Gli Anelli del Potere Stagione 1: il finale spiegato

Il finale de Gli Anelli del Potere Stagione 1 ha aperto la strada a svolte interessanti che sicuramente troveranno una loro quadra nella seconda stagione.

Autore: Nicholas Massa ,

L’arrivo su Prime Video, il 29 agosto 2024, de Gli Anelli del Potere 2 ha nuovamente trasportato i fan della serie tv in tutti quei ragionamenti e riflessioni che, con la prima stagione, avevano aperto le speculazioni attuali e passate. Tante le introduzioni avvenute nella prima tranche di episodi, come anche le svolte importanti che abbiamo visto accadere nel finale. Proprio per via di tutte queste ragioni, in attesa dell’uscita settimanale de Gli Anelli del Potere 2, abbiamo deciso di fare un secondo il punto della situazione, mettendoci ad analizzare quello che è stato il precedente season finale, tentando di fare ordine sulle varie strade attualmente aperte verso il futuro. 

Pur se accompagnata da critiche e incertezze, la prima stagione a Gli Anelli del Potere è comunque riuscita a conquistare una buona fetta di pubblico, confermandone il ritorno su Prime Video con gli episodi attualmente in uscita (se curiosi vi rimandiamo alla nostra recensione de Gli Anelli del Potere 2).

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Prima di tornare nelle attuali vicende della Terra di Mezzo ricordiamo insieme il finale precedentemente uscito e tutto quello che sembrava promettere. Facendo un secondo chiarezza, anticipiamo che proseguire con la lettura significa incappare in spoiler importanti sul finale della prima stagione de Gli Anelli del Potere. Sconsigliamo di proseguire a meno di non essere in pari con quanto uscito prima dell’attuale arco narrativo.

Chi è veramente lo straniero?

Durante tutto il corso de Gli Anelli del Potere assistiamo al viaggio del misterioso Straniero, un essere venuto dal cielo che in primis non ricorda le proprie origini, cercando a poco a poco di far chiarezza su quello che sarà il proprio percorso proprio in questo senso. Nel finale della serie Prime Video scopriamo che le donne impegnate a seguirlo durante le sue peripezie lo avevano scambiato per Sauron, venendo però smentite dal fatto che non si tratta di lui, e confermando al contempo il suo essere uno degli Istari. Si tratta di una sorta di spiriti incarnatisi in corpi umani, inviati dai Valar così da rispondere al male di Arda, aiutando nella sua sconfitta (ne Il Signore degli Anelli vengono chiamati anche stregoni).

Una volta fugato il dubbio sul suo essere Sauron o meno, viene lecito il chiedersi di quale fra i cinque Istari nominati nei suoi scritti da J.R.R. Tolkien si tratti. Una battuta in particolare, però, (quella legata al “seguire il proprio naso”) sembra proprio suggerire che si tratti di Gandalf, pur senza nessuna conferma ufficiale nella prima stagione de Gli Anelli del Potere. In seguito a questo suggerimento, scopriamo che lo Straniero, nel prossimo futuro si dirigerà a Rhûn affiancato da Nori. 

Per chi non lo sapesse Rhûn è una terra molto particolare che sorge nella parte a Est della Terra di Mezzo. Il tutto si ricollega alla fissazione di questo personaggio per una particolare e precisa costellazione osservabile solamente da quei luoghi, forse mezzo inconscio per potersi confrontare con l’oscurità che notoriamente vi dimora da sempre?

Gli Anelli degli Elfi

Nel finale de Gli Anelli del Potere assistiamo alla forgiatura dei 3 anelli che andranno agli elfi. Questi sono potentissimi e, nel caso della serie tv, vengono forgiati con uno scopo preciso, quello di salvare gli elfi da una situazione di deperimento loro magia e presenza nella Terra di Mezzo. Un mezzo di salvezza che si rispecchia in una necessità diversa da quella scritta da J.R.R. Tolkien in passato. Da ciò il primo “legame” con Celebrimbor e il bisogno, da parte dei fabbri dell’Eregion, del Mithril di Khazad-dûm, connettendosi anche con le vicende dei nani (il percorso di questi ultimi nella conclusione de Gli Anelli del Potere ha anticipato il futuro legame col Balrog e l’ipotetica rovina/trasformazione in Moria). 

Non solo, in questa parte finale del racconto comprendiamo anche la ragione per la quale vennero forgiati non più e non meno di 3 anelli per gli elfi. Si tratta di un’idea della stessa Galadriel, secondo cui un anello avrebbe portato alla corruzione del portatore, due a scontri e tre a un equilibrio. 

Chi è veramente Sauron?

La svolta più importante e d’impatto nella prima stagione de Gli Anelli del Potere è senza dubbio quella di Halbrand/Sauron. Dopo che i sospetti nei confronti dello Straniero si sono dissipati, gli spettatori si sono trovati davanti a una rivelazione che influisce sull’intero andamento degli eventi fino a quel momento, invitando a rileggere tutto quello cui si è assistito in una chiave completamente differente.

Maestro dell’inganno, l’Oscuro Signore ha saputo incarnarsi in un essere umano connessosi con la situazione personale di una Galadriel praticamente persa in se stessa. Ciò gli ha consentito di muoversi indisturbato fra gli eventi principali della Terra di Mezzo, fino a entrare in contatto con il celebre Celebrimbor. Che fosse questo il suo piano fin dall’inizio?

Ovviamente il viaggio di Sauron, ora diretto verso Mordor, è strettamente connesso con quello di un Adar che pare volere il meglio per gli orchi che lo seguono, promettendo importanti sviluppi ne Gli Anelli del Potere 2.

Cosa ne sarà di Númenor?

Tutti i fan del lavoro di Tolkien e de Il Signore degli Anelli conoscono bene quello che è stato il drammatico destino di Númenor, e non sorprenderebbe se anche la serie su Prime Video si muovesse in quella direzione. Nel finale della prima stagione abbiamo visto Tar-Palantir pronunciare una particolare profezia a Eärien, in un momento di confusione in cui la scambia per la figlia. Il re pare preoccupato per l’attitudine di Míriel verso il Palantir, ma la sua storia si arresta prima del tempo lasciando in lei la prossima legittima sovrana. Sul letto di morte lo vediamo aprire a Eärien le porte per la stanza del Palantir, alimentando un nuovo mistero verso il futuro.

In parallelo assistiamo ai passi nell’ombra di un Pharazôn che mira al potere regale su Númenor, e forse anche a qualcosa che va ben oltre il piano materiale. Dall’altro lato, invece, vediamo una Míriel che vuole a tutti i costi nascondere la propria cecità al  suo popolo, temendo il peggio per la futura posizione. Al suo fianco, nel finale de Gli Anelli del Potere, un Elendil che rivela il personale legame con le antiche tradizioni. Ora resta solamente da scoprire che fine ha fatto Isildur e come si legherà, la sua storia, a quella degli uomini del sud. 

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