Il Male è reale, esiste. Ci infetta diffondendo odio, e pazzia, e morte.
Il #reverendo Anderson ha cambiato radicalmente strada, come questa seconda stagione di Outcast.
Non crede più di aver incontrato il Diavolo. Non crede più nemmeno che il Diavolo esista.
E non crede alla Bibbia. La denigra facendo fuggire i fedeli.
Crede solo nel Bene, che prevarrà solo a patto che viva nel cuore dei giusti.
Quelli che si raduneranno in un esercito e distruggeranno il Male. Perché Dio non lo farà al posto loro…
Il monologo che apre l’ultimo episodio di Outcast 2 è un po’ il riassunto dell’intera stagione: il punto di vista è stato stravolto.
Ora è diventato più maturo, ma anche più spaventoso, oscuro e ambiguo. Il confine che separa i buoni dai cattivi si è assottigliato sempre più, episodio dopo episodio. Fin quasi a scomparire.
Ed è a questo punto che veniamo al confronto più atteso di questo finale. Non quello fra Bene e Male, ma quello fra #Kyle e suo padre.
La vita di Simon Barnes e di sua moglie, l’abbandono della famiglia nel tentativo di salvarla, le colpe e i rimorsi.
Kyle è arrabbiato con suo padre, non a torto. Soprattutto, non si fida di lui. Non crede più in lui, e i fatti gli daranno ragione.
Simon sta radunando un esercito, attirando a Rome tutti i Fari che può.
Mentre #Megan è prigioniera di Blake e del dottor Park, che vuole mettere le mani sul suo bambino (anzi: bambina), #Giles ci ricorda il dramma che stanno vivendo tutti coloro che sono consapevoli della situazione: anche le situazioni più drammatiche, come la gestione di un lutto, sono complicate dal dubbio.
Chiamare un impresario funebre? Ma come si può fare, non sapendo se è posseduto oppure no?
E come si può combattere qualcuno, senza sapere chi si deve combattere?
Il nemico ha un volto nuovo. La donna a cui il dottor Park si rivolge è potente, ricca. E gerarchicamente in vetta, fra le fila del Male. Sopra al Consiglio, sopra a tutti.
Impone a Park di tenere Kyle e la sua famiglia al sicuro, affinché facciano avvenire la fusione… Che inizia poco dopo. Il racconto del passato, della mutilazione inflitta da Helen ai Fari e dell’inizio della fusione è agghiacciante. Simon uccise i Fari per fermarla ma Martin, il cognato di Joe, sopravvisse. Sappiamo che è lui, la persona potente a cui si riferiva #Sidney.
A questo punto, la guerra è iniziata. Anderson e Giles portano alla stazione di polizia le persone della lista di Rose. Dakota stringerà un accordo con Anderson, Megan ne tenta uno con Blake.
I Fari, incluso Martin, si riuniscono. Dando vita alla sequenza più spettacolare e più terrificante vista finora in due stagioni di #Outcast.
Poche vite per salvarne miliardi. […] O tutti o nessuno, perché è la stirpe che ci rende così potenti.
Simon Barnes è pronto a uccidere se stesso, il proprio figlio e la propria nipotina. Kyle lotta con tutte le sue forze per salvarsi… E ci riesce. Ma tenere in vita i Barnes costa caro. Molto caro.
E come da tradizione, la serie chiude la stagione con un memorabile cliffhanger, in cui il Male prende il controllo e circonda i buoni…
Iscriviti al nostro canale Telegram e rimani aggiornato!