Su Netflix è in procinto di arrivare un nuovo anime molto particolare e interessante, stiamo parlando di Dorohedoro, serie andata in onda di recente in Giappone, infatti risale soltanto a gennaio 2020. Come succede spesso nel mondo degli anime, anche Dorohedoro è tratto da un manga dell’autrice Q Hayashida, concluso nel 2018. La serie è sempre stata considerata molto particolare e visionaria, infatti questo seinen è molto diverso per tematiche e narrazione dallo standard delle opere nipponiche.
Dorohedoro ha molti elementi fantasy come la magia, stregoni, demoni e altre creature mostruose, ma l’autrice ha reinterpretato questi classici temi in maniera unica e anche piuttosto sopra le righe, dando un tocco di originalità alla storia. Questi aspetti particolari lo rendono sicuramente un anime da tenere d’occhio per chiunque cerchi un prodotto d’animazione giapponese diverso dal solito.
- Dorohedoro: la trama
- Dorohedoro: studio d'animazione e doppiatori
- Dov'è possibile vedere Dorohedoro
- Dorohedoro: il manga
Dorohedoro: la trama
La storia di Dorohedoro è ambientata in un mondo post-apocalittico diviso in due dimensioni separate: la città di Hole dove vivono gli umani e il mondo degli stregoni. Nonostante all’apparenza siano simili agli umani, gli stregoni sono stati creati da un demone chiamato Chidaruma che ha reso loro capaci di utilizzare abilità speciali tramite l’utilizzo della magia.
Gli stregoni hanno degli organi speciali che producono un fumo magico che è la fonte della loro magia. La gerarchia del mondo degli stregoni è definita dalla potenza delle loro abilità e dalla quantità di fumo magico che sono in grado di produrre. I più forti vivono nel lusso e hanno abilità molto potenti, come la capacità di far resuscitare i morti o controllare il tempo. I più deboli vivono invece nei bassifondi in miseria. Molti stregoni per migliorare le proprie capacità usano la chirurgia per farsi impiantare organi extra o utilizzano una polvere nera illegale.
Gli stregoni possono andare a piacimento nella città di Hole tramite dei portali magici, per poi fare pratica della loro magia su delle ignare vittime umane. Gli esseri umani normali possono fare ben poco contro la magia, ma nonostante ciò hanno organizzato dei gruppi di caccia agli stregoni per difendersi.
Il protagonista di questa storia è proprio uno di questi cacciatori chiamato Cayman. Per colpa di uno stregone la sua testa è stata trasformata in quella di una lucertola, in più non ricorda nulla del suo passato. Insieme alla sua amica Nikaido, va a caccia di stregoni proprio per individuare chi lo ha trasformato in quel modo. Molto particolare il metodo per capire se lo stregone catturato è quello che cerca. Cayman morde la testa del malcapitato, questo all’interno della bocca vede apparire la faccia di una strana persona che conferma o meno se lo stregone è quello responsabile della trasformazione. Cayman è molto forte contro gli stregoni, soprattutto perché è immune a qualsiasi effetto magico.
Ben presto le gesta di Cayman attraggono l’attenzione di En, un potente stregone a capo di un’organizzazione criminale nel mondo degli stregoni, che manda degli assassini a sistemarlo. Riuscirà Cayman a sopravvivere e a scoprire qualcosa sul suo passato?
Dorohedoro: studio d’animazione e doppiatori
L’anime di Dorohedoro è stato curato dallo Studio Mappa, con alla regia Yuichiro Hayashi. Tomoshiro Kishi si è occupato del character design. Le musiche e le sigle sono state composte dal gruppo (K)NoW_NAME. La prima stagione dell’anime è composta da 12 episodi e copre i primi sette volumi del manga.
I doppiatori principali giapponesi sono:
- Wataru Takagi (Cayman)
- Reina Kondo (Nikaido)
- Kenyuu Horiuchi (En)
- Yoshimasa Hosoya (Shin)
- Yu Kobayashi (Noi)
- Kengo Takanashi (Fujita)
- Miyu Tomita (Ebisu)
- Hisao Egawa (Vaux)
- Mitsuhiro Ichiki (Kasukabe)
- Mayu Udono (Kikurage)
- Songdo (Risu)
- Tetsu Inada (Tanba)
- Shinichiro Miki (Turchia)
- Hozumi Gouda (Asu)
- Anri Katsu (Chota)
Dov’è possibile vedere Dorohedoro?
La prima stagione di Dorohedoro, composta da 12 episodi, sarà disponibile su Netflix a partire dal 28 maggio.
Dorohedoro: il manga
Il manga di Dorohedoro è stato disegnato dall’autrice Q Hayashida che ha iniziato la serializzazione sulla rivista Monthly Ikki di Shogakukan nel 2000. Nel 2014 la rivista è stata chiusa e il manga è stato spostato sulla rivista Hibana. Nel 2017 anche Hibana fu chiusa e l’opera fu trasferita su Monthly Shonen Sunday fino alla sua conclusione nel settembre 2018.
Dorohedoro N° 2 - Ristampa - Planet Manga - Panini Comics – ITALIANO #MYCOMICS
Dorohedoro edizione italianaIl manga in totale conta 23 volumi realizzati in quasi vent’anni dall’autrice, i capitoli sono arrivati al numero 167 in totale. Lo scorso febbraio è stato pubblicato sulla rivista Monthly Shonen Sunday un capitolo speciale di 14 pagine ambientato dopo la fine del manga originale. In Italia il manga è stato pubblicato completamente da Planet Manga, l’etichetta dedicata al fumetto giapponese di Panini Comics.
Dorohedoro sarà disponibile su Netflix dal 28 maggio 2020.Dove si può vedere Dorohedoro?
Al momento non è stata confermata l’esistenza di una seconda stagione. Secondo quanto detto dal director, molto dipenderà da come reagiranno gli spettatori a questa prima stagione. Magari la messa in onda su Netflix potrebbe dare la giusta iniezione di popolarità per spingere la produzione a decidere di fare una seconda stagione. Il materiale per almeno altre due o tre stagioni indubbiamente non manca dato che non siamo neanche a un terzo della storia dopo la conclusione del dodicesimo e, per ora ultimo episodio. Nel frattempo è stata prevista la produzione di 6 OAV in arrivo a giugno da 5 minuti ciascuno, che verranno inseriti come extra per l’edizione in Blu-ray in Giappone.Esiste una seconda stagione dell'anime?
No, Q Hayashida nella sua carriera ha lavorato principalmente soltanto a Dorohedoro. Prima di iniziare con questo manga aveva disegnato le storie di Maken X, serie tratta da un videogioco. Dopo la conclusione di Dorohedoro l’autrice ha iniziato una nuova serie chiamata Dai Dark, nel 2019, ma attualmente conta ancora troppo poco materiale per vederla in Italia.Ci sono altri lavori di Q Hayashida editi in Italia?
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