Nell'autunno 2019, il pubblico di Rai 1 ha fatto la conoscenza di Imma Tataranni, personaggio nato dalla penna della scrittrice lucana Mariolina Venezia diventato protagonista della serie TV Imma Tataranni - Sostituto Procuratore. Prodotta da Rai Fiction e ITV Movie, la fiction interpretata da Vanessa Scalera si è rivelata un grande successo, tanto che poco dopo la conclusione della prima stagione è stata subito confermata la seconda.
Ritroveremo molto presto sul piccolo schermo Imma Tataranni, Sostituto Procuratore a Matera, sposata con Pietro (Massimiliano Gallo) e madre di una figlia adolescente, Valentina (Alice Azzariti). Tra un'indagine e l'altra, durante la prima stagione, Imma si avvicina al giovane appuntato Ippazio Calogiuri (Alessio Lapice): i due, negli episodi già andati in onda, hanno sgominato traffici illeciti e uomini di potere corrotti, ma soprattutto hanno vissuto - seppure solo nei sogni e nei pensieri - una sorta di storia d'amore.
Imma è una donna dal carattere difficile, quasi impossibile, e questo le crea non pochi problemi sul lavoro, in particolar modo con il Procuratore Capo Alessandro Vitali (Carlo Buccirosso). Sul finire della prima stagione, per lei c'è aria di trasferimento, ma durante l'episodio finale scopriamo che la ritroveremo ancora a Matera.
La seconda stagione dovrebbe andare in onda nel 2021 e seguirà la trama di Via del Riscatto, il quarto romanzo che Mariolina Venezia ha dedicato al personaggio di Imma. In attesa di saperne di più, ripercorriamo insieme il finale della prima stagione di #Imma Tataranni - Sostituto Procuratore.
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Come finisce Imma Tataranni - Sostituto Procuratore? Il finale della prima stagione
L'ultimo episodio, Dalla parte degli ultimi, inizia con un sogno di Imma. La donna si immagina sdraiata sul lettino nello studio di uno psicologo - che è il suo capo Vitali! - e di sfogarsi con lui. Nel sogno, Imma viene arrestata e giudicata, con tanto di deposizione di Ippazio come testimone d'accusa, per alto tradimento ai danni del marito Pietro. Ippazio nel sogno confessa che i due sono sempre stati amanti e invita Imma a riflettere sui suoi desideri e i suoi sogni proibiti.
Imma si sveglia dal sogno di soprassalto per lo squillare del telefono e trova il marito Pietro riverso in bagno a vomitare. Al telefono c'è Don Mariano (Antonio Gerardi), che invita Imma a vedersi subito nei pressi di una pompa di benzina. Imma accetta ma intanto si appresta ad aiutare Pietro, che si sente male e sviene: l'uomo deve essere portato in ospedale, presumibilmente per un'intossicazione alimentare. Intanto, Don Mariano aspetta Imma, che però tarda ad arrivare perché è all'ospedale con Pietro, che lei sa essere andato a cena la sera precedente con un collega. Imma, a quel punto, telefona il collega Ridolfi, che però smentisce la versione raccontata da Pietro: i due non sono stati a cena insieme e lei lo capisce immediatamente.
Arrivata in Procura, Imma trova la segretaria Diana che, affranta, le comunica che Don Mariano è stato ucciso investito da una macchina nei pressi della pompa di benzina. Imma - che non riferisce a nessuno di aver ricevuto una telefonata del prete - si reca alla piazzola in questione e osserva il luogo dove è stato investito Don Mariano, notando che ci sono delle telecamere che potrebbero essere d'aiuto. Intanto accorre anche Ippazio, che le chiede di suo marito Pietro. Sul luogo dell'incidente, Imma riceve aggiornamenti dall'appuntato e gli chiede di procurarsi i filmati delle telecamere di sicurezza. Risulta che l'auto che ha ucciso Don Mariano è passata sul cadavere almeno due volte e Imma si rende conto che manca il tablet da cui il prete non si separava mai. Intanto, i rapporti tra lei e Ippazio sono sempre più tesi.
Arriviamo alla fondazione benefica gestita da Don Mariano, dove la sua domestica Ilona svela a Imma che il prete veniva continuamente minacciato di morte. Il figlio della donna, Samuel, accompagna Imma nell'ufficio di Don Mariano per cercare il tablet, ma non riescono a trovarlo. Alla fondazione arrivano anche l'imprenditore Antonio Scaglione - il principale finanziatore della fondazione che, tempo prima, era stato aiutato dal prete contro gli usurai - e Sergio e Caterina, genitori di un ex drogato che il parroco aveva fatto uscire dal tunnel della dipendenza. Tutti accusano le istituzioni di aver abbandonato il prete in un momento difficile, fatto di minacce sempre più incalzanti.
Intanto, in ospedale Valentina e Imma vegliano su Pietro, che si sta gradualmente riprendendo. Approfittando di un suo momento di riposo, Imma controlla le chat del marito e scopre che la sera prima ha cenato con la sassofonista Cinzia. Imma chiede a Diana di convocare immediatamente un tale Mottola, che in passato aveva avuto problemi con Don Mariano. Durante una conversazione in Procura con Imma, Mottola accusa Don Mariano di non averlo aiutato con i suoi debiti e di prendere una percentuale per aiutare gli imprenditori contro gli usurai. Imma lo rimprovera e gli chiede chiaramente se qualcuno anni prima gli avesse chiesto di querelare Don Mariano. L'uomo nega e si allontana dalla Procura, destando sempre più sospetti in Imma.
Intanto, arrivano i tabulati telefonici che attestano la telefonata tra il prete e Imma poco prima del suo decesso. A quel punto, la Tataranni si vede costretta a svelare tutto a Ippazio: gli racconta che il prete l'aveva chiamata per un incontro urgente, che non doveva svolgersi però in Procura, senza accennarle il motivo. Ippazio e Imma hanno uno scontro: il giovane appuntato si sente escluso e non capisce perché i due non riescano più ad avere un rapporto sincero. Dai tabulati emergono anche alcune telefonate che Don Mariano aveva fatto ad alcuni membri della sua associazione Anti Usura. Un solo numero risulta sconosciuto, quello di un certo Pasquale Iannuzzi, che pare covasse risentimento nei riguardi del prete perché aveva aiutato sua moglie, vittima di percosse, a nascondersi.
Pietro è ancora in ospedale e, dopo aver tentato di nascondere la verità alla moglie, le svela di essere stato a cena con la sassofonista Cinzia, ma che tra loro non c'è mai stato niente. Tra Imma e Pietro sembra esserci un chiarimento. Frattanto, Ippazio ha scoperto che Iannuzzi, anni prima, è stato condannato per favoreggiamento nei riguardi di un membro della Sacra Corona Unita, che possiede un camion che usa per lavoro e che ha alle spalle svariate denunce per maltrattamenti. Imma capisce che Don Mariano è stato ucciso perché aveva scoperto qualcosa di molto grosso, mentre Ippazio crede che sia stato Mottola a uccidere il prete per un semplice movente personale. Le indagini proseguono e Mottola confessa di aver ucciso Don Mariano perché convinto che lui e sua moglie avessero una relazione. Imma, però, non crede a questa versione dei fatti e per questo le viene tolto il caso da Vitali.
Frustrata dall'accaduto, decide di fare visita alla tomba di Don Mariano dove il custode del cimitero le svela di aver visto proprio lì, dopo il funerale, Iannuzzi in un profondo stato di sconforto e disperazione. L'uomo, pochi giorni dopo, è stato accoltellato e ora si trova in ospedale. Imma, dopo aver visionato le immagini delle telecamere della pompa di benzina, capisce che Don Mariano voleva incontrare lei e Iannuzzi insieme, ma che l'uomo non fosse d'accordo. Secondo Imma e Ippazio, Iannuzzi sta coprendo qualcuno perché aveva stretto un patto: uccidere Don Mariano in cambio di soldi per dare un vitalizio alla moglie, visto che lui è malato terminale di leucemia. L'uomo, intanto, scappa dall'ospedale dov'era ricoverato e viene brutalmente ucciso. La verità inizia a venire a galla: il campo in cui è stato ritrovato Don Mariano nasconde rifiuti tossici e Iannuzzi era coinvolto. Il prete voleva che gli parlasse di tutti i suoi viaggi e di come, aiutando questo traffico illecito, si fosse ammalato.
Servendosi dell'aiuto di Samuel, il figlio di Ilona, Imma scopre che Don Mariano aveva scaricato delle foto sul tablet scomparso. Si tratta di un dossier inerente la costruzione di un centro residenziale il cui appalto è di Scaglione, tra i principali finanziatori della fondazione del parroco. Anche in quel luogo sono seppelliti dei rifiuti tossici e Don Mariano lo aveva scoperto. Così, Imma va da Scaglione e gli spiega tutto, svelandogli che Iannuzzi era malato di leucemia e che era stato il clan dei Mazzocca a chiedergli di uccidere Don Mariano. Qualche giorno dopo, l'uomo gli invia il tablet di Don Mariano e si suicida: era all'oscuro della faccenda dei rifiuti tossici, pensava si trattasse solo di una delle tante speculazioni edilizie cui si era prestato negli anni. Don Mariano, però, aveva scoperto il suo coinvolgimento.
Il caso è risolto e durante la processione della Madonna della Bruna Ippazio e Imma finiscono di ultimare degli avvisi di garanzia. Il ragazzo si apre con Imma sulla sua irrequietudine e le confessa che è geloso di lei, del marito, della famiglia, di tutti quelli che possono passare del tempo con lei al di fuori del lavoro. Il ragazzo è praticamente in lacrime e Imma è visibilmente colpita. Colta da un impeto di passione, lo bacia chiedendogli poi di dimenticarsi dell'accaduto.
Squilla il telefono di Imma, che scappa dall'ufficio e raggiunge Pietro e Valentina alla processione. Arriva un messaggio di Porzia, la donna delle pulizie, che informa Imma che in procura vogliono trasferirla, ma Vitali - con cui Imma parla da un balcone all'altro durante la processione - le dice di aver trovato in lei uno dei magistrati più capaci che abbia mai conosciuto e di non avere intenzione di mandarla via solo per il suo carattere difficile. La Tataranni è sollevata e soddisfatta, mentre dall'altro lato della strada vede Ippazio, con cui si scambia un tenero sguardo.
Tutti gli episodi della prima stagione sono disponibili in streaming su RaiPlay. Le repliche di Imma Tataranni - Sostituto Procuratore, inoltre, andranno in onda su Rai 1 in prima serata a partire dal 15 settembre.Dove si possono vedere le repliche di Imma Tataranni - Sostituto Procuratore?
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