Magic: The Gathering - Uno dei padri dei giochi di carte

Come ha avuto origine Magic: The Gathering? Com'è stato sviluppato, ideato e introdotto sul mercato? E come si gioca? Tutte le risposte in questo articolo.

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Autore: Lorenzo Ferrero ,
Gioco
16' 34''
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Magic: The Gathering è presente nel mercato dei giochi di carte collezionabili da  moltissimi anni e possiede un vasto assortimento di espansioni e varianti, ognuna con la propria storia e ambientazione. Nel corso del tempo, ha continuato a perfezionarsi, aggiungendo carte e meccaniche, consentendo ai giocatori di tutto il mondo di creare mazzi con strategie uniche e alimentando un mercato collezionistico di valore significativo, che può raggiungere svariati milioni, se non miliardi, di dollari.

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Ma come ha avuto origine Magic: The Gathering? Com'è stato sviluppato, ideato e introdotto sul mercato? Vedremo come l'idea di un giovane Richard Garfield, all'epoca uno studente universitario, prese vita e si trasformò in uno dei giochi di carte collezionabili più famosi di tutti i tempi.

Magic: The Gathering - Il gioco di carte per eccellenza

Le origini

"Richard Garfield" by yashima is licensed under CC BY-SA 2.0.
Richard Garfield
Richard Garfield

"Richard Garfield" by yashima is licensed under CC BY-SA 2.0.

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Richard Garfield è stato da sempre appassionato di giochi da tavolo e di ruolo. Appena sentì parlare di Dungeons & Dragons, decise di cercarlo nei negozi vicino a casa sua, ma senza successo. Così, decise di creare la sua versione del gioco, basandosi sulle storie che aveva sentito a riguardo. Dopo diverse varianti che ricordavano Cluedo piuttosto che il gioco che tutti conosciamo oggi, Garfield sviluppò Five Magic, una versione "da tavolo" embrionale di ciò che sarebbe diventato il suo gioco di carte in futuro.

Negli anni successivi, si trovò a frequentare il dottorato in matematica presso l'Università della Pennsylvania, ma la sua passione per i giochi da tavolo non si era affievolita. Riuscì a incontrare Peter Adkison, fondatore della neonata Wizards Of The Coast, per presentargli il prototipo di un gioco da tavolo chiamato RoboRally. L'incontro fu molto positivo, con Adkison che ammirava le idee del giovane, ma i costi di produzione per un gioco da tavolo così complesso erano troppo elevati per la giovane azienda. Adkison diede quindi un consiglio a Garfield:

Desidero un gioco portatile e veloce. Qualcosa a cui si possa giocare anche in coda alle fiere.

Così Garfield decise di riprendere i concetti fondamentali di Five Magic e adattarli a qualcosa di più compatto, maneggevole e con un potenziale infinito. Al secondo incontro con Adkison, presentò la sua proposta:

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Immagina un gioco di carte in cui ce ne sono centinaia e ogni volta se ne creano di nuove. Alcune sono rare, altre comuni. Puoi costruire il tuo mazzo con quante carte desideri. Non sai cosa c'è nel mazzo del tuo avversario. Con questi mazzi, puoi duellare.

Fu così che nacque Magic: The Gathering, con infinite opportunità, combinazioni e possibilità.

La prima versione

Con l'entusiasmo alle stelle, Garfield tornò in Pennsylvania e si mise subito al lavoro, riuscendo a creare le prime 150 carte in pochi mesi. Stava effettivamente dando vita a qualcosa di completamente nuovo, senza immaginare il successo che avrebbe ottenuto nel corso degli anni.

Si riferiva al gioco semplicemente come Magic, il cui obiettivo era ridurre i punti vita dell'avversario a zero, proteggendo i propri con varie magie. Le carte erano suddivise in cinque colori, ognuno con caratteristiche peculiari che sono ancora presenti nelle moderne espansioni: il rosso era aggressivo nell'attacco, il blu si basava principalmente sugli incantesimi, il verde aveva strategie inizialmente più lente ma consentiva l'evocazione di creature potenti nel corso dei turni, il nero indeboliva i nemici e potenziava gli alleati, il bianco permetteva di evocare numerose creature piccole e utilizzava magie per proteggere i punti vita. I mazzi potevano essere creati combinando i colori a piacimento, permettendo ai giocatori di sviluppare la propria strategia.

Le prime carte erano fatte a mano, con scritte a penna e immagini provenienti da varie fonti, come Calvin & Hobbes, Tin Tin e addirittura illustrazioni prese direttamente da Dungeons & Dragons. Altre carte non avevano nemmeno illustrazioni e erano in bianco e nero. Questi prototipi furono testati con alcuni studenti dell'università, dando vita alle prime partite sperimentali che fornirono a Garfield i primi feedback sul funzionamento del gioco stesso. La cosa interessante di questi test era che le regole non erano ancora scritte, quindi si basavano sulle istruzioni orali di Garfield, che aveva ben chiare tutte le meccaniche di gioco.

L'approdo sul mercato

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Fu il momento di lanciare il prodotto sul mercato, ma ci fu subito un problema: il nome "Magic" era troppo generico. Un avvocato dell'azienda sostenne che fosse un termine troppo comune per essere registrato come marchio. Si considerò brevemente l'alternativa di chiamarlo Mana Clash, ma in realtà tutti continuavano a chiamarlo "Magic", proprio come faceva Garfield durante le dimostrazioni e i test. Dopo alcune consultazioni, si decise di adottare il nome Magic: The Gathering (in Italia Magic L'Adunanza), in modo da poterlo registrare come marchio.

Superato l'ostacolo del nome, sorse un problema ben più grande: la mancanza di fondi per rifornire tutti i negozi. L'obiettivo di Wizards era di vendere una buona quantità di carte alla Gen Con di Milwaukee, una delle più grandi convention di giochi da tavolo e giochi di ruolo del Nord America. Tuttavia, senza abbastanza fondi per produrre scorte per i negozi specializzati, sarebbe stato difficile soddisfare la domanda. Un mese prima dell'evento, Adkison decise di portare alcuni mazzi pronti per giocare allo stand di Wizards Of The Coast all'Origins Game Fair di Columbus, una fiera dedicata ai giochi da tavolo. Fu durante quella fiera che incontrò Wayne Godfrey, CEO di Wargames West, una compagnia produttrice di giochi tattici, che decise di finanziare il progetto con 40.000 dollari, sufficienti per coprire i costi di produzione delle scorte per i negozi.

Il 5 agosto 1993, Magic: The Gathering fu ufficialmente pubblicato e gli ordini furono spediti. Prima di raggiungere Garfield a Milwaukee, Adkison decise di fare una specie di "tour promozionale" facendo tappa in diversi negozi lungo il percorso per promuovere il gioco e fare delle dimostrazioni. Ad ogni fermata, il passaparola si diffondeva sempre di più e sempre più persone si affollavano nel negozio successivo. Questo era solo l'inizio, poiché alla fine della Gen Con, Wizards Of The Coast aveva esaurito completamente le scorte.

"Magic the Gathering" by Shaz Pur is licensed under CC BY-SA 2.0.
Tavolo con una partita di Magic in corso
Una partita di Magic in corso

"Magic the Gathering" by Shaz Pur is licensed under CC BY-SA 2.0.

In due mesi dalla sua introduzione sul mercato, l'intera tiratura della prima edizione, chiamata Alpha, composta da oltre due milioni e mezzo di carte, fu completamente esaurita. Ciò portò l'azienda a produrre una seconda espansione di quasi otto milioni di carte, chiamata Beta, che anch'essa si esaurì rapidamente. A dicembre dello stesso anno, venne pubblicata la terza espansione, chiamata Unlimited, che confermò definitivamente il grande successo del progetto. L'enorme richiesta di prodotto da parte del mercato era così elevata che Wizards decise di limitare la pubblicità, poiché non riusciva a far fronte alla domanda incredibile.

Qual è la carta più rara e costosa di Magic?

Il Black Lotus è senza dubbio la carta più rara e costosa di Magic: The Gathering, con cifre che vanno dai 2000€ fino addirittura a oltre 100000€ per gli esemplari in condizioni migliori.

"Beta Black Lotus" by bandarji is licensed under CC BY 2.0.
Black Lotus
Il leggendario Black Lotus

"Beta Black Lotus" by bandarji is licensed under CC BY 2.0.

Il presente

Magic: The Gathering conta milioni di giocatori in tutto il mondo, i quali hanno creato migliaia di mazzi e disputato altrettante partite, ognuna delle quali unica. Sono state prodotte numerose espansioni tematiche e set di ristampe che includono centinaia di carte. Alcune di queste carte sono state addirittura bandite a causa della loro eccessiva potenza.

Il fenomeno di Magic è cresciuto a tal punto da generare un circuito competitivo noto come Pro Tour, con premi in denaro consistenti. Inoltre, si svolgono eventi di presentazione, tornei e molto altro. Nel corso degli anni, si sono formate vere e proprie comunità di giocatori che si sono unite attraverso il passaparola su Internet e nei negozi locali, creando legami solidi. Molti di loro hanno persino sviluppato le proprie modalità e formati per giocare insieme. Ad esempio, il formato noto come Pauper, che prevede l'utilizzo esclusivo di carte comuni, è cresciuto a tal punto da essere ufficialmente riconosciuto da Wizards of the Coast.

È sorprendente pensare che tutto sia iniziato da un'idea semplice di una singola persona. La passione e la determinazione di Richard Garfield nel realizzare il suo progetto, insieme all'abilità di Peter Adkison nel riconoscere le buone idee, hanno permesso di creare qualcosa che, con il senno di poi, ha cambiato l’industria dei giochi da tavolo per sempre.

Lorenzo Ferrero/CulturaPOP
Carte di Magic sparse sul tavolo FRONTE
Le carte di Magic sono molo variegate

In cosa consiste il gioco

Nel corso degli ultimi anni, Wizards of the Coast ha deciso di introdurre i cosiddetti “Mondi Altrove” nell'universo di Magic, un'operazione atta a creare collaborazioni tra il noto gioco di carte collezionabili e altre proprietà intellettuali anche fuori dal mondo dei giochi da tavolo. Questo ha fatto si che molte persone si avvicinassero al mondo nel gioco creato da Richard Garfield, senza conoscerne le modalità di gioco, i vari formati e le regole. Per questo vi spiegheremo, in breve, in cosa consiste una partita di Magic: The Gathering, dandovi un'infarinatura generale per poter comprendere meglio cosa succede durante una partita.

I giocatori assumono il ruolo di Planeswalker, potenti maghi in grado di viaggiare tra i vari piani di esistenza, impegnati in combattimenti tra di loro attraverso l'evocazione di creature, l'uso di incantesimi e l'impiego di artefatti.

Ogni carta rappresenta uno di questi elementi e viene giocata sul campo di battaglia in una serie di turni, con l'obiettivo di ridurre a zero i punti vita dell'avversario per vincere, in quella che è definita la modalità standard. 

Sebbene Magic sia originariamente un gioco cartaceo, nel corso degli anni si è evoluto anche nel mondo digitale ed è disponibile per PC, Mac e dispositivi mobili tramite l'app Magic: The Gathering Arena, con la quale potete provare a cimentarvi per testare con mano il gioco in se, prima di affrontare una partita cartacea.

I mazzi e i formati

Una parte essenziale e divertente del gioco è la costruzione dei mazzi, noti come Deck, che possono avere strategie, colori e carte diverse in base alle preferenze individuali.

Innanzitutto, è importante decidere il tipo di formato di gioco che si intende praticare e ne esistono di due tipi: i formati Limited, nei quali si possono utilizzare fino a un massimo di 40 carte, e i formati Constructed, nei quali il limite è di 60 carte. In entrambi i formati si può includere un Side-Deck di 15 carte, che funge da riserva per poter apportare modifiche strategiche tra una partita e l'altra.

Il formato Limited più rappresentativo è sicuramente il Booster Draft, nel quale ogni giocatore partecipante aprirà un numero limitato di bustine e dovrà costruire sul momento il proprio deck (con le terre che verranno fornite dall'organizzatore).

I formati Constructed, invece, sono sicuramente più variegati e diffusi e i principali sono:

  • Il Vintage, che permette di utilizzare ogni carta esistente di Magic, da Alpha fino all'ultima espansione uscita (ad eccezione delle carte bandite presenti nell'apposita lista fornita di Wizards stessa)
  • Il Legacy, praticamente identico al Vintage, ma con una lista di carte bannate molto più ampia, per renderlo più accessibile
  • Il Modern, che permette di utilizzare carte a partire dall'espansione Mirrodin in avanti
  • Il Pioneer, che permette di utilizzare carte a partire dall'espansione Ritorno a Ravnica in avanti
  • Lo Standard,  un formato rotativo che permette l'utilizzo delle carte delle espansioni più recenti. Ogni anno vengono rilasciate quattro nuovi set di Magic che vengono aggiunte allo Standard. Quando viene pubblicata l'ultima espansione dell'anno, di solito in autunno, le quattro espansioni più vecchie escono dal formato
  • Il Pauper, che permette di creare mazzi formati da soli comuni

In Magic, ogni carta appartiene a un colore specifico, ciascuno con caratteristiche e uno stile di gioco distinti:

  • Il Nero, che si basa sul sacrificio di punti vita o creature per ottenere vantaggi personali
  • Il Blu, che si focalizza sul controllo delle situazioni e sulla pesca di un gran numero di carte
  • Il Verde, che spesso presenta creature potenti e magie distruttive
  • Il Rosso, che è caratterizzato da mazzi aggressivi e orientati all'attacco
  • Il Bianco, che permette di guadagnare punti vita e di impedire agli avversari di agire

All'interno dei mazzi è possibile combinare più colori, creando strategie completamente diverse. Tuttavia, per i principianti, è consigliabile iniziare con un solo colore per facilitare l'evocazione di creature e l'utilizzo delle magie.

Non esiste una formula perfetta per creare un mazzo di Magic: The Gathering, ma dipende interamente dal tipo di gioco che si desidera giocare. Volete una vittoria rapida? Preferite attaccare con un'orda di creature? Oppure volete impedire all'avversario di pescare carte? La scelta è vostra, basata sul vostro gusto personale.

L'unica regola da rispettare è quella di non includere più di quattro copie della stessa carta, ad eccezione delle Terre: queste sono fondamentali all'interno del mazzo, in quanto forniscono le risorse necessarie per evocare creature e lanciare incantesimi. È possibile giocare una Terra per turno, ed è consigliabile includere un numero di Terre pari a circa un terzo delle carte totali nel proprio Deck (ad esempio, 20 Terre in un mazzo da 60 carte e 15 Terre in un mazzo da 40 carte).

Il formato Commander

Esiste un particolare formato chiamato Commander che è decisamente più particolare degli altri.

Questo consente l'utilizzo delle carte provenienti da qualsiasi espansione, set base, set speciali, supplementi e stampe promozionali pubblicate da Wizards of the Coast.

Per costruire un mazzo Commander, è necessario selezionare un comandante che deve essere obbligatoriamente una Creatura Leggendaria o un Planeswalker Leggendario.

Le partite disputate con questo formato possono essere da 2 a 6 giocatori, con una modalità di tutti contro tutti. Ognuno inizia la partita con 40 punti vita. Si perde la partita quando i punti vita arrivano a 0 o quando si subiscono 21 danni da un comandante avversario.

Anche la struttura dei mazzi Commander è differente rispetto a quella degli altri formati: questi infatti saranno formati da una carta comandante e da altre 99 carte che condividano l'identità di colore con il comandante, ovvero che comprende tutti i colori presenti nella carta. Ad esempio, se si sceglie un comandante rosso e bianco, si possono includere nel mazzo solo carte rosse, bianche, rosse/bianche o incolori. Se una carta bianca o rossa ha un'abilità attivata nel suo riquadro di testo che richiede il pagamento di un mana di un colore diverso dal rosso o dal bianco, non può essere inserita nel mazzo.

Il comandante non viene inserito nel mazzo, ma viene posizionato nella Zona di Comando. Quando questo lascia il campo di battaglia, può essere riportato nella Zona di Comando.
Per lanciare il comandante, è necessario pagare il suo costo di mana, più 2 mana aggiuntivi per ogni volta che è stato riportato in campo.

Nel mazzo è consentita solo una copia di ciascuna carta, ad eccezione delle terre base.

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Le carte

La maggior parte delle carte di Magic: The Gathering segue una struttura comune. Esaminiamo i loro elementi nel dettaglio:

Lorenzo Ferrero/CulturaPop
Descrizione parti carta Magic
Una carta di Magic e le sue parti

  • Nome: è il nome della carta
  • Tipo di carta: descrive la categoria della carta, con alcuni effetti che agiscono specificamente sul tipo di carta
  • Descrizione della carta: contiene il testo con le regole della carta stessa, inclusi gli effetti e talvolta una breve descrizione
  • Costo di mana: rappresenta il costo di mana necessario per lanciare incantesimi ed evocare creature. Ad esempio, potremmo avere bisogno di 5 mana di qualsiasi colore più 2 mana blu per evocare il Drago Blu
  • Rarità: l'icona rappresenta il set di provenienza della carta e può avere colori diversi a seconda della rarità: nero per le comuni, argento per le non comuni, oro per le rare e bronzo per le rare mitiche
  • Forza/Resistenza: il primo numero (Forza) indica i danni inflitti in combattimento, mentre il secondo (Resistenza) rappresenta i danni necessari per distruggere la creatura in un singolo turno

Le carte di Magic: The Gathering possono essere suddivise in sei macro-categorie: Terre, Creature, Stregonerie, Incantesimi, Artefatti e Istantanei. Esaminiamole nel dettaglio:

  • Terre: come già menzionato in precedenza, le Terre generano il mana che ci consente di evocare creature, lanciare incantesimi e attivare abilità speciali. Ogni Terra base genera un mana di un determinato colore: Pianure (bianco), Isole (blu), Paludi (nero), Montagne (rosso) e Foreste (verde)
  • Creature: sono responsabili di attaccare gli avversari durante la propria fase di attacco e di difendere il giocatore dagli attacchi nemici. Le Creature non possono attaccare nel turno in cui vengono evocate, a meno che non abbiano l'abilità "Rapidità", che consente loro di farlo
  • Stregonerie: sono magie che possono essere lanciate solo durante la fase principale del proprio turno e hanno un singolo effetto
  • Incantesimi: sono magie che hanno effetti permanenti, a meno che non vengano rimossi tramite abilità o magie avversarie
  • Artefatti: sono carte senza un colore specifico e possono essere incluse in qualsiasi mazzo, anche se spesso sono meno potenti rispetto a carte simili appartenenti a un determinato colore
  • Istantanei: sono magie che possono essere lanciate in qualsiasi momento, anche durante il turno dell'avversario

Come si gioca

Ora esamineremo nel dettaglio le diverse fasi di gioco:

Fase Iniziale

Questa fase iniziale è suddivisa in tre sottofasi:

  • Stap: in questa fase, vengono disattivate tutte le carte permanenti tappate (a meno che non sia specificato diversamente)
  • Mantenimento: in questa fase, di solito non accade molto, ma rappresenta la prima finestra di opportunità per agire, soprattutto per gli avversari, prima ancora di pescare una carta
  • Acquisizione: in questa fase, viene pescata una carta dal proprio mazzo. È importante notare che il giocatore che inizia la partita non compie questa fase e se, durante la partita, non è possibile pescare una carta perché il mazzo è esaurito, si perde automaticamente la partita

Prima fase principale

All'interno di questa fase, è possibile giocare Incantesimi, Istantanei, Creature e Artefatti, a seconda della quantità di mana a nostra disposizione. È inoltre possibile utilizzare le abilità delle carte e mettere in campo una Terra base (ricordando che è consentito farlo solo una volta per turno).

Fase di combattimento

Anche questa fase del turno è suddivisa in diverse sottofasi:

  • Inizio della fase di attacco
  • Dichiarazione degli attaccanti: il giocatore in fase offensiva dichiara quali creature non tappate attaccheranno e successivamente le tappa
  • Dichiarazione dei bloccanti: il giocatore in fase difensiva decide quali creature non tappate bloccheranno le creature attaccanti. Se più creature bloccano la stessa creatura, il giocatore decide l'ordine in cui vengono assegnati i danni
  • Conteggio dei danni: vengono calcolati i danni inflitti alle creature (se i danni sono pari o superiori alla loro costituzione, vengono mandate nel cimitero) e ai giocatori (se non hanno bloccato determinati attacchi)
  • Fine della fase di attacco

Quanto dura una partita di Magic?

Nel formato standard, una partita dura una media di 20 minuti.

Seconda fase principale e fine del turno

La seconda fase principale è essenzialmente identica alla prima, poiché è possibile giocare Terre (se non sono state messe in campo in precedenza), creature, incantesimi, istantanei o artefatti, a condizione che si disponga ancora di mana sufficiente. Successivamente, si riduce il numero di carte in mano a sette, scartando quelle in eccesso. Infine, si rimuovono eventuali danni dalle creature sul campo di battaglia e si termina il turno.

Ovviamente il regolamento completo è molto più stratificato e ogni nuova espansione porta con se nuove meccaniche e nuove regole. Spetterà ai giocatori scoprirle di volta in volta, creando nuovi mazzi con nuove strategie e giocando numerose partite in compagnia.

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