Todd Phillips nega la presenza di Easter Egg in Joker (e risponde alle teorie sugli orologi)

Autore: Alessandro Zoppo ,

Di strane teorie su Joker (e il suo finale) ne circolano tantissime da quando il film di Todd Phillips è arrivato nelle sale di tutto il mondo.

Secondo alcuni fan, il regista avrebbe inserito numerosi elementi nel suo cinecomic che rimandano a Batman e all'universo dei fumetti DC. L'ultima tesi in ordine di tempo (è proprio il caso di dirlo) è nota come "teoria degli orologi".

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Su Reddit le discussioni si sprecano: in tre occasioni nel corso del film, gli orologi indicano la "doppia ora" delle 11:11. All'inizio, quando Arthur Fleck è all'incontro con la terapista. A metà film quando cominciano i flash della "white room" dell'Arkham Asylum e poi quando viene licenziato e spacca l'orologio timbracartellini che fa proprio quell'ora.

Un caso? Una coincidenza? Un riferimento lampante e voluto alla sincronicità, il legame mai casuale tra due eventi che influiscono l'uno sull'altro teorizzato da Jung?

L'orologio mandato in frantumi, ovvero il crac e la rottura definitiva che trasforma Arthur in Joker (come la scena della danza nel bagno), sarebbe addirittura l'inizio di un countdown: un conto alla rovescia da -11 a -1, che prosegue scena per scena e culmina (il -1) con Bruce Wayne in piedi davanti ai cadaveri dei suoi genitori. Ma non finisce qui.

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Secondo la numerologia e gli studiosi delle "coincidenze impossibili" come il famoso Uri Geller, l'11-11 è un segnale massonico che indica un evento di auspicio o traumatico.

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L'11 d'altronde è un numero "magico" perché da sempre associato al pianeta Urano e all'età dell'Acquario, al concetto di niven-morficità (un numero intero positivo divisibile per la somma delle proprie cifre) e ad eventi disastrosi come gli attentati dell'11 settembre a New York e il terremoto in Giappone dell'11 marzo 2011 (senza citare altre catastrofi).

Gli psicologi ritengono che convincerci di queste teorie è un esempio di "myside bias" (o "confirmation bias"), cioè l'attitudine tutta umana a credere soltanto agli eventi che riteniamo importanti.

Todd Phillips è dello stesso parere e ha negato la presenza di qualsiasi Easter Egg in Joker. In un'intervista al podcast ReelBlend, il regista ha smentito tutto.

È una coincidenza… No, voglio dire, non lo so. Penso sia una coincidenza. C'è due volte. Anche una terza? No, no, è soltanto una cosa interessante.

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Joaquin Phoenix è stato più ironico e ha citato la leggenda metropolitana di "Paul is dead", il messaggio subliminale inserito dai Beatles in I'm So Tired nel White Album per "rivelare" la morte di Paul McCartney nel 1966, sostituito da un sosia.

So che ci sono alcune di quelle cose che mettiamo dentro [gli Easter Egg, ndr], come cazzo le chiamate... Credo che alcune si possono leggere nel film. Come la battuta su 'Paul is dead' che sto facendo. Ma no, per me 11:11 non significa niente.

In un'intervista successiva a Collider, Phoenix ha aggiunto un altro dettaglio.

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Come si dice, vedi quello che vuoi vedere, senti quello che vuoi sentire. Tutti pensavano che John Lennon dicesse 'Paul è morto' all'indietro e cose del genere.

Nel corso della stessa intervista, Phillips è stato più diretto e senza fronzoli.

Non inserisco Easter Egg nei miei film. È una cosa che non capisco: ogni Easter Egg che qualcuno trova è un errore.

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E voi cosa ne pensate? Quell'orario delle 11:11 sugli orologi è assolutamente casuale o fortemente voluto?

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