The Continental: recensione del prequel di John Wick

Autore: Manuel Enrico ,

Ci ha accolti con la sua atmosfera austera e raffinata, al suo interno abbiamo assistito a giochi di potere e a patti infranti. La sua sacralità è uno dei tratti più distintivi del violento e iperadrenalinico mondo di John Wick , il killer interpretato da Keanu Reeves, protagonista delle fortunata saga cinematografica omonima. Il Continental è un cardine della saga di John Wick, reso ancora più centrale dal rapporto che unisce il killer al suo direttore, Winston, che grazie alla mai troppo apprezzata recitazione di Ian McShane è divenuto uno dei personaggi più riusciti della saga.

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Non stupisce quindi che all’interno della dinamica di espansione del franchise la prima serie ambientata in questo universo veda proprio Winston e il suo albergo come protagonisti assoluti. A partire dal 22 settembre, su Prime Video ci è stata mostrata l'ascesa di Winston Scott e Charon alla guida dell'albegro, con The Continental, primo dei progetti ambientanti nel mondo di John Wick all'interno di una visione di espansione di questo universo narrativo.

The Continental: le origini del mondo di John Wick

Non potrebbe esistere John Wick senza il Continental, terreno consacrato nel mondo di feroci assassini in cui si muove il killer interpretato da Keanu Reeves, una terra di nessuno in cui la massima violenza tollerata è quella verbale. Sin dalla sua prima apparizione nel primo film della fortunata saga, il Continental è divenuto immediatamente uno dei luoghi cari ai fan del franchise.  

Espandere un universo narrativo come quello di John Wick, in cui a dominare la scena sono i personaggi e non la caratterizzazione sociale, non è semplice, ma la fortuna degli sceneggiatori è di potersi muovere all’interno di una serie di punti fermi che sono stati utilizzati per dare un minimo di corpo alle imprese di John Wick. In primis, le regole della Gran Tavola, che per quanto accennate, sono state comunque il motore della saga, che, per quanto sembri incredibile, si svolge nel giro di una manciata di mesi.

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Per ben quattro film, il Continental ha saputo imporre la sua presenza, anche non comparendo su schermo o affidando il suo ruolo alla presenza del solo McShan o del compassato consierge Charon (il compianto Lance Reddick). Due figure che hanno incarnato al meglio il senso del Continental, andando oltre l’istituzionalità dell’edificio, contribuendo a rendere l’albergo un non luogo perfetto. Nei marmi e nelle decorazioni barocche del Continental sono scritte le storie dei membri della Gran Tavola e dei loro assassini, ma se gli omicidi hanno fornito il sangue per vergare questa mitologia, la mano che ne ha tracciato le gesta è stata quella di Winston.

Figura di potere, capace di usare intelligenza e conoscenza delle regole del gioco, Winston è stato un prezioso alleato per John, mostrando una centralità nella storia del franchise che inevitabilmente conduce a chiedersi quale sia stato il percorso che lo ha condotto a potere gestire il Continental. Questa curiosità può essere addolcita con The Continental, primo spin-off della saga che si concentra proprio sulla figura di Winston, segnando la sua ascesa all’interno di questo mondo spietato.

Giocare con un modo violento e fortemente iconico come quello di John Wick, non era semplice, ma l’idea di offrire ai fan della saga uno sguardo nel passato del mondo in cui si svolge l’azione, anziché una origin story del suo protagonista è stata una felice intuizione. L’intento di esplorare questa società ferina e guidate da un rigido codice ha stimolato la nascita di una serie che possiamo intendere come un prequel, che ci mostri, nella sua cruda essenza, il mondo di John Wick. E più che il killer interpretato da Keanu Reeves, è proprio il granitico Winston Scott che può guidarci in questo viaggio.

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The Continental rende l’ascesa di Winston (interpretato da Colin Woodell) un momento essenziale del mito della saga, sfruttando la presenza scenica di un Mel Gibson mefistofelico nel ruolo di villain. Distaccarsi dalla centralità di Wick dopo l’uscita del quarto episodio, il più fragile al momento, rappresenta una decisione tempestiva che potrebbe rivelarsi il primo, incoraggiante passo per ampliare questo universo. Un primo passo che vuole affidarsi al passato di un personaggio amato, un simbolo non solo del franchise ma di ciò che anima la vita di Wick: il codice della Gran Tavola.

Sul piano narrativo, The Continental si sviluppa in modo perfetto. Il giovane Winston Scott si muove in modo inizialmente traballante all’interno delle nebulose vie della Gran Tavola, una lunga presa di coscienza che si sposa a una progressiva consapevolezza di come la presunzione di un giovane criminale di arrivare alla vetta di un mondo criminale acido e meschino si trasformi in viscerale e spietata vendetta.

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La parabola ascendente di Winston necessitava di un contrasto iniziale con la figura completa e delineata vista sul grande schermo, un obbligo che la writing room composta da Greg Coolidge, Kirk Ward e Shawn Simmons  ha interpretato in modo egregio sviluppando un personaggio in itinere, che potesse guidare gli spettatori in un percorso che, pur avendo a mente il traguardo, fosse comunque in grado di avvincere, di appassionare e mostrare una prospettiva diversa della dinamica narrativa del franchise.

La scelta di tornare nel passato, alla New York degli anni Settante e alla sua vita criminale, è diventata l’anima della serie. Non solo per la resa visiva, fortemente caratterizzata dallo stile del periodo, ma per la scelta di appellarsi anche a un gusto scenico tipico della produzione crime del cinema del periodo, coniugandolo alla moderna visione della serialità.

La presenza di una criminalità multietnica, da sempre presente nel franchise, consente di concedersi un citazionismo stilistico che arricchisce The Continental con movimenti di camera tipici di un linguaggio visivo da blaxploitation, con una concessione a un linguaggio rude e velenoso tipico della cinematografia degli anni Settanta, lasciando spazio anche a una riproposizione delle scene di lotta tipiche del cinema di arti marziali del periodo.

The Continental: l'ascesa di Winston nel mondo della Gran Tavola

Questa particolare combinazione non tradisce, tuttavia, gli stilemi tipici del franchise di John Wick. Trovare una crasi tra questi due linguaggi era la chiave per far sì che quel ‘dal mondo di John Wick’ con cui viene presentato The Continental non sembrasse una semplice postilla. Per sua natura, la serialità ha una forza narrativa differente dal grande schermo, concedendo maggior tempo per ampliare visioni narrative e dare vitalità ai personaggi. Figure come Winston e Charon vengono nobilitate da questo passaggio, diventano ulteriore fondamento del mondo di John Wick.

Difficile non pensare a come la spettacolarità delle scene d’azione interpretate da Kenau Reeves possa perdersi all’interno di un racconto maggiormente diluito e mossa da diversi istinti. The Continental, pur privilegiando un racconto più strutturato e concreto rispetto alla sua controparte cinematografica, non manca di mettere in scena combattimenti appassionanti, meno spettacolari e orchestrati rispetto a quanto visto sul grande schermo, ma più vicini all’ispirazione di pellicole action del periodo, mutuata in un gusto contemporaneo.

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Questa anima seventy di The Continental è il suo tratto più affascinante e identitario. Dalla sigla alla scelta di una colonna sonora ricca di titoli cult del periodo, che si intreccia a una scelta di sfumature e inquadrature che portano su Prime Video un mondo criminale in evoluzione all’interno di una New York fatalmente affascinante. Ogni aspetto viene curato per esser specchio di un periodo storico che non sia solo anagrafico, ma culturale, giocando con le musiche del periodo ma anche utilizzando una grana sporca e fredda che accentui il gretto sottobosco criminale in cui si annida questa vicenda. 

Il vantaggio di The Continental è che gli aficionados della saga di John Wick non necessitano di grandi spiegazioni sul funzionamento della Gran Tavola e delle sue regole, consentendo di risolvere con poche battute e rapide menzioni la presenza di personaggi come la Giudicatrice o la quantità di fazioni coinvolte dalla vendetta di Winston. 

Per coloro che si avvicinano per la prima volta a questo mondo, The Continental ha sufficiente identità e indipendenza rispetto alla continuity per poter essere godibile come starting point, vedendo nei film con protagonista Keanu Reeves l'evoluzione di questo universo. 

Commento

cpop.it

85

Un avvincente sguardo al passato del mondo di John Wick, vedendo nell'ascesa di Winston il miglior prequel per l'amato franchise.

Pro

  • Prequel perfetto per John Wick
  • Ricostruzione della New York del periodo magnifica
  • Serie con una personalità affascinante

Contro

  • Conoscenza della saga fondamentale
  • Alcuni personaggi troppo stereotipati
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