Ryan Reynolds: il "gemello cattivo" Gordon lo prende in giro in un'intervista

Autore: Silvia Artana ,

L'ironia tagliente di Ryan Reynolds è cosa nota e l'ha reso l'interprete perfetto del politicamente scorrett(issim)o Deadpool. Le sue battute brillanti e "cattivelle" sono all'ordine del giorno, ma stavolta l'attore si è superato, facendosi letteralmente in due per essere ancora più irriverente.

Dopo essere stato nominato uomo dell'anno da GQ (insieme a Usain Bolt e Warren Betty), la star canadese ha rilasciato un'intervista ufficiale alla rivista e una decisamente non convenzionale al suo "gemello" Gordon, ovvero sé stesso in versione sboccata, sessista e dichiaratamente sgradevole.

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Il risultato è un video molto divertente, che regala anche un piccolo colpo di scena:

Il confronto tra i gemelli inizia in modo scoppiettante. Ryan fa notare a Gordon che sembra che nella stanza ci siano due barbe; il "fratello" risponde che in realtà le barbe sono tre, contando anche Blake Lively. Una battuta condotta su un gioco di parole super scorretto, dal momento che "beard" (barba) in gergo indica le escort che accompagnano gli omosessuali che vogliono apparire etero.

Ma per Gordon non è che riscaldamento. Subito dopo il Ryan cattivo investe quello buono con un fuoco di fila di domande e la prima è un insulto alle doti recitative dell'interprete di Woman in Gold:

Perché non puoi essere come gli altri attori? Quelli bravi, intendo.

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Naturalmente, è inevitabile il riferimento alle due pellicole che hanno segnato - nel bene e nel male - la carriera di Ryan:

Consideri Deadpool il Lanterna Verde dei buoni film?

Nella sua opera di "trollaggio", Gordon non si fa scappare l'occasione di mettere sulla graticola la propria controparte su ciò che ama di più, ovvero la moglie, e chiede a Ryan com'è. Quando l'attore risponde "meravigliosa", il suo alter ego malvagio affonda il colpo:

Com'è 'davvero' Blake Lively [facendo un gesto volgare con la lingua, n.d.r.]?

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Per fortuna di Ryan, il supplizio non dura a lungo, ma prima di lasciarlo libero, Gordon si esibisce in una vera e propria chicca di perfidia.

Dopo aver dichiarato che non riesce a immaginare nessuno più degno di ricevere il riconoscimento di GQ, l'alter ego malvagio della star di Deadpool (il cui sequel ha perso il regista, Tim Miller) saluta con fare apparentemente casuale un cameramen, tal Jack. Ma l'operatore in questione non è proprio uno qualunque e la faccia che fa Ryan quando lo vede è impagabile.

L'intervista si conclude con un "cordiale" scambio di saluti tra i due e un messaggio neppure troppo implicito a chi ritiene che l'attore di Vancouver non abbia talento. Con il suo solito stile goliardico e scanzonato, infatti, Ryan ha dimostrato di poter interpretare chiunque. E con che risultato!

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