LEGO vola supersonico sulle ali del Concorde!

LEGO torna a volare con il set set LEGO Icons #10318 Concorde, la versione in mattoncini di una delle icone della storia del volo umano!

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Autore: Francesco Frangioja ,

LEGO torna a volare e ci presenta la versione in mattoncini di una delle icone della storia del volo umano: è il set LEGO Icons #10318 Concorde, che riproduce il primo aereo passeggeri supersonico del mondo occidentale, in grado di volare a due volte la velocità del suono ad altitudini impensabili per i normali aerei di linea.

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Il Concorde era un aereo estremo in tutto: potenza dei motori, velocità di decollo e atterraggio assurde, quota di crociera, velocità, dimensioni. Il set LEGO Icons #10318 Concorde riproduce tutte queste caratteristiche, consentendo a collezionisti, costruttori e appassionati di aeronautica di costruire ed esporre in casa o in ufficio uno degli aerei più iconici dell’era moderna.

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Non fu però il primo aereo passeggeri e commerciale a superare la barriera del suono. Fu infatti il Tupolev Tu-144 prodotto per Aeroflot, la compagnia di bandiera dell’URSS a volare per primo oltre la barriera del suono.

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Christian Volpati
LEGO vola supersonico sulle ali del Concorde!
Aeroflot Tupolev Tu-144

Costruito negli anni '60 nell'ambito di una joint venture tra Regno Unito (British Aerospace  per British Airways) e Francia (Aérospatiale per Air France), il Concorde era in grado di volare da Parigi a New York in tre ore e quaranta minuti e da Londra a New York in sole tre ore e venti. Volando verso ovest, la differenza di fuso orario, che tra Stati Uniti ed Europa è di 5 ore, viene “bruciata” dal Concorde che “atterra circa un’ora prima di essere decollato”.

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Il set LEGO Icons #10318 Concorde è composto da 2.083 pezzi e una volta costruito potrà essere esposto grazie all’apposito supporto, il quale consentirà di esporre il sia in modalità di volo che in modalità inclinata per il decollo e l'atterraggio con il carrello esteso e il muso inclinato (funzione che, data l’altezza dal suolo del velivolo, consentiva ai piloti di vedere la pista durante il decollo e l'atterraggio).

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Il set è anche ricco di dettagli: la parte superiore della fusoliera si può rimuovere per mostrare l’interno della carlinga e i relativi arredi, il carrello di atterraggio può essere esteso e ritratto tramite un apposito meccanismo, al quale è collegato anche il muso, che si alzerà e abbasserà “in sincrono” con il carrello stesso.

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Non è tutto però: il modello è infatti dotato anche di carrello di atterraggio di coda aggiuntivo e retrattile che permetteva di gestire gli angoli elevati durante il decollo e l'atterraggio, di elevoni mobili lungo il profilo delle iconiche ali a delta e di timoni superiore e inferiore incernierati.

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Curiosità: la parte terminale della fusoliera, quella posta sotto il timone di coda è in realtà un serbatoio, che al decollo è vuoto. Serviva nella fase del passaggio alla velocità supersonica per spostare il baricentro del velivolo, travasando parte del carburante dai serbatoi principali a questa sorta di “cassa di zavorra” e compensare così lo spostamento del cosiddetto centro di pressione, ovvero la zona della superficie dell’aereo sulla quale durante si concentrano tutte le forze aerodinamiche. Andando in supersonico infatti, il centro di pressione provoca un improvviso abbassamento del muso del velivolo, in quanto l'equilibrio sull'asse di beccheggio viene meno. Non compensare in qualche modo avrebbe quindi comportato la perdita di controllo del velivolo.

 

La stessa sezione ospita anche il carrello posteriore retrattile di cui sopra.

Il set è prodotto sotto licenza Airbus, in quanto sia British Aerospace (nel 1979) sia Aérospatiale (l’anno successivo, nel 1970), le due società che svilupparono il progetto Concorde sono confluite nella società, la quale quindi detiene ora i diritti sul velivolo.
Una volta costruito, il modello misura ben 105 cm di lunghezza e 15 cm di altezza. L’apertura alare raggiunge i 43 cm.

Il Concorde: un po’ di storia

Se parliamo di voli commerciali e di trasporto di passeggeri, il Concorde era un vero e proprio Re dei cieli. Pensate infatti che qualunque fosse l’aeroporto di destinazione o quello di provenienza, il Concorde aveva sempre e comunque la precedenza su tutto il resto del traffico aereo. Le sue dimensioni imponevano infatti ai piloti una velocità di decollo e di atterraggio di molto superiori a quelle dei normali aerei, in quanto altrimenti non sarebbero stati in grado di mantenere il controllo del velivolo (stallo, mancanza di portanza etc).

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Nessun aereo passeggeri ha mai volato così velocemente e così in alto come il Concorde o come il Tupolev Tu-144. La sua velocità di crociera era talmente elevata (mach 2.2) che le superfici esterne della fusoliera potevano raggiungere anche i 200° di temperatura, tanto che in volo l’aereo era più lungo di 30 cm rispetto a quando era a terra.
Uno degli aspetti più affascinanti dell'esperienza di volo a bordo del Concorde riguardava il peso dei passeggeri: durante i voli verso est, la velocità di crociera elevata poteva causare una temporanea riduzione del peso corporeo (anche dell'1%). Questo effetto era dovuto alla forza centrifuga generata dalla velocità dell'aereo, sommata a quella del movimento di rotazione terrestre. Invece, nei voli verso ovest, il peso corporeo poteva aumentare fino a circa lo 0,3%. In questo caso, le forze si opponevano alla velocità del Concorde e la differenza, a favore della velocità dell'aereo, risultava inferiore alla velocità di rotazione terrestre. Questo portava a una diminuzione della forza centripeta.

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Un’altra curiosità è quella legata agli orari di partenza e di arrivo. Grazie alla velocità di crociera straordinariamente elevata, i voli diretti verso occidente superavano il ritmo dell'alternarsi tra giorno e notte, consentendo di atterrare in un momento in cui l'ora locale della destinazione risultava essere precedente rispetto all'orario di decollo dal punto di partenza del viaggio. In alcuni voli transatlantici, era possibile partire da Londra o Parigi al calar del sole e giungere negli Stati Uniti in pieno giorno della stessa giornata: questa caratteristica venne sfruttata dalla British Airways a fini commerciali, creando lo slogan iconico per il Concorde: "Arrivare prima di partire."
Se il tema vi appassiona, vi consigliamo la visione di questo video

oppure questo (in inglese)

Buon volo... e buona costruzione!

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