Fullmetal Alchemist: come si conclude il viaggio dei fratelli Elric

Il manga shonen di Hiromu Arakawa ha dato vita a due trasposizioni animate molto diverse tra loro, Fullmetal Alchemist e Fullmetal Alchemist: Brotherhood, che a loro volta hanno dato vita a finali divergenti.

Autore: Giulia Greco ,

Edward e Alphone Elric sono i protagonisti di una delle più ambiziose (e meglio riuscite) opere a fumetti. Creato dalla maestra Hiromu Arakawa, Fullmetal Alchemist è ambientato nel paese fittizio di Amestris, in un universo alternativo che tanto ricorda l'Europa novecentesca.

Il mondo di Fullmetal Alchemist è regolato dalla scienza alchemica, basata sul principio dello scambio equivalente secondo il quale “per ottenere qualcosa è necessario dare in cambio qualcos'altro che abbia il medesimo valore”. I fratelli Elric, tuttavia, trasgrediscono le regole e tentano di riportare in vita la defunta madre per mezzo dell'alchimia. L'esperimento si trasforma presto in tragedia. La trasmutazione umana, proibita, ha un carissimo prezzo: Alphonse, il minore dei fratelli, perde il proprio corpo, Edward la gamba sinistra. E in cambio di cosa hanno sacrificato così tanto? Un essere mostruoso che nulla ha a che fare con Trisha e che muore immediatamente dopo la sua creazione.

Resosi conto dell'errore commesso, Edward riesce a trovare la lucidità necessaria per compiere una seconda trasmutazione: sacrifica il proprio braccio destro in cambio dell'anima del fratello, che riesce a legare a una vecchia armatura disegnando col proprio sangue un sigillo al suo interno. Da questo momento in avanti Ed (che ha ottenuto la nomina di alchimista di stato e i cui arti sono stati sostituiti da protesi di acciaio) e Al intraprendono un lungo viaggio alla ricerca di un modo per riottenere i propri corpi e fare ammenda per gli errori commessi.

Questo l'incipit del manga di Arakawa che ha dato vita a ben due adattamenti animati: il primo, del 2003, è liberamente ispirato al materiale di partenza, il secondo, dal titolo Fullmetal Alchemist: Brotherhood e datato 2009, è più fedele allo spirito del manga originale.

Ricordate come si concludono le due serie?

Il finale del manga e Fullmetal Alchemist: Brotherhood

Nel tentativo di ripristinare i propri corpi, Edward e Alphonse Elric viaggiano in lungo e in largo alla ricerca della pietra filosofale. L'ambito e leggendario oggetto sembra essere l'unico artefatto in grado di esaudire il desiderio dei giovani protagonisti di tornare a condurre una vita normale.

Tuttavia, durante il cammino, incontrano e si scontrano con personaggi che, proprio come loro, bramano di mettere le mani sulla pietra filosofale. Così scoprono dell'esistenza degli homunculus, creature incredibilmente forti e abili, incarnazioni dei sette peccati capitali. Questi esseri all'apparenza invincibili non agiscono da soli: sono infatti stati creati centinaia di anni prima da un misterioso personaggio chiamato semplicemente Padre, vero antagonista della vicenda.

Nel finale della serie manga e di Fullmetal Alchemist: Brotherhood (adattamento dell'opera nato per offrire ai lettori del manga, scontenti dell'anime del 2003, una trasposizione quanto più fedele all'originale), Edward e Alphonse si trovano faccia a faccia proprio con il Padre, primo degli homunculus e identico nell'aspetto al loro genitore, Von Hohenheim.

I due fratelli tentano di contrastare il potere del nemico con ogni mezzo in modo da impedirgli di portare a termine il suo diabolico disegno: trasmutare l'intera Amestris in una pietra filosofale, ottenere il potere di un dio e conoscere la verità del tutto e del proprio io.

Ma il prezzo è altissimo. Edward e Alphonse scoprono infatti nel corso del viaggio che per la creazione di una pietra filosofale sono necessarie anime umane. La loro missione diventa quindi quella di fermare il Padre, ma la battaglia è dura e sanguinolenta.

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Nel corso della lotta Al si sacrifica per far sì che il fratello riacquisti l'arto mancante cui aveva rinunciato per legare la sua anima alla vecchia armatura e possa contrastare il Padre ad armi pari. E così accade: Edward riesce in extremis a porre fine all'esistenza del primo homunculus, ma quella ottenuta è una vittoria amara.

Non riuscendo ad accettare la scomparsa del fratellino, Edward fa un ultimo, disperato tentativo: disegnato un cerchio alchemico sul terreno, attraversa il Portale della Verità come già aveva fatto da bambino, quando aveva salvato l'anima di Alphonse.

Al cospetto della Verità, propone uno scambio equivalente: la sua conoscenza alchemica in cambio della vita del fratello. La Verità, dichiaratasi sconfitta, accetta lo scambio.

Qualche tempo più tardi i fratelli fanno ritorno a Resembool, loro città natale. Liberi dal fardello che portavano sulle spalle, ma pur sempre consapevoli degli errori commessi, possono ora guardare al futuro.

Nelle ultime pagine del manga e nei momenti conclusivi di Fullmetal Alchemist: Brotherhood, Edward e Alphonse, che ancora hanno sete di conoscenza, decidono di continuare a viaggiare e di farlo separatamente. Ed parte alla volta dell'occidente dopo aver dichiarato il suo amore all'amica d'infanzia Winry e Al viaggia verso Xing per imparare l'Alkahestry. La sequenza conclusiva è una carrellata di immagini che mostrano la vita di Ed, Al e del resto dei protagonisti di Fullmetal Alchemist negli anni a venire. Le accompagna la didascalia: “Non c'è nulla da imparare da una lezione senza dolore. Perché non puoi ottenere nulla senza sacrificare qualcosa in cambio. Ma quando avrai prevalso e imparato la lezione, avrai ottenuto un insostituibile cuore d'acciaio”.

Il finale di Fullmetal Alchemist, l'anime del 2003

La prima trasposizione animata del manga di Hiromu Arakawa risale al 2003. A quel tempo, la stesura del fumetto era ancora in corso. Fullmetal Alchemist è infatti stato serializzato sulla rivista Monthly Shōnen Gangan dal 2001 al 2010, così di fronte allo studio d'animazione Bones non restava che un'unica strada da percorrere: dar vita a un adattamento che, pur essendo ancorato al mondo creato da Arakawa, percorresse un cammino completamente autonomo.

Dopo una prima manciata di episodi fedeli alla controparte cartacea dell'opera, la serie si è completamente emancipata dal lavoro della mangaka. Il finale del primo Fullmetal Alchemist è la conseguenza di una serie di cambiamenti piuttosto importanti che hanno fatto sì che la storia in toto divergesse da quella di Hiromu Arakawa. Governato da principi diversi e abitato da personaggi differenti, il mondo di Fullmetal Alchemist non poteva che giungere a una conclusione che poco o nulla ha a che fare con il manga e con il successivo Fullmetal Alchemist: Brotherhood.

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Avversaria principale dei fratelli Elric è qui Dante, una donna che desidera impadronirsi della pietra filosofale e i cui interessi si scontrano quindi inevitabilmente con quello dei fratelli Elric.

La donna, la cui anima ha oltre 400 anni, ha bisogno della pietra filosofale per potersi impadronire di un corpo nuovo, in grado di contenerla senza disgregarsi.

Nel finale di Fullmetal Alchemist, Dante si scontra con Edward, che rappresenta una minaccia al compimento del suo piano e spedisce la sua mente e la sua anima in un altro mondo, il nostro, attraverso il Portale della Verità.

La coscienza di Ed, insieme a Hohenheim, si ritrova così intrappolata nel corpo della sua controparte terrestre e catapultata in una realtà che non conosce, una Londra minacciata dai bombardamenti nazisti. Con l'aiuto di Hohenheim, anch'egli bloccato nello stesso mondo, Edward riesce a riattraversare il Portale, rientrare in possesso del suo corpo e fare ritorno ad Amestris per ricongiungersi al fratellino Alphonse.

Dante intanto ha però intrappolato Alphonse all'interno di un cerchio alchemico: vuole utilizzare la pietra filosofale che vive in Al (il minore dei fratelli Elric era stato in precedenza trasformato in una pietra filosofale da Scar) per riuscire nel suo intento e trasferire la propria anima nel corpo di Rose.

Mentre Alphonse si trova al centro del cerchio alchemico, Ed ingaggia una lotta contro Envy che gli costa la vita.

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Quando Alphonse vede suo fratello morire, supera i confini del cerchio e si sacrifica per riportare in vita Edward, ripristinando anche il suo corpo originale.

Il maggiore dei fratelli Elric però non ci sta e sacrifica nuovamente il braccio e la gamba per salvare anima e corpo di Alphonse. La scelta di Ed ha però una conseguenza: l'alchimista d'acciaio si ritrova nuovamente sbalzato nel nostro mondo, anima e corpo. È il 1921 e il ragazzo vive ora a Monaco di Baviera in compagnia di Hohenheim. Al, intanto, decide di approfondire lo studio della scienza alchemica e dello scambio equivalente per poter un giorno ritrovare il fratello maggiore.

La storia di Fullmetal Alchemist si conclude con la promessa degli Elric di ricongiungersi, un obiettivo che si realizza però solo nel film Fullmetal Alchemist: il Conquistatore di Shamballa.

Quanti volumi di Fullmetal Alchemist ci sono?

L'edizione regolare del manga è composta da 27 volumi. L'ultima edizione, la ultimate deluxe, ne ha invece 18.

Quante puntate di Fullmetal Alchemist ci sono?

Fullmetal Alchemist racconta la storia di Ed e Al in 51 episodi.

Fullmetal Alchemist: Brotherhood ripercorre gli eventi del manga in 64 episodi.

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