La cinematografia horror ancora oggi viene guardata con una certa diffidenza dalla critica e da alcuni esperti del settore. Non ha aiutato il fatto di essere etichettato come cinema di serie B. Eppure, è una presenza fissa nel nostro immaginario comune fin da che si ha memoria. Fosse solo per il fatto di tutte quelle saghe horror che hanno invaso il cinema negli ultimi 30 anni. Nonostante le critiche feroci, i sequel, i newequel e i reboot, il genere horror piace con tutti i suoi pregi e difetti. Nelle sale italiane, ad esempio, dal 21 ottobre è tornato il mitico Michael Myers nel nuovo capitolo di Halloween, intitolato Halloween Kills.
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Il film che ha già diviso la stampa e il pubblico, riporta sul grande schermo uno dei serial killer più amati degli anni ’80, protagonista di un’infinità di pellicole. Michael Myers è l’ultimo baluardo di una cinematografia che sta cambiando i suoi stilemi più particolari per sopravvivere e seguire i gusti del pubblico. Infatti, la saga di Halloween è l’unica che conserva le caratteristiche di quei film horror tipici degli anni ’80 che, però, sono rimasti nell’immaginario di tutti. Se avete apprezzato il nuovo capitolo di Halloween, qui ci sono 5 film (s)cult da non perdere e da rivedere senza se e senza ma.
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La casa dalle finestre che ridono
Film tutto italiano, datato 1976, è stato uno dei più grandi successi di Pupi Avati. Il regista che nel corso degli anni ’80 si è fatto notare per i suoi thriller onirici e dalle tinte horror, con La casa dalle finestre che ridono ha firmato uno dei cult più celebri per la filmografia di genere, riconosciuto come il film più bello del regista italiano. Girato in Emilia Romagna in un paesino vicino Bologna, il film mette in scena una storia di miti e leggende nell’Italia degli anni ’70.
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Tutto ha inizio quando un giovane restauratore arriva in un piccolo centro del ferrarese per rimettere a nuovo un affresco della campagna circostante. L’opera dipinta da un pittore morto suicida raffigura il supplizio di San Sebastiano. Attorno a quel disegno maledetto c’è un segreto sepolto nel tempo e il giovane Stefano, suo malgrado, si troverà invischiato in un torbido gioco di morte.
Il seme della follia
Come Pupi Avanti, anche John Carpenter è un vero e proprio maestro dell’horror. Conosciuto perché è stato il fautore del successo di Halloween – la notte delle streghe, nel corso degli anni ha realizzato altri piccoli ma grandi cult per la cinematografia horror. Come il film del 1994 con Sam Neil, ispirato ai romanzi di Lovecrafat. Un film di grande successo che nei soli Stati Uniti ha guadagnato più di 8 milioni di dollari (coprendo però appena il budget utilizzato).
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La vicenda si snoda attraverso la storia dell’investigatore privato John Trent che, internato in un ospedale psichiatrico, racconta attraverso una serie di flashback una folle avventura che ha vissuto in una piccola cittadina del New Hampshire. Incaricato di ritrovare Cane, uno scrittore di film horror di successo, l’investigatore dovrà difendersi da un male oscuro e primordiale che si nasconde a Hobb’s End.
Non aprite quella porta
Un horror a basso costo quello che ha realizzato Tobe Hooper nel lontano 1974, che immancabilmente si è trasformato in uno dei pilatri della cinematografia di genere. Un film teso e truculento tanto da essere messo al bando in molti paesi e numerosi cinema per l’eccessiva violenza mostrata. È con il tempo che si è guadagnato il successo meritato, diventando il miglior slasher movie degli anni ’70.
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Non aprite quella porta – a cui sono succeduti ben 7 film tra sequel, prequel e reboot – racconta di 5 ragazzi texani che finiscono nelle grinfie di una famiglia di cannibali. Tra i componenti spicca il mitico Leatherface, che diventerà poi uno dei serial killer più amati. Il personaggio ha indosso una maschera di pelle umana, un grembiule da macellaio e una motosega, arma che usa per massacrare – letteralmente – le sue vittime.
Nightmare
È del 1984 il primo film della saga horror diretta dal compianto Wes Craven. Pubblicizzato con il titolo di “Dal profondo della Notte”, al primo capitolo della saga sono succeduti otto film e ben due newequel di scarso successo. Il mito di Nightmare è stato reso celebrare grazie a Robert Englund che ha interpretato il leggendario Freddy Kruger, violentatore seriale che si diverte a disturbare i sogni delle sue giovani vittime.
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Il film che ha lanciato la saga e che ha lanciato anche la carriera di un giovanissimo Johnny Depp, ha messo in scena il più classico dei canovacci reso tale però da un super-villain istrionico, sarcastico e in cerca di vendetta. Di grande successo, subito è stato ordinato il sequel. All’inizio era prevista una trilogia – dato che Freddy viene ucciso per la prima volta solo ne I Guerrieri del Sogno – ma anno dopo anno il franchise ha cercato di re-inventarsi. A volte con scarso successo e valore.
La casa 2
Sam Raimi è un vero maestro dei film horror. Non è stato solo il regista che ha portato al cinema il mito di Spider-man. Nel 1987, conscio del successo che ha ottenuto con La Casa, ha portato al cinema il sequel ufficiale. Con un budget dieci volte maggiore al precedente, il regista scrive un film horror teso e disturbante, il più inquietante della storia del cinema. A cui fa seguito L’Armata delle tenebre – oggi cult indiscusso -, una sequela di film non ufficiali e una serie tv – Ash Vs Evil Dead – prodotta in epoca più recente.
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Protagonista è Bruce Campbell. Durante una vacanza nei boschi, soggiorna con la sua fidanzata in una piccola baita. I due, inavvertitamente, ascoltano il nastro di un noto archeologo che ammette di aver tradotto il famigerato Libro dei morti. Il nastro, causa forza maggiore, risveglia un male ancestrale e sopito che cambierà per sempre la vita di Ash.
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