Romeo è Giulietta: Pilar Fogliati, Giovanni Veronesi presentano il film

Durante la conferenza stampa di presentazione di Romeo è Giulietta, Pilar Fogliati, Giovanni Veronesi, il cast e i produttori ci hanno raccontato il film.

Autore: Nicholas Massa ,

Disponibile al cinema dal 14 febbraio 2024, Romeo è Giulietta, il nuovo film diretto da Giovanni Veronesi con Pilar Fogliati, Sergio Castellitto, Geppi Cucciari, Maurizio Lombardi, Serena De Ferrari e Domenico Diele, sviluppa una commedia tutta contemporanea, servendosi della dimensione teatrale e del tocco di una storia leggendaria e universalmente apprezzata. Durante la conferenza stampa di presentazione romana del film, abbiamo avuto modo di approfondirne alcuni dettagli insieme al regista, al cast e ai produttori.

Al centro di Romeo è Giulietta c’è la storia di uno spettacolo teatrale e di un regista famoso e difficile da trattare, Federico Landi Porrini (Sergio Castellitto). Nel suo desiderio di riportare sul palco Romeo e Giulietta, ritroviamo i primi germogli di una narrazione che parla di amore e di teatro, sempre e comunque nella dimensione della commedia. In tutto ciò due aspiranti attori, Vittoria (Pilar Fogliati) e il suo fidanzato (Domenico Diele), tentano di farsi scritturare fallendo. Così la prima, per vendetta, si presenterà nuovamente ai provini, questa volta per il ruolo di Romeo, travestita da uomo in segreto da tutti, per dimostrare qualcosa a sé stessa e al mondo dello spettacolo (per ulteriori dettagli vi rimandiamo alla nostra recensione di Romeo è Giulietta). 

Le origini del progetto Romeo è Giulietta e il tema dell’identità

Ad aprire le danze della conferenza di Romeo è Giulietta è stato lo stesso regista Giovanni Veronesi, raccontando la gestazione della pellicola:

Con Pilar stiamo facendo un percorso molto bello, anche per me, perché mi obbliga a calarmi nella sua generazione, nei problemi dei trentenni e… frequentando lei mi sono reso conto che si tratta di una generazione con un problema d’identità. Hanno l’ansia da prestazione, la paura del fallimento, la società non gli mette a disposizione la possibilità di esprimersi, e quindi hanno quasi sempre cercato un posto nel mondo. Non sono diciannovenni, non sono ventenni, sono già persone che si avviano a essere mature, hanno già fatto l’università, magari, e quindi sono in quel momento in cui dovrebbero capire davvero chi sono. Ecco, il personaggio di Pilar è nato proprio così, è nato sotto la spinta di questa ricerca d’identità… e, come al solito, l’identità più facile è quella che uno trova nascondendosi dietro a una maschera, dietro a un’altra persona.

Sulla questione dell’identità in Romeo è Giulietta è intervenuta anche Pilar Fogliati:

Diciamo che la questione identità è molto calda in generale per una persona che fa l’attrice, e poi in questo film l’abbiamo veramente spezzettata in tanti significati. Nella pellicola la protagonista fa un pò esperienza del fatto che, quando si crea quello scarto tra quello che sei e quello che appari, in mezzo a quella piccola zona c’è qualcosa che succede che ti rende più libero. Lei si dà il permesso di essere qualcosa. Sicuramente naviga nel torto marcio, perché si affronta anche il tema del ‘cosa sei disposto a fare per ottenere quello che vuoi’, e lei è disposta a sporcarsi e a mettersi nel torto.

Enrico De Luigi (Courtesy of Fosforo ufficio stampa).
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Riflettendo sul cammino della propria protagonista ha poi sottolineato che il percorso che compie è importante anche in una sorta di evoluzione che vive, forse inaspettata.

Pure Maurizio Lombardi, approfondendo alcune dinamiche di Romeo è Giulietta, ha raccontato il suo personaggio:

Posso dire solo, del mio personaggio, che è in questa sorta di deserto e di identità che si vive oggi, come dicevano prima, trovando nel personaggio di Sergio la sua ragione di vita. Devo dire che è una cosa molto dolce avere in un’altra persona la ragione di vita, così… siamo alla fine soli si dice. Devo dire che mi è piaciuto molto.

Uno dei protagonisti chiave a sorreggere la narrazione di Romeo è Giulietta è sicuramente quello di Sergio Castellitto. Quali potrebbero essere state le ispirazioni dietro al suo Federico Landi Porrini?

Beh, i nomi non li farò. È chiaro che mi son divertito anche a togliermi qualche sassolino dalle scarpe, insomma. Solitamente si tende a pensare che la vera figura mitomane sia l’attore, con questa sua voglia di apparire, di esserci, di mostrarsi… in realtà il vero mitomane è il regista. Non c’è niente di più mitomane che pensare di costruire un mondo che sta nella tua testa, avendo a disposizione 70-80 persone che devono obbedire a quello che decidi te. È chiaro che mi son divertito pure a raccontare anche di grandi registi del passato… Detto questo, io penso che il film sia veramente delizioso, perché è una commedia pura, io la definisco commedia pura. La commedia, differentemente dal film comico, dovrebbe trarre un argomento serio e prenderlo a calci, affettuosamente a schiaffi. Qui l’argomento serio è evidente, è quello dell’identità, un tema di oggi anche un pò usato e abusato, e il film ci racconta chi siamo, chi non siamo, chi sembriamo d’essere agli altri… e poi c’è il divertimento e l’amore sconfinato che io ho nei confronti del teatro, perché da lì sono nato.

La produzione e universalità di Romeo è Giulietta 

Affrontando, invece, le dinamiche più produttive di Romeo è Giulietta sono intervenuti sul posto Fabrizio Donvito e Virginia Valsecchi: 

Si tratta di una commedia romantica pura, perché ha un format preciso e universale, e quindi può viaggiare tranquillamente in tutto il mondo, non ha bisogno di traduzioni.

Enrico De Luigi (Courtesy of Fosforo ufficio stampa).
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Il commento di Donvito è stato seguito da Virginia Valsecchi:

Beh, intanto… io non ho molto da aggiungere rispetto a quello che ha detto il cast e Giovanni. È un testo dentro al testo questo, un film che mette in scena Romeo e Giulietta no? È la preparazione di uno spettacolo, che coinvolge Shakespeare; un autore che ha sempre messo in scena valori che possono tornare nel contemporaneo. Nella contemporaneità di Shakespeare c’è già il fatto che è rappresentato in tutto il mondo a teatro. Questa è una commedia deliziosa, come ha detto prima Sergio, ed è un film locale ma che può viaggiare all’estero proprio perché mettiamo in scena qualcosa che può andare oltre i confini. Oggi mancano le commedie romantiche, e il pubblico le vuole, vuol tornare in sala ed emozionarsi.

Vi ricordiamo che Romeo è Giulietta è disponibile al cinema dal 14 febbraio 2024.

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