#Scream Queens rompe completamente la linearità consequenziale degli episodi per regalare un anticipo di finale con i misteri del tutto (o quasi) svelati.
Lo sfondo è, come sempre, la parodia più sfrenata. La storia ormai è frantumata nei metalivelli, ogni battuta o fatto non è che una citazione ripiegata su sé stessa, una gag comica, una parodia. Ormai non c’è più nessuna barriera neppure tra vittime e carnefici: agnelli sacrificali, killer assetati di sangue ed infermiere in rosa confetto sembrano parte di un unico grande calderone, fatto di personaggi da cartoni animati, particolari grotteschi e riquadri di di splatter purissimo.
Stavolta sono proprio le regine dell’urlo, le Chanel, a essere in pericolo. E sappiamo anche per colpa di chi.
Scream Queens infrange tutte le regole
In questo episodio le carte sono tutte scoperte: sappiamo chi sono i Green Meanie e anche chi sono le loro prossime vittime.

Scream Queens insiste sulla frantumazione delle regole (regole degli horror ma anche dei thriller o dei classici gialli) proponendo a un passo dal finale una svolta che potremmo definire hitchockiana.
Ricordate la teoria della bomba sotto il tavolo, motore indispensabile delle storie di paura di Hitchock? Hitchcok aveva esposto i due casi durante la famosa intervista con Truffaut.
[Nel primo, n.d.r.] noi stiamo parlando, c'è forse una bomba sotto questo tavolo e la nostra conversazione è molto normale, non accade niente di speciale e tutt'a un tratto: boom, l'esplosione. Il pubblico è sorpreso, ma prima che lo diventi gli è stata mostrata una scena del tutto normale, priva d'interesse.
Nel secondo c'è un vera e propria suspense.
Ora veniamo alla suspense. La bomba è sotto il tavolo e il pubblico lo sa, probabilmente perché ha visto l'anarchico mentre la stava posando. Il pubblico sa che la bomba esploderà all'una e sa che è l'una meno un quarto - c'è un orologio nella stanza - : la stessa conversazione insignificante diventa tutt'a un tratto molto interessante perché il pubblico partecipa alla scena.
Ecco, le Chanel convivono (in)consapevoli con la stessa bomba appiccicata alle loro piume sgargianti, e di cui il pubblico è decisamente consapevole: braccate da tre serial killer con costumi verdi che vogliono a tutti i costi la loro morte, le varie Chanel si trovano a scappare da entità senza volto che seminano il sangue nelle corsie del C.U.R.E.

E con questo espediente, Scream Queens non distrugge tanto le regole di canonico svelamento dell'assassino ma anche il cosiddetto patto con lo spettatore, che in teoria dovrebbe avere tutti gli elementi per arrivare alla soluzione del caso prima dei detective televisivi.
Ma in questo caso il pubblico gli elementi non li aveva (e non poteva arrivare allo svelamento del killer da solo), perché innanzitutto i Green Meanie erano più di uno, e poi la backstory di Grace internata in un ospedale psichiatrico era un dato di cui il telespettatore non era in possesso e che quindi non poteva mettere in relazione con gli omicidi.
Chanel e le dottoresse televisive
L'episodio è incentrato su un tema assolutamente attuale: il bagno di popolarità che i medici fanno davanti alle telecamere.

Le Chanel, prodotto iconico e superficiale della cultura di massa anni 2000, sono teledipendenti e amano il programma Loving the D, con una dottoressa bella e autorevole che ammicca alle telecamere con un sorriso sbiancato.
Candidamente ed esplicitamente interessate a diventare medical icon del piccolo schermo, le Chanel sono disposte a tutto per apparire nel programma medical della dottoressa, che arriva al C.U.R.E per riprendere un difficilissimo intervento in diretta: la rimozione di un enorme tumore dalla faccia di un ragazzo.
Dopo che la #Munsch ha manipolato anche l'editore della rivista medica, giunto al C.U.R.E. per indagare sulla morte del reporter, le Chanel si sottopongono a un esame per figurare oggettivamente come studentesse che operano nell'istituto.

Sappiamo che le ragazze sono in pericolo, perché ci sono ben tre serial-killer che tentano di eliminarle.
La domanda, a questo punto, è così scontata (“Perché le Chanel rimangono al C.U.R.E. a rischiare la vita e non vanno altrove?”) che la risposta non poteva non essere surreale.
La dottoressa dei salotti televisivi che offre un’occasione alle Chanel: apparire in diretta televisiva durante l’operazione chirurgica di #Brock Holt, a patto che passino il difficilissimo Test di Ammissione a Medicina.

Penne di pelo alla mano, #Chanel Oberlin e #Chanel #3 affrontano in quiz in collegamento con i medici (Brock e Cassidy, che cercano le risposte su Google!) mentre Chanel #5 ottiene il punteggio più alto.

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L’ottusa esuberanza delle protagoniste, che vogliono apparire in TV e diventare delle star della medicina, le convince a rimanere al C.U.R.E. infestato da serial killer verdi. E uno dei tre colpisce Chanel Oberlin con un caffè al cianuro che - per una strana coincidenza - finisce per bere la dottoressa dello show. La star inizia a schiumare e muore nel giro di pochi secondi davanti all'esterrefatta protagonista.

Suicide Revenge Squad
Intanto è stato svelato tutto sugli assassini: i Green Meanie sono molteplici e si uniscono in un sodalizio totalmente opportunistico e fatalmente crudele per colpire chi ha fatto loro del male.
I killer sono tre (almeno per ora): #Cassidy Cascade, Wes Gardner e #Ingrid Hoffel, che formano una mini-squad unita dalla sete di vendetta.
Come nei più classici film dell’horrore, il leitmotiv degli omicidi è proprio quello più semplice: la vendetta, anzi tre vendette incrociate, una catena di vendette che intercettano diverse storie: c’è la favola di orrore e medicina al sapore di Psyco di Cassidy Cascade e la madre, accecata dall’obiettivo di sterminare chiunque entri nell’ospedale dov’è morto suo marito. Ci sono i danni dei figli che ricadono sui padri: Wes Gardner, sconvolto dal crollo della figlia – chiusa, per colpa delle Chanel, in un ospedale psichiatrico - vuole uccidere tutti. E poi c’è Ingrid, l’icona anni ’90 di una Kirstie Alley spietata che si è rivelata essere la sorella di Agatha Bean (ricordate la governante di Chanel con la faccia bruciata dall’olio bollente?).
Come spesso accade negli horror, la seconda stagione di Scream Queens riprende qualche capitolo mai del tutto chiuso della prima.
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Ma i Green Meanie – tecnicamente una somma empirica di oscuri assassini - sono già diventati degli esseri comuni, che si dividono gli omicidi come le figurine o i personaggi dei giochi in scatola. Scopriamo che a coordinarli c’è proprio #Hester, Red Devil, che dichiara di essere la figlia di Wes.Ora urge fare un recap di tutti gli omicidi e ci pensa proprio Hester.Chi ha ucciso Chad Radwell?


Nella parodia l’eroina classica, #Zayday, viene fagocitata dall’enorme circo di morti, vittime scampate e carnefici sanguinosi. Da sola alla ricerca della verità, la studentessa è marginalizzata dalla furia rosa e pop delle Chanel, facilitate a suscitare empatia da parte del pubblico e pronte a salvarsi da una scure che potrebbe cadere addosso a loro prima di quanto s’immaginino.
L'amore contro la morte verde
L’amore può fermare una mano assassina? Chanel #3 ci prova rompendo il proprio guscio di apatia per fare visita all’inquietante madre di Cassidy.
A proposito di “bomba sotto il tavolo”, la Chanel non sa che a pochi metri da lei Zayday è imprigionata dalla Hollis. E il suo discorso appassionato per convincere la madre di Cassidy a rinunciare ai propri illogici propositi omicidi non sortisce alcun effetto.

D'altronde, parlando con Zayday nell'episodio precedente, Jane Hollis stessa aveva avvisato la ragazza.
Non cercare un senso logico in quello che dico.
Alla fine è la suocera psicotica a trionfare: Cassidy non solo lascia Chanel #3, ma promette alla madre che la ucciderà.
Green Meanie uno contro l'altro
Tra gli assassini non c'è nessuna fratellanza, neanche di fronte a un obiettivo comune. Wes cerca di convincere Cassidy a incastrare Ingrid, ma l'infermiera si è già accordata con quello che conosciamo come il licantropo di Twilight.

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I due uccidono Wes in una vasca bollente (destinata all'idroterapia), in modo da farlo trovare con il costume addosso e far pensare a tutti che il responsabile è stato - letteralmente - smascherato.
Cassidy si mantiene in equilibrio in un incrocio tra follia omicida, amore salvifico e citazionionismo sparso.

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L'ultimo colpo di scena riguarda la Munsch: la sua malattia è stata scoperta, così come l'intento originario del C.U.R.E. Nell'ultimo episodio assisteremo alla resa dei conti finale?Voi che ne dite? Vi è piaciuto vedere le Chanel nei panni di star televisive della medicina?Iscriviti al nostro canale Telegram e rimani aggiornato!