Intelligenza artificiale: un film animato con IA è in gara ad un Festival del cinema

Un lungometraggio animato realizzato con l'intelligenza artificiale è entrato nella lista di film in concorso per il Festival del Cinema d'Animazione di Annecy che si svolgerà a giugno. Il titolo del film è Who Said Death Is Beautiful?, ed a realizzarla è stato Ryo Nakajima che si è occupato della regia, mentre la sceneggiatura è stata curata da Takahiro Tsuzuki e Reiko Honjo.

Ecco il trailer del film Who Said Death Is Beautiful?

Nella storia viene raccontato di un Giappone assediato dagli zombi, e di una ragazza di nome Rika, che è stata contagiata dal morbo. Assieme alla sorella Yuna ed al geniale Rei saranno protagonisti di fughe ed eventi che faranno porre loro una domanda: si può ancora avere speranza? 

Perché un film animato con l'intelligenza artificiale è in concorso ad un Festival

La decisione presa dal Festival del Cinema d'Animazione di Annecy ha suscitato alcune discussioni. Il direttore artistico Marcel Jean ha dichiarato:

Non abbiamo alcuna regola che proibisce l'uso dell'intelligenza artificiale. Credo che sia importante essere attenti all'evoluzione delle cose e reagire con consapevolezza, sensibilità e senso artistico, ovvero le caratteristiche di un comitato di selezione. L'arrivo dell'AI nella creazione fa proprio spuntare fuori una serie di domande che ci obbligano a pensare. L'anno scorso abbiamo selezionato un cortometraggio chiamato Algodreams, realizzato da Vladimir Todorovic, nella categoria "Off-Limits". Nel 2021, il cineasta ha anche vinto il primo premio di quella sezione per un altro suo film, Tunable Mimoid. Todorovic ha usato l'intelligenza artificiale nel suo film.

E poi ha continuato:

Quest'anno abbiamo ricevuto un grande numero di opere realizzate con l'IA. La maggior parte di queste non hanno una visione, una coscienza, nemmeno una sensibilità dietro l'uso della tecnologia. Però, in alcuni di questi lavori, si intravede un raggio di luce. Fanno venire in mente delle questioni su cui riteniamo che il pubblico, l'industria, la giuria debbano riflettere.

Immagine Annecyfestival.com