Le cinque migliori scene di Christopher Nolan

Autore: Yuri Polverino ,

Christopher Nolan è uno dei migliori registi attualmente in circolazione: la sua firma riconoscibile, la sua ambizione e il suo eclettismo l'hanno portato nel corso degli anni a confezionare pellicole fondamentali per il medium, alcune davvero memorabili. Dopo avervi raccontato quella che secondo noi è la classifica dei suoi film migliori, oggi vogliamo giocare un po' di più sul tecnico, andando a stilare la lista delle cinque migliori scene da lui dirette.

Christopher Nolan
Christopher Nolan scherza con Tom Hardy, uno dei protagonisti del suo ultimo film, Dunkirk.

È stato molto difficile, principalmente perché ognuna di essere racchiude in qualche modo lo spirito del film a cui appartiene e anche perché in questi casi l'emotività diventa un fattore principale. In attesa di scoprire quale sarà il suo prossimo progetto, facciamo dunque un tuffo nel passato e riscopriamo alcune sequenze semplicemente memorabili.

5 - Inception, il corridoio 

Film psichedelico, a tratti incomprensibile, perennemente ammaliante. Inception è la pellicola che ha fatto conoscere Nolan al grande pubblico e al suo interno ci sono scene fantastiche, per i più disparati motivi. Sogni ed emozioni si fondono per dare vita a una storia fatta di fede, disperazione e volontà; DiCaprio è il protagonista assoluto ma la sequenza di cui vi stiamo per parlare mette al centro della narrazione Joseph Gordon-Levitt.

I diversi livelli dei sogni giocano un ruolo fondamentale e lo scontro che ha sede nel corridoio dell'hotel si svolge in contemporanea con un inseguimento che potrebbe determinare la riuscita o meno di tutta l'operazione. Nolan mischia i due piani spazio-temporali, facendo influenzare l'uno dall'altro. Ogni curva o brusca sterzata del camion crea uno smottamento nel piano inferiore del sogno e ne scaturisce uno scontro senza esclusione di colpi, che farà leva anche sulla distorsione della realtà. Inception si diverte spesso a proporre situazioni simili, ma questa secondo noi è la migliore in assoluto.

4 - Il Cavaliere Oscuro, L'interrogatorio

La trilogia del Cavaliere Oscuro è una delle opere più conosciute e riconosciute di Nolan. Cominciata con Batman Begins e terminata con Dark Knight Rises, la storia regala al pubblico un Batman inedito, fortemente legato alla realtà e in grado di trascendere il genere del cinefumetto. Ovviamente la narrazione non poteva escludere la nemesi del cavaliere di Gotham, il Joker, protagonista del secondo film nonché punto cardine di una delle scene in assoluto più famose dell'intera trilogia.

Nella stazione di polizia di Gotham, Batman e Joker si confrontano, evidenziando uno dei temi più cari agli amanti dei due personaggi. La differenza fra bene e male diventa sempre più sottile e la collera di Bruce Wayne fortifica ancora di più le convinzioni del Joker. La regia è pulita, quasi minimale: si concentra sugli attori e lascia perdere inutili virtuosismi di camera. Il risultato è iconico e straordinario.

3 - Memento, la scelta finale

Memento è un capolavoro. C'è poco da fare, il noir psicologico con Guy Pearce è uno dei film più importanti nella carriera di Nolan, per i più disparati motivi. In primis la storia e il montaggio, uniti alla valenza e all'impatto culturale che questo prodotto ha avuto sulla critica e sul pubblico. Tra gli elementi che elevano Memento a caposaldo del cinema moderno c'è certamente il finale, quello in cui il protagonista sceglie di arrendersi alla sua malattia per continuare a vivere e dimenticare.

Proprio come lo spettatore, Guy Pearce realizza che tutto quello che lo circonda era una menzogna, utile a tenere a galla la parte della sua psiche che ancora non voleva arrendersi all'evidenza. La sofferenza e lo sconcerto sono troppo forti e il protagonista decide così di  utilizzare il suo disturbo mentale per continuare a dare un senso alla sua vita, che non sia quello dell'accettazione. Una menzogna che assume la forma di una spirale e ci riporta all'inizio del film, quando tutto è cominciato. Memento è un serpente che si morde la coda e la sequenza finale è la consacrazione della genialità del regista.

2 - Interstellar, le registrazioni

Incompreso, forse esageratamente criticato, Interstellar è una storia intensa, un poema epico riproposto in salsa moderna. Un padre che abbandona la figlia per un bene superiore, senza però perdere mai la speranza di rivederla. Interstellar parla solo e soltanto di una cosa: amore. Tutto il resto è uno straordinario contorno. 

Dopo aver trascorso troppo tempo su un pianeta alieno, Cooper torna a bordo della stazione spaziale per osservare i filmati che la sua famiglia gli aveva mandato. La distorsione gravitazionale ha trasformato ogni ora sul suolo del mondo ricoperto d'acqua in anni sulla nostra Terra. Il risultato è che il povero astronauta è stato via per più di vent'anni e la sequenza che ci sbatte in faccia la verità è di un'intensità emotiva difficile da misurare. Anche in questo caso Nolan rinuncia a virtuosismi registici e si concentra sul viso e sull'interpretazione del protagonista, amplificata dalle note del maestro Hans Zimmer. Rivivere questo momento è sempre emozionante e rappresenta perfettamente l'anima di Interstellar.

1 - The Prestige, la svolta

Fin dove siamo disposti a spingerci per ottenere ciò che vogliamo? La risposta che ci propone The Prestige è assai drammatica. Due maghi si contendono la gloria e Nolan ci regala quello che, a detta di molti, è il suo miglior film. In quest'occasione non vogliamo discutere di questa particolare affermazione, preferiamo piuttosto soffermarci sul finale della pellicola: è il climax emotivo e narrativo di una storia senza macchie.

È curioso notare come nel momento in cui Nolan gioca sul classico, si dimostri sempre straordinario. Il finale di The Prestige è il più classico dei plot twist: è una rivelazione che cambia totalmente la prospettiva della storia, lasciandoci a bocca aperta e regalandoci degli interminabili e indimenticabili secondi finali. Senza fare alcun tipo di spoiler, vi diciamo che il finale di questo film è perfetto in quanto il film stesso è perfetto. Difficilmente nella storia del cinema moderno abbiamo assistito a una conclusione così perfettamente degna, coerente e allineata con quanto visto nel resto della pellicola, soprattutto quando si parla di opere cinematografiche cosi ambiziose e autoriali. 

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