Amazon al lavoro su un suo catalogo per lo streaming di videogiochi?

Autore: Stefania Sperandio ,

Sempre più conferme lasciano pensare che il futuro dei videogiochi passi anche per lo streaming: l'ultima compagnia ad aggiungersi all'elenco delle interessate a questa tecnologia è Amazon, il gigante della vendita online, che già da qualche tempo si è avvicinata all'industria videoludica. Secondo indiscrezioni, Jeff Bezos e i suoi sarebbero al lavoro su un servizio di streaming simile a un Netflix per videogiochi, che potrebbe vedere la luce nei prossimi anni.

L'idea di streaming di Amazon

Al momento Amazon non ha voluto commentare ufficialmente le indiscrezioni, che lasciano pensare a un servizio affine, in tutto e per tutto, a quelli che stanno sperimentando altre compagnie, come Sony, Microsoft e Google.

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La conferma arriva però da diversi annunci di lavoro pubblicati da Amazon e scoperti dal sito The Verge, in cui si fa esplicito riferimento a un servizio su larga scala per la fruizione di videogiochi, attualmente in lavorazione.

L'idea sarebbe quella di sfruttare gli Amazon Web Services già in essere per consentire agli utenti di eseguire in streaming i videogiochi che saranno inclusi nel catalogo: significa che non sarà più necessario un computer (né una console) con hardware adatto, poiché le operazioni di calcolo del gioco avverranno, appunto, su una macchina remota, che trasmetterà in streaming le immagini al dispositivo dell'utente.

Secondo le indiscrezioni, tuttavia, per ora il servizio è ancora lontano dall'essere realizzato e dovrebbe vedere la luce non prima del 2020.

Non è la prima volta che Amazon mette nel mirino del suo business l'industria dei videogiochi: in precedenza, la compagnia ha già dato vita al motore di gioco Amazon Lumberyard, oltre che alla software house per lo sviluppo di prodotti Amazon Games. Inoltre, nel 2014 ha anche acquisito Twitch, la più celebre piattaforma al mondo per la trasmissione di eventi in diretta e gameplay dedicati ai videogiochi.

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Rimane da capire, con il probabile lancio del futuro servizio in streaming, quali giochi di terze parti saranno presenti nel catalogo, oltre a quelli prodotti da Amazon stessa, e di conseguenza quali potranno essere i costi dell'abbonamento.

Twitch
Il logo di Twitch, servizio di streaming video a tema gaming di Amazon
Anche il servizio di streaming di video e gameplay Twitch è, dal 2014, di proprietà di Amazon

Il futuro passa (anche) per lo streaming

Con il progredire delle tecnologie e della larghezza di banda del web, i riflettori si sono puntati con sempre maggiore insistenza sulla possibilità di videogiocare in streaming, che convertirebbe così il prezzo pagato per portare a casa una console e le singole opere in un abbonamento mensile o annuale per accedere a una libreria online di videogiochi.

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Sony ha tentato questa via già dal 2014 con PlayStation Now, che secondo le ultime indiscrezioni sarebbe in arrivo anche in Italia e che consente, tramite abbonamento, di eseguire in streaming i titoli inclusi nel servizio, riproducendoli sia su PS4 (e quindi senza acquistarli separatamente), sia su un PC. A penalizzarne la diffusione sono state però le prestazioni delle connessioni in Europa, dove il servizio è stato lanciato a ondate in diverse regioni ed è per ora confinato solo a una parte dell'Unione.

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Sony
Immagine promozionale del servizio in abbonamento PlayStation Now
PlayStation Now, servizio di Sony, consente di videogiocare i titoli in streaming su PS4 e PC

Anche Google, di recente, ha messo gli occhi sulla possibilità del gaming in streaming, investendo sul progetto Project Stream: anche in questo caso, ci sarà la possibilità di accedere a una libreria predefinita di videogiochi mediante un abbonamento, eseguendoli poi su un dispositivo a scelta a prescindere dalle sue caratteristiche hardware.

Quella a essersi mostrata più convinta che mai delle potenzialità dello streaming e del cloud è però probabilmente Microsoft, che con il progetto Crackdown ha tentato di sviluppare la prima opera esclusiva che poggia proprio su hardware esterno per il calcolo del suo mondo di gioco, completamente aperto alla distruzione da parte dell'utente.

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Forte dell'infrastruttura Azure, Microsoft sta attualmente lavorando al suo Project xCloud, servizio che avrà caratteristiche simili a quelli della concorrenza e farà vivere l'esperienza di Xbox One anche su smartphone e tablet. Inoltre, indiscrezioni avevano parlato di una possibile nuova Xbox basata interamente sullo streaming, da affiancare a un altro modello progettato per il gaming domestico più tradizionale.

Microsoft
Un'immagine simbolo di Project xCloud di Microsoft
Tramite lo streaming, con Project xCloud, Microsoft vuole rendere i giochi di Xbox One fruibili anche su smartphone

Phil Spencer, responsabile della divisione Xbox per Microsoft, però ha voluto sottolineare che, almeno nel prossimo futuro, lo streaming sarà solo una tecnologia-spalla e non sostituirà il modo ormai classico di videogiocare. Le console, insomma, sembrano avere ancora una lunga vita davanti, prima che l'universo dei giocatori si sposti interamente sullo streaming.

In che modo, però, l'interesse di Amazon per il gaming in streaming potrà influenzare il futuro andamento dell'industria videoludica? Gli investimenti di Bezos riusciranno a rendere più veloce l'avvento e di conseguenza l'affermazione di questa tecnologia? Attendiamo impazientemente di scoprirlo.

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