Edge of Tomorrow - Senza domani, trama e spiegazione del finale del film con Tom Cruise

Autore: Emanuele Zambon ,

Ogni battaglia richiede un soldato. E poi un altro. E un altro ancora. In Edge of Tomorrow - Senza domani, però, il fante da muovere sulla scacchiera è sempre lo stesso: il "disertore" Tom Cruise, ora al cinema con Mission: Impossible - Fallout. Come in un Ricomincio da capo che incontra il D-Day, l'attore di Top Gun si ritrova catapultato sempre sulla stessa identica scena: in manette presso una base inaccessibile di Heathrow, quindi assegnazione al reparto e successiva partecipazione ad un'offensiva che si risolve tutte le volte in un massacro.

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Cruise a.k.a. il Maggiore Cage vive, muore, ripete. Di continuo, come Phil Connors durante l'annuale ricorrenza del Giorno della Marmotta. A differenza di Bill Murray, però, il protagonista dello sci-fi diretto da Doug Liman deve vedersela contro alieni in gradi di prevedere le mosse della Resistenza umana.

Loop temporale

"Un nemico che conosce il futuro non può perdere". L'idea alla base di Edge of Tomorrow - Senza domani, adattamento cinematografico della light novel di Hiroshi Sakurazaka intitolata All You Need Is Kill, è quella di stravolgere completamente le leggi della fisica con una storia incredibile in cui un protagonista, un codardo addetto stampa in forza alla Difesa, è condannato a rivivere sempre la stessa "due giorni" che si conclude ogni volta allo stesso modo: con la propria uccisione.

Ma facciamo un passo indietro. In un futuro prossimo la Terra è stata invasa da una razza aliena formata da mostri tentacolari, dai movimenti rapidi, chiamati "Mimics" per via della loro capacità non solo di emulare le tattiche militari terrestri, ma pure di prevederle e quindi sventarle in anticipo. 

L'umanità è in ginocchio. Le perdite tra i civili sono elevate. L'esercito tenta in tutti i modi di contrastare gli invasori dotando le truppe di portentosi esoscheletri da battaglia forniti di ogni tipo di arma. Simbolo della Resistenza terrestre è la soldatessa Rita Vrataski (in una scena osserviamo un cartellone pubblicitario in cui è soprannominata "Full Metal Bitch"), valorosa combattente conosciuta anche come l'Angelo di Verdun. A interpretarla troviamo Emily Blunt.

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Il maggiore William Cage (Tom Cruise), si ritrova catapultato in prima linea senza alcuna esperienza al fronte. La sua battaglia durerà poco: un'esplosione gli consentirà sì di uccidere un maxi-alieno ma allo stesso tempo verrà colpito dal sangue acido della creatura, rimanendo a sua volta ucciso.

Subito dopo la morte, Cage si risveglia ritrovandosi al punto di partenza, ovvero il giorno precedente l'offensiva terrestre. Il protagonista, come in un incubo, è costretto a subire sempre lo stesso destino: raduno, addestramento, battaglia, morte. In una delle ripetizioni della battaglia sulla spiaggia, Cage salva la vita della Vrataski: quando lei capisce che Cage ha già vissuto queste circostanze, gli chiede di andare a trovarla quando lui morirà e si risveglierà nuovamente.

Nel ciclo successivo Cage va ad incontrare Rita mentre questa si sta esercitando alla caserma. Rita e il dottor Carter spiegano che gli alieni hanno la capacità di controllare il tempo, capacità che Cage ha potuto assumere in quanto, prima di morire durante la prima ondata, il sangue di un raro esemplare Alfa di Mimic gli è caduto addosso. Rita afferma che anche lei ha posseduto la stessa capacità e grazie ad essa era riuscita a sconfiggere i Mimics a Verdun diventando famosa, ma prima dell'attacco sulla spiaggia è rimasta ferita in un incidente e a causa della successiva trasfusione di sangue avvenuta durante il ricovero in ospedale ha perso la capacità di ripetere i propri giorni. Gli rivela inoltre che quando i Mimics lo contatteranno telepaticamente, Cage avrà distinte visioni su dove si trovi l'Omega, il leader degli alieni.

I due pianificano di allontanarsi dall'esercito subito dopo che Cage sperimenta le visioni (secondo le quali l'Omega si nasconde in una diga in Svizzera). Dopo una decina di ripetizioni (che fungono da sorta di addestramento), i due riescono ad arrivare alla diga. Quando, però, la morte Rita appare ormai inevitabile (e definitiva), Cage decide di "ripetere" ancora il giorno e partire da solo per la diga a bordo di un elicottero. Alla diga però, Cage viene assalito dai Mimics dopo aver scoperto che l'Omega non si trova lì: giunge così alla conclusione che le visioni erano solo un inganno. I Mimic cercano di dissanguare Cage per togliergli il potere, ma il personaggio di Cruise riesce a togliersi la vita affogandosi.

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Tornato nuovamente al punto di partenza, Cage prende in disparte Rita ed entrambi escono dalla caserma per tornare nell'ufficio del Generale Brigham (Brendan Gleeson), che tiene in cassaforte un dispositivo che Carter aveva costruito sui Mimics durante i suoi servizi nel Whitehall. Dopo aver costretto Brigham a consegnare loro l'oggetto, Rita e Cage fuggono dal distaccamento e, durante l'inseguimento, Cage si sottopone al dispositivo, che lo rende immune agli inganni dei Mimics. Scopre così che l'Omega si trova a Parigi, nelle rovine allagate del Louvre. Purtroppo Cage rimane vittima di un incidente stradale causato dalle guardie per fermarli e si ritrova ricoverato in ospedale dove viene sottoposto a una trasfusione di sangue. Nonostante Rita venga a liberarlo, Cage ha ormai perso l'abilità di tornare indietro nel tempo.

Cage e Rita tornano alla base e riescono a convincere la J-Squad di Farell (il compianto Bill Paxton) ad aiutarli per fermare i Mimics. Vengono così condotti a Parigi dove il loro velivolo viene abbattuto: i soldati sopravvissuti si sacrificano per condurre Rita e Cage presso il Louvre, prima di essere uccisi da un gruppo di Mimics guidati da un Alfa. Rita riesce a scambiare un bacio con Cage prima di venire uccisa dall'Alfa, che insegue Cage sott'acqua. Prima che l'Alpha lo uccida, però, Cage riesce a distruggere l'Omega con una cintura di granate e nell'esplosione che segue Cage viene a contatto con il sangue dell'alieno, morendo.

Il film si conclude con Cage che si risveglia leggermente più indietro nel tempo (deve ancora incontrare il generale Brigham che lo spedirà al fronte), e scopre dal telegiornale che una forte esplosione si è verificata a Parigi e che i Mimics sono sull'orlo della sconfitta. 

Il finale di Edge of Tomorrow

Warner Bros.
Tom Cruise al fianco di Emily Blunt

Il finale di Edge of Tomorrow - su cui verrà fatta luce nel sequel che verrà girato - potrà sembrare a molti poco comprensibile. In questo non aiuta il fatto che l'epilogo del film sia totalmente in disaccordo con la light novel di partenza. Lo sceneggiatore Christopher McQuarrie (regista, tra gli altri, degli ultimi due Mission: Impossible) ha optato per un finale decisamente poco didascalico. 

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Sappiamo infatti che il personaggio di Cruise, in seguito alla trasfusione post-incidente, ha perduto la capacità di resettare gli eventi. Uccidendo però l'Omega riacquista tale capacità, ancora più potenziata in virtù del potere stesso dell'Omega, essere superiore da cui dipendono i destini di Alpha e Mimics.

Sulla coerenza dei paradossi temporali offerti dal film bisogna dire che lo sci-fi di Liman non ha certo la pretesa di risultare puntuale nella dislocazione di cause ed effetti, di ieri e di oggi ripetuti all'infinito, accettando (e chiedendo allo spettatore di fare lo stesso) l'imprevedibilità dei comportamenti e le alterazioni degli eventi sia micro che macroscopiche. Come in un gigantesco videogame in cui, al game over, si ritorna al punto di partenza, così Cruise avanza di livello in livello fino allo scontro finale col mostro. E se pure sembra rivivere sempre lo stesso giorno, in realtà non è affatto così.

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