#C'era una volta a... Hollywood è il nono film di #Quentin Tarantino, un'opera che celebra il cinema della Golden Age (ma anche il suo tramonto), e rappresenta una lettera d'amore del regista a un'epoca che non c'è più.
Sullo sfondo si intrecciano le storie dell'attore televisivo Rick Dalton (interpretato da #Leonardo DiCaprio), alla ricerca di nuovi ingaggi, difficili da ottenere con la fine dell'epoca d'oro hollywoodiana, la sua controfigura Cliff Booth (#Brad Pitt), collega ma anche amico dentro e fuori dal set, e quella di Sharon Tate (#Margot Robbie), star all'apice della sua carriera che andrà incontro a un tragico destino nella notte tra l'8 e il 9 agosto 1969.
Se avete voglia di scoprirlo o rivederlo, C'era una volta a... Hollywood è disponibile su Netflix, ma prima date uno sguardo a queste 10 curiosità sul film che forse non conoscete ancora.
- Tarantino vietò l'uso dei cellulari sul set
- Burt Reynolds doveva apparire nel film
- Alcuni dialoghi sono stati improvvisati
- La morte della moglie di Cliff
- Damon Herriman e Charles Manson
- L'interpretazione di Margot Robbie ha fatto commuovere la sorella di Sharon Tate
- Leonardo DiCaprio aveva un vero lanciafiamme sul set
- "Io sono il Diavolo e sono venuto a fare gli affari del Diavolo"
- Come Tarantino è riuscito a evitare la fuga di spoiler
- Il finale
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Tarantino vietò l'uso dei cellulari sul set
Quel "rompiscatole" di Quentin Tarantino: secondo un'intervista dell'attore Timothy Dalton a Insider, per evitare alcuna distrazione durante le riprese, il regista vietò l'uso dei cellulari. Chiunque venisse sorpreso a utilizzarne uno, veniva subito allontanato e successivamente licenziato. Fuori dal set, tuttavia, vi era un'area riservata in cui attori e membri della produzione potevano fare le loro chiamate o mandare messaggi in assoluta libertà.
Una regola severa ma giusta: durante la lavorazione di un film è necessaria la giusta concentrazione, e con un cellulare che squilla diventa davvero impossibile poter lavorare come si deve.
Burt Reynolds doveva apparire nel film
Burt Reynolds è stato uno degli attori iconici di Hollywood: famoso tra gli anni Cinquanta e Sessanta, ha acquistato popolarità con la serie Hawk l'indiano, gli spaghetti western Navajo Joe e soprattutto Un tranquillo weekend di paura e La corsa più pazza d'America.
Prima di morire, il 6 settembre 2018, l'attore sarebbe dovuto apparire anche nel film di Tarantino. In realtà girò alcune scene nel ruolo di George Spahn, il proprietario del ranch che la Famiglia Manson usò come loro casa, poi venne stroncato da un arresto cardiaco. La parte alla fine andò a Bruce Dern. Un riferimento a Reynolds è stato comunque inserito nel film: il cameo di Rick Dalton in FBI è un ruolo originariamente interpretato dall'attore.
Alcuni dialoghi sono stati improvvisati
Tarantino ha sempre il controllo sui suoi film, ma per C'era una volta a... Hollywood ha fatto qualche eccezione. Ci sono almeno due scene improvvisate, la più celebre riguarda Rick Dalton all'interno della sua roulotte. L'attore sta avendo una brutta giornata sul set della sua serie televisiva e dà sfogo alla sua rabbia perché non riesce a memorizzare le parole.
In un'intervista, riportata da Cinema Blend, Tarantino ha spiegato che quella scena è stata tutta improvvisata da Leonardo DiCaprio:
Non era nella sceneggiatura [...] Ad un certo punto mi ha detto: 'Guarda, ho bisogno di fare un casino durante la sequenza di Lancer, va bene? E quando sbaglio devo avere una vera crisi.
Alla fine l'improvvisazione ha funzionato alla grande: la scena è senza dubbio di grande effetto, nonché una delle performance migliori di DiCaprio.
La morte della moglie di Cliff
Cliff parla di sua moglie, ma per tutto il film non sappiamo come sia realmente morta - anche se viene lasciato intendere che possa averla uccisa lui, o che possa essersi semplicemente trattato di un tragico incidente.
L'ambiguità dell'episodio è un riferimento alle misteriose circostanze che ancora aleggiano sulla morte di Natalie Wood. L'attrice è scomparsa nel 1981 annegando al largo dell'Isola di Santa, dopo essere scesa nell'oceano a bordo di un gommone dal suo panfilo, sul quale si trovava insieme al marito Wagner e all'attore Christopher Walken. Il caso non è mai stato risolto.
Damon Herriman e Charles Manson
Cosa lega #Damon Herriman a Charles Manson? Nulla, ma l'attore lo ha interpretato due volte nello stesso anno! Nel 2019 prestò il volto al serial killer sia nel film di Tarantino che nella serie Netflix #Mindhunter.
Speriamo che Herriman in futuro non venga ricordato solo per questo ruolo!
L'interpretazione di Margot Robbie ha fatto commuovere la sorella di Sharon Tate
Debra Tate era inizialmente contraria al film, fino a quando non è stata contattata personalmente da Quentin Tarantino, che le ha spiegato in che modo sarebbe stata ritratta la sorella attrice Sharon Tate.
A Vanity Fair, Debra ha dichiarato di essersi commossa davanti all'interpretazione molto convincente di Margot Robbie perché è riuscita a catturare lo spirito della sorella defunta:
Mi ha fatto piangere perché sembrava proprio Sharon. Il tono della sua voce era completamente il suo. [...] Mi sembrava di rivedere mia sorella... quasi 50 anni dopo.
Leonardo DiCaprio aveva un vero lanciafiamme sul set
Nella scena in cui Rick Dalton sta imparando ad usare il lanciafiamme è stata girata senza effetti speciali, ciò vuol dire che Leonardo DiCaprio ha realmente dato "fuoco" a due stuntman, Zoe Bell e Robert Alonzo, sul set.
Pare che l'attore premio Oscar si sentisse particolarmente a suo agio con il lanciafiamme in mano.
"Io sono il Diavolo e sono venuto a fare gli affari del Diavolo"
L'inquietante frase viene pronunciata da Tex Watson, uno dei seguaci della Famiglia, a Cliff non è stata inventata.
Questo è ciò che disse il vero Tex Watson alle vittime a casa di Sharon Tate durante il drammatico eccidio della notte tra l'8 e il 9 agosto 1969.
Come Tarantino è riuscito a evitare la fuga di spoiler
Molte sceneggiature di Tarantino sono finite in rete prima del rilascio dei suoi film.
Perciò, per impedire che ciò accadesse di nuovo, il regista ha fatto di tutto per prevenire: solo pochissime persone fidate furono autorizzate a leggere l'intera sceneggiatura in anteprima, mentre i membri della produzione hanno appreso del finale solo un paio di mesi prima che venisse girato.
Il finale
A proposito del finale, intervistato da IndieWire, Tarantino dichiarò di aver iniziato a scrivere le ultime scene del suo film e poi di aver proseguito a ritroso. Il primo e il secondo atto avevano lo scopo di giustificare ciò che sarebbe accaduto nel terzo. In seguito, il regista ha affermato che questa è la prima volta che scrive una sceneggiatura in questo modo.
Il finale del film ha diviso pubblico e critica. Tuttavia, la scena conclusiva con Sharon Tate che incontra Rick Dalton e lo invita alla sua festa, è di grande impatto, soprattutto sapendo cosa sarebbe accaduto realmente all'attrice proprio quella notte che le fu fatale.
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