X6 - Crucisix 1, recensione: la realtà è l'unico Inferno

Autore: Livia Soreca ,

"Secondo voi, qual è la cosa più formidabile che un essere umano possa fare?". La risposta potreste trovarla fra le pagine di X6 - Crucisix di Shiryuu Nakatake, la serie rivelazione che ha spopolato in Giappone e all'estero a partire dal 2020. In patria conta già 14 volumi e il primo, edito da Star Comics, è finalmente giunto in Italia il 31 gennaio 2024.

Shun Uruma è un bambino delle elementari vittima di bullismo da parte di alcuni compagni di classe che lo chiamano "cavia A". L'unico conforto all'infreno che vive a scuola sono i suoi genitori e il suo fratello minore, ma tutto cambia quando i suoi aguzzini riescono a colpire anche la sua famiglia. Qualche anno dopo, Uruma è determinato a compiere la sua vendetta.

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Composto da appena 4 capitoli, X6 - Crucisix 1 è un primo volume che si lascia divorare ma che al tempo stesso vi divorerà, facendovi ritrovare faccia a faccia con una storia drammatica e sanguinaria.

X6 - Crucisix 1: il tormento del dubbio morale

Lo shonen X6 - Crucisix 1 si serve subito di immagini forti e parole altrettanto incisive per raccontare l'incubo che Shun Uruma vive ogni giorno della sua vita. Non la tocca affatto piano, anzi dopo sole cinque o sei pagine si vede già un gruppo di bambini picchiare e strangolare il protagonista, presentati uno ad uno man mano che il loro inquieto sguardo si posa sulla loro cavia A. In questo esatto momento, il lettore apprende che il peggio deve ancora arrivare.

Star Comics / Livia Soreca
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I bulli

A prescindere dagli eventuali intenti del mangaka, il primo volume offre in maniera del tutto naturale uno spunto di riflessione su violenza e morale, sulla giustificazione della prima e l'ambiguità della seconda. Quando Kyo Shigoku, il leader dei bulli, tormenta la sua vittima senza alcun valido motivo (ed è pienamente consapevole di ciò), qualsiasi lettore convinto di una salda etica lo condannerebbe.

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Come ogni revenge story che si rispetti, però la punizione sui cattivi sfugge in qualche modo al giudizio morale e finisce per essere giustificata (ancor di più se la prima violenza non lo è affatto), persino incoraggiata dallo stesso lettore che, quasi sempre, non vede l'ora che il protagonista si faccia giustizia da solo, ne fa quasi il tifo in un sistema di vittime che, però, diventano carnefici a loro volta.

Star Comics / Livia Soreca
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Shun e suo fratello minore

Si tratta di un dilemma morale antico quanto l'Universo, ma allo stesso tempo attuale perché mai superato, che stimola il lettore a riflettere su di sé nel momento in cui egli si fa carico della stessa sete di vendetta di Shun. Se c'è una cosa che X6 - Crucisix 1 dimostra di saper fare, quella è mettere subito in moto il pensiero del lettore, metterlo subito in crisi, una crisi necessaria per farsi divorare dall'interno.

X6- Crucisix 1: occhi senz'anima

La drammaticità in X6 - Crucisix 1 si tocca con mano in ogni momento del racconto, dalle prime torture alle dolorose perdite, fino all'inizio di una resa dei conti spietata verso un nemico che sembra non conoscere redenzione. Il pensiero che questo primo volume sia solo l'inizio, consistente ma pur sempre un assaggio, mette i brividi, ma non ci sono dubbi: con X6 - Crucisix bisogna andare fino in fondo, nonostante il racconto arrivi come un pugno nello stomaco e la sofferenza tra le pagine sia lì, sempre sotto gli occhi di tutti.

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Violenza fisica e psicologica si fondono nelle singole tavole, in cui il mangaka sembra aver riversato tutta l'angoscia del mondo, rendendola arte. Il focus sono quasi sempre i volti e, in particolare gli occhi, che talvolta è come se si svuotassero dell'anima dei personaggi quando questi perdono qualcosa: una persona cara, la ragione, il contatto con la realtà.

Star Comics / Livia Soreca
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Gli occhi di Kyo Shigoku

Lo stile grafico di Nakatake è pungente ed espressivo, solitamente più attento all'impatto visivo complessivo che alla resa dei movimenti o dei dettagli più macabri, soprattutto per le scene più cruente. La voglia di esprimere e comunicare sensazioni al lettore risulta la priorità assoluta anche rispetto alla stessa trama, accattivante ma al tempo stesso ancorata a uno schema narrativo classico che potrebbe ripetersi meccanicamente nei volumi successivi. Allo stesso modo, si teme anche alcuni personaggi (specialmente quelli femminili) possano unicamente fungere da espediente narrativo, senza un'analisi approfondita della loro psicologia.

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Complessivamente, però, il racconto riesce a tenere il lettore incollato alle pagine. Come detto pocanzi, X6 - Crucisix 1 lo invoglia ad andare fino in fondo e a proseguire la lettura, stuzzicando la curiosità e una sete di vendetta che il lettore stesso avverte quasi per osmosi, a costo di mettere in discussione i sani principi della propria morale.

Immagine di copertina di Amazon

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Commento

cpop.it

78

X6 - Crucisix di Shiryuu Nakatake, edito da Star Comics, è un primo volume che riesce ad invogliare all'acquisto del successivo. Contro una trama che forse, seppur pungente, rischia di seguire uno schema narrativo prevedibile, lo stile grafico del mangaka rende piena giustizia alle sensazioni di dolore, sofferenza e smarrimento, in un disegno di vittime e carnefici la cui morale viene messa in discussione.

Pro

  • Stile grafico suggestivo
  • Profondi spunti di riflessione
  • Racconto accattivante, ma...

Contro

  • ...schema narrativo in parte prevedibile
  • Alcuni personaggi interessanti potrebbero restare marginali
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