Come finisce la saga di Harry Potter? L'epilogo di libri e film

Autore: Giulia Greco ,

Harry Potter è orfano di entrambi i genitori e ha vissuto tutta la vita con i perfidi zii, Vernon e Petunia Dursley, e con il cugino Dudley. La sua vita cambia per sempre quando, all'età di undici anni, riceve la visita del mezzo gigante Rubeus Hagrid e scopre di essere un mago, e non uno qualunque. Il nome del bambino è famosissimo, non c'è mago esistente che non lo conosca. Harry, infatti, è colui che ha sconfitto il più grande mago oscuro di tutti i tempi, il temibile Lord Voldemort.

Pur allo stremo delle forze, la notte dello scontro con i Potter, Voldemort è riuscito a mettersi in salvo e, dieci anni dopo, minaccia di fare il suo trionfale ritorno. Ma c'è qualcuno pronto a tenergli testa e impedirgli di salire al potere, qualcuno destinato a distruggerlo per sempre. Quel qualcuno è proprio Harry.

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Un fotogramma di Harry Potter e la pietra filosofale
Il piccolo Harry lasciato sull'uscio di casa dei Dursley

Vediamo gli eventi che portano al finale di Harry Potter e cosa succede alla fine della saga:

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La Seconda Guerra dei Maghi e la battaglia di Hogwarts

È la Seconda Guerra Magica a sancire la definitiva disfatta di Lord Voldemort. Ricongiuntosi ai leali Mangiamorte e alle creature che sostengono la sua ascesa al potere, Voldemort spera di riuscire, stavolta, ad avere la meglio, conquistare il Ministero della Magia e decidere le sorti del mondo magico.

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Ma come siamo giunti a questo punto? Occorre fare una premessa e tornare indietro alla Prima Guerra dei Maghi, quella in cui Voldemort ha decretato Harry come suo eguale e dato inizio alla storia che conosciamo.

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Uno screencaps di Harry Potter e la pietra filosofale
Voldemort lancia l'anatema contro Harry

Prima Guerra dei Maghi (1970-1981)

Tra il 1970 e il 1981, Tom Orvoloson Riddle, conosciuto da tutti i maghi col nome di Lord Voldemort, terrorizza la Gran Bretagna insieme ai suoi seguaci, i Mangiamorte, che credono nella causa del loro leader: epurare il mondo della magia da tutti coloro che sono ritenuti indegni di studiare il sapere magico, i figli di Babbani.

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La storia del “bambino sopravvissuto” inizia ancor prima della sua nascita, quando Voldemort, al pieno delle forze, viene a conoscenza di una misteriosa predizione, la prima profezia di Sibilla Cooman.

Ecco giungere il solo col potere di sconfiggere l'Oscuro Signore... nato da chi lo ha tre volte sfidato, nato sull'estinguersi del settimo mese... l'Oscuro Signore lo designerà come suo eguale, ma egli avrà un potere a lui sconosciuto... e l'uno dovrà morire per mano dell'altro, perché nessuno dei due può vivere se l'altro sopravvive... il solo col potere di sconfiggere l'Oscuro Signore nascerà all'estinguersi del settimo mese...

Così, il 31 ottobre del 1981, Voldemort si reca a Godric's Hollow per uccidere il piccolo Harry quando ha solamente un anno di vita ed evitare in tal modo che la previsione si realizzi. Non sa che, così facendo, segnerà invece la propria disfatta.

Quando, dopo aver ucciso James Potter, tenta di avventarsi sul figlio del mago, trova Lily Evans a fare da scudo ad bambino. Sacrificatasi per il figlio, Lily lo protegge con l'incantesimo più potente che esista, l'amore. E Harry diventa per Voldemort intoccabile. Quando il mago oscuro cerca di ucciderlo lanciandogli contro il letale anatema, l'incantesimo rimbalza contro chi l'aveva scagliato, riducendo Voldemort e un essere incorporeo, ma ancora vivente.

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Lily e il piccolo Harry
Lily Evans protegge Harry

Voldemort non si rende conto, tuttavia, che un frammento della propria anima si è aggrappata al piccolo Harry, lasciandogli una cicatrice a forma di saetta e conferendogli grandi poteri e qualità che appartenevano a Riddle in persona.

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Harry diventa così l'Horcrux (un brandello d'anima) che Voldemort non ha mai scelto di creare e sarà proprio questo elemento, insieme ad altri, a decretare la sconfitta del Signore Oscuro.

Gli anni di Harry a Hogwarts, il ritorno di Voldemort al potere e la Battaglia della Torre di Astronomia (1991-1997)

Tratto in salvo da Silente, Hagrid e dai maghi e Auror che per anni si erano opposti al regime di Voldemort, Harry cresce inconsapevole del ruolo svolto nella Prima Guerra dei Maghi e della fama acquisita dopo la morte dei genitori.

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Quando all'età di undici anni scopre di essere un mago e di poter frequentare la prestigiosa Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, il giovane ragazzo è su di giri, ma ben presto le cose precipitano, Voldemort tenta più e più volte di tornare alla sua forma corporea originale e uccidere Harry. E ci riesce durante il quarto anno che Harry trascorre a Hogwarts. Con la collaborazione del servo Codaliscia, Voldemort riesce a riacquistare i poteri perduti e torna alla carica più pericoloso che mai.

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Voldemort è interpretato da Ralph Fiennes
Il ritorno di Voldemort

Anche il protagonista della saga, man mano, anno dopo anno e con l'aiuto degli amici Hermione Granger e Ron Weasley, impara a padroneggiare la magia.

Impavido e valoroso, Harry si prepara all'imminente scontro finale col la sua nemesi dopo aver scoperto dal professor Silente tutta la verità sulle debolezze di Voldemort.

Mentre Harry, insieme al preside della scuola, parte alla ricerca degli Horcrux che rendono Voldemort immortale, Draco aiuta i Mangiamorte a irrompere nella scuola.

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I Mangiamorte entrano a Hogwarts
Draco Malfoy e la zia Bellatrix Lestrange

Ha inizio così, con la Battaglia della Torre di Astronomia e la morte di Silente, la Seconda Guerra dei Maghi che culminerà nella Battaglia di Hogwarts del 2 maggio 1998.

La Battaglia di Hogwarts (1998)

Harry, Ron e Hermione sono in viaggio alla ricerca degli Horcrux. Sperano di raccoglierli tutti e di distruggerli in modo da indebolire Voldemort e vincere a guerra. Ipotizzano che uno degli Horcrux, il diadema di Corvonero, si trovi a Hogwarts, fanno ritorno a scuola e si ricongiungono con la resistenza capitanata da Neville e il resto dell'Esercito di Silente.

Nel frattempo Voldemort brama la mitica Bacchetta di Sambuco, appartenuta in vita ad Albus Silente. Si tratta di uno dei tre Doni della Morte (gli altri sono la Pietra della Resurrezione e il Mantello dell'Invisibilità), il più potente di tutti. Voldemort pensa così di avere la vittoria in pugno, ma, quando l'Ordine della Fenice, l'Esercito di Silente e gli studenti e i professori di Hogwarts combattono contro di lui e contro la sua armata, scopre che la bacchetta trafugata dalla tomba bianca dell'ex preside di Hogwarts gli resiste. Così uccide Severus Piton, convinto che l'ultimo padrone della bacchetta fosse lui.

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Severus Piton muore per mano di Voldemort
La morte di Piton

Voldemort non comprende però che la Bacchetta di Sambuco obbedisce a qualcun altro e, sicuro di avere la vittoria in tasca, concede ai suoi nemici una tregua di un'ora durante la quale Harry si dovrà consegnare a lui.

Dopo aver accettato di dover morire per sconfiggere Voldemort e salvare i propri cari, Harry raggiunge Voldemort nella Foresta Proibita e lascia che lui scagli l'Avada Kedavra che lo ucciderà.

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Harry Potter interpretato da Daniel Radcliffe
Harry è disposto all'estremo sacrificio

Harry capì infine che non doveva sopravvivere. Il suo compito era dirigersi tranquillamente nelle braccia accoglienti della Morte.

Tuttavia, Harry non perde la vita. Ad essere ucciso è solo il frammento d'anima di Voldemort che viveva in Harry. Privo di sensi, e all'apparenza anche di vita, Harry viene riportato da Voldemort al castello. La sua morte, secondo Riddle, servirebbe da deterrente per ulteriori atti di ribellione, ma Neville si rifiuta di chinare il capo e continua a lottare, uccidendo Nagini, ultimo Horcrux rimasto a garantire l'immortalità di Voldemort.

Infuria la battaglia, Harry si rivela ancora vivo ed è più che intenzionato a porre fine alla tirannia del nemico una volta per tutte, ma non prima di avergli spiegato perché non potrà mai vincere.

Il finale della saga di Harry Potter e il destino dei personaggi

Voldemort e Harry si fronteggiano sotto gli sguardi attoniti dei presenti e l'eroe della saga ricorda al suo nemico che “Non ci sono altri Horcrux. Siamo solo tu e io. Nessuno dei due può vivere se l'altro sopravvive, e uno di noi sta per andarsene per sempre...”

Giunti a questo punto, sia Harry che Voldemort sono certi di poter vincere, ma Harry conosce cose che dal suo nemico sono sempre state ignorate. Sa che tutta Hogwarts è protetta, sa che Voldemort non può più nuocere a nessuno, perché il suo sacrificio li rende intoccabili

Non capisci? Ero pronto a morire per impedirti di fare del male a queste persone. […] Ho fatto quello che ha fatto mia madre. Sono protetti da te. Non hai notato che nessuno dei tuoi incantesimi funziona su di loro? Non puoi torturarli. Non puoi toccarli. Non impari mai dai tuoi errori, Riddle, vero?

Harry sa anche che la Bacchetta di Sambuco non funzionerà mai contro di lui perché ha piegato la propria volontà ad Harry in persona. Dopo aver disarmato Draco, Harry è diventato padrone della Bacchetta di Sambuco e non solo. È infatti in possesso di tutti e tre i Doni della Morte: la bacchetta, il Mantello dell'Invisibilità regalatogli da Silente e la Pietra della Resurrezione che il preside gli ha lasciato in eredità. Harry è padrone della Morte, Voldemort non può batterlo.

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Il faccia a faccia tra Harry e Voldemort nell'ultimo film
Inizia lo scontro tra Harry e Voldemort

Possedere la Bacchetta non basta!tenerla, usarla non la rende davvero tua. Non hai sentito Olivander? È la bacchetta che sceglie il mago... la Bacchetta di Sambuco ha riconosciuto un nuovo padrone prima della morte di Silente, qualcuno che non l'ha mai nemmeno sfiorata. Il nuovo padrone ha tolto la Bacchetta a Silente contro la sua volontà, senza mai capire cosa aveva fatto, o che la bacchetta più pericolosa del mondo gli aveva offerto la sua obbedienza... […] Il vero padrone della Bacchetta di Sambuco era Draco Malfoy. […] Hai perso l'occasione. Sono arrivato prima io. Ho battuto Draco settimane fa.

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Ma il Signore oscuro sogna ancora di essere invincibile, di essere il più grande mago del mondo e tenta il tutto per tutto per abbattere l'avversario. Il proprio incantesimo, però, gli rimbalza contro e Tom Riddle cade al suolo privo di vita.

Nonostante la sconfitta di Voldemort, non c'è davvero gioia nei cuori dei protagonisti. Grandi sono state le perdite, a partire da Edvige, la civetta di Harry, che lo ha protetto durante il trasferimento dei giovane ragazzo da casa Dursley alla Tana, passando per Alastor Moody, Lavanda Brown e Colin Canon. Quelle che però segnano maggiormente i lettori e i protagonisti stessi della saga sono probabilmente le morti di Remus Lupin, Nymphadora Tonks, Fred Weasley e naturalmente il professor Severus Piton.

Le differenze nel finale tra libro e film

Benché il finale dell'ottavo film di Harry Potter coincida largamente con quello dei romanzi, si differenzia da questo per alcuni piccoli dettagli.

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Daniel Radcliffe sul set del film
Harry spezza la Bacchetta di Sambuco

In particolare, nella versione cinematografica, dopo aver dato vita a uno scoppiettante duello con Voldemort e aver visto il corpo del nemico dissolversi, Harry spezza la Bacchetta di Sambuco affermando che nessuno dovrebbe possedere un potere del genere. Nel romanzo, invece, la ripone nella tomba di Albus Silente, cosicché l'ultimo padrone della bacchetta, Harry stesso, resti imbattuto.

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Diciannove anni dopo

Nell'epilogo del romanzo conclusivo della saga, il finale di Harry Potter è un salto avanti nel tempo. Diciannove anni dopo gli eventi che hanno provocato la caduta di Voldemort, Harry, Hermione, Ron e Ginny si ritrovano nuovamente alla stazione di King's Cross e guardano i propri figli salire sul treno che li porterà ad Hogwarts.

Tutti i guai portati da Voldemort sono ormai lontani e i protagonisti vivono felici le loro vite. Harry e Ginny sono sposati e hanno messo su famiglia. Hanno infatti tre figlioletti, James Sirius, Albus Severus e Lily Luna e il secondo si appresta a vivere il suo primo anno di scuola a Hogwarts, così come Rose Granger-Weasley, la prima figlia di Ron e Hermione.

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L'epilogo di Harry Potter e i doni della morte - Parte 2
Harry, Ron, Hermione e Ginny al Binario 9 e 3/4

Alla stazione, Harry e compagni incrociano lo sguardo del loro vecchio rivale, Draco Malfoy, anche lui alla stazione insieme alla moglie Astoria per salutare il figlio Scorpius, diretto a Hogwarts per la prima volta. Malfoy fa un cenno verso Harry come a dimostrare che non c'è più rancore tra loro.

Intanto Teddy Lupin, orfano di guerra ormai diciannovenne, saluta la sua ragazza, Victoire Weasley (la figlia di Bill e Fleur) mentre scopriamo che Neville Paciock ha avuto la sua meritata rivincita ed è ora professore di Erbologia a Hogwarts!

La maledizione dell'erede

Concepita come opera teatrale, Harry Potter e la maledizione dell’erede, scritta da J.K. Rowling, Jack Thorne e John Tiffany, è considerata a tutti gli effetti l'ottava storia della saga, che segue le avventure della nuova generazione magica e in particolare di Albus Severus Potter e dell'amico Scorpius Malfoy.

Le vicende sono state pubblicate in un volume unico che altro non è che la trascrizione dello spettacolo stesso, diviso in primo e secondo atto. Non è, dunque, un vero e proprio romanzo, ma un copione a tutti gli effetti in cui manca la prosa ricca e coinvolgente della scrittrice inglese.

Il racconto si riallaccia all'epilogo della saga originale, e precisamente al momento in cui il piccolo Albus Severus parla col padre dei timori riguardanti l'imminente smistamento.

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Harry Potter e la maledizione dell'erede. Parte uno e due. Scriptbook. Ediz. speciale

Quando sull'Espresso per Hogwarts incontra Scorpius, tra loro nasce un'amicizia fortissima, come accaduto anni prima tra Harry e Ron.

Oltre all'amicizia tra i due bambini, la storia si concentra sul rapporto tra Harry e il figlio Albus, sul conflitto generazionale e sul peso che porta il figlio del “bambino sopravvissuto”. Ed è a questo punto che emergono i primi problemi di The Cursed Child, perché il personaggio di Harry ne esce distrutto, diversissimo dal ragazzo empatico che avevamo imparato a conoscere nel corso dei sette libri di cui era protagonista.

Lo stesso destino è riservato a tutta una schiera di personaggi incontrati nei romanzi fantasy della Rowling, a partire da Cedric Diggory.

Il secondo problema riguarda infatti proprio il ragazzo ucciso da Voldemort nel cimitero di Little Hangleton in Harry Potter e il calice di fuoco.

Nel tentativo di far sentire al lettore/spettatore nostalgia del passato, gli autori de La maledizione dell'erede hanno ripescato personaggi provenienti dal passato, per lo più sacrificati durante la salita al potere di Voldemort, e hanno cercato di catapultare chi legge nuovamente nel mondo di Hogwarts. Tra viaggi nel tempo, timeline continuamente riscritte per essere immediatamente cancellate e la progenie di Voldemort che non risulta mai una reale minaccia, Harry Potter e la maledizione dell'erede fallisce nel tentativo di celebrare la saga del maghetto.

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