Invincible Stagione 2: la spiegazione del finale

Autore: Manuel Enrico ,

Dopo esser stato presentato come il miglior fumetto di supereroi, Invincibile riuscirà ad imporsi come migliore serie animata di supereroi? Scommessa che viene giocata su Prime Video, dove il supereroe creato da Robert Kirkman si presenta a un nuovo pubblico in versione animate, prendendo spunto dalla saga fumettistica per offrire ai sottoscrittori del servizio streaming del colosso dell’ecommerce un’altra visione del mito dei supertizi, meno sarcastica e allegorica di The Boys ma ugualmente affascinante.

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La prima stagione di Invincible si era fatta apprezzare per la sua trama appassionante e in linea con lo spirito originale dell’opera di Kirkman, ma non era stata all’altezza delle aspettative sul piano visivo, viziato da un’animazione poco curata. Dopo aver stuzzicato la curiosità dei fan con l’episodio speciale dedicato ad Atom Eve, uno dei migliori personaggi di Invincibile, la serie è tornata in scena con una seconda stagione che qualitativamente ha mostrato un deciso miglioramento. Una miglioria giunto al momento giusto, considerato che gli eventi della prima parte della seconda stagione sono fondamentali per lo sviluppo delle trame future della vita supereroica di Mark Grayson.

Come finisce la prima parte di Invincible 2?

In attesa di vedere come si concluderà la seconda stagione di Invincible attesa su Prime Video a marzo, ricordiamo cosa ci hanno mostrato sinora i primi episodi.

Se la prima stagione ha adatto il primo arco narrativo del fumetto di Invincibile, ossia i primi dodici numeri, la seconda stagione ha spiazzato i fan del comics di Kirkman, che hanno visto una brusca accelerata in questo percorso di adattamento.  Editorialmente, siamo saltati direttamente agli eventi raccontati da Invincibile #25, anticipando notevolmente il ritorno di Omni-Man, il padre di Mark che è stato protagonista di una mattanza che ha cambiato radicalmente la vita del giovane eroe. Scelta che, per quanto rischiosa in termini di aderenza al canone fumettistico, ha mostrato come non ci troviamo davanti a un adattamento maniacalmente aderente, quanto a una serie che si prende libertà narrative, avendo come unico fine la creazione di un racconto avvincente e fedele allo spirito dei personaggi di Kirkman.

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Perché Invincible 2 è diviso in due parti?

L’idea di spezzare in due parti la seconda stagione di Invincible non era stata prevista inizialmente ma è stata una scelta presa in corso d’opera, come ha rivelato Robert Kirkman lo scorso ottobre:

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Stiamo ancora dando gli ultimi ritocchi agli ultimi quattro episodi. Quindi aveva senso, dal punto di vista della programmazione, prendersi una pausa durante le vacanze. Ci siamo anche resi conto che c'è una rottura narrativa davvero forte tra gli episodi 4 e 5 che fa sembrare la seconda stagione come se fossero due stagioni completamente diverse, e ci dà molte opportunità di creare anticipazione per l'episodio 2

Come finisce la prima parte di Invincible 2

Il finale di Invincible 2 vede l’entrata in scena del generale Kreg, comandante viltrumvita che interviene dopo lo scontro dei Grayson su Thraxa. Il suo arrivo coincide con un ultimatum a Mark, ossia convincere i terrestri ad accettare la legge dell’Impero Viltrum o soccombere per lo sterminio. A rendere ancora più odioso questa minaccia è la cattura di Nolan come traditore dell’impero.

Tornato sulla Terra, Mark ricorda che prima di essere catturato da Kregg il padre lo ha pregato di leggere i suoi libri, scritti come copertura durante la sua vita da infiltrato tra i terresti. Per i lettori del fumetto questo è un passaggio essenziale, mentre gli spettatori della serie scopriranno a breve quanto queste avventure letterarie potranno aiutare in futuro Mark.

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Altrettanto importante nel futuro di Invincibile saranno i piani del folle Angstrom Levy, personaggio comparso nel primo episodio e che, in questo arco narrativo della serie animata, sembra essere la figura più fedele all’originale cartaceo in termini di sviluppo all’interno della continuity.

Lo scontro con Angstrom Levy

Dopo una missione nello spazio, Mark torna a casa trovando Angstrom Levy che tiene in ostaggio sua madre, Debbie, e il fratellino neonato, Oliver. Le esperienze passate di Levy con Invincibile, unite a quelle delle sue versioni alternative del Multiverso, lo convincono che non esiste una realtà in cui Invincible non sia un pericolo. Pur di fermarlo, Angstrom ha tentato di creare una rete tra tutte le sue versioni del multiverso, con un esperimento che è fallito, causando una fusione di queste centinaia di menti in un unico corpo, dando vita una Angstrom Alfa.

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A motivare le idee di Angstrom, sono le esperienze vissute dalle sue varianti, che arrivano da universi in cui Mark ha ereditato il controllo della Terra da Omni-Man, seguendo i dettami viltrumviti. In tutte queste realtà, Angstrom tenta di fermare Invincible, fallendo nel suo intento.

Pur avendo potenziato il proprio copro e con i poteri ottenuti tramite l’integrazione delle decine di menti di altre sue varianti, Mark è ancora troppo forte. Durante lo scontro, Invincible combatte aspramente Angstrom, convinto che fosse più forte e mosso anche dalla preoccupazione per i suoi cari, uccidendo l’avversario e rimanendo traumatizzato. Mark è incredulo di aver perso il controllo in questo modo e di aver ucciso il nemico, ma una versione dei Guardiani del Globo compare e aiuta Mark a tornare alla sua realtà dopo l'omicidio. Lì, la depressione di Mark si fa sentire dopo aver visto come Angstrom ha rotto il braccio a Debbie e ha inflitto un tremendo danno fisico e mentale quando lui non c'era.

La ricerca di un nuovo equilibrio

La minaccia viltrumvita alla Terra e la difficoltà di conciliare il suo ruolo di supereroe e la vita privata portano Mark a rivalutare le sue priorità, arrivando a maturare la convinzione di lasciare il college per prepararsi al meglio alla guerra imminente. In questo, Mark si vede costretto a collaborare più strettamente con Cecil, anche per migliorarsi come combattente, nonostante la reticenza della madre, che non comprende come l’averla vista inerme nelle mani di Angstrom abbia profondamente sconvolto il figlio.

Il vero scoglio per Mark è l’accettare che a volte è necessario commettere azioni estreme per fermare i nemici, una difficoltà che l’eroe eredita dalla prima stagione. A suo supporto arriva Cecil, che cerca di spiegare come essere supereroi significhi anche prendere decisioni difficili. Tuttaiva, Mark pensa che se oltrepassa questi limiti etici, potrebbe diventare come Omni-Man, nonostante Cecil respinga quell'idea. Eppure Invincible è dilaniato da quell'oscurità persistente dentro di sé e se può controllare la sua rabbia.

Questa visione di Cecil conferisce al machiavellico personaggio un lato umano. Di solito, è tutto concentrato su come sfruttare Mark e utilizzare pedine nelle sue battaglie. Anche se è responsabile della sicurezza planetaria, Cecil sembra una figura paterna. Sa che il corpo di Mark può guarire, ma può vedere che la mente dell'adolescente è fragile mentre cerca di contrastare il suo destino Viltrumita.

Il rapporto con Atom Eve

Mentre Mark cerca di trovare un attimo di respiro isolandosi in volo, viene raggiunto da Atom Eve, che lo abbraccia e gli fa sapere che non è solo. Anche gli altri Guardiani sono al suo fianco pronti a sostenerlo, perché considerano Mark più di un collega. Durante questo loro incontro, si riposano su un ponte e in questo momento le loro mani quasi si toccano. Il romanticismo si fa strada, anche se Mark lo respinge, il che ha a che fare con il fatto che i Guardiani lo hanno rimandato indietro.

Mentre quel gruppo di eroi dell'altro universo rimaneva in silenzio su molte cose per preservare l'integrità del flusso temporale, la più anziana Eve ha fatto sapere a Mark che lo amava, e nella loro realtà, erano innamorati. Una rivelazione che mette in crisi il ragazzo, che si interroga se anche nella sua vita Eve possa essere più di un’amica, soprattutto dopo la sua rottura con Amber.

Condividono così tanto in comune e stanno cercando di plasmare il proprio destino, eppure Mark non la bacia. Contrariamente ai fumetti, ed è una scelta azzeccata, in quanto si valorizza maggiormente l’aspetto emotivo di Mark, non affrettando il loro amore ma lasciando che si consolidi con i

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