In relazione alla sua uscita nei cinema italiani, prevista per il 25 gennaio 2024, Willem Dafoe ha approfondito alcuni aspetti del suo lavoro nel film Povere creature! (Poor Things, in originale), l’ultima fatica cinematografica firmata dal regista Yorgos Lanthimos, elogiata e ammirata in precedenza durante la sua presentazione all’80ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. Il celebre attore, quindi, ha avuto modo di parlarne con la stampa romana, rispondendo alle domande in merito alla carriera fino a oggi, e rivelando qualche curiosità in più su questa pellicola nello specifico.
Il lavoro sul set di Povere creature!
Ad aprire le danze della conferenza stampa di Povere creature! è stata una domanda legata alla carriera precedente di Willem Dafoe, e al suo lavoro con Lanthimos anche in relazione alle grandi collaborazioni dell’attore. Questa è stata sua risposta:
I registi per me sono assolutamente importanti perché come attore è anche fondamentale il potersi dare, concedersi, nelle mani di una persona con una visione forte. Quello che mi piace molto è il fatto di avere a che fare con qualcuno che abbia una visione chiara, che te la spiega per poi andare verso di essa cercando di farla tua, di abitarla; ed è questo quello che cerco soprattutto nel rapporto fra il regista e l’attore. Non deve neanche essere necessariamente un qualcosa che io capisco magari immediatamente, o che mi risulta chiaro… ma che mi viene dato e presentato, sul quale io mi muovo, verso il quale vado e comunque cerco di prendere e trasformare per poter poi dare vita alla visione interiore del personaggio a cui si cerca di dare anche corpo.
Successivamente è stato domandato a Dafoe quanto il suo background familiare, specificamente connesso con la dimensione medica, ha influito sulla costruzione del suo personaggio in Povere creature!:
Probabilmente non ha avuto questa grande influenza, ma comunque devo dire che io, personalmente, sono cresciuto in continuo contatto con gli strumenti chirurgici perché spesso, per esempio, accompagnavo mio padre quando faceva il giro di visite alla sua clinica quando ero un adolescente. All’epoca facevo il portiere a quella clinica e quindi sono stato in mezzo ai laboratori e alla medicina, alla malattia, ai tentativi di curarsi, ai tentativi di tornare sani… Il fatto, quindi, che interpreti in questo film un medico, uno scienziato, sicuramente sin dai primi momenti ha creato un particolare legame, per me, con la storia. Se ci si pensa, in realtà, per la stragrande maggioranza delle persone l’idea di stare male, o di doversi recare in un ospedale è un qualcosa che fa estremamente paura. Invece per me si lega un po’ a una specie di ritorno in famiglia, ispirando una sorta di senso quasi di fiducia.
Il personaggio di dott. Godwin Baxter e le sue letture all’interno di Povere creature!
Proseguendo con la conferenza stampa di Povere creature!, è stato chiesto a Willem Dafoe di indagare alcune letture che il suo personaggio, il dott. Godwin Baxter, ispira o potrebbe ispirare. Nella sua interpretazione e nei panni che veste cinematograficamente parlando c’è qualcosa di mostruoso?
Ovviamente questa storia prende in prestito a piene mani da quella di Frankenstein, ma c’è una grandissima differenza fra i due racconti. Nella storia di Frankenstein il mostro che lui crea è un qualcosa che gli suscita, che gli provoca repulsione, mentre nel mio caso la creatura creata è qualcosa di cui il mio personaggio quasi s’innamora; e fondamentalmente a questa creatura lui sta offrendo una seconda chance, dandola anche a se stesso, credendo profondamente nella scienza e che possa trattarsi di un’occasione per avere anche lui stesso una seconda vita.
Parlando, invece, della costruzione estetica, dell’attenzione al trucco e del suo significato Dafoe ha detto che:
Non è la prima volta che affronto un trucco del genere e sicuramente lo rifarò molto probabilmente anche in futuro. Si tratta di un fantastico mezzo, perché la possibilità di lavorare con una maschera sul viso ti consente di riflettere. Richiedendo 3 ore di applicazione, ti consente pure di guardarti allo specchio e vedere te stesso svanire e l'emergere di qualcun altro. Il trucco è uno strumento meraviglioso perché ti dona lo spazio in cui puoi provare e sentire altri tipi di sentimenti, altri modi di essere. Si tratta, veramente, del cuore del fare finta. È uno strumento comodo? Niente affatto. Ne vale la pena? Assolutamente sì.
Il rapporto sul set di Povere creature! con Emma Stone
Alla luce delle scene con Emma Stone in Povere creature! è stato chiesto a Dafoe del lavoro insieme a lei sul set:
Lanthimos è un regista che ha la capacità di creare. Lui ha creato questo fantastico mondo nel quale noi siamo entrati. Il testo è molto forte, quindi ti prepara a questo contesto, te lo crea e tu poi ci entri. Non ti dà indicazioni di regia, ti osserva, guarda quello che fai e poi apporta i necessari aggiustamenti. Per quello che riguarda Emma, lei è fantastica, è eccezionale; era in realtà tutto incentrato intorno a lei, che col regista ha un rapporto speciale, di grande vicinanza: ormai Emma per lui è praticamente una musa. È stato bellissimo vedere questo rapporto ed essere con lei sul set.
Vi ricordiamo che Povere creature! Sarà disponibile nei cinema italiani dal 25 gennaio 2024.
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