La strana storia di Armie Hammer concierge alle Cayman prova quanto siamo meschini

Autore: Elisa Giudici ,

L'estate è la stagione dei gossip: più pettegoli (beceri?) sono, più corrono sulle pagine dei giornali e sui social. Tra rotture di coppie simbolo dello star system italiano e crisi di governo, nel Bel Paese non mancano certo gli argomenti di discussione. 

Dopo la fine del processo - giudiziario e mediatico - tra Amber Heard e Johnny Depp (con codazzo di panzane annesse e connesse) un nuovo pettegolezzo tiene banco Oltreoceano: dov'è Armie Hammer e cosa sta facendo di preciso? Un teatrino nato su Twitter che, tra smentite e conferme, decreta non solo la crisi del giornalismo, ma anche e soprattutto tutta la meschinità dell'opionione pubblica. 

Breve storia dello scandalo di Armie Hammer

Chi è Armie Hammer e perché tornato di nuovo al centro delle pagine di gossip? Hammer è un attore statunitense 38enne, star di film quali Chiamami col tuo nome e Assassinio sul Nilo. 

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L'anno passato la sua carriera attoriale si è bruscamente interrotta a seguito di un improvviso, complesso scandalo. Una ex compagna dell'attore, insieme a un altro gruppo di donne che aveva avuto relazioni con lui mentre era sposato, ha pubblicato alcuni estratti (mai verificati) di chat con Hammer su Instagram. Questi messaggi hanno avuto grande impatto sull'opinione pubblica, perché emergevano appetiti e feticismi sessuali estremi: Hammer aveva fantasie di stupro e omicidio e di cannibalismo, che condivideva con le proprie partner.

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A fare notizia sono state proprio queste fantasie cannibali più che le successive accuse di abusi e stupro da parte di una donna. La polizia ha confermato di stare indagando in merito, ma il caso non è ancora arrivato in sede processuale. 

Nel frattempo gli studios hanno interrotto tutti i contratti con l'attore e Disney ha a lungo fermato la distribuzione di Assassinio sul Nilo, in cui Hammer compariva come protagonista. Carriera e matrimonio finiti, Hammer è scomparso nel nulla. In queste ore si è scoperto che il collega Robert Downey Jr., a sua volta in passato uscito da un periodo molto burrascoso della sua vita, ha pagato a Hammer un periodo di sei mesi di riabilitazione

La strana storia di Armie Hammer alle Cayman

Qualche giorno fa Armie Hammer è tornato all'improvviso alla ribalta. Una produttrice ha pubblicato su Twitter la notizia che Armie Hammer stava lavorando in qualità di concierge in un albergo alle isole Cayman. 

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La notizia ha fatto sensazione e scatenato i siti di gossip come TMZ, ma anche testate specializzate come Variety, che hanno dapprima smentito e poi confermato la notizia. Contattato in merito, l'hotel ha negato di avere assunto l'attore. Sono poi emersi volantini col il suo nome e il numero di telefono, dettagli sul fatto che in passato Hammer vivesse alle Cayman e altre notizie sulla presenza della sua famiglia in loco. 

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Concierge, guida per escursioni, agente immobiliare: nessuno aveva un inviato in loco, per cui le informazioni sono volate sui social non confermate. Quello che sembra acclarato è che sì, Armie Hammer è alle Cayman e sì, sta svolgendo un lavoro normale...e proprio qui sta il problema. 

Cosa rivela di noi lo scandalo Armie Hammer

Nel mare di supposizioni e mezze conferme seguite alla "notizia", è emerso il fatto che, per stare vicino ai figli e alla famiglia e mantenerla economicamente, Hammer sta facendo un lavoro "normale". 

Non serve una sensibilità sviluppata per notare come questa notizia sia stata data e ricevuta come una sorta di ulteriore scandalo nello scandalo, una caduta nel fango, perché per un attore sarebbe infamante ripiegare su un mestiere da comuni mortali per mantenersi. Notizia che si va ad aggiungere a quella miriade di pezzi su "come è finita male tal dei tali star oggi" o "dove sono finiti gli attori di tal dei tali grande successo", in cui l'uscita dal mondo dello spettacolo (volontaria o meno che sia) viene percepita come una sconfitta infamante e degradante. 

Warner Bros.
Chiamami col tuo nome: Timothée Chalamet e Armie Hammer
Armie Hammer con Timothée Chalamet in Chiamami col tuo nome

Nel caso di Armie Hammer, che al momento non è né sotto processo né tantomeno in pericolo di fuga, questa reazione è particolarmente odiosa, perché rivela quanto poco ci interessi delle donne che lo accusano di violenza. Per il gusto di godere della disfatta altrui non si è esitato a calpestare la privacy di una persona che si sottratta ai riflettori e, per difenderlo e giustificarsi, ora si sta andando a scavare nel suo passato, tirando fuori senza il suo consenso e permesso episodi spiacevoli (di cui stavolta sarebbe vittima) che non solo non cambiano ciò che Armie Hammer è stato accusato di aver fatto, ma ne violano ancora di più l'intimità. 

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Non sfugge poi all'osservatore più attento che a stimolare il giudizio sommario su questa vicenda siano due aspetti. In primis la sessualità feticizzante di Armie Hammer più che le sue azioni violente e abusive, a riprova del fatto che il sesso sta tornando a essere un argomento scottante e "sconcio" di per sé. Ancora una volta, solletica la fantasia generale il fatto che Hammer avesse delle fantasie sessuali particolari, mentre la violenza e l'abuso denunciati dalle donne che hanno fatto emergere la questione sembrano passati in secondo piano.

Il secondo aspetto stridente è quanto il giudizio su Hammer sia aggravato dal fatto che, provenendo da un contesto abbiente e privilegiato, Hammer sia ancor più deriso e giudicato perché "costretto" a lavorare. Il che dice molto del giudizio che noi stessi diamo al nostro lavoro da "persone normali". In quest'ottica infatti una professione ordinaria non avrebbe il valore e la dignità di una carriera nel mondo dello spettacolo. 

Armie Hammer scena con pistola

Come se ciò non bastasse, è difficile non vedere l'ipocrisia di fondo di un'opinione pubblica che pochi mesi fa gioiva per la fine della tutela a cui era sottoposta Britney Spears con l'hashtag #FreeBritney, completamente dimentica o quasi della morbosa ossessione mediatica che si era sviluppata nei tardi anni '90 nei confronti delle grandi star, con esiti sulla loro psiche talvolta drammatici e sotto gli occhi di tutti.

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Gli scandali, i colpiti di mano, i crolli psicologici di quegli anni e poi ancora le donne che hanno cominciato a denunciare ciò che per anni hanno subito in silenzio con il #MeToo non ci hanno ancora insegnato dove sia il limite. Anzi: con lo strumento dei social, chiunque può arrogarsi il diritto di rendere pubblica un'informazione riguardante una personaggio in vista (la sua ubicazione, la sua attività, le sue scelte di vita), come se questa informazione gli appartenesse, senza alcun controllo di come quella notizia verrà riportata. 

Una cosa è certa: ora tutto il mondo sa (e giudica) dove si trovi Armie Hammer, che lavoro faccia. Questo c'entra qualcosa con ciò di cui è accusato (non le fantasie sessuali fetish, bensì gli abusi e il presunto stupro)? Ovviamente no. Armie Hammer "cancellato" per il presunto stupro ha tentato in alcun modo di tornare alla ribalta pubblica? No. Valeva dunque la pena buttarlo di nuovo in prima pagina per dare un giudizio sommario e superficiale sul suo lavoro da comune mortale per il gusto di un gossip in più? 

 

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