La spiegazione del finale de Il Problema dei 3 Corpi: quale destino per l'umanità?

Autore: Paolo Falletta ,

Il finale de Il Problema dei Tre Corpi, serie sci-fi disponibile su Netflix, chiarisce molti degli enigmi seminati nel corso della prima stagione, rivelando la natura della civiltà aliena pronta ad invadere la Terra e definendo il destino dei protagonisti, tutti in qualche modo coinvolti in prima persona nell’elaborazione di una controffensiva di un’umanità che ha ancora tempo per evitare il peggio. 

L’ottavo e ultimo episodio della serie risponde a molti degli interrogativi rimasti irrisolti e ci proietta verso una seconda stagione (in attesa che venga effettivamente annunciata) che potrebbe fare un ulteriore salto verso una fantascienza più spinta ed entrare nel vivo dello scontro a distanza tra umani e San-Ti. 

A cosa serve il videogioco? 

Nel corso della serie sono molti i personaggi ad indossare lo strano visore fornito dai San-Ti: il videogioco passa per le mani di Jack Rooney (ed è la ragione del suo assassinio), della fisica Jin Cheng, lo prova anche il capo dell’intelligence Thomas Wade.

Netflix
Il Problema dei Tre Corpi - Auggie esamina il visore alieno

Ma solo nel finale ci viene rivelato il vero scopo del videogioco, con Jin e lo stesso Thomas Wade a ricevere importanti delucidazioni direttamente dai creatori: è sia strumento conoscitivo, simulazione utile a empatizzare con la civiltà aliena, a vivere in prima persona le stesse condizioni con cui i San-Ti sono condannati a convivere, sia un meccanismo di valutazione, di cernita, di selezione di menti brillanti che possano risolvere il problema dei tre corpi, nonché le catastrofi naturali periodiche che un sistema trisolare presuppone. 

Come agiscono i San-Ti? 

Nel dialogo tra la l’avatar umanoide e Jin e Wade, agli umani viene rivelato anche che i San-Ti hanno sviluppato un avanzatissimo supercomputer dalla grandezza di un protone lanciandolo alla velocità della luce verso la Terra e sfruttando il suo insediamento per aver il controllo visivo permanente su ogni angolo del pianeta, per sorvegliare gli esseri umani e i loro movimenti.

sofoni sono una coscienza artificiale onnipresente e onniveggente, forma trascesa del Grande Fratello orwelliano che nell’episodio 5 de Il Problema dei Tre Corpi si concretizza visivamente in un enorme e inquietante occhio nel cielo. Come se non bastasse la donna rivela ai due che le morti degli scienziati più brillanti in tutto il globo in circostanze misteriose sono in realtà la strategia principale dei San-Ti per evitare che gli umani progrediscano nei 400 anni che li separano dall’invasione. 

Cosa sono i progetti Staircase e Wallfacer? 

In risposta all’annuncio dell’invasione l’umanità comincia a portare avanti due progetti cruciali per il futuro dell’umanità: ad essere coinvolti sono Will, Jin e Saul. Il primo, morente a causa del cancro al pancreas, viene scelto da Thomas Wade per l’ambizioso programma sviluppato da Jin Cheng, che dovrebbe vedere il cervello ibernato dell’amico viaggiare all’interno di una navicella per la prima volta alla velocità della luce grazie alla propulsione di una serie di bombe che ne decidono la traiettoria: qualcosa va storto e ciò che rimane di Will finisce per vagare nello spazio profondo. 

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Nel frattempo, Saul Durand viene eletto Impenetrabile (uno dei tre in tutto il mondo) nel progetto Wallfacer, figura fondamentale che dovrà sviluppare nella sua mente (senza condividerlo con nessuno) un piano efficace per contrastare i San-Ti. Inizialmente reticente e deciso a rifiutare l’incarico, Saul si decide a collaborare dopo che gli alieni attentano più volte alla sua vita nonostante la sua volontà di tirarsi indietro. 

Come finisce Il Problema dei Tre Corpi? 

Nei minuti finali Thomas Wade riceve la visita spiacevole della donna misteriosa, che provoca in lui allucinazioni e visioni di morte, mostrandogli lo stesso conto alla rovescia di Auggie Salazar e rivelandogli che costituirà parte fondamentale di un piano superiore.

Nel frattempo, Jin e Saul, provati dalla morte dell’amico Will e dal fallimento dell’operazione Staircase, vengono risollevati dall’agente Da Shi che li convince della forza della razza umana mostrandogli che i sempre scacciati e sterminati insetti (così i San-Ti hanno definito gli esseri umani nell'annuncio universale della loro venuta) sopravvivono e proliferano nonostante i tentativi costanti di eliminarli. 

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