Hollywood: personaggi, fatti e riferimenti reali della serie Netflix

La serie TV Hollywood mischia personaggi di fantasia con personaggi realmente esistiti: ecco alcuni dei riferimenti storici dello show.

Autore: Giuseppe Benincasa ,

Dal primo maggio 2020, su Netflix, è disponibile la serie TV #Hollywood, che narra di un gruppo di ragazzi che sognano di sfondare nell'industria cinematografica.

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Lo show in 7 episodi, realizzato da Ryan Murphy e Ian Brennan, si presenta come una commedia dal buon ritmo e, grazie a una scrittura sapiente, riesce a mescolare la finzione con fatti realmente accaduti. Molti di questi sono poco conosciuti, ecco quindi alcuni dei personaggi, delle situazioni e dei film menzionati che hanno un effettivo riscontro nella realtà storica.

Per capire meglio il contesto nel quale si svolge la storia, è importante sapere che la serie è ambientata a Los Angeles subito dopo la Seconda Guerra Mondiale e più precisamente tra il 1947 e il 1948.

Attenzione: l'articolo è pieno di spoliler!

Ernie West

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Nello show, Ernie West rappresenta colui il quale non ce l'ha fatta. Ernie voleva diventare una star di Hollywood ma non ha avuto abbastanza fortuna e così ha aperto una attività molto particolare per poter vivere nella città degli angeli.

A Dreamland si può fare benzina ma si può anche andare a letto con uno degli uomini a disposizione.

Ebbene, il personaggio di West è ispirato a Scotty Bowers.

Bowers era un ex marine che, dopo la guerra, diventò uno dei toyboy più amati dalle star hollywoodiane. Bowers, come nella serie, lavorava in una stazione di benzina e da lì riusciva anche a organizzare serate piccanti con famose star di Hollywood, che spesso si trasformavano in orge.

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Questi incontri, così come le memorie di Bowers sono raccontate nella sua biografia/confessione dal titolo Full Service: My Adventures in Hollywood and the Secret Sex Lives of the Stars, uscito nel 2012 e poi "filmate" nel documentario Scotty and the Secret History of Hollywood del 2017.

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Full Service: My Adventures in Hollywood and the Secret Sex Lives of the Stars by Lionel Friedberg;Scotty Bowers(2013-02-01)

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Bowers ha raccontato dei famigerati party a bordo piscina del regista George Cukor (uno dei party viene mostrato nel terzo episodio dello show) e di aver fatto sesso - nei suoi 39 anni di carriera da gigolò - con Cary Grant, Katherine Hepburn, Spencer Tracy, Tyrone Power, Walter Pidgeon e molti altri. 

Scotty Bowers è morto all'età di 96 anni nell'ottobre 2019 per cause naturali.

Qui sotto si può vedere una immagine dello show con Ernie West, interpretato da Dylan McDermott:

Netflix
Il personaggio di Ernie West fuma una sigaretta
Dylan McDermott è Ernie West in Hollywood di Netflix

Rock Hudson e Henry Wilson

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Non è un mistero che il personaggio di Rock Hudson sia realmente esistito e non è nemmeno un mistero il fatto che l'attore fosse omosessuale. Ma, questo particolare, non fu mai rivelato al pubblico dal vero Rock Hudson, che temeva ripercussioni sulla sua carriera di attore.

L'omosessualità di Hudson era nota nell'ambiente e anche alla sua casa di produzione, Universal Pictures.

Per mantenere la fama da classico macho hollywodiano, Hudson cercò di nascondere in tutti i modi questa sua preferenza sessuale, fino a pagare migliaia di dollari - tramite Universal - alle riviste scandalistiche per non pubblicare foto o storie compromettenti.

Negli ultimi anni della sua vita, Hudson aveva contratto l'HIV ma continuava a vivere nella menzogna cercando di nascondere anche questo fatto, persino al suo compagno dell'epoca, fino a quando non fu costretto, per un evidente stato fisico decadente, a rivelarlo. Morì il 2 ottobre 1985.

Proprio per questa sua vita sessuale, nello show, il momento in cui l'attore americano si fa fotografare sul red carpet insieme al suo ragazzo diventa una scena "alternativa" molto importante che, se avesse realmente avuto luogo, avrebbe potuto "liberare" l'anima tormentata del vero Rock Hudson.

Nel quarto episodio di Hollywood, il personaggio di Rock Hudson (interpretato da Jake Picking) parla del suo patrigno.

Ebbene, anche quel riferimento è reale. Infatti il patrigno dell'attore, Wallace Fitzgerald, era un ex marine alcoolizzato che lo picchiava ripetutamente e si opponeva alle sue ambizioni da attore.

Il primo vero ruolo cinematografico di Rock Hudson arrivò nel 1950 e la sua immagine, così come il cambio di nome, fu davvero curata da Herny Wilson.

Molte delle informazioni sulla vita di Rock Hudson si trovano nella biografia All That Heaven Allows: A Biography of Rock Hudson uscita nel 2018 e scritta da Mark Griffin.

Qui sotto si può vedere il poster originale di uno dei film più famosi nel quale Hudson prese parte, Il Gigante:

Warner Bros.
Da sinistra: Rock Hudson, Elizabeth Taylor e James Dean
Il poster originale de Il Gigante con Rock Hudson (a sinistra), Elizabeth Taylor e James Dean

Questa biografia postuma ha parlato ampiamente anche di Herny Wilson, il manager realmente esistito di Hudson e nello show interpretato da un eccelso Jim Parsons (memorabile per il suo ruolo di Sheldon Cooper in #The Big Bang Theory).

Nella biografia, Wilson viene descritto come diabolico, disgustoso e predatore, proprio come rappresentato dalla miniserie Netflix. Wilson era omosessuale e, in comune con Hudson, aveva avuto un padre severo che lo mandò in un collegio per renderlo più virile, poiché aveva notato in suo figlio un accentuato lato femminile.

Anna May Wong

Anna May Wong è realmente esistita ed è considerata la prima star di Hollywood di origini cinesi. 

Nello show viene ben raccontato il suo percorso di star e la sua frustrazione per non essere impiegata in ruoli da protagonista per personaggi di origine cinese.

Il dramma che la Wong ha vissuto è reale e la sua storia, tra quelle narrate, è forse quella che più ha ispirato lo show. Infatti, il film a cui si fa riferimento, ovvero La buona Terra (The Good Earth) del 1937 avrebbe dovuto dare un ruolo di rilievo proprio a Wong, dato che la storia è incentrata su una donna cinese schiava che vive in una fattoria.

La realtà dei fatti racconta che la produzione firmata da MGM (Metro-Goldwyn-Mayer) impose al regista una attrice americana per il ruolo della protagonista cinese, dato che - secondo le idee del tempo - il pubblico americano non avrebbe mai accettato una attrice cinese per il ruolo principale. 

Luise Rainer così ebbe la parte e vinse davvero il premio Oscar che, probabilmente, avrebbe meritato Anna May Wong.

Questo fatto distrusse moralmente Anna May Wong che, come narrato in Hollywood, decise di non recitare più, fino a quando ben 5 anni dopo, nel 1942, tornò davanti la macchina da presa nel ruolo di protagonista per il film La dama di Chung-King.

Il "what if" della serie Hollywood che vede Wong (interpretata da Michelle Krusiec) premiata con l'Oscar ridà, seppure in finzione, pace alla memoria dell'attrice morta nel 1961.

La storia dell'attrice cinese è raccontata nel libro Anna May Wong: From Laundryman's Daughter to Hollywood Legend del 2012.

Paramount
Anna May Wong e Marlene Dietrich in una immagine in bianco e nero
Anna May Wong con Marlene Dietrich in Shanghai Express (1932)

Vivien Leigh

Il volto e il nome di Vivien Leigh sono legati al capolavoro di Via col vento del 1939 e del film Un tram che si chiama desiderio del 1951 (per entrambi i film, l'attrice si aggiudicò il premio Oscar per la miglior interpretazione).

Nello show, Leigh è interpretata da Katie McGuinness e la si può conoscere meglio nel terzo episodio quando, ospite in una delle serate organizzate da George Cukor, cita una sua battuta da Via col vento:

Perdindirindina.... guerra, guerra, guerra... Non ci si diverte più da nessuna parte con questa parola... ne ho fino alla cima dei capelli! Ma... la guerra non ci sarà! 

La battuta non è stata messa nello show solo come semplice easter egg ma per ricordare che l'attrice aveva una grande memoria, esercitata fin da piccola, grazie alla dedizione della madre.

Successivamente durante l'episodio, in una scena in camera con Ernie West, Leigh ha una crisi.

Queste crisi, purtroppo, non sono state aggiunte per rendere buffo il personaggio ma perché Leigh le aveva davvero.

Le crisi di Leigh iniziarono nel 1944 quando, dopo un aborto spontaneo, iniziò a vivere una lunga depressione, condita da crisi isteriche e maniacali.

Accusata di essere bipolare, Leigh fu sottoposta alla dannosa "terapia" dell'elettroshock e, nonostante ciò, si riprese per interpretare il ruolo di Blanche Dubois sia a teatro, con più di 300 repliche, che al cinema, nel progetto Un tram che si chiama desiderio

Questo ruolo, di dice, le entrò così in testa che l'attrice con problemi di personalità bipolare si convinse di essere davvero quel personaggio, finendo in un istituto psichiatrico.

Qui sotto si può vedere un documentario sulla vita dell'attrice:

Hattie McDaniel

In Hollywood, Queen Latifah interpreta il ruolo di Hattie McDaniel, ovvero quello  dell'attrice afroamericana meglio conosciuta per il suo ruolo di Mammy in Via col vento.

Nello show, la sua presenza è fondamentale per infondere coraggio alla giovane attrice di colore Camille e, in modo particolare, quando quest'ultima viene nominata ai premi Oscar per la sua interpretazione in Meg.

McDaniel racconta di quando si è presentata in nomination per la Miglior attrice non protagonista alla 12esima edizione degli Academy Awards, che si è tenuta il 29 febbraio 1940 al Cocoanut Grove dell'Hotel Ambassador di Los Angeles.

In quell'occasione, come racconta McDaniel nell'episodio 7 di Hollywood, l'hotel aveva delle forti restrizioni per la presenza delle persone di colore al suo interno e l'attrice non potè entrare insieme agli altri candidati e fu chiamata pochi istanti prima della sua premiazione.

Inoltre, all'after party con i vincitori della serata, McDaniel non fu invitata.

Qui sotto si può vedere il momento della premiazione nel 1940, presentata da Fay Bainter, durante la quale Hattie McDaniel ricevette la statuetta, ringraziò i membri dell'Academy e con le lacrime agli occhi disse che quello era il giorno più bello della sua vita e che nutriva la speranza che in futuro ci possa essere più riguardo per le attrici di colore.

Il Codice Hays

Per ben due volte, nel corso dello show Netflix, viene nominato il Codice Hays.

Questo consisteva in una serie di ferree regole da osservare per la realizzazione dei film a Hollywood. Tra le altre cose, non si potevano mostrare scene di nudo, balli particolarmente lussuriosi, droghe varie e le scene di omicidio non potevano essere esplicite.

Per quanto riguarda il film al quale lavorano i protagonisti di Hollywood, il problema era rappresentato dal rapporto sentimentale tra la protagonista Meg e il fidanzato interpretato da Jack Castello, poiché di razze diverse.

Il Codice Hays, che ha preso il nome dal suo promulgatore, è stato utilizzato dal 1930 al 1967 e nel 1934 diventò praticamente legge.

Dal 1967 a oggi è in utilizzo il sistema MPAA che consiglia o vieta il film per un determinato tipo di pubblico.

Peg Entwistle

Peg Entwistle è il titolo del film al centro della storia della serie TV e narra di una ragazza che arriva nella città degli angeli, per inseguire il suo sogno di diventare una star. Ma il destino non le è favorevole e così decide di porre fine alla sua vita, gettandosi dall'iconica insegna di Hollywood.

Il titolo del film è stato poi cambiato in Meg ma, di fatto, il "finto" film della serie televisiva racconta una storia realmente accaduta a Hollywood.

La vera Peg Entwistle era un'attrice inglese orfana che si è trasferita in America per trovare fama e gloria.

A Los Angeles, dopo un breve e sfortunatissimo matrimonio fallito che le portò anche guai finanziari, Peg fece un provino e ottenne una parte nel suo unico film dal titolo Thirteen Women.

Quando pensava di avercela fatta, lo studio cinematografico non le rinnovò il contratto a causa dei problemi finanziari derivati dalla Grande Depressione, così Peg, a ridosso dell'uscita cinematografica dell'unico film che aveva fatto, salì sulla H dell'insegna di Hollywood e si gettò di sotto, morendo all'età di 24 anni.

Il what if della serie omaggia questa sfortunata ragazza, regalandole notorietà e un finale del tutto diverso.

La storia di Peg Entwistle può essere letta nel libro Peg Entwistle and the Hollywood Sign Suicide: A Biography.

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Il film su Lee Miller

Nella serie, il personaggio di Jeanne Crandall ottiene il ruolo di protagonista nel film biografico su Lee Miller.

Elizabeth Lee Miller è stata una famosa modella e fotografa americana, corrispondente sul campo per la rivista Vogue durante la Seconda Guerra Mondiale. 

Durante la sua densa vita, Lee Miller fotografò molti artisti come Pablo Picasso e negli anni '50 fu accusata di essere una spia dell'Unione Sovietica.

La sua straordinaria vita dovrebbe essere raccontata in un film, attualmente in produzione per eOne, con protagonista Kate Winslet e basato sull'unica autobiografia autorizzata dal titolo The Lives of Lee Miller.

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La colonna sonora de Il Mago di Oz

Nell'ultimo episodio di Hollywood, il montatore Harry dice di aver salvato il montaggio del film Il Mago di Oz: alcuni dirigenti volevano tagliare la canzone Over the Rainbow dal film.

Ciò è successo veramente: fu proposto di tagliare la canzone cantata da Judy Garland, perché ritenuta superflua e accessoria al racconto del film. Fortunatamente il produttore e regista Mervin LeRoy si oppose a tale decisione e salvò il film dal taglio.

Il fotografo delle star

Era chiamato "il pittore delle star" ed era George Hurrell.

Questo appare nel quinto episodio dello show, mentre dirige e fotografa una sessioni di scatti ai due protagonisti del film Meg. 

Hurrell è riconosciuto come un maestro della fotografia, il primo a creare dei veri e propri ritratti delle star, usando la luce e trucchi del mestiere mai visti prima.

Hurrell ha praticamente immortalato i migliori attori dell'Hollywood d'oro come Rita Hayworth, Marlene Dietrich, Norma Shearer, Bette Davis, Carole Lombard, Joan Crawford, Clark Gable e Gary Cooper.

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Celebrità di passaggio

Tra le celebrità nominate o viste per poco tempo in Hollywood:

  • Paul Mini: attore in Scarface del 1932, nel film La buona terra del 1937 e di tanti altri film degli anni '30. Nominato all'Oscar 5 volte e vincitore di una statuetta nel 1937 per la Miglior interpretazione maschile nel film La vita del dottor Pasteur. Nominato nel primo episodio
  • Hedy Lamarr: leggendaria attrice degli anni '40, attivista contro il nazismo. Nominata nel primo episodio
  • Alan Ladd e Donna Reed vengono nominati nel primo episodio, come protagonisti di un film (non nominato) in lavorazione del regista John Farrow. Spulciando nelle loro filmografie, si scopre che il film in questione è Codice d'onore del 1948
  • Nel primo episodio, viene fatto riferimento a un film in lavorazione di Billy Wilder su un imperatore austriaco con gli attori Bing Crosby e Joan Fontaine. Il film è Il valzer dell'imperatore del 1948
  • Il regista e musicista Sidney Lanfield, molto attivo negli anni '30 e '40, viene nominato nel primo episodio
  • Cecil B. DeMille viene nominato nel primo episodio. È uno dei membri fondatori dell'Academy Awards nonché leggendario regista e produttore di film come I dieci comandamenti (1923 e anche della versione del 1956), Cleopatra (1934), Il più grande spettacolo del mondo (1952) e moltissimi altri. La sua carriera, iniziata nei primi anni '10 conta più di 150 progetti prodotti e altrettanti diretti
  • Nel secondo episodio viene nominato Irving Thalberg, ovvero uno dei membri fondatori dell'Academy, produttore di molti film degli anni '20 e degli anni '30
  • Gli attori William Powell (famoso per L'uomo ombra del 1934), Lana Turner (famosa per Il dottor Jekyll e Mr. Hyde del 1941) e Judy Garland (famosa per Il mago di Oz del 1939) vengono nominati nel secondo episodio in relazione al fatto di essere sotto contratto con MGM
  • Nel secondo episodio, l'attrice Barbara Stanwyck fa da spalla al giovane Rock Hudson per provare una scena. Stanwyck è stata inserita dalla American Film Institute all'11esimo posto tra le più grandi star del cinema. Nel 1982 ricevette il premio Oscar alla carriera ed è famosa per film come La via dei giganti (regia di Cecil B. DeMille) del 1939, Colpo di fulmine del 1941 e La fiamma del peccato del 1944
  • Durante un colloquio tra Henry Wilson e Rock Hudson si fa il nome di Charles Atlas. Questo negli anni '20 era un culturista di fama mondiale. Nominato nel secondo episodio
  • Howard Hughes che non ha bisogno di presentazioni viene nominato nel terzo episodio dal personaggio di Ace Amberg ma non per una delle sue produzioni cinematografiche ma, piuttosto, per essere riuscito a far decollare lo Spruce Goose. Questo era il soprannome dato al velivolo Hughes H-4 Hercules, progettato proprio da Hughes e costruito quasi interamente in legno. Il decollo è avvenuto il 2 novembre 1947 e questo, all'interno dello show, dà un importante collocazione temporale ai fatti narrati
  • Errol Flynn, attore di molti film action degli anni '30 e '40, viene nominato nel terzo episodio 
  • Gene Tierney e William Holden vengono nominati nella stessa frase nell'episodio 4, quando viene detto che "a ogni dama serve un gentiluomo". Entrambi erano attori di talento negli anni '40 e '50
  • Tra i nominati dell'episodio 4 c'è anche Humpherey Bogart, ovvero uno degli attori simbolo della Hollywood degli anni '30 e '40, famoso per Casablanca del 1942
  • Guy Madison è uno degli attori a colloquio con Herny Wilson nell'episodio 5 di Hollywood, per il suo aumento di peso a causa della dieta non proprio opportuna. L'attore vero ebbe un discreto successo sia al cinema che in TV, interpretando diversi ruoli western
  • Il ruolo di Ernie in Meg è quello di Darryl B. Selzman, ovvero l'unione dei personaggi Darryl Zanuck (dirigente di 20th Century Fox) e di Louis B. Mayer (capo di MGM). Inoltre, c'è il riferimento al controverso produttore David O. Selznick, nipote di Mayer
  • Nel sesto episodio, Henry Williams cita la campionessa di nuoto Esther Williams per quanto riguarda le sue spettacolari coreografie acquatiche
  • Nel sesto episodio, il montatore di Meg cita l'attrice Gloria Swanson, famosa negli anni '10 e '20, che grazie all'intervento di Cecil B. DeMille ebbe un buon contratto con Paramount
  • Nel terzo episodio dello show gli spettatori fanno la conoscenza di Tallulah Bankhead interpretata da Paget Brewster. Questo personaggio realmente esistito era una attrice di natura bisessuale che partecipava ai party di Cukor
  • Noël Coward, interpretato da Billy Boyd, è stato uno sceneggiatore e attore britannico protagonista, tra gli altri, del film Il giro del mondo in 80 giorni nel 1956 e di Un colpo all'italiana nel 1969

La 20esima Notte degli Oscar

A caratterizzare l'ultimo trepidante episodio di Hollywood c'è la grande Notte degli Oscar.

L'edizione alla quale partecipa Meg è la 20esima, svoltasi il 20 marzo del 1948.

Sul red carpet si vede Robert Montgomery come presentatore della serata. Questo ricevette diverse nomination ai premi Oscar e fu anche Presidente del sindacato di attori Screen Actors Guild. Sul tappeto rosso, si vede anche Rosalind Russell, che venne nominata 4 volte all'Oscar senza vincerlo ma, curiosamente, vinse ben 5 volte il Golden Globe.

Elizabeth Taylor, che non ha bisogno di presentazioni, si vede sul palco degli Academy Awards per introdurre sul palco Jeanne Crandell.

Durante lo show vengono presentate le categorie per le quali Meg è candidato, eccole nel dettaglio in confronto a ciò che accadde realmente:

Miglior attrice non protagonista

In questa categoria nello show vengono nominati Celeste Holm per Barriera Invisibile (Gentleman's Agreement), Anne Revere per Barriera Invisibile, Gloria Grahame per Odio implacabile (Crossfire), Marjorie Main per Io e l'uovo (The Egg and I) e Anne May Wong per Meg.

Quest'ultima ha preso il posto di Ethel Barrymore per Il caso Paradine (The Paradine Case) e ha vinto la statuetta al posto di Celeste Holm che se l'aggiudicò realmente.

Miglior attore non protagonista

Questa categoria è stata presentata dall'attore Ernest Borgnine, famoso per il film Marty, vita di un timido e per la serie TV Un equipaggio tutto matto.

In questa categoria nello show vengono nominati Charles Bickford per La moglie celebre (The Farmer's Daughter), Richard Widmark per Il bacio della morte (Kiss of Death), Thomas Gomez per Fiesta e sangue (Ride the Pink Horse), Edmund Gwenn per Miracolo nella 34esima strada (Miracle on 34th Street) e Jack Costello per Meg.

Quest'ultimo ha preso il posto di Robert Ryan per Odio implacabile. La vittoria di Gwenn coincide con ciò che è successo realmente.

Miglior sceneggiatura originale

In questa categoria nello show vengono nominati Sidney Sheldon per Vento di primavera (The Bachelor and the Bobby-Soxer), Abraham Polonsky per Anima e corpo (Body and Soul), Charlie Chaplin per Monsieur Verdoux,  Ruth Gordon e Garson Kanin per Doppia Vita (A Double Life) e Archie Coleman per Meg.

Quest'ultimo ha preso il posto di Sergio Amidei, Adolfo Franci, Cesare Giulio Viola e Cesare Zavattini per il noto film italiano Sciuscià, diretto da Vittorio De Sica.

Nella realtà, l'Oscar andò a Sidney Sheldon.

Miglior regia

Questa categoria, nello show, è presentata dall'attore realmente esistito Donald Crisp.

In questa categoria, nel settimo episodio di Hollywood, vengono nominati Elia Kazan per Barriera Invisibile, George Cukor per Doppia vita, Henry Koster per La moglie del vescovo (The Bishop's Wife), David Lean per Grandi speranze (Great Expectations) e Raymond Ainsley per Meg.

Quest'ultimo ha preso il posto di Edward Dmytryk per Odio implacabile e ha vinto al posto di Kazan.

Miglior attrice protagonista

In questa categoria, nella serie Netflix, vengono nominati Loretta Young per La moglie celebre, Joan Crawford per Anime in delirio (Possessed), Rosalind Russell per Il lutto si addice ad Elettra (Mourning Becomes Electra), Susan Hayward per Una donna distrusse (Smash-Up, the Story of a Woman) e Camille per Meg.

Quest'ultima ha preso il posto di Dorothy McGuire per Barriera Invisibile e ha vinto al posto di Loretta Young.

Miglior film

Meg è stato premiato come miglior film ma nella realtà, quell'anno, agli Academy Awards vinse Barriera Invisibile di 20th Century Fox.

Qui sotto si può vedere un video di alcuni momenti della 20esima edizione. Come si può osservare, la scenografia è riprodotta fedelmente dallo show Netflix:

Hollywood è disponibile sul servizio streaming di Netflix: scrivete cosa ne pensate della serie nel box qui sotto!

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