10 film e serie da vedere su Netflix se vi è piaciuta la miniserie Clickbait

Se vi appassionano le storie che raccontano pregi e difetti di web e social media, non vi è sfuggito il cyber-thriller Clickbait su Netflix: ecco altri dieci titoli simili da recuperare nel catalogo della piattaforma.

Autore: Alessandro Zoppo ,

Nel ricco catalogo di Netflix ha riscosso particolare apprezzamento degli abbonati Clickbait, mini-serie in 8 episodi (ma non si esclude una seconda o più stagioni, come rivelato da Entertainment Weekly) creata da Tony Ayres e Christian White. Lo spunto di questo sottile cyber-thriller psicologico è quanto mai attuale: un ricco e benestante padre di famiglia (Adrian Grenier) viene rapito e online cominciano a circolare video inquietanti. A 5 milioni di visualizzazioni, l'uomo morirà. Ma chi c'è dietro questa macchinazione?

Temi come il lato oscuro del web e dei big data, le distorsioni dei social media, i segreti e le coperture delle personalità digitali hanno fatto finire subito #Clickbait nella Top 10 dei titoli più popolari di Netflix. Se avete apprezzato la mini-serie, avete visto e rivisto #Black Mirror e non sapete cosa guardare, ecco una lista con 10 film e serie TV simili da recuperare sulla piattaforma dalla grande N.

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The Great Hack - Privacy violata

Come funzionano i cookie, i dati personali e le preferenze su Internet? Che succede davvero quando si clicca "Accetto termini e condizioni" su Google o Instagram? Lo racconta questo premiatissimo documentario di Karim Amer e Jehane Noujaim, partendo dalle opache attività di Cambridge Analytica, la società che ha trafugato dati personali sugli utenti di Facebook a partire dal 2014.

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Followers

La serie originale giapponese della regista e showrunner Mika Ninagawa analizza come i social network influenzino il comportamento dei giovani (in particolare le donne) e quali sono i rischi restituiti dalle piattaforme. Un brillante racconto corale in 9 episodi che parte dal caso di un'attrice alle prime armi, Natsume Hyakuta (Elaiza Ikeda), diventata fortuitamente un fenomeno su Instagram grazie ad una foto della famosa fashion photographer Limi Nara (Miki Nakatani).

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You

Una serie che colpisce dritto allo stomaco dello spettatore, mettendo in scena in modo crudo e realistico lo spinoso – e tristemente attuale – tema dello stalking e dello scarto tra realtà e rete, identità virtuale e carnale. La stagione 3 debutta il 15 ottobre 2021 su Netflix e promette un ulteriore carico di ordinaria follia: Joe (Penn Badgley) e Love (Victoria Pedretti) sono diventati genitori di un bimbo, il piccolo Henry.

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Itaewon Class

Il K-drama di Kim Do-soo, ispirato all'omonimo webtoon di Jo Gwang-Jin e campione d'ascolti in patria, è la storia del dolce idealista Park Sae-ro-yi (Park Seo-joon) che apre un ristorante a Itaewon, sfidando tutto e tutti. Uno dei temi dominanti della serie (tra i tanti: Itaewon Class è diventata un vero e proprio fenomeno socio-culturale in Corea del Sud) è proprio la costruzione della popolarità sui social e il potere che ha un mezzo come Instagram di incidere – nel bene e nel male – sulla vita reale.

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Giù le mani dai gatti: caccia a un killer online

Mai scherzare con i meme dei gatti e le community di gattari. Non si può prevedere cosa potrebbe succedere quando ci si inciampa dentro. Lo dimostra la disturbante docu-serie true crime in tre parti di Mark Lewis, ricostruzione della torbida vicenda di Luka Rocco Magnotta, violento suprematista in cerca di celebrità che soffoca gattini e che, dopo aver rapito e ucciso uno studente cinese di ingegneria informatica, finisce inchiodato sul web da un gruppo di investigatori improvvisati. In fondo l'Internet delle cose non è poi così sorprendente.

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FYRE - La più grande festa mai avvenuta

Se sapete cos'è il Fyre Festival, allora probabilmente sapete pure che si è concluso in un disastro: quello che doveva essere "il più grande party mai avvenuto" si è rivelato una truffa clamorosa. L'hype è nato ed è diventato virale proprio sui social con i video promozionali di top model e influencer, che hanno fatto finire sold out i costosissimi biglietti per l'evento nel giro di 48 ore. Il documentario pop di Chris Smith ripercorre l'accaduto attraverso le testimonianze delle vittime, a dimostrazione che i social hanno creato un mondo dove il "profilo" conta più di quello che si sta realmente vendendo.

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The Social Dilemma

I social media stanno prendendo il sopravvento sui modelli di comportamento dei consumatori e chi crea gli algoritmi riesce ad influenzare e a cambiare costantemente il modo in cui le persone acquistano prodotti e abbracciano tendenze e contenuti su Internet. È la tesi del discusso documentario distopico di Jeff Orlowski, che restituisce un'immagine davvero agghiacciante di Facebook, Twitter e Instagram.

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Jamtara - Sabka Number Ayega

L'India è la nazione che detiene il primato mondiale di truffe online. Il fenomeno del phishing è al centro di questo crime drama in 10 episodi che porta alla luce l'intero processo delle frodi con mail ingannevoli. I protagonisti sono due cugini, Rocky e Sunny, che con operazioni aggressive di phishing hanno messo da parte un discreto gruzzoletto. Quando la polizia si mette sulle loro tracce, un politico locale prende i ragazzi sotto la sua protezione: non per giustizia o nobili scopi.

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Unfriended

L'horror diretto da Levan Gabriadze e prodotto da Timur Bekmambetov è girato tutto sullo schermo del computer della protagonista Blaire (Shelley Hennig) e dei suoi amici, prede di un utente misterioso che vuole vendicare la morte della defunta Laura (Heather Sossaman), adolescente che si è suicidata un anno prima a causa di un video imbarazzante diffuso in rete. Uno "screen movie" sul male che scorre tra le chat di Messenger, i post di Facebook e i video virali su YouTube. Con un sequel, #Unfriended: Dark Web, che non c'entra nulla con l'originale: si passa dal soprannaturale agli hacker "amanti" dello snuff.

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The Hater

Il quinto lungometraggio di Jan Komasa (il regista di #Corpus Christi, candidato all'Oscar come miglior film straniero e vincitore di 11 Orły, l'equivalente polacco di David e César) è il sequel spin-off del precedente Suicide Room (2011), nonché uno dei film più intelligenti e provocatori dell'intero catalogo Netflix.

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L'odiatore del titolo è Tomek (uno strepitoso Maciej Musiałowski), giovane studente di giurisprudenza di umili origini. Appena espulso dall'università, si insinua nella famiglia borghese e classista dei Krasucka, genitori dell'irrequieta amica d'infanzia Gabi. I Krasucka, suoi benefattori, in realtà lo disprezzano profondamente. Tomek comincia così a pianificare la sua vendetta, che passa dal lavoro in una spregiudicata agenzia pubblicitaria tra bot, troll e account falsi alla campagna elettorale per il candidato sindaco liberal di Varsavia. Sotto l'aggressività social, c'è l'ispirazione a fatti realmente accaduti. Un dato che rende The Hater ancora più urgente.

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