Lucca Comics and Games 2023: 5 fumetti per conoscere Frank Miller

Autore: Domenico Bottalico ,

Frank Miller torna ospite a Lucca Comics and Games 2023 con il suo nuovo editore italiano: Star Comics. Uno degli autori più amati, apprezzati ma anche discussi del panoraman del fumetto mondiale presenterà l'edizione del 25° anniversario di 300. Riscopriamo insieme 5 fumetti per conoscere meglio la carriera e lo stile di Frank Miller lontano dai capolavori dei supereroi.

Lucca Comics and Games 2023: 5 fumetti per conoscere Frank Miller

Sin City

Dopo lasciato la sua indelebile impronta nel mondo dei supereroi, nel 1991 Frank Miller lancia la sua carriera solista accasandosi alla Dark Horse con Sin City. Si tratta di una serie fortemente ispirata alla letteratura hard boiled e dal cinema noir di James Cagney e Humphrey Bogart. In una decadente città che assomiglia un po' a Las Vegas e un po' a Los Angeles, Miller fa muovere killer, ballerine di lapdance, uomini senza scrupoli e poliziotti corrotti in un mondo dove la moralità è dettata dalle circostanze e dove il buono spesso si nasconde sotto individui dall'aspetto tutt'altro che solare.

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Perché leggerlo: usando il filo rosso del "peccato", Miller realizza una serie di storie autoconclusive che rileggono il genere hard boiled dove la forma è diretta espressione del contenuto. Miller si fa ispirare dal manga (Kazuo Koike, Goseki Kojima) e dal fumetto europeo (Hugo Pratt, Jose Munoz e Carlos Sampayo) e crea graficamente un'opera unica in cui il bianco e nero diventa materia da plasmare fra un uso magistrale dello spazio negativo e layout sempre audaci e mai scontati. Interessante anche l'uso delle onomatopee, spesso inglobate graficamente nei riquadri sulla falsariga dei frontespizi di Will Eisner e Jack Cole, del colore che diventa strumento umorale quando presente in piccolissime dosi. 

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Come recuperarlo: sono ancora disponibili tutti e 7 i volumi della serie nell'ultima ristampa targata Magic Press Edizioni, il precedente editore italiano di Sin City. 

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Martha Washington (Give Me Liberty)

Appena arrivato alla Dark Horse nel 1990, Frank Miller lancia Give Me Liberty (in italiano verrà presentato Martha Washington) con il leggendario Dave Gibbons alle matite. Si tratta di una lunga saga ucronica e generazionale, che Miller concluderà solo nel 2007, con protagonista la giovane afroamericana Martha Washington che nata nel 1995 attraversa una America sull'orlo di una guerra civile fra contraddizioni sociali e politiche estreme, crisi di valori e il capitalismo come forza distruttiva e centrifuga.

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Perché leggerlo: gli spunti socio-politici che erano stati accennati nel seminale Il Ritorno del Cavaliere Oscuro esplodono in Martha Washington (Give Me Liberty) che è insieme racconto ucronico, romanzo di formazione e una sorta di manifesto politico. Miller è legato a certi valori tipici americani, che qui assumono contorni mitici, ma non può fare a meno di mostrare tutto il suo sgomento allorché il valore fondante della sua amata democrazia. la libertà, è costantemente calpestato. La protagonista incarna quindi questo anelito verso la libertà, nel senso più puro del termine, sullo sfondo di un lavoro che risente moltissimo di un certo fumetto inglese degli anni 80 complici anche le matite classicissime di Dave Gibbons.

Come recuperarlo: Magic Press ha ristampato l'intera serie in nel volume Martha Washington - L'Integrale. Mai come in questo caso una nuova edizione sarebbe d'uopo: il volume infatti presenta molti refusi ed errori di traduzione e adattamento.

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Martha Washington - L'Integrale (Magic Press)

Povertà, voglia di pace e di guerra e una classe politica demagogica. Un'apocalittica visione del futuro, in cui il genere umano è perennemente in guerra. In un unico volume da collezione la distopia futuribile di Frank Miller e Dave Gibbon...

300

Nel 1998 Frank Miller realizza uno dei suoi lavori più peculiari nonché quello che lo farà conoscere al grande pubblico, inteso come pubblico non appassionato di fumetti. Il lavoro il questione è ovviamente 300, da cui Zack Snyder ha tratto un film di grande successo, ovvero una ricostruzione romanzata e idealizzata della Battaglia delle Termopili avvenuta nel 408 A.C. e in cui un valoroso gruppo di 300 spartani rallentò la marcia dell'esercito persiano guidato da Serse pronto ad invadere la Grecia.

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Perché leggerlo: lo stile che Miller aveva sperimentato in Sin City trova qui la sua perfetta applicazione non solo a livello di linea, chiaroscuro e utilizzo degli spazi negativi ma anche e soprattutto nei layout che si allargano abbracciando la completa orizzontalità. Il fumetto è pubblicato in un "insolito" formato orizzontale perché ogni pagina è di fatto una doppia splash. 

Contenutisticamente, 300 rappresenta anche un po' il pomo della discordia della produzione milleriana. Chi l'ha sempre tacciato di incarnare certi valori conservatori qui trova numerosi passaggi che sembrano corroborare la tesi che lo stesso Miller ha però più volte confutato. Pur non entrando nel dibattito in questione, è impossibile non notare come tutta l'opera porti all'estrema conseguenza quell'idea di libertà che aveva pervaso i suoi primi lavori - come Martha Washington, Ronin e Hard Boiled - fino ad una contrapposizione fra "noi" e "loro" che da lì a qualche anno, nel mondo post-9/11, avrebbe trovato un drammatico parallelismo.

Come recuperarlo: Star Comics, il nuovo editore di Frank Miller in Italia, ristamperà 300 in una nuova edizione che celebrerà il suo 25° anniversario.

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300 (Regular Edition)

Nell'anno del venticinquesimo anniversario, il capolavoro di Frank Miller torna con una serie di imperdibili edizioni, segnando l'ingresso del maestro nel catalogo Astra/Star Comics. L’illustrazione delle Regular Edition è stata realizzata...

Robocop

Sin dagli inizi della sua carriera, Frank Miller ha avuto una fascinazione per il cinema non solo come scrittore ma anche come regista. Tale fascinazione si concretizzerà dapprima come sceneggiatore e produttore esecutivo e poi, purtroppo con un riscontro non propriamente positivo, nel 2005 come regista dello sfortunato The Spirit, adattamento dell'eroe creato da Will Eisner.

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Prima di tutto questo però, nel 1988, Frank Miller fu avvicinato per scrivere la sceneggiatura del sequel del cult Robocop. Miller produsse addirittura due sceneggiature che però non furono mai utilizzate in quanto ritenute troppo eccessive anche per l'epoca.

Molti anni dopo queste sceneggiature, divenute vere e proprie leggende urbane, vengono recuperate e trasformate in due miniserie a fumetti da Ed Brisson, Steven Grant, Korkut Öztekin, Juan Jose Ryp. Nella prima, con la polizia di Delta City (l'ex-Detroit) in sciopero ad oltranza, la OCP ingaggia una milizia privata mentre la Dottoressa Love deve cercare di ripogrammare Robocop. Nella seconda, Robocop è dichiarato fuorilegge e si ritrova da solo a combattere lo strapotere corporativo della OCP.

Perché leggerlo: pur essendo presenti tutti gli elementi di critica socio-politica tipici della produzione di Frank Miller, si contraddistingue anche per atmosfere acide e violente e un uso dell'ironia e del sarcasmo inedito. Le situazioni esagerate si sposano perfettamente con il capovolgimento di prospettiva del protagonista: un cyborg che è più umano degli umani. Miller infatti non manca di criticare quell'atteggiamento tipico dell'epoca di ridurre l'individuo a mero strumento del consumismo in cui la volontà corporativa è assimilata ad un fascismo che predica progresso ma mira all'omologazione di pensiero e non solo.

Come recuperarlo: saldaPress ha ristampato in un unico volume cartonato deluxe entrambe le miniserie tratte dalle sceneggiature originali con il titolo di Frank Miller Robocop - Edizione Definitiva.

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Frank Miller Robocop - Edizione Definitiva

Nelle sceneggiature che Frank Miller aveva concepito per i sequel di RoboCop, i lettori ritroveranno le stesse atmosfere iper-violente, intrise di humor nero e neonoir tipiche del primo film e delle altre opere del leggendario autore di Sin...

Ronin 

Appena arrivato in DC, nel 1983, Frank Miller realizza quella che ancora oggi è la sua opera più ambiziosa: Ronin. Si tratta una storia complessa e dalla diegesi sinusoidale di un ronin, di un samurai senza padrone, che dopo aver assistito all'assassinio del suo maestro per mano del demone mutaforma Agat vaga in cerca di vendetta. L'occasione arriva solo 8 secoli più tardi quando le anime del demone e del ronin si risvegliano in una New York distopica e governata dall'intelligenza artificiale Virgo. 

Perché leggerlo: Ronin è senz'altro l'opera più raffinata e ambiziosa di Frank Miller perché anticipa la ricerca di un certo sincretismo fra linguaggi del fumetto che vede nel già citato Lone Wolf & Cub di Kazuo Koike e Goseki Kojima e nel fumetto francese di fantascienza di Jodorowsky, Bilal e Moebius le sue coordinate principali. Dal manga Miller recupera la costruzione di una tensione narrativa che esplode nel finale per una vicenda che, sotto la patina dell'action, nasconde quello stesso lirismo della distopia fantascientifica francese e del cyberpunk.

È qui poi che Miller inizia a sperimentare con layout e destrutturazioni grafiche che porteranno, qualche anno dopo, al perfezionamento della così detta gabbia di sospensione. L'orizzontalità si fa grandangolare, i riquadri aumentano sovrapponendosi o diminuiscono in suggestivi piani sequenza che lascia il passo a piani americani, primi piani e splashpage dal grande impatto.

Come recuperarlo: Panini DC Italia ha ristampato Ronin in volume cartonato nella collana DC Black Label Library.

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Immagine di copertina tratta da Frank Miller: The Art of Sin City (English Edition).

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