Venezia 75: sei titoli da non perdere assolutamente

Autore: Claudio Rugiero ,

Come ormai saprete, la 75esima Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia ci aspetta dal 29 agosto all'8 settembre 2018 con un programma ricchissimo di titoli interessanti.

Da una competizione da urlo che ospita anche alcuni ex premi Oscar (Chazelle, i fratelli Coen, Cuarón, Nemes e von Donnersmarck) si passa all'extended cut di The Tree of Life di Terrence Malick e al Leone d'oro alla carriera alla titanica Vanessa Redgrave (Oscar come migliore attrice non protagonista per Giulia nel 1978).

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Tra le tante novità di quella che si preannuncia come la migliore edizione degli anni 2000 e oltre, non va dimenticata la scelta di far presiedere la giuria del concorso a Guillermo del Toro, che proprio l'anno scorso trionfava a Lido con il suo La forma dell'acqua - The Shape of Water (in seguito vincitore di quattro premi Oscar, tra cui miglior film e migliore regia).

La Biennale di Venezia
Il poster ufficiale della 75esima edizione

Affiancato da altre otto illustri personalità dell'ambiente cinematografico (Sylvia Chang, Trine Dyrholm, Nicole Garcia, Paolo Genovese, Malgorzata Szumowska, Taika Waititi, Christoph Waltz e Naomi Watts), al regista messicano toccherà l'arduo compito di designare il vincitore di questa nuova edizione (a cui magari potrebbe toccare la stessa piacevole sorte del suo precedessore).

Ma la nostra attenzione è ovviamente tutta sui titoli presenti nelle varie sezioni del programma del festival. Tra questi, sei film in particolare sembrano essere molto attesi, anche per via delle rispettive storie produttive. Scopriamoli uno alla volta:

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  • Il primo uomo
  • Sulla mia pelle
  • A Star Is Born
  • Suspiria
  • La favorita
  • La Profezia dell'Armadillo

Il primo uomo

Ad aprire il festival è Damien Chazelle, al quale questo compito era già toccato nel 2016 con il suo La La Land. Una responsabilità enorme che ha regalato al giovane regista di Providence un altrettanto smisurato successo che si è concluso con un trionfo (e con una clamorosa gaffe finale da parte dell'Academy) alla cerimonia degli Oscar del 26 febbraio 2017.

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Le prime notizie su Il primo uomo (First Man) risalgono già a circa due anni fa, quando fu annunciato il nuovo sodalizio tra Damien Chazelle e Ryan Gosling per un biopic sull'astronauta Neil Armstrong. Da allora i "fools who dream" decantati in La La Land hanno già iniziato ad aspettare. La partner di Gosling è questa volta la star di The Crown Claire Foy, che interpreta sua moglie Janet.

Basato sul libro biografico di James R. Hansen e sceneggiato dal premio Oscar Josh Singer (Il caso Spotlight), il film racconta l'avvincente missione Apollo 11 che portò Armstrong ad essere il primo uomo a mettere piede sulla luna il 20 luglio 1969.

Lo vedremo nelle sale italiane dal prossimo 31 ottobre distribuito da Universal Pictures.

Il cast del Il primo uomo comprende inoltre Jason Clarke, Corey Stoll, Kyle Chandler, Patrick Fugit, Ciaran Hinds, Ethan Embry, Shea Whigham e Pablo Schreiber.

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Universal Pictures
Il poster ufficiale italiano de Il primo uomo

Direttore artistico della Mostra, Alberto Barbera ha parlato con entusiasmo del titolo d'apertura:

È un lavoro molto personale, originale e avvincente, del tutto straordinario nel contesto dei film epici di oggi, a conferma del grande talento di uno dei più importanti registi contemporanei del cinema americano. 

Sulla mia pelle

Il concorso Orizzonti aprirà con un biopic firmato da un autore italiano, esattamente com'era accaduto l'anno scorso con Nico, 1988, film poi vincitore di quella sezione. Il titolo in questione è Sulla mia pelle di Alessio Cremonini e vede protagonista l'ex "padrino" della rassegna Alessandro Borghi.

Si tratta della trasposizione cinematografica di una vicenda tristemente nota, quella di Stefano Cucchi.

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Il caso del geometra romano morto a soli 31 anni il 22 ottobre 2009 nel carcere di Regina Coeli ha avuto nel nostro paese un forte impatto mediatico ispirando inoltre diversi artisti del panorama musicale, da Fabrizio Moro ai 99 Posse.

Il giovane era stato fermato dai carabinieri il 15 ottobre dello stesso anno perché in possesso di 21 grammi di hashish. Il giudice optò per la custodia cautelare, ma in carcere le condizioni fisiche di Stefano cambiarono e in seguito al decesso sul suo corpo vennero trovati i segni di violente percosse. La vicenda giudiziaria che ne seguì vide quindi coinvolti alcuni carabinieri, medici del carcere e agenti della polizia penitenziaria.

Sulla mia pelle sarà quindi una cronaca degli ultimi giorni di Stefano Cucchi e della settimana che ha cambiato per sempre la vita della sua famiglia. Il film sarà in sala dal 12 ottobre con Lucky Red.

Lucky Red e Netflix
Alessandro Borghi è Stefano Cucchi nel poster ufficiale di Sulla mia pelle

Le aspettative da un lungometraggio con una tematica così importante sono sicuramente alte, ma Cremonini ha dalla sua parte un valido interprete perfettamente calato nel ruolo. Ad affiancare Borghi ci sarà inoltre Jasmine Trinca nei panni della battagliera Ilaria, sorella di Stefano.

Completano quindi il cast il volto noto de I Cesaroni Max Tortora e Milvia Marigliano.

A Star Is Born

Terzo remake dell'omonimo lungometraggio diretto da William A. Wellman nel lontano 1937, A Star Is Born vede l'esordio alla regia dell'attore Bradley Cooper. Quest'ultimo verrà presentato fuori concorso e aggiungerà certo una nota glamour (e canterina) grazie alla presenza di Cooper (anche interprete del film) e della sua partner di scena, Lady Gaga.

Il musicista di successo Jackson Maine scopre la squattrinata ma talentuosa artista Ally, che ha da poco abbandonato il suo sogno di diventare una grande cantante. Tra i due nasce un'appassionata storia d'amore e Ally si lascia convincere da Jack a tornare sul palco. Ma mentre la carriera di Ally inizierà a spiccare il volo quella di Jack sarà sempre più in declino e questa disparità di successo metterà in crisi il loro rapporto.

A Star Is Born uscirà l'11 ottobre con Warner Bros Italia. Il cast include inoltre Andrew Dice Clay, Dave Chappelle e Sam Elliott.

Oltre ad apparire nel film in veste di protagonista, Lady Gaga è anche interprete di canzoni originali da lei stessa scritte insieme a Cooper e ad artisti quali Lukas Nelson, Jason Isbell e Mark Ronson. Tutte le musiche del film sono originali e sono state registrate dal vivo.

Warner Bros.
Bradley Cooper e Lady Gaga in bianco e nero nel poster di A Star Is Born

Nonostante porti sul grande schermo una storia già ampiamente saccheggiata dal cinema, A Star Is Born aspira ad essere il nuovo La La Land, meno magico ma forse più selvaggio e romantico. Riusciranno questi due eroi appassionati a far sognare il pubblico veneziano?

Suspiria

Altro film molto atteso è Suspiria, le cui prime notizie risalgono già a due anni fa e nella gara dei titoli più da più tempo desiderati dai festival internazionali se la gioca a pari merito con La mia vita con John F. Donovan di Xavier Dolan (che sarà presentato invece al Toronto Film Festival 2018).

Preceduto dal recente successo di Chiamami col tuo nome (fresco vincitore dell'Oscar per la migliore sceneggiatura non originale), Luca Guadagnino torna in concorso, a tre anni di distanza da A Bigger Splash.

Germania anni ‘70, l'americana Susie Bannion si iscrive alla Tanz Akademie di Berlino per seguire uno dei suoi prestigiosi corsi di danza. Ma i suoi giorni nella scuola sono segnati dalla misteriosa scomparsa di alcune delle sue compagne. La giovane scoprirà che l’istituto, fondato da una potente e malvagia strega, la Mater Suspiriorum, è soltanto una copertura per lo studio delle scienze occulte.

Il film verrà distribuito da Videa nelle sale italiane, ma al momento non è stata ancora rivelata la data di rilascio.

Con Suspiria Guadagnino farà inoltre sfilare sul red carpet un cast stellare e tutto al femminile composto da Dakota Johnson, Tilda Swinton, Chloë Grace Moretz, Mia Goth, Sylvie Testud, Angela Winkler, Ingrid Caven e Jessica Harper (protagonista della versione originale).

Videa
La gigantesca S sul poster ufficiale di Suspiria

Il regista aveva precedentemente dichiarato che il suo non sarebbe stato un remake dell'omonimo horror firmato da Dario Argento nel lontano 1977:

 Il mio è un omaggio all'emozione incredibile che ho provato da ragazzo guardandolo.

Tra lezioni di danza e demoni interiori, con il film di Guadagnino potremmo rivivere lo stesso shock che nel 2010 segui la proiezione de Il cigno nero di Darren Aronofsky (titolo d'apertura di quella stessa edizione).

La favorita

Dopo averci scioccato con Il Sacrificio del Cervo Sacro, Yorgos Lanthimos porta in concorso a Venezia il suo ultimo lavoro, La favorita (The Favourite). Si tratta di un dramma storico che mette insieme un bel tris di attrici: Olivia Colman, la vincitrice della Coppa Volpi (per La La Land) Emma Stone e Rachel Weisz.

Ambientato nell'Inghilterra all'inizio del XVIII secolo, il film esplora la fragilità della Regina Anna. Regnante soltanto per titolo, quest'ultima cede di fatto il potere alla sua consigliera e amante Sarah Churchill, duchessa di Malborough. Il rapporto tra le due donne è però sconvolto dall'arrivo della giovane Abigail Masham, cugina della duchessa che viene quindi da quest'ultima presa sotto la sua ala protettrice. Abigail mira però a diventare la favorita della Regina e la sua ambizione metterà a repentaglio gli equilibri tra le tre donne influenzando anche il rapporto tra la sovrana e la corte.

La favorita arriverà nelle sale italiane il 14 gennaio 2019 con 20th Century Fox. Nel cast figurano inoltre Nicholas Hoult, Joe Alwyn e Mark Gatiss.

Non è la prima volta che il regista greco sbarca a Lido: già nel 2011 gareggiava con il disturbante Alps, vincitore del Premio Osella per la migliore sceneggiatura.

20th Century Fox
Il poster ufficiale de La favorita

Con questa sua nuova opera Lanthimos, da sempre evidentemente influenzato dall'estetica kubrickiana, sembra tentare il suo Barry Lyndon.

Per un regista che ci ha abituati a titoli spesso provocatori è abbastanza insolito cimentarsi in una storia di intrighi di corte ed è per questo che il film è molto atteso. 

La Profezia dell'Armadillo

L'omonimo graphic novel di Zerocalcare (vincitore del premio Gran Guinigi per la migliore storia breve nel 2012) rivive in uno dei titoli presenti nella sezione Orizzonti, La Profezia dell'Armadillo.

Disegnatore senza un impiego fisso, Zero trascorre le sue giornate sempre uguali nella sua quotitidiana lotta per la sopravvivenza. Fino al giorno in cui non incontra la sua coscienza critica: un Armadillo in placche e tessuti molli che lo aggiorna costantemente su quello che succede nel mondo. La notizia della morte di una compagna di scuola lo spingerà inoltre a fare i conti con il suo spirito dissacrante, l’incomunicabilità, i dubbi e la mancanza di certezze della sua generazione.

Il cast del film comprende Simone Liberati (già visto in Cuori puri), Pietro Castellitto, Laura Morante, Valerio Aprea, Claudia Pandolfi e Diana Del Bufalo.

L'opera prima di Emanuele Scaringi è il racconto di una generazione di "tagliati fuori" ed arriverà nei nostri cinema il 13 settembre, proprio pochi giorni dopo l'anteprima veneziana, distribuito da Fandango.

Fandango
Zero (Simone Liberati) e Secco (Pietro Castellitto) nel poster ufficiale del film

Il confronto con il testo originale, caratterizzato da un'analisi disincantata della gioventù contemporanea, è ovviamente inevitabile. Ma alla sceneggiatura del film ha partecipato anche lo stesso autore del libro (che qui si firma con il suo nome anagrafico, Michele Rech), motivo per cui il titolo è molto atteso.

Impossibile non notare come questa sia un'edizione espressione di un cinema di genere firmato da autori di fama internazionale. Nel corso della conferenza stampa organizzata per presentare il programma del festival, lo stesso Barbera aveva dichiarato:

È come se gli autori avessero compreso la necessità di ritrovare il contatto con lo spettatore utilizzando codici condivisi, come il western, la commedia, i film musicali, il crime movie...

Tra cantanti in ascesa e in declino, astronauti destinati ad entrare nella storia, ballerine esperte di stregoneria, intrighi di corte e storie di periferia romana, sarà indubbiamente un festival ricco di emozioni.

Pronti per il grande sbarco al Lido? Subito dopo vi aspetta quello sulla Luna!

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