Anthony Russo: "Non è un caso che Citadel: Diana e Honey Bunny siano ambientate in Italia e India" [INTERVISTA]

Per l'uscita di Citadel: Diana e in vista di Citadel: Honey Bunny, abbiamo potuto parlarne con Anthony Russo, Angela Russo-Otstot, e David Weil.

Autore: Nicholas Massa ,

Prodotta dai fratelli Russo attraverso la società AGBO, la prima stagione di Citadel, uscita nel corso del 2023 con Richard Madden e Priyanka Chopra Jonas accanto a Stanley Tucci e Lesley Manville, si è immediatamente distinta sia per la portata della sua produzione, che per i consensi e numeri che ha raccolto sulla piattaforma Prime Video. Come i fan ben sanno, I prossimi passi di questo “spy world” seriale troveranno nuova linfa narrativa dai successivi progetti elaborati a livello mondiale: Citadel: Diana e Citadel: Honey Bunny.

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Cambia sempre tutto, eppure i punti fermi cui siamo stati abituati restano, evolvendosi verso strade del tutto inedite. Ogni serie che si sviluppa all’interno del mondo di Citadel è infatti interpretata da grandi talenti locali, creata, prodotta e girata attraverso la rispettiva impronta, dando forma e voce a uno show poliedrico in cui lo stile cambia di volta in volta mantenendosi sempre e comunque unico, nel suo interagire col pubblico casalingo, e pregno di forti identità culturali radicate nel loro paese d’origine. 

In successione, gli appassionati di Citadel vedranno quindi uscire innanzitutto la serie italiana originale Citadel: Diana, programmata per il 10 ottobre 2024 (secondo tassello internazionale ad espandere questo mondo), seguita da Citadel: Honey Bunny, ambientata in india attesa per il 7 novembre 2024. In vista dell’evolversi del mondo di Citadel, abbiamo avuto modo di intervistare Anthony Russo, Angela Russo-Otstot, e David Weil (ideatore della serie americana e producer nel progetto), discutendo con loro della portata del progetto e delle specifiche caratteristiche di Citadel: Diana e Citadel: Honey Bunny. 

Intervista a Anthony Russo, Angela Russo-Otstot, e David Weil su Citadel: Diana e Citadel: Honey Bunny 

Essendo il mondo di Citadel, innanzitutto un progetto internazionale, abbiamo voluto parlare coi produttori, in vista di Diana e Honey Bunny, proprio di questo aspetto: Quali elementi culturali e narrativi avete voluto integrare per rendere Honey Bunny e Diana uniche rispetto alle altre serie dello stesso universo? A rispondere è stato Anthony Russo.

Non è un caso che le due nuove versioni di Citadel, al di fuori di quella originale ambientata negli Stati Uniti, provengano dall'Italia e dall'India, due paesi con immense e meravigliose tradizioni cinematografiche. Certamente siamo ispirati da queste tradizioni, ne siamo entusiasti, e in modi diversi entrambi gli show si appoggiano alle specifiche tradizioni cinematografiche di ciascun luogo. È stato davvero emozionante, e penso che lo sia anche a livello narrativo... il clima, la storia, le strutture in cui entrambi gli show si inseriscono, le storie politiche e culturali di ciascun paese. Questo è sicuramente un modo per noi di cercare nuove e innovative modalità per esprimere la storia, abbracciando appieno l'unicità della voce del luogo attraverso i suoi artisti. Assolutamente.

Con più serie che si svolgono in diverse parti del mondo, qual è stata la vostra strategia per mantenere la coerenza narrativa pur rispettando le specificità culturali di ogni storia locale? In questo caso ci ha risposto David Weil: 

Comunicare e ascoltare… i nostri partner credo siano stati davvero la chiave... abbiamo avuto una sorta di incredibile summit internazionale degli sceneggiatori presso la sede di Amazon a Los Angeles, abbiamo costanti riunioni settimanali, email e chat di gruppo, e si tratta davvero di ascoltare, fare domande e vedere come possiamo contribuire a dare forma a queste serie e come queste aiutino davvero a dare forma alla serie principale degli Stati Uniti.

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Uno dei punti di forza dell’universo di Citadel è la capacità di fondere diverse culture e stili. Come produttori, quali sfide e opportunità avete incontrato nel portare avanti questa missione globale con queste serie tv? La risposta di Angela Russo-Otstot ha cercato di far chiarezza sul progetto Citadel in generale.

Penso che per noi si trattasse soprattutto di un'opportunità, piuttosto che di una sfida... sai, parte del nostro lavoro ad AGBO, e Anthony e Joe l'hanno sicuramente sperimentato durante il loro periodo alla Marvel, è quello di pensare alla narrazione di un universo più ampio in modo tale che ogni espressione sia un viaggio emotivo appagante, che possa vivere indipendentemente dalle altre, così che il pubblico possa entrare e partecipare, coinvolgendosi nel modo che preferisce. Quindi, abbiamo lavorato con i nostri partner in tutto il mondo per permettere a ciascuno di loro di esplorare davvero una libertà creativa, trovando quale fosse la loro particolare espressione stilistica, ma allo stesso tempo, come ha detto David, mantenendo una comunicazione molto stretta per condividere le idee che emergevano e trarre ispirazione l'uno dall'altro. E penso che quello che vedrete con Citadel Diana e Honey Bunny è il fatto che hanno preso spunti dalla serie statunitense, la prima ad essere lanciata, e hanno realizzato qualcosa di veramente straordinario con quegli spunti. Ora, nella seconda stagione della serie statunitense, David sta facendo cose veramente interessanti e meravigliose con i fili che hanno lasciato. Quindi è come la bellissima tessitura di un arazzo, è così che lo vediamo, ed è stato un privilegio poter partecipare e collaborare in un modo che pensiamo non sia mai stato fatto prima.

Citadel: Honey Bunny e Citadel: Diana sono due serie d'azione, ma anche storie con personaggi complessi. Come avete lavorato per bilanciare questi due aspetti nella produzione e nella sceneggiatura?

Prendo ispirazione da Anthony, Joe e Angela, secondo cui l'azione è sempre guidata dal personaggio, è sempre una sorta di espressione del personaggio. È come in un musical, i numeri musicali sono modi per elevare ed esprimere il personaggio in un modo che il dialogo non può fare, e penso che l'azione, almeno nella nostre serie, abbia preso spunto da questo incredibile modello: tutto è guidato dal personaggio e spinto dal personaggio. I nostri incredibili partner hanno fatto lo stesso... queste serie sono un bellissimo equilibrio tra drammi familiari molto emotivi, storie d'amore, e poi questo incredibile spettacolo d'azione con alcuni elementi di fantascienza, in particolare in Diana, e con elementi retrò e analogici in Honey Bunny.

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Ha infine concluso David Weil, riflettendo sugli equilibri narrativi che distinguono il mondo di Citadel da quello di tutte le altre storie sulla stessa lunghezza d’onda. Vi ricordiamo che Citadel: Diana è atteso su Prime Video il 10 ottobre 2024, mentre Citadel: Honey Bunny il 7 novembre 2024. 

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