L'allenamento di Jason Momoa per Aquaman e Justice League [VIDEO]

Autore: Emanuele Zambon ,

Grande, grosso e... supereroe. In altre parole, Jason Momoa, una vera e propria montagna di muscoli a protezione dei mari. Dal 2016 - anno di Batman v Superman: Dawn of Justice - l'attore nato a Honolulu il 1 agosto 1979 ricopre al cinema il ruolo di Aquaman, il Re di Atlantide del DC Extended Universe.

Del resto, per un modello che aveva esordito nello spettacolo con un ruolo nella serie TV Baywatch, un destino da Arthur Curry, guardiano degli oceani, sembrava essere già scritto. In più mettiamoci pure un sex appeal non indifferente - barba incolta alla moda hipster e chioma fluente - reso possibile anche da un fisico che non passa certo inosservato.

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Alto 1 metro e 93 cm per un peso che si aggira intorno ai 100 kg (toccando anche punte di 110, provate a fermarlo se ci riuscite), Momoa è a tutti gli effetti l'erede degli strongman anni '80, da Schwarzenegger a Stallone. Qual è il segreto per dei muscoli super? Rovistando tra l'account Instagram dell'attore e leggendo l'intervista di Men's Health al personal trainer Mark Twight, è possibile ricostruire la filosofia di allenamento del performer di origini native hawaiiane e scoprire come si è allenato in vista di Aquaman e Justice League.

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Il workout di Jason Momoa: così si diventa Aquaman

Jason Momoa, più vicino ai 40 che ai 30 anni all'epoca delle riprese di Justice League (e successivamente dello stand-alone Aquaman), presentava un indice di massa grassa del 12% e, più in generale, un fisico possente, forgiato da allenamenti ad alta frequenza e intensità. L'attore ha considerevolmente modificato la propria struttura muscolare già a partire dalla seconda metà degli anni Duemila, allenandosi duramente per il ruolo di Khal Drogo nella popolare serie TV Game of Thrones e bissando poi il training in vista del reboot - poi rivelatosi un flop - di Conan il barbaro.

Ha iniziato a mettere su muscoli affidandosi alle cure del personal trainer Eric Laciste, mentore dell'AR-7, un metodo di allenamento che fa leva sull'alta intensità, con sessioni della durata di 30 minuti - da ripetere 2/3 volte al giorno - caratterizzate da un intervallo assai ridotto tra una ripetizione e l'altra. Parallelamente al training innovativo, Momoa ha scolpito il proprio fisico cimentandosi costantemente con l'arrampicata, sua grande passione.

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Per la preparazione atletica necessaria per il ruolo di Arthur Curry in Aquaman, Momoa ha avuto l'occasione di lavorare con Mark Twight, uno dei più celebri scalatori statunitensi, autore del libro "Extreme Alpinism: Climbing Light, Fast and High", tra le letture preferite sull'argomento dell'attore di Honolulu. Twight è una celebrità nel campo della preparazione fisica: ha ideato il metodo Gym Jones, già utilizzato, prima di Momoa, da Henry Cavill per L'Uomo d'Acciaio e da Gerard Butler, che l'ha sfruttato per trasformarsi nel valoroso spartano Leonida in 300.

In cosa consiste il Gym Jones? Si tratta di una metodologia di lavoro calibrata sulle peculiarità fisiche dell'atleta e ispirata ai 5 aspetti organico-muscolari dell'essere umano: Forza (Strenght), Potenza (Power), Resistenza alla forza (Strenght endurance), Forza Resistente (Power Endurance) e Resistenza (Endurance). Una delle caratteristiche del metodo Gym Jones è quella di lavorare in modo specifico sulle catene deboli del soggetto. Per farlo, ha rivelato il trainer Twight a Men's Health, "si predilige un mix di ginnastica funzionale ed esercizi mirati tipici del bodybuilding". Una combinazione vincente, ma difficile da ottenere nel caso di Momoa. Il coach ha infatti spiegato come abbia dovuto adattare l'allenamento di Momoa all'esigenze della produzione di Frontier, una serie Netflix che l'attore stava ancora girando all'epoca del sodalizio - e allo stile di vita dello stesso attore.

Per prepararsi a girare, Jason Momoa si è allenato duramente seguendo una routine di quattro giorni di palestra, alternata all'arrampicata (eseguita alla Planet Rock di Detroit).

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Abbiamo adottato un approccio semplice per conciliare il sollevamento pesi con l'arrampicata: non abbiamo affaticato i muscoli utilizzati per l'arrampicata (schiena, bicipiti e avambracci) nei giorni precedenti il free climbing. Li abbiamo invece sovraccaricati i giorni successivi all'arrampicata, coi restanti giorni sfruttati per potenziare pettorali, spalle e gambe. 

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Jason Momoa: toglietemi tutto (dalla dieta) ma non la Guinness

Non solo allenamento. Impossibile prescindere da un'alimentazione controllata per poter impugnare il tridente e combattere entità malvage per i sette mari. Momoa è stato seguito nella preparazione dal nutrizionista Stuart Walton, che piuttosto che "mettere a stecchetta" la star di Aquaman, ha adottato una politica capace di conciliare alimentazione, equilibrio e divertimento. Piuttosto che limitare i cibi, Walton e Momoa si sono concentrati sui macronutrienti, possibilmente rintracciati negli alimenti più graditi all'attore. Ne è derivata una dieta ricca di sashimi, quinoa, avocado, carne e riso, coi carboidrati ridotti nei giorni di riposo.

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In particolare, è stata adottata una vera e propria formula matematica per l'assunzione di calorie: 1 grammo di proteine per ogni mezzo kg di peso corporeo, mezzo grammo di grassi sani (ad esempio l'olio d'oliva) ogni mezzo kg di peso e il resto delle calorie fornito dai carboidrati. Una dieta controllata più che ferrea, persino in grado di mantenere fede almotto di Momoa: "Conserva qualche caloria per la Guinness". La supervisione di Walton, infatti, non ha impedito all'attore di bere la sua birra preferita. Del resto, provate voi a contraddire un colosso come Momoa.

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