La saga di Zelda è una di quelle che ha fatto la storia del videogioco. L’ultimo capitolo The Legend of Zelda: Breath of the Wild uscito su Switch ormai 4 anni fa, è considerate uno dei titoli più belli dell’ultimo decennio, confermando che la saga creata da Shigeru Miyamoto, già papà di Super Mario, ha sfornato nei suoi 35 anni di vita un capolavoro dietro l’altro. Proprio quest’anno si festeggia quest’importante anniversario della saga, nata nel 1986 sul primo NES, e per l’occasione Nintendo a deciso di riproporre un capitolo piuttosto recente in realtà, ma che all’interno della saga ha una grande importanza: stiamo parlando di The Legend of Zelda: Skyward Sword HD.
Questo capitolo era uscito in origine sulla storica Nintendo Wii nel 2011 e riusciva a unire in perfetta sintonia lo stile tipico degli Zelda con l’utilizzo dei motion controller utilizzati all’epoca dalla console. C’è un motivo per cui Nintendo ha scelto questo titolo per festeggiare i 35 anni della saga. Skyward Sword è un capitolo che si può considerare il primo della cronologia della saga, legato alla creazione della famosa Master Sword e alla prima incarnazione di Link e Zelda. La storia di The Legend of Zelda, tra un capitolo e l’altro ha sempre avuto collegamenti molto vaghi e fumosi, spesso riproponendo una storia simile ma in ambientazioni o epoche diverse. Molte volte sono stati gli stessi fan a unire i puntini che legano tutta la saga, cercando di creare una cronologia degli eventi. The Legend of Zelda: Skyward Sword è però indubbiamente il punto d’inizio, e proprio per questo può essere un ottimo punto di partenza anche per chi non ha mai giocato la saga.
Le origini della saga di Zelda
A livello narrativo The Legend of Zelda: Skyward Sword è un racconto delle origini, che mette in scena una storia che andrà poi a influenzare tutte quelle successive (in ordine cronologico) mostrandoci la genesi della Spada Suprema e un rapporto tra Link e Zelda molto più accentuato rispetto al passato. La storia è ambientata nel regno di Oltrenuvola, un’isola del cielo dove gli abitanti vivono da tempo immemore. Nessuno di questi ricorda più come sia il mondo al di sotto delle nuvole, se non per antiche storie e leggende tramandate nel corso del tempo.
Link e Zelda sono amici d’infanzia. Il giovane si addestra per diventare un cavaliere, esercitandosi con il suo Solcanubi, un grosso uccello speciale che consente di spostarsi nel mondo situato nel cielo. Ogni abitante ne ha almeno uno. Link si prepara a prendere parte a un’importante e rituale competizione della Scuola d’Armi, che sta per festeggiare il 25esimo anniversario dalla fondazione. Zelda invece è una sacerdotessa che si prepara a interpretare la dea Hylia, la protettrice del regno di Oltrenuvola, in occasione della festa della Scuola d’Armi. Mentre Link e Zelda volano insieme sul Solcanubi del ragazzo, un misterioso vortice nero rapisce Zelda portandola nel mondo al di sotto le nubi. Link viene guidato da una voce misteriosa verso la statua della dea, e lì trova una spada. Qui conosce Faih lo spirito della spada che narra al ragazzo della lotta della dea Hylia contro i demoni e il loro re Mortipher, guidandolo poi nella ricerca della scomparsa Zelda.
La narrazione ha dunque molta più importanza in questo capitolo della saga di Nintendo, dato che il titolo, per via degli originali controlli legati ai motion controller di Wii, non poteva garantire un’esplorazione a tutto tondo tipica dei precedenti capitoli della serie. In compenso abbiamo una storia più approfondita, in particolare il rapporto tra Link e Zelda, una storia d’amore dai toni puri e tipicamente adolescenziali, qui molto più accentuati rispetto al resto della saga, dove solitamente il rapporto tra i due storici protagonisti era appena accennato o lasciato intuire. I fan storici di Zelda riscopriranno una delle storie più importanti della saga, mentre i neofiti impareranno a conoscere ed amare i protagonisti di un titolo che è uno dei simboli di Nintendo e del mondo dei videogiochi.
La leggenda della spada
Come già spiegato The Legend of Zelda: Skyward Sword HD ha le sue origini nella sua versione per Nintendo Wii uscita nel 2011. La riedizione per Switch riprende i controlli adattandoli perfettamente ai due Joy-Con, che riescono a emulare con precisione il Wiimote. Potremo dunque sentirci in parte padroni dei movimenti della spada di Link, potendo indirizzare fendenti in orizzontali, verticali e obliqui. In alternativa si può sempre utilizzare il pad, e in quel caso sarà l’analogico destro a emulare i movimenti della spada, risultando sempre molto preciso e non dando alcuni tipo di problema, nonostante in origine il gioco non fosse stato pensato per un sistema di controllo più tradizionale.
In Skyward Sword non avremo la libertà di esplorazione visto negli altri capitoli della saga, ma il titolo è molto più lineare e diretto, e sarà davvero difficile non capire quale possa essere il prossimo passo da intraprendere. Il mondo di gioco si divide principalmente in tre aree: Foresta, Vulcano e Deserto, tutte piene di enigmi e combattimenti. Ogni area andrà rivisitata più volte nel corso dell’avventura, e se all’apparenza può sembrare una scelta monotona, in realtà ogni volta ci saranno diverse aggiunte e novità che ci faranno pesare meno questo continua rivisitazione delle zone già visitate. Alla lunga però un po’ di stanchezza si sente, dato che il titolo non è affatto corto con le sue circa 40 ore di gioco.
Gli enigmi sono il fulcro del titolo, infatti ne troveremo in ogni segmento del gioco e saranno tutti molto interessanti e originali, spesso ci chiederanno di interagire con l'ambiente intorno a noi, mentre altre volte sapranno sorprenderci. Anche i combattimenti sono molto avvincenti, specialmente se giocati utilizzando i Joy-Con come se impugnassimo spada e scudo. Anche nei combattimenti il fulcro sarà quello di capire il metodo per sconfiggere gli avversari senza stare a menare fendenti a caso. Questi, approcciati nel modo giusto, risultano divertenti e ben fatti, specialmente nelle battaglie con i boss. I dungeon poi sono il fiore all’occhiello di The Legend of Zelda: Skyward Sword. Come in ogni capitolo di Zelda, questi rappresentano uno dei momenti più importanti e divertenti dell’avventura, in totale ce ne saranno sei tra quelli principali, e ognuno di essi è unico a suo modo, riuscendo a distinguersi per caratteristiche, enigmi e combattimenti da tutti gli altri, senza far sentire al giocatore un senso di ripetitività.
Tecnicamente il titolo risulta migliorato nell’aspetto grafico, con texture in alta definizione e 60FPS stabili, che rendono l’esperienza molto più godibile, anche se è sempre evidente che si tratta di un titolo di ormai 10 anni fa. La parte migliore della conversione è legata indubbiamente al sistema di controlli, che ben si adatta ai Joy-Con sia utilizzati da soli che in modalità portatile, come già specificato in precedenza.
Il verdetto
The Legend Of Zelda: Skyward Sword - Hd (Nintendo Switch)
The Legend of Zelda: Skyward Sword è un titolo imprescindibile per chi ama la saga di Zelda, ed un ottimo punto d’inizio per chiunque non abbia mai giocato neanche un titolo della serie o magari ha iniziato da Breath of the Wild. In quest’ultimo caso in Skyward Sword si potranno vedere diverse idee embrionali poi riprese e ampliate nel bellissimo open world uscito su Switch e Wii U. Se non avete mai recuperato Skyward Sword è dunque giunto il momento di rimediare.
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Voto di Cpop
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