The Man Who Fell to Earth, in arrivo la serie TV sequel del film sci-fi con David Bowie

Autore: Alessandro Zoppo ,

L'uomo che cadde sulla Terra, film fantascientifico diretto da Nicholas Roeg nel 1976 e basato sul romanzo di Walter Tevis del 1963, segnò l'esordio al cinema di David Bowie. In memoria del Duca Bianco cinematografico e musicale, scomparso a 69 anni il 10 gennaio 2016, CBS All Access ha deciso di realizzare un sequel del cult movie di Roeg.

Come reso noto da Collider, durante il press tour estivo della Television Critics Association, il network ha annunciato che The Man Who Fell to Earth diventerà una serie TV e andrà ad affiancare Star Trek e The Twilight Zone nella lineup CBS.

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Come il Thomas Jerome Newton del film, l'alieno (congeniale all'alter ego di Ziggy Stardust) che giunge sul nostro pianeta in cerca di salvezza per la propria famiglia, lo show racconterà la storia di "un alieno che arriva sulla Terra ad un punto di svolta nell'evoluzione umana e deve confrontarsi con il proprio passato per determinare il nostro futuro".

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Una foto di David Bowie nel film L'uomo che cadde sulla Terra
David Bowie

Alex Kurtzman (regista, ideatore di Fringe e collaboratore di Roberto Orci ai successi di Mission: Impossible III, Transformers e Star Trek) e la produttrice Jenny Lumet saranno gli sceneggiatori, produttori esecutivi e co-showrunner della serie insieme a John Hlavin, il produttore di Shooter, la serie USA Network con Ryan Phillippe nel ruolo dello sniper Bob Lee Swagger.

Kurtzman sarà anche regista dello show, mentre gli altri produttori esecutivi saranno Rola Bauer, Tim Halkin, Sarah Timberman, Carl Beverly, Heather Kadin ed Aaron Baiers. La produzione è stata affidata da CBS Television Studios e StudioCanal (che detiene i diritti del film originale) a Tandem Productions in associazione con Secret Hideout e Timberman/Beverly.

"Il romanzo visionario di Walter Tevis – hanno dichiarato Kurtzman e Lumet – ci ha regalato un dio tecnologico à la Willy Wonka che arriva da un altro pianeta, reso vivo dalla leggendaria performance di David Bowie, che ha predetto gli impatti di Steve Jobs e Elon Musk sul nostro mondo. La serie immaginerà il prossimo passo della nostra evoluzione, visto attraverso gli occhi di un alieno che deve imparare cosa significa diventare umano, anche se combatte per la sopravvivenza della sua specie".

British Lion Films
Un David Bowie alieno in una scena del film L'uomo che cadde sulla Terra
David Bowie in L'uomo che cadde sulla Terra

Rimettere mano ad un materiale come quello di The Man Who Fell to Earth sarà impresa difficilissima. "Ciò che rende Bowie spettacolare – disse Roeg in un'intervista a Time magazine nel 1983 – è che David è capace di andarsene, scomparire e riemergere più grande di prima. Non è uno che segue la moda, è semplicemente in costante crescita ed espansione. È il mondo che deve fermarsi di tanto in tanto e dire: 'Mio Dio, continua ad andare avanti'".

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Il sequel TV de L'uomo che cadde sulla Terra si inserisce nella direzione sci-fi fortemente voluta dai vertici di CBS All Access. La serie è stata annunciata in seguito a Star Trek: Picard (lo spinoff con Patrick Stewart che torna a indossare la divisa del personaggio che l'ha reso una delle icone di Star Trek) e The Stand, lo show ispirato al romanzo di Stephen King L'ombra dello scorpione. Senza considerare i ritorni di Strange Angel (la terza stagione è prevista negli Usa per giugno 2020) e Tell Me a Story, rivisitazione in chiave oscura delle fiabe classiche confermata per una seconda stagione.

The Man Who Fell to Earth riuscirà a far dimenticare il flop di The Twilight Zone?

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