Quando il coming of age divertente, pulito e incantato: Skam Italia è una delle teen serie più apprezzate degli ultimi anni, da quando ha esordito (nel 2018) fino all’approdo su Netflix, che a maggio 2020 ha rilasciato l’ultima stagione.
Skam Italia è una serie antologica: ogni stagione è dedicata a un personaggio, che prova una specifica “vergogna” e tende a isolarsi, ma poi capirà che solo parlandone e facendosi aiutare può emergere dalla situazione in modo adulto e consapevole.
La prima stagione è dedicata a Eva e alla sua storia con Giovanni, nata sotto una cattiva stella. Aver tradito la sua amica del cuore non fa stare bene la ragazza, che è paranoica e angosciata.
Nella seconda Skam Italia si sofferma su Martino e il suo coming out. Il ragazzo vivrà la sua prima storia d’amore con Rocco, un ragazzo affetto dal disturbo bipolare.
La terza stagione racconta l’incontro tra Eleonora ed Edoardo: lei ragazza (troppo?) responsabile, lui “bello e dannato”.
L’ultima stagione invece è incentrata su Sana e sulla sua negoziazione tra la propria religione musulmana e il desiderio di integrazione con le sue coetanee.
Skam Italia è una serie ricca di spunti comedy ma anche completamente pedagogico-educativa. Ogni protagonista deve risolvere un problema e lo farà con un percorso di accettazione di sé e di comprensione dell’ambiente circostante.
Non è facile trovare gioiellini come Skam, ben scritti e ben confezionati, che riescano a sintetizzare con questa armonia e spontaneità l’equilibrio tra divertimento e formazione.
Ci sono però delle serie dal mood, dai temi e dagli argomenti simili.
Ecco quali vedere, se si è in astinenza post-bingewatching di Skam Italia.
- Skins
- Élite
- Shameless
- The Carrie Diaries
- Tredici
- I liceali
- Euphoria
- Chiamatemi Anna
- Baby
- Riverdale
- Eyewitness
- Faking it
- Non ho mai…
- Skam Norvegia/Skam Francia/Skam Spagna/Skam Austin
Skins (2007-2013)
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Diventata un piccolo cult (di semi-nicchia) nel periodo prima dell’esplosione delle piattaforme e del proliferare delle serie TV, Skin è una serie TV britannica del network E4 che racconta gli adolescenti così come sono, in modo anche crudo e senza filtri, tra problemi e tematiche come l’amore, il sesso, i disturbi alimentari, le droghe, le dipendenze.
Con Skam Italia oltre al mood “impegnato”, Skins ha in comune la scelta dell’impianto antologico: ogni due stagioni assistiamo a un turnover dei personaggi, man mano questi si diplomano.
Tra i volti della serie TV ricordiamo anche Nicholas Hoult e Dev Patel, ora attori affermati.
Élite (2018 - )
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Élite è molto meno “politically correct” di Skam Italia, ma è accomunato per il fatto di essere un teen drama, coevo e con personaggi iconici e indimenticabili, anche se meno puri e ingenui rispetto ai ragazzi del liceo romano.
Élite si addentra in storie più perverse e, a differenza di Skam Italia, porta avanti una trama giallo-crime.
Alla fine, però, i protagonisti si trovano – nel modo più cruento, visto che devono convivere con le conseguenze dell’omicidio di una compagna di classe – a crescere, a maturare, esattamente come quelli di Skam.
Alla fine della terza stagione il gruppo di Las Encinas si diploma e trae le conclusioni sui tre anni trascorsi, proprio come il gruppo romano di Eva, Giovanni, Martino e gli altri.
Skam Italia ha lanciato giovani attori come Ludovico Tersigni o Ludovica Martino, che si stanno cimentando con altri ruoli. Élite, allo stesso modo, ha reso famosa la giovane e carismatica Ester Exposito.
Shameless (2011 - )
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Anche Shameless racconta la storia di una ragazza giovane, ma con la testa sulle spalle. Fiona Gallagher viene da una famiglia disfunzionale di South Side di Chicago.
Fiona ha cinque fratelli e un padre alcolista e con tossicodipendenze, per cui è lei a doversi occupare della famiglia, a volte anche con metodi non ortodossi.
Con Skam Italia, Shameless ha in comune il pregio di mostrare le risorse dei più giovani e far scoprire che hanno più capacità, intelligenza e cuore di quanto si possa immaginare.
Nel ruolo di Fiona troviamo Emmy Rossum, mentre William H. Macy è suo padre Frank.
The Carrie Diaries (2013-2014)
Un prequel della serie di successo #Sex and the City, che racconta l’adolescenza di Carrie, sedicenne di provincia negli anni ’80 alle prese con il lutto della madre e la vita con il padre, che le procura uno stage in un ufficio legale di Manhattan per cominciare a coronare il suo sogno di trasferirsi a New York.
Carrie si divide tra il liceo, e i suoi amici, e la Grande Mela, dove comincia a conoscere quel mondo incantato, che poi diventerà a casa sua.
Come Skam Italia anche The Carrie Diaries è un racconto di una (particolare) formazione, ma in questo caso la “ragazza formata” è la futura icona del piccolo schermo Carrie Bradshaw.
Tredici (2017-2020)
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Serie creata da Brian Yorkey e prodotta da Selena Gomez per sensibilizzare i più giovani sul tema del bullismo.
L’impatto è estremamente più drammatico rispetto a Skam. Non ci sono molti inserti comedy in questa serie, ma l’aspetto in comune è l’intento educativo.
Una ragazza in un liceo californiano, Hannah Baker, si toglie la vita e lascia una dolorosa eredità ai compagni di scuola: delle cassette incise su un vecchio mangianastri, in cui racconta i motivi che l’hanno portata al suicidio.
Un suo compagno di classe innamorato di lei, Clay, indagherà per far emergere le responsabilità, sue e degli altri, dei ragazzi e delle istituzioni, per questo terribile gesto.
Anche questa serie ha lanciato una schiera di giovani attori come Katherine Langford, poi reclutata in #Cursed.
I liceali (2008-2011)
Serie italiana di fine anni Duemila su un gruppo di liceali di un prestigioso liceo romano e sul loro insegnante di lettere, Antonio Cicerino (interpretato da Giorgio Tirabassi).
Cicerino si trasferisce nella capitale dal paesino di Roccastorta, insieme alla figlia Elena. Inizialmente i due avranno difficoltà ad ambientarsi in una grande città, ma poi riusciranno a trovare la loro dimensione, grazie ai compagni di classe di Elena e grazie a Enrica Sabatini, una collega del professore.
Tra gite scolastiche, primi amori e lezioni di letteratura (e di vita), il gruppo dei liceali arriverà alla maturità.
Euphoria (2019 - )
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Serie scandalo sul mondo degli adolescenti, raccontata con un linguaggio innovativo. Protagonista è Zendaya, che interpreta Rue, una ragazza diciassettenne tossicodipendente di una cittadina di provincia. Rue si avvicina a una ragazza transessuale, Jules, appena arrivata da un’altra scuola.
La serie racconta senza filtri la nuova realtà giovanile tra sesso causale, social, droghe, videoriprese e sigarette elettroniche. Euphoria non ha freni nel descrivere situazioni estreme, ma con l’intento di dare una visione nuova, meno edulcorata, dell’universo dei più giovani.
Come Skam Italia, Euphoria è una serie antologica, che cambia il punto di vista sui personaggi.
Chiamatemi Anna (2017-2019)
Questa serie Netflix è un (riuscito) adattamento dei libri di Lucy Maud Montgomery sulla saga di Anna dai capelli rossi.
Rispetto a Skam cambiano l’origine e l’ambientazione, ma alcune dinamiche adolescenziali di crescita, trasformazione e maturazione possono unire come un leitmotiv concettuale le due serie.
Anna deve crescere in un mondo in cui è “diversa”, per essere stata adottata ma anche per la sua anima di spirito libero. A scuola, però, troverà tanti spunti per arricchirsi e accettarsi, e tante persone (coetanei come educatori) in grado di sostenerla e darle il loro affetto.
Amybeth McNulty ha decisamente il physique du rôle: è l’Anna Shirley che ci siamo sempre immaginati. E lo stesso vale per Lucas Jade Zumann, che veste i panni di Gilbert Blythe.
Baby (2018 - )
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Baby non ha l’intento educativo e leggero di Skam, ma si colloca più sul terreno del racconto sociale e di una velata denuncia. La storia è ispirata a un fatto di cronaca, lo scandalo delle baby squillo di Parioli, ragazze di buona famiglia che si prostituivano in cambio di regali.
In comune con Skam ha la città di ambientazione e l’età raccontata, quella teen, anche se questi adolescenti sono sicuramente più “drammatici” e spregiudicati degli ingenui protagonisti di Skam.
Chiara e Ludovica sono le due protagoniste, ragazze che s’incontrano al liceo e, fin troppo abituate a situazioni scomode, trovano conforto l’una nell’altra. Per caso s’inseriranno in un giro di squillo, da cui sarà molto difficile uscire.
Come Skam o Élite, anche Baby ha lanciato una generazione Z di attori, tra cui Benedetta Porcaroli e Alice Pagan, ma anche Lorenzo Zurzolo (che abbiamo visto in Sotto il sole di Riccione) e Brando Pacitto, già noto per L’estate addosso.
Riverdale (2017 - )
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Teen drama ispirato ai fumetti di Archie Comics e con protagonista Archie Andrews, interpretato da KJ Apa. La storia è ambientata nella fittizia cittadina nordamericana di Riverdale, famosa per il commercio del legname e dello sciroppo d’acero, dove a ogni stagione Archie, Betty e gli altri saranno chiamati a risolvere dei misteri, a partire dal misterioso assassinio di Jason Blossom.
Bisognerà scrosare la facciata di Riverdale per scoprirne i segreti più oscuri. Questo si incrocia con le trame sentimentali dei ragazzi che frequentano la stessa scuola: Archie, la sua migliore amica Betty, la nuova arrivata Veronica e l’intelligente Jughead.
Eyewitness (2016-2017)
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Anche la serie americana Eyewitness, come Skam Italia, è basata su un format norvegese, ovvero Øyevitne.
La storia parla di due ragazzi del liceo, Philip e Lukas, che, appartatisi in un capanno nel cuore del bosco dove si lasciano andare alla passione, sono involontariamente testimoni di un triplice omicidio. Dovranno così districare la matassa tra il mistero, su cui indaga la madre di uno di loro, sceriffo della contea, e capire i reali sentimenti che li legano.
Lukas, in particolare, non accetta la sua omosessualità e quello che è successo con l’amico.
Faking it (2014-2016)
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Teen serie create per MTV da Dana Min Goodman e Julia Wolov, racconta dell’equivoco in cui scivolano due amiche del cuore, Karma Ashcroft e Amy Raudenfel, in cerca di popolarità al liceo. Le due vengono erroneamente scambiate per una coppia, e questo le rende più in vista a scuola. E così decidono di mantenere la farsa per continuare a essere considerate e invitate alle feste.
Accostabile a Skam per mood, temi e atmosfere, Faking it è una serie da vedere tutta d’un fiato.
Non ho mai… (2020 - )
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La teen serie ha esordito su Netflix nel 2020, creata da Mindy Kaling e Lang Fisher.
Perfettamente in stile dramedy – un mood che ha in comune con Skam – racconta la storia di Devi Vishwakumar, una quindicenne indiana di seconda generazione, divisa tra le tradizioni della sua famiglia e la voglia di integrarsi con i suoi compagni di liceo, in California.
Protagonista di situazioni esilaranti, divertenti e commoventi, la protagonista Devi ha qualcosa in comune con Sana di Skam Italia: la difficoltà di una vita sospesa tra due culture, nella chiave della vita quotidiana dominata dai ragazzi, dalla scuola, dalle feste.
Skam Norvegia/Skam Francia/Skam Spagna/Skam Austin
Se la nostalgia per Skam Italia è insolubile, perché non andare a vedere Skam Norvegia?
La serie capostipite è stata creata da Julie Andem per la nuova piattaforma streaming della TV di stato, NRK.
La storia è ambientata a Oslo, nel lussuoso liceo Hartvig Nissen School, e i personaggi sono gli stessi di Skam Italia, con nomi uguali o diversi (Eva, Noora, Isak, Sana), e attraversano le stesse vicende.
Per chi fosse curioso di scoprire gli adattamenti internazionali di Skam, ci sono anche una versione francese e spagnola e ambientata ad Austin, in Texas.
Cosa ne pensate? Quale di queste serie vi ispira di più? E quali avete già visto?
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