Come finisce Guardiani della Galassia Vol. 3, il finale spiegato

Scopri come finisce il film Marvel Studios Guardiani della Galassia Vol. 3 di James Gun con Chris Pratt e Zoe Saldana protagonisti.

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Autore: Giuseppe Benincasa ,

Cosa accade alla fine di Guardiani della Galassia Vol. 3? Ci sono diversi aspetti da considerare e da prendere in esame per comprendere bene i comportamenti dei protagonisti del film di James Gunn e anche quelli del cattivo principale ovvero l'Alto Evoluzionario. Senza dimenticare ovviamente il nuovo personaggio Adam Warlock interpretato da Will Poulter.

Guardiani della Galassia Vol. 3 chiude il cerchio di tutte le storie iniziate nel 2014 da James Gunn ed è un film sulle "seconde possibilità". Ma ci sono diversi significati importanti da "tirare fuori" dall'incredibile lavoro realizzato per Marvel Studios dal regista (qui la nostra recensione di Guardiani della Galassia Vol. 3)

Attenzione: il seguente articolo contiene ovviamente ogni tipo di spoiler legato a Guardiani della Galassia Vol. 3

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Ecco i punti salienti sui quali si concentra questa guida alla comprensione del finale di Guardiani della Galassia Vol. 3:

  1. Perché l'Alto Evoluzionario vuole Rocket
  2. Il ruolo di Adam Warlock spiegato
  3. Perché Rocket non uccide l'Alto Evoluzionario
  4. Perché Drax balla
  5. La scelta di Gamora
  6. Perché Peter torna sulla Terra

Perché l'Alto Evoluzionario vuole Rocket

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In Guardiani della Galassia Vol. 3 il villain principale è un mitomane misantropo che si crede di essere un dio (la stessa Gamora dice che in molti nella galassia lo considerano tale).

Lo scopo di vita dell'Alto Evoluzionario è quello di creare una società perfetta, senza violenza, dove la gente vive in armonia.

È mio sacro dovere creare la società perfetta.

Gli esperimenti dell'Alto Evoluzionario sono evidentemente iniziati con degli animali (presi anche dal pianeta Terra) e poi si sono evoluti. Così come si vede nel film di James Gunn, il cattivo punta alla creazione di una popolazione con le sembianze umane e non animali.

In questo scenario, Rocket è uno dei primi esperimenti dell'Alto Evoluzionario - si chiama 89P13 - ed è lui a dimostrarsi molto intelligente. Difatti, il piccolo esemplare di procione riesce a correggere una formula errata per la quale gli animali, una volta trasformati, sono spaventati e violenti e non pacifici.

Questo passaggio, presente in Guardiani della Galassia Vol. 3 come flashback, fa capire al villain interpretato da Chukwudi Iwuji che l'esperimento Rocket è diverso da tutti i precedenti: 89P13 ha una intelligenza fuori dal comune.

Il piano dell'Alto Evoluzionario è quindi quello di mettere Rocket su un tavolo di laboratorio, prelevargli il cervello e capire il perché un procione è diventato così intelligente.

Anche per questo motivo l'Alto Evoluzionario pretende che i suoi scagnozzi prendano Rocket vivo: le sinapsi del cervello del procione devono essere attive per poterlo studiare.

Ciò che il film di James Gunn mette in luce è che la natura non può essere controllata e che ogni essere vivente è differente dall'altro.

Rocket sottolinea con questa bella frase l'idea pazza dell'Alto Evoluzionario:

Non gli interessa la perfezione. Semplicemente odia le cose come stanno.

Il ruolo di Adam Warlock spiegato

Marvel Studios
Guardiani della Galassia 3 - Adam Warlock
Will Poulter interpreta Adam Warlock nell'MCU

Adam Warlock è l'elemento variabile del film e in ogni storia che si rispetti ce n'è uno. Il compito di questo personaggio, a livello narrativo, è quello di creare l'inaspettato e di accendere delle micce utili a iniziare o risolvere una situazione.

In Guardiani della Galassia Vol. 3 il personaggio interpretato da Adam Warlock infatti offre l'opportunità narrativa ai Guardiani di iniziare la loro storia: Adam è in cerca di Rocket per conto della "madre" (l'Alta Sacerdotessa Ayesha dei Sovereign), poiché l'idea di Ayesha è di conquistare la benevolenza dell'Alto Evoluzionario, affinché quest'ultimo non estingua per sempre la sua specie.

Lo stesso Alto Evoluzionario dice che Warlock non è mai stato per lui una soluzione per trovare Rocket. Il villain ha già stabilito in mente sua che i Sovereign sono una specie superata e ormai inutile.

Warlock è presentato come un bambino che deve ancora imparare come ci si comporta: è irruento e non sa ancora distinguere tra bene e male. Warlock probabilmente non sa nemmeno misurare la sua forza. 

All'inizio del film vuole solo portare via Rocket da Ovunque ma non ci riesce e ferisce gravemente il procione. Questa è la scintilla da cui si accende la storia del film.

Warlock è anche usato come "risolutore" quando salva alla fine Peter Quill.

In mezzo c'è comunque questa presenza jolly che rende il film imprevedibile, poiché non si sa mai come/dove Warlock apparirà e in che modo.

Adam perde quella che lui considera sua madre a causa della pazzia dell'Alto Evoluzionario e ciò, questa devastazione senza distinzione e priva di sentimenti, gli fa capire che forse i Guardiani non si sbagliano nell'affrontare l'Alto Evoluzionario. In più, la perdita della madre rende Adam maturo, dato che da questo momento in poi è lui che deve compiere le sue scelte. Questo lo responsabilizza.

Rocket capisce la situazione di Adam e lo inserisce nel suo gruppo diei nuovi Guardiani con la frase universale "tutti hanno diritto a una seconda possibilità".

Perché Rocket non uccide l'Alto Evoluzionario

Marvel Studios
Guardiani della Galassia 3 - Rocket
Rocket Raccoon

Rocket ha la possibilità di uccidere l'Alto Evoluzionario ma non lo fa.

Uno dei motivi ripetuti della narrazione di James Gunn è che i Guardiani della Galassia non uccidono. Questo li differenzia, per esempio, dai Ravagers della nuova Gamora (la cui storia nell'MCU è raccontata nel nostro articolo), ma soprattutto li distingue dai cattivi.

Uno degli elementi di cui si è dibattuto spesso nei cinecomic è sulla differenza effettiva tra eroi e villain: qual è la linea che li separa? Qual è il sacrificio estremo che si può compiere per salvare delle vite? Queste domande sono presenti anche in Avengers: Infinity War, dove bisogna decidere se estrapolare la Gemma della mente da Visione e quindi ucciderlo per prevenire che "muoia" metà dell'universo.

Insomma, è sempre stato un tasto interessante da premere quando c'è la necessità di realizzare delle storie che non si basano semplicemente sui combattimenti.

Rocket quindi alla fine, quando ha la possibilità di uccidere l'Alto Evoluzionario, dice di essere un Guardiano della Galassia. Questa è al sua giustificazione per non aver premuto il grilletto.

Rocket affronta il passato

La storia di Rocket è centrale in questo terzo film. Nei primi due volumi di Guardiani della Galassia Rocket ha sempre negato di essere un procione. Probabilmente non l'ha mai saputo, ma in una scena di Guardiani della Galassia Vol. 3 Rocket comprende da dove viene, capisce di essere davvero un procione. Una scena simbolica che tratta del'accettazione di se stessi e del fare i conti con il proprio passato. Rocket ha sempre voluto evitare di parlare del suo passato, in Guardiani della Galassia Vol. 3 il procione affronta i capitoli non ancora chiusi della sua vita ed pronto anche lui per una seconda possibilità.

La frase simbolo di Rocket in questo contesto è: "ho smesso di scappare".

Infine quando Rocket dice il suo nome si fa chiamare Rocket Raccoon (Rocket il procione) e non semplicemente Rocket.

Perché Drax balla

Marvel Studios
Drax ferito in Guardiani della Galassia vol.3
Drax con Gamora e Nebula

Guardiani della Galassia Vol. 3 regala anche un finale a Drax e una delle scene più belle: quella in cui torna a fare il padre.

Il cerchio di Drax si chiude in maniera poetica: fa parte dei Guardiani perché Ronan ha ucciso sua figlia e sua moglie. Con Star-Lord & Co. Drax trova una famiglia e con il finale di questo terzo film l'omone interpretato da Dave Bautista trova anche la gioia di essere padre adottivo.

Il ballo ha un significato simbolico per tutta la trilogia di James Gunn. Drax pensa che si tratti di una pratica stupida perché il suo è un animo triste. Drax era certamente un padre amorevole la cui luce si è spenta dopo le uccisioni delle persone a cui teneva di più.

L'essere stato di nuovo padre con le bambine dai capelli bianchi e con le parole di Mantis che glielo hanno ricordato (ti si addice di più padre che distruttore) hanno dato a Drax la gioia di vivere. È questo il senso di quel ballo liberatorio finale.

La scelta di Gamora

Marvel Studios
Guardiani della Galassia Vol. 3 - Gamora
Gamora in Guardiani della Galassia Vol. 3

Gamora è perennemente arrabbiata. Lei sente di non appartenere a questo mondo e non ha più un suo posto nell'universo. Questo, aggiunto al fatto che Peter Quill le ricorda di "essere stata un'altra persona" le fa pensare fondamentalmente di essere sbagliata.

Di certo non è questo il messaggio che vuole passare Peter, ma è probabilmente quello che lei riceve: Gamora non si sente apprezzata per quella che è e le viene continuamente ricordato quanto era eccezionale l'altra versione.

Gamora impara a capire i Guardiani ma non può restare con loro e di certo non può iniziare una relazione con Peter solo perché prima era così che stavano le cose. Peter amerà sempre il ricordo di una Gamora che non c'è più e quella frase finale "Scommetto che insieme eravamo una bomba" non fa altro che sottolineare il dispiacere di Gamora, che con i Guardiani si sente un pesce fuor d'acqua.

Perché Peter torna sulla Terra

Marvel Studios
Peter Quill in Guardiani della Galassia vol.3
Chris Pratt è Peter Quill

Guardiani della Galassia Vol. 3 chiude il cerchio (l'ho già scritto) e chiude anche quello del personaggio interpretato da Chris Pratt. 

Peter Quill decide di abbandonare i Guardiani e tornare sulla Terra, dove è stato rapito all'età di 8 anni.

Durante il film ci sono diversi accenni alla Terra, come per esempio quello dell'Alto Evoluzionario e quello di Gamora che trova la foto di Peter bambino.

Una volta archiviata per sempre la ricerca della Gamora originale, Peter capisce che è giunto il momento di chiudere con lo spazio e di tornare a vivere sulla Terra con il nonno. Anche per Peter è il momento di dare una seconda possibilità a un uomo che ha sempre considerato "non buono".

Il loro abbraccio è certamente una scena toccante e significativa. Tutto torna al suo posto, e Peter appartiene alla Terra.

Se Guardiani della Galassia Vol. 3 ti è piaciuto, votalo come miglior film del Marvel Cinematic Universe nella nostra challenge:

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