Era il settembre del 1987 quando Ranma 1/2 apparve per la prima volta sulle pagine di Weekly Shonen Sunday. Il manga, partorito da Rumiko Takahashi, è oggi uno dei fumetti più famosi al mondo e ha ispirato una serie anime composta da 161 episodi (divisi in due stagioni), un adattamento live-action del 2011, gadget e videogiochi.
Non ci ha messo molto a diventare un vero e proprio franchise dato il grande successo: il manga è stato pubblicato pure in Italia, negli anni '90 da Granata Press e in un secondo momento da Star Comics. Anche l'anime ha raggiunto i nostri lidi grazie a Dynamic Italia, e da molti è stato conosciuto e apprezzato con le televisioni locali (e MTV), che hanno trasmesso gli episodi.
Ranma 1/2 si colloca in un genere a metà tra shojo e shonen, condito da humour; il protagonista cambia sesso e spesso utilizza questa sua caratteristica (o forse sarebbe meglio definirla disgrazia) per raggiungere i suoi obiettivi. La serie include molti personaggi, con relazioni intricate tra loro, le cui personalità eccentriche guidano la maggior parte degli episodi.
Abbiamo deciso di raccogliere tutte le curiosità più interessanti sull'opera della Takahashi, focalizzando l'attenzione sulle differenze tra il finale dell'anime e del manga.
INDICE
Trama e significato di Ranma 1/2
Curiosità
- Il titolo del manga
- L'anime copre solo parzialmente la storia del manga
- Il motivo per cui Ranma è maschio "a metà"
- Cambio di identità a suon di pugni
- Grandi festeggiamenti in occasione dei trent'anni
- L'ambientazione dell'opera
- La Takahashi ha preso ispirazione da Lamù
- Omaggio a Lady Oscar
- Vari riferimenti ad altre opere (dell'autrice stessa e non)
- Gli Stil Novo e Ranma
Differenze tra il finale dell'anime e del manga
Buona lettura!
Trama e significato di Ranma 1/2
Ranma Saotome, sedicenne esperto di arti marziali, si reca con suo padre Genma in Cina per un allenamento. Giungono alle Sorgenti Maledette di Jusenkyo, luogo pericoloso ed evitato da tutti: chiunque cada in una delle fonti è infatti destinato a trasformarsi nella persona o nell'animale che vi annegò centinaia/migliaia di anni prima.
È proprio quanto accade al protagonista e al suo genitore: il primo precipita nella sorgente in cui affogò una fanciulla, il secondo in quella di un panda gigante. Da quel momento in poi, la maledizione colpisce i due poveretti, che si ritrovano a cambiare aspetto quando entrano in contatto con l'acqua fredda o calda. Il manga parla dunque di trasformazione, intesa non soltanto come un mutamento fisico ma anche come passaggio da infanzia a età adulta.
In Giappone, un amico di Genma informa che una delle sue tre figlie dovrà sposare Ranma per assicurare un futuro al dojo di famiglia. Come promessa sposa al giovane Saotome viene scelta Akane, sua coetanea, che subito scopre il segreto del ragazzo. Una serie di personaggi vengono presentati nel corso dei capitoli/episodi, ognuno con personalità uniche e bizzarre.
La storia ruota dunque intorno a Ranma e al suo obiettivo di spezzare la maledizione, per colpa della quale è ambito sia da ragazze che da ragazzi (quando si presenta sotto forma di fanciulla dai capelli rossi). Il fumetto della Takahashi analizza quindi i sentimenti vissuti dagli adolescenti, senza rinunciare all'attrazione fisica e alla sessualità. Oltre alla storia d'amore tra Ranma e Akane, costellata di incomprensioni e battibecchi, vengono presentati molti altri flirt e relazioni amorose - corrisposte o meno. Di seguito la sigla italiana.
Ranma è, di per sé, un giovane ingenuo e goffo; orgoglioso, talvolta inopportuno e parecchio ostinato. La maledizione che lo colpisce viene vissuta per l'intera serie come disgrazia, ma nonostante questo è indispensabile per l'evoluzione del personaggio. La sua doppia personalità (esteriore) è la metafora del dissidio interiore che spesso i giovani si trovano a vivere, combattuti nelle situazioni che la vita gli pone davanti. Un combattimento occasionalmente vissuto anche con la propria sessualità.
Altra tematica che affronta Ranma 1/2 sono le paure più recondite e l'approccio giusto per affrontarle. Il protagonista è infatti terrorizzato dai gatti (perché, quand'era piccolo, il padre lo rinchiuse in una stanza piena di mici affamati per insegnargli una tecnica di combattimento). Allo scopo di esorcizzare la sua fobia, Ranma si comporta quindi come uno di loro, diventando invincibile. Il manga vuole perciò esortare i lettori a sconfiggere le proprie paure trovando il metodo a loro più adatto: non importa quale sia, l'importante è individuarlo, perché tutte possono essere superate.
Curiosità
L'opera di Rumiko Takahashi, come abbiamo appena visto, è più profonda di quanto si possa immaginare. Sono tuttavia interessanti anche le curiosità di Ranma 1/2, alcune delle quali potrebbero essere sfuggite persino all'occhio dei fan più attenti e accaniti. Vediamo insieme le più interessanti!
Il titolo del manga
Ranma, in giapponese, significa "confusione": l'autrice ha evidentemente scelto questo nome perché tutta la serie è un po' dominata dal disordine e dal caos. Oltretutto il fatto che lo stesso protagonista cambi continuamente sesso disorienta gli altri personaggi, molti dei quali non sono a conoscenza della sua maledizione.
Il mezzo (1/2) intende invece sottolineare questa duplice vita di Ranma, metà uomo e metà donna.
L'anime copre solo parzialmente la storia del manga
Molti di voi forse non sanno che la serie anime di Ranma 1/2, sebbene duri ben 161 episodi, copre soltanto il 55% del manga: durante lo sviluppo della serie, il fumetto non era infatti ancora stato concluso.
Tra l'altro, gran parte delle puntate differiscono dalla storia cartacea. La Takahashi ha dichiarato che prima o poi avrebbe lavorato a un lungometraggio per concludere la serie anime (che, appunto, non chiude le porte a un eventuale seguito). Ma quando?
Il motivo per cui Ranma è maschio "a metà"
Per quale motivo l'autrice ha creato un protagonista metà uomo e metà donna? La risposta ce l'ha data la Takahashi stessa:
Era da tempo che pensavo di creare una serie con un ermafrodito come protagonista. La maggior parte dei miei lavori precedenti, d'altronde, avevano come personaggio principale una donna [basti pensare a Lamù o a Maison Ikkoku, n.d.r.], così scelsi un uomo. Tuttavia avevo paura di rappresentare un maschio al 100%, ecco perché alla fine optai per un protagonista metà uomo e metà donna.
Bè, possiamo dire che è stata una scelta originale, cara Rumiko!
Cambio di identità a suon di pugni
All'inizio, l'autrice aveva pensato che i personaggi dovessero cambiare aspetto a ogni pugno ricevuto. La scelta di cambiare modalità di trasformazione in favore dell'acqua calda/fredda è dovuta ai numerosi combattimenti presenti nell'opera: essendo in parte shonen, quindi ricca di scazzottate, i personaggi avrebbero cambiato identità praticamente ogni secondo.
Oltre a rendere le cose ancora più caotiche di quanto non lo siano, questo sarebbe costato alla Takahashi un gran dispendio di energie.
Grandi festeggiamenti in occasione dei trent'anni
Giusto un anno fa, Ranma 1/2 ha raggiunto il traguardo del trentesimo anniversario e i giapponesi hanno deciso di festeggiarlo in grande stile: alcuni locali di Osaka e Tokyo hanno proposto per alcuni mesi dei piatti tipici della serie, così come gadget e utensili ispirati ai personaggi.
Per esempio, è stato possibile gustare il tradizionale ramen con un cucchiaio decorato con Shampoo in versione felina, oppure le Hot Pot ispirate alle Sorgenti Maledette di Jusenkyo. Non sono mancati neppure dei pancake dedicati a P-chan, il porcellino nero in cui Ryoga (rivale di Ranma) si trasforma quando viene bagnato con l'acqua fredda.
L'ambientazione dell'opera
Forse non tutti sanno che la storia ideata dalla cara Rumiko si svolge soprattutto nel quartiere di Nerima (a Tokyo). Si tratta dello stesso posto in cui abita Nobita Nobi, il coprotagonista del celebre manga/anime Doraemon.
La Takahashi ha preso ispirazione da Lamù
L'autrice ha un curriculum di tutto rispetto (non vi basta sapere che sia la mangaka più ricca al mondo?).
Oltre a Cara dolce Kyoko e Inuyasha, tra i suoi titoli di punta spicca sicuramente Lamù, da cui ha preso non poca ispirazione per la sua opera magna: per esempio, nel manga dedicato alla ragazza dello Spazio, il personaggio secondario Ryuunosuke Fujinami è una giovane cresciuta dal padre celibe, il quale ha il pallino di farla sembrare un uomo per insegnarle le arti marziali. Da qui, l'idea per la creazione di Ranma Saotome.
E poi, la somiglianza tra la stessa Lamù e Shampoo la noterebbe anche un bambino di due anni, non credete?
Omaggio a Lady Oscar
In un episodio di Ranma 1/2, veniamo a conoscenza di una bella ragazza dai capelli mossi, campionessa di pattinaggio che soffre di cleptomania: il suo nome è Azusa Shiratori. La puntata è inoltre interessante perché c'è un chiaro omaggio di Rumiko Takahashi alla sua collega Ryoko Ikeda, autrice di Lady Oscar.
Azusa finisce infatti per travestire il padre di Ranma, in versione panda, con la classica divisa da ufficiale francese e una parrucca bionda. Gli dà persino un soprannome... Indovinate un po' quale?
Oscar, appunto.
Vari riferimenti ad altre opere (dell'autrice stessa e non)
Uno dei capitoli di Ranma è intitolato "È quasi magia Ranma", evidente richiamo a "È quasi magia Johnny" (il cui titolo originale è Orange Road), noto manga creato dalla mano di Izumi Matsumoto.
In una scena di Ranma, poi, viene mostrato il bavaglino con sopra stampata la scritta "Piyo Piyo", accompagnata dal disegno di un pulcino: ebbene, la stessa stampa compare sul grembiule di Kyoko, in Maison Ikkoku.
Gli Stil Novo e Ranma
Sapevate che gli Stil Novo hanno reso omaggio al celebre manga della Takahashi?
La band bolognese, da molti media etichettata come "gli Oasis italiani", si è cimentata nella cover della sigla dell'anime e ha scritto il singolo "Non ti sopporto": entrambi i video delle canzoni sono stati girati in cosplay, in collaborazione con la bella Giada Robin nei panni di Shampoo! Di seguito riportiamo le clip.
Curiosità: in precedenza, la band aveva registrato un inedito ispirato al famoso Dylan Dog. È evidente che la passione per i fumetti non manca a questi ragazzi!
Differenze tra il finale dell'anime e del manga
Ma come finisce Ranma 1/2? Una domanda che in tanti si pongono e a cui vogliamo dare risposta. Anzitutto bisogna specificare che l'epilogo del fumetto differisce da quello dell'anime, anche se in entrambi la storia ha un finale aperto. Non è da escludere che l'autrice avesse inizialmente pensato di riprendere il fumetto in un secondo momento (ancora prima di parlare di un possibile lungometraggio), da qui l'idea di non chiuderlo in maniera definitiva.
Nell'ultimo episodio della trasposizione animata, il protagonista è deciso a rivelare a sua madre la propria identità: fino a quel momento si era presentato a lei in versione femminile, adottando il nome di Ranka. Questo perché Nodoka (la mamma di Ranma) si fece promettere dal marito che, se dopo il viaggio di allenamento il figlio non fosse diventato un vero uomo, avrebbero dovuto compiere harakiri - vale a dire il caratteristico suicidio dei samurai. Genma impedisce dunque a Ranma di rivelare il loro segreto alla donna per salvare la propria pelle.
Così, dopo vari imprevisti, la mamma di Ranma se ne va. Un'esplosione attenta però alla sua vita e il protagonista, dapprima rassegnatosi a non vederla più, corre a soccorrerla: la madre perde i sensi ma, poco prima di chiudere gli occhi, vede il volto di suo figlio. Quando riprende conoscenza trova davanti a sé di nuovo Ranka, perché, per via della pioggia, Ranma si è trasformato.
Il giovane, sollevato dal sapere che la madre sta bene, decide di lasciarla andare senza dirle nulla; promette però a se stesso che un giorno la ritroverà, dopo aver spezzato la maledizione delle Sorgenti Maledette. L'anime si conclude con Ranma e le sorelle Tendo nel loro tragitto da casa a scuola come ogni mattina, il che non chiude le porte a un eventuale seguito.
Nel manga, invece, l'epilogo si avvia al lieto fine: Ranma confessa infatti ad Akane i suoi sentimenti, dopo averla salvata da un grave pericolo. I due decidono di sposarsi e organizzano le nozze. Tutto sembra andare nel migliore dei modi, sennonché per colpa di altri succede il finimondo: Happosai, il vecchio pervertito famoso per rubare la biancheria intima delle ragazze, beve l'acqua della fonte magica (quella che serve a Ranma per spezzare la maledizione) convinto che si tratti di sakè. Si trattava regalo di Akane per il futuro marito, con cui avrebbero brindato! I "quasi sposi" litigano per l'ennesima volta e mandano a monte le nozze.
Come sempre i due fanno pace, ma preferiscono non sigillare subito la promessa di matrimonio. Decidono di rimanere insieme e vanno a scuola come gli altri giorni: in questo modo si conclude il fumetto, con i giovani innamorati fianco a fianco che corrono verso l'edificio scolastico, consapevoli che il futuro lo avrebbero affrontato insieme.
La parola "enchousen" (che in giapponese significa "tempi supplementari") posizionata tra Akane e Ranma, proprio all'ultima pagina, ha solleticato il palato dei fan riguardo a un possibile sequel, che tuttavia non è mai stato disegnato.
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