 2 - I fantasmi di Halloween, un lungometraggio dalle ambizioni praticamente inesistenti. Consapevole del buon lavoro fatto dal precedessore ma incapace di seguirne davvero le orme, il sequel di Piccoli Brividi si limita a muoversi in un contesto che, suo malgrado, ispira molta nostalgia: quello dei film TV per ragazzi degli anni '90. Nonostante il cast adulto nasconda parecchi caratteristi cult per il loro lavoro al Saturday Night Life o in comedy di grido, la pellicola è davvero incapace di ritagliare qualche momento salace che li riguardi, come invece aveva saputo fare il predecessore.

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Metti una sera in casa con Sam, Sonny e Slappy
Pronti a trascorrere un Halloween casalingo con Slappy tra le mura di casa?

Rimane inspiegabile poi l'utilizzo così risicato di Jack Black, che aveva trascinato nei momenti di stanca il primo film, soprattutto alla luce del ruolo centrale che gli attribuisce la chiusa (in realtà abbastanza aperta) di questo secondo capitolo. Se la regia di Ari Sandel (A.S.S.O. nella manica) fa di necessità virtù con i risicati mezzi che ha a disposizione. È evidente come il tallone d'Achille de I fantasmi di Halloween sia la sceneggiatura sciatta a firma di Darren Lemke, Rob Lieber e dello stesso R.L. Stine. Per svolgimento narrativo il film è in effetti più vicino alla trama classica di un romanzo dei Piccoli Brividi rispetto al passato, ma non sembra mai aver l'ambizione di impressionare il suo pubblico, giovane e adulto.

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Permane poi la perplessità relativa al ruolo centrale di Slappy: è vero che il pupazzo ventriloquo è tra le creature più memorabili dell'intera saga, ma non è l'unico villain la cui malvagità sia in grado di sostenere un film per ragazzi. Da lettori è davvero un peccato vedere tanti personaggi cult ridotti a semplici comparse mostroidi (per quanto azzeccate, vedi alla voce orsetti gommosi), perché forse alcuni di questi avrebbero saputo dare più verve a un film che ne ha disperatamente bisogno. 

Piccoli Brividi 2 - I fantasmi di Halloween è nelle sale italiane dal 18 ottobre 2018

Commento

cpop.it

55

I mostri di R. L. Stine tornano al cinema, ma perdono di verve e comicità: Piccoli Brividi 2 è un sequel che sembra un mesto film TV, incapace di raccogliere il testimone del primo lungometraggio.

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