Ormai sono la vittima designata. Le selezioni toccano tutte a me. E visto che siamo in ballo… Balliamo!
Dopo quelle che secondo me sono state le serie più importanti e rappresentative degli anni ’80, eccoci al decennio successivo.
La regola è la stessa di quella selezione: le serie devono essere state create fra il 1990 e il 1999.
Gli anni ’90 hanno segnato tappe importantissime nella storia del piccolo schermo.
Alcune delle serie più amate hanno sdoganato il mix di generi, rivoluzionando l’approccio a ogni storia futura.
La cifra postmoderna, che si nutre di omaggi e citazioni, è diventata protagonista.
E la TV d’autore ha scritto nuove pagine della propria storia.
Ecco attraverso quali serie (anche se 10 titoli sono pochi e ho dovuto fare delle scelte, lasciando fuori serie di culto come Willy il principe di Bel Air, Frasier, NYPD Blue, Dawson’s Creek, #Will & Grace o #La tata) sono successe tutte queste cose…
I segreti di Twin Peaks
La TV d’autore secondo David Lynch, ovvero: come ti creo un tormentone (“Chi ha ucciso Laura Palmer?” è stato senza dubbio quello del decennio in questione) e come ti creo personaggi, storie, atmosfere e ambientazioni che entrano di diritto nel cuore dei telespettatori di ogni generazione.
Per ricordarci che sotto la dorata superficie dell’apparenza si nascondono i mostri più spaventosi…
X-Files
Chris Carter rivoluziona la storia della fantascienza mescolandola con horror, folklore, leggende metropolitane e letteratura classica.
#Fox Mulder e #Dana Scully, con due punti di vista opposti che finiranno per diventare complementari e poi per fondersi, sono il personaggio perfetto.
E sono i nostri occhi su un mondo che ha dell’incredibile, che non si può sempre spiegare con la razionalità… A patto di voler credere.
E noi, a distanza di tanti anni dalla creazione di #X-Files, vogliamo ancora credere. Eccome.
Buffy l’ammazzavampiri
Joss Whedon ha trasformato in oro la sua idea - già vincente, ma mal realizzata con l’omonimo film - del ribaltamento dei ruoli.
La biondina che negli horror rappresenta la vittima ideale del mostro di turno, questa volta, i mostri li prende a calci.
E salva il mondo. Più volte. Fra una battuta e l’altra, mentre l’horror diventa metafora di crescita in una pietra miliare che accompagna i suoi telespettatori, e i personaggi, nel passaggio dall’adolescenza all’età adulta.
I Soprano
Un film lungo 6 stagioni. La dimostrazione, in caso all’epoca ce ne fosse ancora bisogno, che la TV non ha più nulla da invidiare al cinema: budget, regia, fotografia, attori, sceneggiatori…
I Soprano non si dimenticano. Lasciano il segno per l’innovazione del loro linguaggio stilistico (ma anche del linguaggio nei dialoghi: fugghedabaouti!).
E sono uno dei gioielli più splendenti che la TV degli anni ’90 ci ha regalato.
Friends
“La” sitcom. Quella che ha incantato tutti noi, e che a distanza di tanti anni ancora funziona: diverte, fa riflettere, fa sognare.
L’amicizia, gli amori e l’inevitabile crollo delle illusioni giovanili, con l’ingresso nel mondo dei “grandi”, fanno da sfondo alle storie di #Monica, #Phoebe, #Rachel, #Joey, #Ross e #Chandler.
Con un’impressionante carrellata di guest star e storiche battute e gag sull’unico, grande tema della serie: il senso della vita.
E.R. - Medici in prima linea
Il medical drama migliore di sempre.
Quello che per 15 anni ha tenuto incollati alla TV milioni di telespettatori.
Quello che ha lanciato le carriere di George Clooney e Julianna Margulies, e che ha dato l’opportunità di comparire come guest star a un’infinità di attori.
E.R.: la serie che ha triplicato le iscrizioni alle facoltà di medicina negli Stati Uniti e che resta, ancora oggi, un capolavoro di regia, sceneggiatura, fotografia, montaggio e recitazione.
Imperdibile. Da vedere e rivedere.
The West Wing
Aaron Sorkin ci portava per la prima volta dietro le quinte della Casa Bianca, a sbirciare il lavoro del Presidente (uno straordinario Martin Sheen) e del suo staff.
Senza The West Wing, che vanta dialoghi e recitazione da manuale, non avremmo mai avuto House of Cards, Veep o The Newsroom.
Questa è una di quelle serie da studiare, analizzare e rivedere per comprendere come si crea il mix perfetto, facendo di ogni elemento - dai movimenti di macchina all’utilizzo della colonna sonora - uno strumento per dar vita a un capolavoro.
Law & Order
Insieme a NYPD Blue ha contribuito a rivoluzionare uno dei generi più popolari e sfruttati del piccolo schermo: il police e il legal drama.
Ho scelto #Law & Order anziché NYPD Blue (altrettanto meritevole, con la sua realtà cruda e i suoi personaggi dolorosamente umani) per due motivi.
Innanzitutto perché, per la prima volta, lo spettatore assisteva al crimine, alle conseguenti indagini, al processo e alla condanna del colpevole. Police, detective e legal drama venivano uniti nello spazio di un solo episodio, dando la soddisfazione di assistere a tutti i passaggi del racconto.
E poi perché un’infinità di attori si sono avvicendati sul set, spesso debuttando in Law & Order per poi intraprendere una carriera di successo.
Sex and the City
#Carrie Bradshaw ci ha raccontato l’amore ai tempi degli anni ’90, traghettandoci nel Nuovo Millennio a suon di emancipazione e provocazioni, tesi a sdoganare tematiche e scene prima considerate tabù per la TV.
HBO ha spianato la strada a una serie che piaceva a tutti, uomini e donne, e che ha fatto sognare, ridere e commuovere tutti gli innamorati - e gli aspiranti tali - del mondo.
Facendo di New York un vero e proprio personaggio, #Sex and the City ci ha fatti innamorare della città in cui #Carrie, #Samantha, #Charlotte e #Miranda hanno vissuto, amato, sofferto, perso e sperato. Proprio come tutti noi.
Beverly Hills 90210
Ovvero: come ti prendo “il teen drama” e lo trasformo in un prodotto di culto, che mescola tematiche importanti, amore per il cinema e la TV, personaggi che appassionano e che sono appassionati e tappe fondamentali nella vita di ogni ragazzo.
I primi amori, la scuola, i sogni del successo, i lutti, le gelosie, la perdita: in Beverly Hills 90210 c’è tutto questo. E molto di più.
Perché se un’intera generazione è cresciuta con Brenda e Brandon, Dylan e Kelly, Steve e Donna, anche la TV è cresciuta grazie alle loro avventure.
Per la prima volta, si parlava di AIDS, alcolismo, droga e altre tematiche considerate “delicate” per il pubblico di riferimento e si davano, alla fine dell’episodio, i numeri di riferimento dei centri e dei consultori da contattare.
Per la prima volta, si scriveva la storia di come la TV e la realtà si mescolino con grande successo.
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