Il coming out di Amybeth McNulty di Chiamatemi Anna nel mese del Pride

Nel giugno arcobaleno la giovane attrice Amybeth McNulty ha fatto coming out in modo dolce e semplice, proprio come avrebbe fatto la sua Anna.

Autore: Alice Grisa ,

Una delle serie più compiante (e rimpiante) del 2020 è Chiamatemi Anna, una trasposizione della saga di romanzi per ragazzi di Lucy Maud Montgomery con un taglio fresco e contemporaneo, pur mantenendo l’ambientazione ai primi del Novecento sull’isola del Principe Edoardo.

Poche giovani attrici hanno il physique du rôle di Amybeth McNulty, attrice 18enne irlandese-canadese che ha interpretato la protagonista Anna.

Non potremmo immaginare un volto diverso dal suo, così aderente alle descrizioni minuziose della ragazzina nei romanzi della Montgomery.

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Amybeth McNulty ha scelto il mese del Pride per comunicare il proprio coming out e ha usato Twitter per raccontare il proprio orientamento sessuale in modo semplice e dolce.

Ecco, penso di aver fatto per sbaglio coming out hahaha! Felice mese del Pride miei cari!

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Perché "per sbaglio"?

Il tutto è partito da un'Instagram Story dell'attrice in cui teneva un cartellone con scritto: "Anne Shirley is bi as hell" (Anne è dannatamente bisex"). La foto è stata modificata da un fan con la scritta "Amybeth is bi as hell", ovvero "Amybeth è dannatamente bisex". La ragazza ha colto l'occasione in modo simpatico per esprimere il proprio orientamento e confermare.

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Una dichiarazione dolce ed easy, che assume ancora più valore con il mese dell’attivismo della comunità LGBTQ+ che punta alla normalizzazione dell’orientamento sessuale con la bandiera arcobaleno, simbolo di accettazione, apertura e del valore delle sfumature.

Forse anche il modo (sicuramente anacronistico ma altrettanto potente) in cui l’omosessualità viene trattata all’interno della serie Chiamatemi Anna ha aiutato Amybeth McNulty a prendere coscienza di sé in modo semplice e normale.

Nella serie, differentemente rispetto al libro, sono introdotti due personaggi omosessuali: Cole, l’amico di Anna, che la ragazzina aiuta e sostiene, convincendolo a non venire mai a se stesso e a seguire la propria strada, e Josephine, l’illuminata zia di Diana Barry, innamorata da sempre di Gertrude.

La visione aperta e moderna di Anna concepisce i sentimenti come qualcosa di alto e puro, indipendentemente dall’etnia di appartenenza, dall’età e dall’orientamento sessuale.

Anche nella storyline di Mary e Bash, grandi amici di Gilbert, Anna si batte per l’integrazione della famiglia di etnia diversa nella loro comunità, e allo stesso tempo stringe amicizia con Ka'Kwet, appartenente a un gruppo nativo che vive vicino ad Avonlea.

Questa modernizzazione di Anna è piaciuta molto agli spettatori, che non hanno accolto bene la notizia della cancellazione della serie dopo il finale che aveva coronato l’amore atteso e rincorso tra Anna e Gilbert.

Netflix
Una scena di Chiamatemi Anna
Anna tornerà forse in un film

Netflix probabilmente non continuerà la serie (nonostante le proteste e le petizioni!) ma potrebbe arrivare presto un film sulla bellissima storia di Anna dai capelli rossi… e dal cuore #rainbow.

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