Hayao Miyazaki e la storia horror sulla vera natura di Totoro

Kenji Itoso, ex allievo di Hayao Miyazaki, durante un'intervista ha raccontato un interessante aneddoto su Totoro e la sua improbabile deriva horror.

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Il regista giapponese Kenji Itoso, ex allievo del celebre Hayao Miyazaki, lo scorso 10 giugno si trovava all'ambasciata finlandese a Tokyo per presentare il suo nuovo film d'animazione chiamato Santa Company: the Secret of Christmas, un film che celebra il 100esimo anniversario delle relazioni diplomatiche fra Giappone e Finlandia e che arriverà nei cinema giapponesi nel dicembre 2019.

Durante questa presentazione a Itoso è stato chiesto di raccontare com'era stata la sua esperienza come allievo dello Studio Ghibli sotto la guida di Hayao Miyazaki. La risposta del regista ha svelato alcuni retroscena sul famoso creatore di tanti importanti film d'animazione, tra cui La Città Incantata che ha vinto persino il premio Oscar, e anche una inaspettata verità su alcuni personaggi inventati dal maestro.

Durante un colloquio di gruppo ad alcuni aspiranti reclute dello Studio Ghibli, Miyazaki, insieme al famoso produttore Toshio Suzuki, chiese a una ragazza quali film avesse visto di recente. La donna rispose di aver visto Il mio vicino Totoro, che adorò talmente tanto da comprare numerosi gadget dedicati ai personaggi.

Studio Ghibli
Il mio vicino Totoro protagonisti

La risposta di Miyazaki fu abbastanza sconcertante, infatti disse alla donna che Totoro e gli altri esseri che apparivano nel film erano delle creature terribili e l'unico motivo per cui non hanno mangiato le due piccole protagoniste, Satsuki e Mei, era perché in quel momento non erano affamati.

Il regista guardò poi tutti i candidati che rimasero piuttosto sconvolti dalle dichiarazioni del creatore di Totoro, fino a quando Itoso decise di aprire bocca dicendo che Totoro ha i molari, che servono per mangiare erba come gli erbivori e in nessun modo avrebbe mai potuto mangiare Satsuki e Mei. Miyazaki si mise a ridere sentendo questa risposta.

Studio Ghibli
Neko Bus da Totoro

Successivamente Itoso scoprì che fu l'unico a passare quella fase del colloquio e chiese a Miyazaki come mai avesse deciso di fare una domanda a trabocchetto di quel tipo. Il regista risposte:

Nel campo dell'intrattenimento non bisogna abboccare a ogni storia che ci viene detta senza pensarci, l'importante è ragionare sempre con la propria testa.

Itoso ha concluso l'intervento dicendo che questo insegnamento è stato molto importante per lui e per la sua carriera.

Avreste mai immaginato che Miyazaki potesse essere così spiritoso nel parlare di uno dei suoi personaggi più iconici?

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