È passata parecchia acqua sotto i ponti da quando è stato annuncio un terzo film dei Guardiani della Galassia e, probabilmente, ne passerà ancora molta altra prima di vedere la nuova avventura di Star-Lord & Co. al cinema.
Come ben sapranno i fan del Marvel Cinematic Universe (MCU), il secondo film dell'annunciata trilogia dei Guardiani della Galassia è uscito nelle sale di tutto il mondo nel 2017 ma, il 20 luglio 2018, il regista James Gunn fu licenziato dai vertici Disney a causa di alcuni tweet incriminati su argomenti delicati (come per esempio sesso, pedofilia e olocausto), risalenti agli esordi nel cinema da parte di Gunn.
La sospensione dei rapporti tra Disney e Gunn, mise in stallo la lavorazione sul terzo film dei Guardiani della Galassia. Infatti, come dimostrano alcuni post del regista su Instagram, la sceneggiatura era stata completata (o quasi):
Il post qui sotto è datato 25 giugno 2018:
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Il prossimo post, invece, è datato 2 luglio 2018 e recita: "Ecco un'altra occhiata al copione di #GoTG Vol. 3".
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Per fortuna dei fan, dell'arte e della sorte del famigerato gruppo di idioti più famoso nella galassia, nel marzo del 2019 Disney ha fatto un passo indietro, riassumendo James Gunn e rimettendolo alla guida di Guardiani della Galassia Vol. 3.
Gunn però non era rimasto con le mani in mano e aveva accettato - nell'ottobre del 2018 - la corte di Warner Bros., che lo ha assunto per scrivere e dirigere un reboot di Suicide Squad (film flop del 2016).
Il film basato sui personaggi DC ha concluso le riprese il 29 febbraio 2019, come dimostra il post qui sotto, e la sua uscita è stata fissata negli Stati Uniti per il 6 agosto 2021.
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Interrogato sull'argomento Guardiani della Galassia Vol. 3, Gunn ha sempre risposto che avrebbe iniziato a lavorare al film Marvel Studios solo dopo aver terminato la post-produzione di The Suicide Squad.
Quindi, per Guardiani della Galassia Vol. 3, si era ipotizzata una data di uscita durante il 2022 ma, prendendo atto di tutte le nuove date dei film legati al MCU, il terzo capitolo delle avventure spaziali di Star-Lord & Co. potrebbe arrivare - nell'ipotesi più ottimistica - nel 2023.
Al momento, a causa dell'emergenza sanitaria che sta coinvolgendo tutto il globo, il mondo dell'entertainment è fermo: tutte le riprese sono interrotte, così come meeting e casting. L'unica attività fattibile è quella online e chi ne ha voglia prova a intrattenere i fan con delle dirette sui social.
Uno di questi è proprio James Gunn, che ha recentemente partecipato a un party online per rispondere alle domande dei fan. Molte di queste si sono concentrate sull'atteso terzo capitolo di Guardiani della Galassia, come si può vedere dai tweet qui sotto.
L'argomento principale ha coinvolto il personaggio di Rocket Raccoon (visto anche nei due film #Avengers: Infinity War e #Avengers: Endgame).
Alla domanda se le origini di Rocket saranno narrate nel film, Gunn ha risposto:
Dirò solo che Rocket è una parte importante di ciò che accadrà in futuro e molte delle cose viste (come le cicatrici sulla sua schiena) fanno parte di ciò che ho pianificato per Rocket fin dall'inizio.
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Sempre su Rocket, Gunn ha risposto a una domanda che chiedeva cosa fossero quelle componenti meccaniche sul corpo del personaggio:
Una parte della cibernetica posta evidentemente in maniera dolorosa nel suo corpo. Uno dei miei momenti preferiti del film. La solitudine e la disaffezione di Rocket sono al centro del franchise per me.
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Un altro importante particolare fornito da Gunn riguarda i traumi infantili del gruppo:
La trilogia, più di ogni altra, è su un gruppo di disadattati che hanno avuto un trauma d'infanzia - con l'eccezione di Drax, che è l'unico ad aver avuto un rapporto del tutto positivo con coloro i quali lo hanno cresciuto.
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Si ricorda che Peter Quill ha visto sua madre morire, Rocket è evidentemente stato vittima di esperimenti, mentre Nebula e Gamora hanno condiviso un padre assassino come Thanos. Restano ancora un mistero le origini di Groot: forse anche il suo trauma infantile potrà essere narrato nel terzo film?
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