Largamente anticipato da rumors e anticipazioni, LEGO ha annunciato e presentato ufficialmente il set LEGO Icons #10327 Dune Atreides Ornitottero Reale, che riproduce l'iconico velivolo visto in Dune - Parte 1, il film con la regia di Denis Villeneuve che ha portato nuovamente sul grande schermo la storia raccontata nei romanzi di Frank Herbert.
Progettato e sviluppato in collaborazione con Legendary Entertainment, il modello costruibile incluso nel set e composto da 1.369 pezzi riproduce l'incredibile design dell'Ornitottero di Dune e del suo motore ad ala battente, in grado di imitare il battito e il ronzio degli insetti, ha otto pale che possono essere non solo azionate per "volare" ma anche ripiegate di 180 gradi per effettuare picchiate, proprio come si vede in una delle scene più adrenaliniche della pellicola di Denis Villeneuve (nel video qui sotto).
Oltre a questa caratteristica molto particolare, il modello include anche il carrello di atterraggio azionabile e ripiegabile.
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E' Michael Psiaki stesso, il senior LEGO Designer che ha progettato il set, a mostrarne il funzionamento in questo video girato da Jay Ong durante gli scorsi RLFM Days a Billund, dove LEGO ha sede.
Incluse nel set si potranno trovare le Minifigure di Paul Atreides, Lady Jessica, Gurney Halleck, Chani, Leto Atreides, Liet Kynes, Duncan Idaho e del Barone Harkonnen, quest'ultima completa della inconfondibile, lunga veste indossata dal personaggio nel film.
Una volta costruito, il modello misura 23 cm di altezza, 57 cm di lunghezza e 79 cm di larghezza.
Michael Psiaki, il Designer LEGO che ha progettato il set (e noto ai fan e appassionati per aver progettato alcuni dei set recenti tra i più apprezzati come ad esempio la Ford Mustang e la Porsche 911, l'astronave Galaxy Explorer e la Ecto-1, oltre al recente e stupendo Giardino Tranquillo), ha dichiarato:
Come i fan di tutto il mondo, anche noi siamo stati completamente rapiti dall'epico Dune quando è uscito nelle sale. Dune: Parte Due è stata l'occasione perfetta per dare vita a questa iconica astronave in mattoncini LEGO. Gli appassionati possono ora ricreare questa imponente nave con dettagli sorprendenti, per poterla esporre con soddisfazione e ricreare direttamente a casa le loro scene preferite dell'epica saga.
Gli ha fatto eco Amber Sheppo, Vice Presidente, Consumer Products and Partnerships di Legendary Entertainment, che ha aggiunto:
Trasformare uno dei più iconici simboli di Dune in un capolavoro LEGO è sempre stato il nostro sogno. Il design unico e creativo di questo prodotto si allinea perfettamente sia con lo spirito di Dune che con quello del Gruppo LEGO e non vediamo l'ora che i fan di tutte le età possano godere di questa entusiasmante esperienza di costruzione.
Il set è già disponibile in pre-ordine, con consegna a partire dal prossimo 1° febbraio 2024, data a partire dalla quale sarà posto normalmente in vendita su lego.com e presso i LEGO (Certified) Store e che anticipa di poco più di un mese l'uscita nelle sale di Dune - Parte 2, prevista per il successivo 15 marzo 2024.
Curiosità
Il primo progetto di Ornitottero lo si deve al nostro Leonardo da Vinci, i cui disegni sono inseriti nel suo leggendario Codice atlantico. Nell'immagine qui sotto, la replica in scala reale del modello leonardesco esposta a Volandia - Parco e Museo del Volo.
Trascorsero però quasi quattro secoli prima che il francese Gustave Trouvè realizzasse un primo modello funzionante: un dispositivo dotato di ali che venivano azionate da un rapido susseguirsi di spari di cartucce di pistola. Questo stratagemma ingegnoso permise un volo di circa 80 metri, un risultato senza precedenti nella storia dell'aviazione.
Nel 1890, circa vent'anni dopo questo primo volo storico, Lawrence Hargrave costruì vari modelli di ornitotteri che funzionavano grazie al vapore o all'aria compressa. Fu solo negli anni '30 del XX secolo che l'idea di utilizzare motori a pistoni interni cominciò a prendere piede. Nel corso degli anni, gli Ornitotteri hanno in gran parte perso popolarità, ad eccezione di alcuni modelli sperimentali, spesso parte di progetti universitari. L'interesse dell'industria si è invece concentrato sul miglioramento di altri tipi di aeromobili, notevolmente più capaci in termini di carico.
Uno dei principali limiti degli Ornitotteri costruiti fino ad oggi è la loro incapacità di trasportare carichi significativi. La domanda che rimane aperta è quindi se sia possibile o meno sviluppare Ornitotteri in grado di trasportare persone in modo efficiente e di condurre operazioni di ricognizione e analisi scientifica, magari su un altro pianeta. La risposta a questa domanda è complessa. Il principio di base che regola il funzionamento degli Ornitotteri è la generazione di portanza.
Tuttavia, a differenza degli aeroplani tradizionali, gli Ornitotteri si sollevano in aria grazie al battito delle ali, che invece sono fisse nel caso di qualunque altro tipo di velivolo o aeromobile. Questo significa che per spostarsi in avanti, le ali degli ornitotteri devono variare l'angolo durante il battito, simile a quanto fanno insetti e uccelli. In caso contrario, la resistenza aerodinamica sarebbe così elevata da impedire qualsiasi movimento. Ci sarebbero quindi sfide significative legate al trovare il sistema di generare la velocità di battito richiesta alle ali e alla conseguente generazione della potenza necessaria per ottenerla. Attualmente, le tecnologie disponibili non sono in grado di affrontare queste sfide, in particolare per quanto riguarda l'inesistenza di materiali in grado di resistere allo stress costante a cui le ali sarebbero sottoposte.
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