Dune: come Herbert riscrisse le regole della fantascienza

Dune, la storia della saga di Frank Herbert che ha rivoluzionato la fantascienza letteraria, conquistando il grande schermo

Autore: Manuel Enrico ,

Un mondo deserto, spietato e inospitale può essere il centro della galassia? Forse, se in mezzo alle sabbie di questa landa desolata si trova la più preziosa sostanza dell’intero universo, anche un pianeta così letale può rivelarsi il centro dell’universo. È da questo intrigante assunto che Frank Herbert ha creato la sua visione dell’umanità del remoto futuro, la vera protagonista di una delle più amate saghe di fantascienza: Dune

Quando nell’agosto del 1965 nelle librerie americane comparve la prima parte del romanzo d’apertura della saga, Dune, inconsapevolmente i primi lettori si trovarono a viaggiare all’interno di un universo narrativo che, negli anni a venire, avrebbe influenzato enormemente il racconto fantascientifico, letterario ma non solo. 

Perché non è esagerato dire che senza Dune, probabilmente, non esisterebbe gran parte dell’immaginario sci-fi moderno. Un’influenza che non è solamente tematica, legata agli argomenti affrontati da Herbert nella sua esalogia, ma anche concettuale, considerato come i tentativi di trasposizione in altri media della saga di Dune abbiano contribuito a creare i presupposti di opere che hanno lasciato un segno indelebile nel nostro immaginario. 

Cosa ha ispirato Dune?

Apprezzare al meglio il profondo impatto di Dune sull’immaginario fantascientifico moderno è probabilmente impossibile. Andando oltre la pura ammirazione per una storia che si dipana su un arco temporale di millenni, bisogna riconoscere a questo complesso ritratto dell’umanità futura il merito di avere cercato di introdurre nella fantascienza tematiche sino a quel momento mai trattate, oppure solo vagamente sfiorate.

La maggior parte delle saghe fantascientifiche divenute cult sono nate nella seconda metà del secolo scorso, concretizzandosi in un arco temporale che va dai primi anni ’50 sino alla metà degli anni ’80

Sia in letteratura che sul grande schermo, la fantascienza degli anni ’50 era fortemente condizionata da due elementi: il nemico russo e la paura dell’atomica. Timori che presero la forma di alieni invasori e mostri frutto di esperimenti scriteriati, che divennero la rappresentazione allegorica delle paure dell’americano medio.

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All’interno di questo flusso narrativo, si collocarono anche scrittori portatori di una diversa concezione della fantascienza. Autori del calibro di Asimov, Heinlein e Dick iniziarono a mostrare alla società americana un diverso futuro, raccontando un domani diverso in cui le ansie e le pecche della contemporaneità dovevano essere risolte o, altrimenti, ne avremmo pagate le estreme conseguenze. Tra questi numi tutelari della letteratura d’anticipazione, si inserisce anche Herbert, che però si dedica ad altri aspetti.

Prima di arrivare alla composizione della complessa società futura di Dune, Herbert aveva già manifestato un certo interesse per due delle tematiche centrali della sua saga: la religione, specialmente la psicologia della leadership adatta alla figura del messia, e l’ecologia.

Un interesse che lo portò a scrivere racconti e romanzi, ma che ebbe il suo primo culmine con Under Pressure, pubblicato nel 1955. Per scrivere questo romanzo, Herbert dedicò molto tempo a documentarsi sul ruolo della religione nella mentalità della massa, con particolare attenzione alle dinamiche di venerazione per figure carismatiche come messia e santoni. 

Non bisogna stupirsi, considerato come nel tessuto americano del periodo l’elemento religioso fosse particolarmente sentito, specie in alcuni stati del Sud, e che negli anni a seguire la figura dei predicatori avrebbe assunto un ruolo ancor più evidente grazie alla diffusione domestica di televisioni e radio.

Per studiare al meglio questo fenomeno, Herbert divenne un vero esperto. Lesse più di duecento libri, studiò reportistiche e studi universitari, raccogliendo il tutto in un archivio che in seguito sarebbe tornato utile per la creazione della base dogmatica di Dune.

Mancava ancora l’altro elemento essenziale di Dune: l’ecologia.

Fu sufficiente un viaggio in Oregon nel 1957, durante il quale Herbert assistette ad uno spettacolo unico: mucchi di sabbia che venivano spinti dal vento e che contribuivano a rimodellare costantemente il panorama. Questa visione ispirò a Herbert l’idea di un mondo desertico, su cui viveva un ecologo planetario ossessionato dal riportare su questo pianeta la vita. 

Da questo spunto, Herbert iniziò a sviluppare la sua opera, iniziando a inserire ulteriori dettagli, ma in breve iniziò ad intrecciare alla tematica ecologista anche le competenze apprese durante la stesura di Under Pressure: la complessità della religione, applicata alla figura del messia e dei suoi seguaci.

Nell’idea originale di Herbert, il protagonista della storia inizialmente era il planetologo Liet Kynes. Durante lo sviluppo della storia, Herbert iniziò ad ampliare la sua concezione della storia, Kynes passò in secondo piano, lasciando emergere le figure di Paul Atreides e degli altri personaggi. Tuttavia, le mire del Liet Kynes ‘seminale’ non andarono perdute, ma vennero inserite all’interno della saga, andando a costituire il fulcro della vena ecologista della complessa trama della saga di Dune.

La nascita di Dune

A caratterizzare Dune fu soprattutto il tono narrativo impresso da Herbert al primo capitolo della sua saga. La letteratura fantascientifica del periodo, infatti, era essenzialmente action, con alieni, battaglie, e laser. Anche all’interno di space opera come quelle firmate da Asimov (Ciclo dei Robot in primis) era presente una componente avventurosa e action piuttosto marcata.

In Dune invece la narrazione è lenta, quasi senza azione. Per tre quarti del romanzo, infatti, Herbert sembra volersi prendere tutto il tempo necessario per dare solidità alla sua società futura: descrizioni lunghe, flussi di coscienza e una definizione del futuro barocco di Dune.

Solo nell’ultima parte del romanzo Herbert porta alla conclusione le dinamiche ordite, con un finale che tradisce la natura cervellotica della storia per offrire una conclusione dinamica, che apre agli eventi che si svilupperanno nei capitoli successivi della saga.

Questo finale adrenalinico fu una scelta intenzionale di Herbert. La volontà dell’autore era di lasciare i lettori di Dune con la sensazione che si fosse compiuto solo un primo, timido passo all’interno di un universo molto più ampio. Non a caso, Herbert in Dune pone il lettore al centro di una storia ambientata in una società in cui tranelli e complotti sono all’ordine del giorno, introducendo un gran numero di personaggi che apparentemente sembrano seguire scopi personali slegati dalla trama principale.

In realtà, Herbert voleva che il suo romanzo incuriosisse i lettori, fornendo loro più domande che risposte, preparandoli per il lungo viaggio di quella che ancora oggi è considerata una delle più complete saghe fantascientifiche.

D’altronde, l’idea di dare vita ad una serie di romanzi era presente nei piani di Herbert sin dalla stesura di Dune. Durante il lavoro del primo capitolo della saga, infatti, lo scrittore si rendeva conto che alcuni dettagli avrebbero meritato maggior approfondimento, mentre eventi particolari dovevano condurre a rivelazioni e capovolgimenti della società futura.

 Motivo per cui lo scrittore realizzò una sorta di mappa della storia, evidenziando ciò che sarebbe stato inserito nel primo capitolo e identificando i pezzi della storia che sarebbero andati a comporre i due immediati seguiti: Il Messia di Dune e I Figli di Dune.

La complessità di quello che sarebbe divenuto l’universo futuro di Dune, all’epoca, si rivelò però un cruccio per Herbert. L’universo futuro creato dallo scrittore, infatti, era troppo barocco e permeato da tematiche complicate e poco interessanti, a detta degli editori.

La prima vita editoriale di Dune si consumò sulla rivista Analog, dove venne pubblicato in due parti, Dune World e Prophet of Dune

Herbert voleva però che la sua fantasia prendesse la forma di un romanzo e iniziò a contattare diversi editori perché pubblicassero Dune, ma, come detto, nessuno era pronto a dare fiducia a questa storia di fantascienza così particolare. Ad onor del vero, Tom Doherty, il futuro fondatore della Tor Books, cercò di convincere i suoi capi della Simon & Schuster a dare una chance a Dune, ma non riuscì nel suo intento.

La ricerca di Herbert per una casa editrice si concluse quando venne contattato da Sterling Lanier, editor della Chilton Books, casa editrice nota soprattutto per la pubblicazione di manualistica e istruzioni per auto. Lanier vedeva in Dune la possibilità di poter proiettare la sua azienda in una dimensione più ampia. Herbert non ebbe problemi ad accettare questa proposta, anzi ironizzò con l’editor dicendo che avrebbero potuto ribattezzare il libro How to repair your Ornithopter.

Le aspirazioni di Lanier non si concretizzarono. Complice l’alto prezzo con cui venne venduto Dune e il non proprio confortante numero delle pagine, la prima edizione del romanzo di Herbert non ebbe inizialmente successo. Un fallimento che si tradusse nel licenziamento di Lanier, e nella decisione della casa editrice di vedere in Dune un colossale fallimento.

Peccato che Dune si rivelò in seguito un vero successo. Nonostante la critica, che si dimostrò piuttosto severa con il romanzo di Herbert, definendolo un libro troppo impegnativo e privo di quella che all’epoca era identificata come la vera fantascienza: alieni e scontri a suon di laser. A poco servì invece il plauso dei lettori, che invece videro in questa declinazione atipica della sci-fi una novità appassionante, tanto che lentamente Dune divenne un cult della fantascienza.

Ma questo apprezzamento fu lento, al punto che il secondo capitolo della saga, Il Messia di Dune, incontrò le stesse difficoltà del primo romanzo. Analog, che aveva inizialmente pubblicato Dune in due parti, non si dimostrò propenso a dare nuovamente fiducia a Herbert. Fu quindi necessario trovare un nuovo editore, ma lo scoglio da superare era il far comprendere come, pur essendo una fantascienza diversa da quella tipica del periodo, Dune fosse un racconto dal ricco potenziale.

Eppure, in quel periodo la concezione di fantascienza, come era solito dire John W. Campbell, prevedeva un eroe avventuroso e invincibile. Anche Asimov si allineò a questa concezione, quando sotto lo pseudonimo di Paul French creò il suo Lucky Starr, ma Herbert era intenzionato a mantenere inalterato la sua creazione. In Dune i protagonisti, pur inseriti in un contesto fantastico, sono profondamente umani, soprattutto nelle loro debolezze e nella loro fallibilità.

Quando si trattò di trovare un editore per Il Messia di Dune, Herbert si vide contestare in più occasioni la scelta di aver reso il suo protagonista, Paul Atreides, un un uomo fragile e spezzato, rinnegato anche dai suoi stessi seguaci. Questa scelta era perfettamente in linea con le idee di Herbert e le suggestioni narrative che lo aveva condotto alla creazione di Dune, ma non furono recepite né comprese dagli editori. A salvare il secondo romanzo della saga fu il magazine Galaxy, che nel 1969 decise di pubblicare Il Messia di Dune.

Dune, una saga innovativa

La saga di Dune, nel concept originale di Herbert, era decisamente complessa per l’epoca. Pur avendo un’anima fantascientifica, non mancano elementi che sfiorano il fantasy. La presenza di poteri sovrumani, che siano quelli delle streghe Bene Gesserit o quelli di Paul, è una sorta di anomalia in un racconto fantascientifico, nonostante vengano spiegati in modo simil-scientifico.

Se da un lato la mutazione dei Navigatori della Gilda è motivata dall’assuefazione alla Spezia, necessaria per compiere il loro ruolo, le capacità delle Bene Gesserit sembrano avere una radice più mistica, specialmente prima della comparsa del ciclo di romanzi scritti dal figlio di Herbert, Brian, in cui vengono svelati importanti dettagli del passato di questo complesso universo.

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Basandosi solo sui sei libri scritti da Herbert, infatti, si percepisce una sinergia tra scienza e spiritualità, tra tecnologia e misticismo. L’assenza di quello che è un tratto essenziale della fantascienza del periodo, ossia una tecnologia avveneristica fatta di robot e supercomputer, diventa un tratto imprescindibile della saga, che trova in questa sua unicità un punto di forza vincente. Una peculiarità che viene acuita dalla presenza di una società di stampo feudale, intrecciata a sua volta a rituali e culti particolari che differenziano i diversi componenti di questa umanità futura.

Herbert non tratta i temi cari della fantascienza periodo, arriva al punto di inserire all’interno del proprio romanzo una profonda trama di complotti e sotterfugi, prediligendo, specie nel primo capitolo, una lenta costruzione emotiva del contesto narrativo. Difficile leggere Dune e non rimanere coinvolti dal flusso di coscienza dei personaggi che sembra fluire libero sulle pagine, una scelta stilistica affascinante ma che inevitabilmente rallenta il ritmo narrativo.

Questa scelta stilistica, però, si rivela vincente nel voler dare a Dune una solidità narrativa senza eguali. Se le case editrici trovarono poco appagante la narrativa dilatata e profondamente mentale di Herbert, schiave di una concezione di fantascienza in cui la sci-fi era solo azione e alieni cattivi, i lettori furono invece colpiti da questa novità, che, specialmente nel primo romanzo del ciclo, si traduceva in un universo ricco di aspettative e di personaggi indimenticabili.

I personaggi di Dune

Considerando i due archi narrativi che compongono l'intera saga, è facile comprendere come in Dune siano presenti un numero cospicuo di personaggi, le cui vicende hanno influenzato in modo evidente lo sviluppo di questo universo. 

Sembra quindi corretto identificare una separazione, sostenuta anche cronologicamente all'interno della saga stessa, in modo da identificare quali siano le figure cardine di questa storia. 

Leggende di Dune: 

  • Serena Butler: è una prominente politica e voce della ribellione umana contro il governo oppressivo delle macchine pensanti. Figlia del Viceré della Lega dei Nobili Manion Butler e di sua moglie Livia, Serena è sentimentalmente legata a Xavier Harkonnen, che guida la forza militare sul mondo capitale della Lega, Salusa Secundus. L'universo è minacciato da una completa dominazione dell'impero delle macchine pensanti, composto dall'evermind Omnius, dal robot indipendente Erasmus e dal loro esercito di cymeks, spaventose macchine belliche controllate da cervelli umani separati dai loro corpi. Le macchine pensanti controllano molti mondi e continuano a conquistarne altri, schiavizzando o sterminando gli umani che incontrano. Serena viene catturata dalle macchine pensanti e studiata da Erasmus, che cerca di capire completamente gli esseri umani in modo che le macchine pensanti possano essere veramente superiori. Sebbene i suoi metodi di studio spesso comportino vivisezioni e torture umane, Erasmus si affeziona a Serena, così come il giovane Vorian Atreides, un fiduciario umano al servizio delle macchine pensanti. Serena si rende conto di essere incinta del figlio di Xavier e successivamente partorisce un bambino che chiama Manion. Trovando questa distrazione scomoda, Erasmus non solo le rimuove l'utero, ma uccide il suo giovane figlio di fronte a lei e ai suoi schiavi facendolo cadere da un alto balcone. Questo evento, trasmesso in tutto l'universo, incita una jihad formale contro le macchine pensanti. Al fianco di  IblisGinjo (Gran Patriarca della Santa Jihad), Serena (Sacerdotessa della Jihad) diventa leader religiosa della ribellione umana, ora nota come la Jihad di Butler, che eleva il giovane Manion a martire. Serena viene nominata Viceré ad interim al ritiro di suo padre, ma viene successivamente relegata a un simbolo da Ginjo mentre consolida il suo potere. Gli umani iniziano a stancarsi della guerra, ma Serena e Ginjo sanno che la vera pace non è possibile e che le macchine pensanti devono essere distrutte. Serena visita Omnius come emissaria della Jihad sotto il pretesto di negoziare la pace, ma intende segretamente provocare Omnius a ucciderla, diventando così una martire e riaccendendo la Jihad. Sebbene Erasmus impedisca a Omnius di uccidere Serena, uno dei suoi guardiani Seraphim, su ordine di Ginjo, la uccide al suo posto. Ginjo produce immagini di Serena torturata a lungo e uccisa dalle macchine pensanti, zittendo gli oppositori anti-guerra e galvanizzando la Jihad a riprendere l'azione.
  • Xavier Harkonnen: è il coraggioso e onorevole leader della forza militare sul mondo capitale della Lega dei Nobili, Salusa SecundusXavier è sentimentalmente legato a Serena Butler fino a quando lei viene presumibilmente uccisa in un attacco delle macchine pensanti, che cercano di conquistare l'universo e schiavizzare o sterminare tutti gli umani. Xavier sposa Octa, la sorella di Serena, e fonda una famiglia. Serena, in realtà prigioniera delle macchine pensanti, riappare dopo che Manion, il figlio neonato di Serena e Xavier, è martirizzato dal robot indipendente Erasmus, scatenando una jihad contro le macchine. Serena e l'ex schiavo Iblis Ginjo diventano i leader religiosi della ribellione umana, con Xavier e Vorian Atreides come suoi due generali. Eroe della Jihad, Xavier ottiene molte vittorie militari contro le macchine. Quando si rende conto dell'estensione della corruzione di Ginjo, Xavier sacrifica la propria vita e reputazione guidando la nave con sé e Ginjo verso il sole. I segreti di Xavier muoiono con lui, Ginjo diventa un santo martire e Xavier un traditore per l'umanità.
  • Vorian Atreides: è il figlio umano del Titano Agamemnone e successivamente il fondatore della Casa Atreides. Inzialmente, serve le macchine pensanti come fiduciario umano, la sua funzione principale è fornire aggiornamenti al sovrano delle macchine pensanti, l'evermind Omnius, su mondi controllati dalle macchine insieme al suo co-pilota robot, Seurat. Vorian si innamora di Serena Butler, un umano catturato dal robot indipendente Erasmus, ed è sconvolto quando Erasmus uccide il suo bambino. Vorian tradisce le macchine pensanti e fugge con Serena e l'ex leader umano degli schiavi, Iblis Ginjo. Serena e Ginjo diventano i leader religiosi della ribellione umana, con Vorian e Xavier Harkonnen come suoi due generali. Eroe della Jihad, Vorian ottiene molte vittorie militari contro le macchine. Avendo stretto un forte legame con Xavier, Vorian cerca di ripulire il nome di Harkonnen dopo che Xavier viene marchiato come traditore per aver assassinato il corrotto Ginjo in un volo suicida verso il sole. Vorian comanda l'assalto finale su Omnius. Intrappolate su Corrin, le macchine pensanti hanno circondato il pianeta con uno scudo umano di navi schiave, e il nipote di Xavier, Abulurd Harkonnen, sfida gli ordini di Vorian di riattivare le loro armi e attaccare. Abulurd viene infine sollevato dall'incarico e accusato di tradimento e codardia, per cui viene esiliato, dando inizio alla faida tra Atreides e Harkonnen che durerà per millenni. 

    Dopo aver iniziato una famiglia su Caladan che sarebbe diventata la Casa Atreides e aver generato figli su molti mondi, Vorian si stabilisce sul remoto mondo di. I trattamenti di prolungamento della vita di suo padre Agamemnone hanno mantenuto Vorian in piena forma per generazioni, e sventa un gruppo di schiavisti che prendeva di mira il suo villaggio. Vorian si incontra con l'Imperatore Padishah Salvador Corrino e viene accolto come un eroe della Jihad. La popolazione gli chiede di prendere il trono dai Corrino, e sebbene lui rifiuti di farlo, Salvador e suo fratello Roderick temono che la presenza di Vorian possa incitare una rivoluzione. In cambio del ritiro di Vorian in un esilio più profondo, Salvador accetta di proteggere Kepler con forze imperiali. Vorian si reca su Arrakis e viene confrontato da Griffin Harkonnen, vendicativo nipote di Abulurd, la cui famiglia si guadagna a stento da vivere ma spera di migliorare la propria fortuna. Vorian e Griffin si riconciliano, ma Griffin viene successivamente ucciso dagli assassini Hyla e Andros, gemelli fratellastri di Vorian ancora leali alle macchine pensanti sconfitte. Vorian invia un messaggio di condoglianze alla sorella di Griffin, Valya Harkonnen, che respinge l'offerta e progetta la sua vendetta. Vorian è tormentato dal senso di colpa per la morte di Griffin e cerca di aiutare la sua famiglia in difficoltà con un'infusione segreta di fondi per la loro attività di pesca delle balene su Lankiveil. Su Caladan, il discendente di Vorian, Orry Atreides, viene assassinato nella notte di nozze dalla sua nuova sposa, che è segretamente Tula Harkonnen, la sorella minore di Griffin e Valya. Vorian e il fratello di Orry, Willem, affrontano Valya e una pentita Tula. Willem risparmia la vita a Tula quando scopre che è incinta del figlio di Orry. Valya crede che Vorian sia morto quando la sua nave esplode, ma lui sopravvive.

  • Iblis Ginjo: è un fiduciario umano, il capo schiavizzato di una legione di altri schiavi, per le macchine. Inizialmente leale al leader delle macchine Omnius e sperando di ottenere alla fine l'immortalità diventando un cymek, Ginjo viene manipolato nel coltivare idee di ribellione come parte di un esperimento psicologico dall'indipendente robot Erasmus. Ginjo comincia a capire fino a che punto le macchine pensanti non valorizzino la vita umana, e quando Erasmus uccide il figlio della prigioniera umana Serena Butler, Ginjo spinge gli schiavi alla rivolta. Fugge con Serena e il fiduciario deluso Vorian AtreidesGinjo (ora Gran Patriarca della Santa Jihad) e Serena (Sacerdotessa della Jihad) sono diventati i leader religiosi della ribellione umana, ora nota come la Jihad di Butler, con Vorian e Xavier Harkonnen come suoi due generali. Ginjo sposa la nobildonna Camie Boro e diventa padre di una figlia, Ticia Cenva, con Zufa Cenva, la potente leader delle telecinetiche Streghe di Rossak. Serena viene nominata Viceré ad interim al ritiro di suo padre, ma viene successivamente relegata a un simbolo da Ginjo mentre consolida il suo potere. Gli umani iniziano a stancarsi della guerra, ma Serena e Ginjo sanno che la vera pace non è possibile e che le macchine pensanti devono essere distrutte. Serena visita Omnius come emissaria della Jihad sotto il pretesto di negoziare la pace, ma intende segretamente provocare Omnius a ucciderla, diventando così una martire e riaccendendo la Jihad. Sebbene Erasmus impedisca a Omnius di uccidere Serena, uno dei suoi guardiani Seraphim, su ordine di Ginjo, la uccide al suo posto. Ginjo produce immagini di Serena torturata a lungo e assassinata dalle macchine pensanti, zittendo gli oppositori anti-guerra e galvanizzando la Jihad a riprendere l'azione. Mentre la guerra contro le macchine pensanti continua, Ginjo diventa sempre più corrotto e concentrato sul proprio potere e lascito. Crea la Jipol (Polizia della Jihad) per eliminare i suoi nemici politici e ordina incursioni di organi su altri mondi della Lega, incolpando le macchine pensanti, per soddisfare la domanda di organi umani di ricambio per i soldati della Jihad feriti. Quando Xavier si rende conto dell'estensione della corruzione di Ginjo, sacrifica la propria vita e reputazione guidando la nave con sé e Ginjo verso il sole. I segreti di Ginjo muoiono con lui, Ginjo diventa un santo martire e Xavier un traditore per l'umanità.
  • Raquella Berto-Anirul: è la fondatrice delle Bene Gesserit e la nipote di Vorian AtreidesRaquella e il collega dottore Mohandas Suk assistono le Streghe di Rossak durante un nuovo focolaio della peste diffusa dalle macchine pensanti per decimare l'umanità. Dopo essere stata infettata, Raquella viene miracolosamente guarita da "acqua curativa" trovata sul pianeta. Paranoica e temendo che il dottore possa in qualche modo usurpare il suo potere come leader delle Streghe, Ticia Cenva avvelena Raquella con il Farmaco di Rossak. La guarigione di Raquella ha sbloccato la capacità genetica di rendere il veleno innocuo usando la sua chimica corporea, e lei sperimenta la prima iterazione di ciò che alla fine sarà conosciuto come l'agonia della spezia. Raquella si risveglia ai suoi ricordi genetici, diventando la prima Madre Superiora. Presto scopre anche la nuova abilità di comandare gli altri con la Voce. Raquella concepisce una figlia con Suk, ma rimane su Rossak per continuare il suo lavoro mentre lui persegue il suo obiettivo di formare la più grande scuola medica mai vista (successivamente conosciuta come la Scuola Suk). Ticia muore, e Raquella assume l'autorità sulle Streghe e sui loro programmi di allevamento, formando la Confraternita.

    Raquella contrasta i simpatizzanti butleriani all'interno dei suoi ranghi, compresa sua nipote Dorotea. Sospettano correttamente che Raquella e il suo cerchio interno, incluso Valya Harkonnen, stiano utilizzando computer proibiti per gestire il loro indice di allevamento, che contiene una quantità immensa di dati familiari da tutto l'Impero. Dorotea assume il Farmaco di Rossak e sopravvive per diventare la seconda Madre Superiora. Apprende dei computer segreti e avvisa l'Imperatore Salvador Corrino, che invade Rossak. Raquella e Valya distruggono i computer in anticipo, e Salvador scioglie la Confraternita. Dorotea stabilisce una Confraternita Ortodossa autorizzata da Salvador, e Raquella e i suoi seguaci trovano rifugio su Wallach IX. Valya diventa la terza Madre Superiora. Raquella crede che l'unica speranza per la Confraternita sia che le sorelle di Wallach IX si riconcilino con la fazione ortodossa di Dorotea. Con la sua salute che declina, Raquella chiama Dorotea e la costringe, insieme a Valya, a mettere da parte le loro differenze e a concordare di lavorare insieme per il bene della Confraternita. Nominandole co-leader, Raquella muore. Tuttavia, Valya, ancora amareggiata per il tradimento di Dorotea, usa il suo potere appena scoperto della Voce per costringerla al suicidio. Valya si proclama l'unica Madre Superiora e si attira le simpatie del nuovo Imperatore, il fratello di Salvador, Roderick.

  • Norma Cenva: è l'inventrice della tecnologia di distorsione spaziale, Figlia di Zufa Cenva, potente leader delle Streghe tdi Rossak. Norma è bassa e poco attraente rispetto alla sua alta e bella madre, e anche se la sua mancanza di abilità telecinetiche delude Zufa, Norma è un genio matematico entusiasta di assistere il famoso Tio Holtzman, scopritore dell'effetto Holtzman, che rende possibili gli scudi Holtzman. Questi scudi di forza, capaci di disturbare i circuiti di gel delle macchine pensanti, vengono impiegati per proteggere interi pianeti dall'invasione. Tuttavia, le macchine presto capiscono che i loro cimeks ibridi umano-macchina possono sfuggire al campo per distruggere i trasmettitori perché possiedono cervelli umani che non sono influenzati dai campi di disturbo. Norma ha quindi l'idea di utilizzare il campo come arma offensiva, proiettandolo con trasmettitori portatili per neutralizzare le macchine e le loro installazioni. Durante questo periodo, utilizza anche l'effetto Holtzman per inventare i sospensori e le globi luminosi, per i quali Holtzman si prende il merito. Holtzman calcola che il campo potrebbe essere modificato per impedire la penetrazione da proiettili fisici, e Norma è d'accordo, correggendo le imperfezioni nel suo concetto ma notando che gli oggetti potrebbero comunque passare attraverso lo scudo a una velocità sufficientemente bassa. Prevede anche che colpito da un raggio laser, lo scudo reagirebbe violentemente, causando un'esplosione con gli stessi effetti di una bomba nucleare. Successivamente, Norma studia le equazioni del campo originali di Holtzman per trovare un modo per piegare lo spazio, inventando presto la teoria della piegatura dello spazio e costruendo un prototipo di astronave con motore a distorsione spaziel. Viene allontanata da Holtzman, minacciato dalla sua genialità, poco prima che venga ucciso da un'interazione esplosiva tra un lasgun e uno scudo durante una rivolta degli schiavi. La nave di Norma viene quindi utilizzata con successo per piegare lo spazio da schiavi Zensunni in fuga dalla violenta rivolta. Norma viene catturata e torturata dal Titano Xerxes, che libera le sue latenti abilità psichiche. Distrugge Xerxes e sei cimeks, e poi usa questi poteri per trasformare il suo stesso corpo in uno più bello e attraente basato sulle molte donne della sua ascendenza. L'anno successivo, lei e l'ex amante di sua madre, l'industriale Aurelius Venport, stabiliscono un cantiere navale su Kolhar per produrre astronavi a distorsione spaziale. Sempre incurante della sua fama, Norma attribuisce l'invenzione ad Aurelius come un regalo per lui. Aurelius mette la tecnologia dellaspazio distorsione e i cantieri navali a disposizione delle forze della Jihad. Inizialmente, la navigazione per i viaggi nello spazio distorsione è fondamentalmente inesatta, e solo circa nove su dieci heighliner arrivano in modo sicuro alla destinazione prevista. Capendo che il melange di spezia amplifica le sue abilità psichiche e calcolatrici, Norma è pioniera nell'uso di masse concentrate di dosi per impiegare la prescienza per navigare in modo sicuro nello s spazio distorsione. Il figlio di Aurelius e Norma, Adrien Venport, istituisce la Foldspace Shipping Company e trova i primi dieci volontari per sottoporsi, come Norma prima di loro, al processo per diventare Navigatori. La Foldspace Shipping Company diventa in seguito la Gilda Spaziale, monopolizzando il commercio spaziale, il trasporto e la banca interplanetaria.

    La altamente evoluta Norma consiglia periodicamente il suo pronipote, Josef Venport, un imprenditore spietato a capo della Venport Holdings. La sua prescienza le permette di concepire piani a lungo termine per i suoi Navigatori, e manipola Josef per far evolvere l'azienda secondo i suoi obiettivi. È anche in grado di piegare lo spazio senza l'ausilio di un propulsore Holtzman. Quando Josef assassina l'Imperatore Salvador Corrino per proteggere i suoi interessi commerciali, Norma interviene per difendere Josef dall'ira del fratello e successore di Salvador, Roderick. Alla fine, negozia con Roderick: Norma lascerà Josef e la sua struttura di ricerca non protetti contro le forze vendicative di Roderick in cambio della salvezza di tutti i Navigatori attuali e futuri, la creazione di una Gilda dello Spazio indipendente e una garanzia che il flusso di spezia continuerà. Lui accetta, ma Norma salva la vita a Josef avviando il processo di trasformarlo in un Navigatore, sfruttando la falla che ha creato nel suo accordo con Roderick.

Preludio a Dune:

  • Elrood IX della Casa Corrino: è il Padiscia Imperatore e padre di Shaddam IV. Viene menzionato due volte nell'Appendice IV di Dune, dove si nota che "cedette al chaumurky" (veleno), il cui somministratore è stato oggetto di voci essere il Conte Hasimir Fenring. Elrood mostra interesse nel Progetto Amal, un primo tentativo dei Bene Tleilax di creare melange sintetica ed eliminare la dipendenza da Arrakis. Il successo garantirebbe a Elrood il controllo totale sulla produzione di spezia. Per perseguire ulteriormente questo obiettivo, Elrood consente ai Tleilaxu di invadere e occupare il pianeta industriale Ix, con l'aiuto dell'esercito Sardaukar di Elrood, e di trasformarlo in una stazione di laboratorio per il progetto. Un'altra motivazione di Elrood è la vendetta contro il conte Dominic Vernius, il governante di Ix, la cui moglie Shando era stata una delle concubine di Elrood. Shaddam è desideroso di diventare imperatore, ma nonostante l'età avanzata di Elrood, non mostra segni di cattiva salute. Shaddam incarica infine il suo amico di lunga data e sottoposto Fenring di somministrare a Elrood un veleno indetectabile e a lenta azione. Elrood muore infine, e Shaddam assicura il suo trono pagando la Gilda dello Spazio con una fornitura di melange e organizzando il proprio matrimonio con una Bene Gesserit
  • Anirul: Bene Gesserit di Rango Nascosto, moglie dell'81° Padiscia Imperatore Shaddam IV e madre delle sue cinque figlie, le Principesse Irulan, Chalice, Wensicia, Josifa e Rugi. Anirul viene menzionata solo tre volte nel romanzo Dune del 1965 di Herbert, e solo una volta per nome, ma è un personaggio principale nella trilogia prequel Prelude to Dune. In Dune: House Atreides (1999), Anirul viene descritta come avendo "capelli corti color bronzo-marrone" e che "il suo volto era lungo e stretto, conferendole un viso simile a quello di un cerbiatto, ma i suoi grandi occhi avevano una profondità di millenni in essi". Nel romanzo, è la Kwisatz Mother delle Bene Gesserit, la Madre Rivelatrice scelta ogni generazione per guidare il programma di allevamento delle Bene Gesserit. Calcola che la conclusione del programma, la creazione di un superessere maschio chiamato il Kwisatz Haderach, sia imminente. Questa eventualità dipende dal fatto che una figlia del Barone Vladimir Harkonnen venga accoppiata con un maschio degli Atreides. La figlia risultante sarebbe poi accoppiata con un altro erede Harkonnen, per produrre il maschio Kwisatz Haderach. La Bene Gesserit Margot Fenring organizza il matrimonio di Anirul con Shaddam come mezzo per la Confraternita di ottenere influenza sul trono imperiale assicurando che Shaddam non avrà mai un figlio maschio. Durante gli eventi di Dune: House Corrino (2001), Anirul viene uccisa dal Mentat Harkonnen Piter De Vries mentre cerca di salvare il giovane Paul Atreides dal rapimento.
  • Leto Atreides I: la madre del giovane Leto, Helena, organizza l'uccisione di suo padre, l'esperto torero Duca Paulus Atreides, da parte di un toro salusiano drogato, in modo che lei possa governare Caladan come reggente di Leto. Espelle sua madre in un convento lontano per evitare lo scandalo di un'uccisione pubblica, e come duca prende Kailea Vernius, del pianeta industriale Ix, come sua concubina. Hanno un figlio, Victor, ma si allontanano e le risentimenti e le insicurezze di Kailea crescono. Minacciata dall'attrazione di Leto verso l'accolita Bene Gesserit Jessica, Kailea cerca di ucciderlo, ma nell'incidente che ne segue suo fratello Rhombur rimane gravemente ferito e Victor viene ucciso. Kailea si suicida, e Leto prende Jessica come sua concubina. Anche se istruita dalle Bene Gesserit a dare al dolente Leto una figlia, Jessica concepisce intenzionalmente il figlio che lui desidera, Paul. Leto si circonda di individui leali e capaci, e diventa noto come un politico efficace, un uomo di stato giusto e imparziale, e un leader capace del suo piccolo esercito. Il nuovo Padiscia Imperatore, Shaddam IV, ammira e al contempo detesta Leto come rivale politico. La vittoria militare di Leto sulle forze Tleilaxu che occupano Ix, e il suo ruolo nella successiva censura politica di Shaddam, assicurano a Leto un nemico vendicativo nell'imperatore. Il Duca Leto Atreides è il governatore planetario del pianeta oceanico Caladan che assume il controllo delle lucrative operazioni di estrazione della spezia sul deserto pianeta Arrakis su richiesta del Padiscia Imperatore Shaddam IV. Sapendo che si tratta di qualche tipo di trappola ma incapace di rifiutare l'incarico, Leto cerca attivamente un'alleanza con i nativi Fremen, persone temprate dalle aspre condizioni del pianeta che Leto comprende essere una risorsa sottovalutata e inutilizzata. Si reca su Arrakis accompagnato dalla sua concubina Bene Gesserit Lady Jessica, con cui è innamorato ma non ha sposato per consentire la possibilità di un matrimonio politicamente vantaggioso, e da suo figlio ed erede, Paul. Minacciato dalla crescente influenza di Leto tra gli assembleisti del Landsraad delle famiglie nobili, Shaddam si è alleato con il nemico di Leto, il Barone Harkonnen. Gli Harkonnen, segretamente supportati dalle feroci truppe Sardaukar di Shaddam e assistiti dal medico personale di Leto, il dottor Suk Wellington Yueh, lanciano un attacco che decima le forze degli Atreides. Leto viene catturato dal Barone e muore cercando di ucciderlo.
  • Vladimir Harkonnen: è il capo spietato e astuto della Casa Harkonnen, nemica secolare della Casa Atreides. L'intenzione del Barone di sterminare la linea degli Atreides sembra vicina al compimento quando il Duca Leto è attirato su Arrakis con il pretesto di prendere il controllo delle lucrativo operazioni di estrazione della spezia lì, precedentemente controllate dagli Harkonnen. Il Barone ha costretto il medico personale di Leto, il fidato dottor Suk Wellington Yueh, a essere il suo agente nella casa degli Atreides. Yueh disattiva gli scudi protettivi intorno al palazzo degli Atreides e le forze degli Harkonnen (segretamente potenziate dalle apparentemente inarrestabili truppe Sardaukar Imperiali) attaccano. Yueh fornisce a Leto, ora prigioniero, i mezzi per assassinare il Barone, che sopravvive al tentativo mentre Leto muore. Fuggendo nel deserto e successivamente presumuto morto, il figlio di Leto, Paul, rivela a sua madre, Lady Jessica, che il Barone è suo padre. Il piano di successione del Barone prevede di insediare il suo carismatico ma letale nipote minore, Feyd-Rautha, come sovrano di Arrakis dopo un periodo di governo tirannico del suo brutale nipote maggiore, Glossu Rabban, facendo apparire Feyd come il salvatore del popolo. Una crisi su Arrakis inizia quando il misterioso Muad'Dib emerge come leader delle tribù native Fremen, unendole contro il dominio degli Harkonnen. Alla fine, una serie di vittorie dei Fremen contro Rabban minacciano di interrompere il commercio della spezia, attirando l'attenzione dello stesso Shaddam IV. L'imperatore arriva su Arrakis con diverse legioni dei suoi Sardaukar, e lui e il Barone sono scioccati nel scoprire che il signore della guerra Fremen Muad'Dib è in realtà Paul Atreides. I Fremen, precedentemente sottovalutati dagli Harkonnen, superano le forze Imperiali e Harkonnen grazie alla strategia militare di Paul, alla loro ferocia e alla loro capacità di utilizzare le tempeste di sabbia e i giganteschi vermi delle sabbie di Arrakis a loro vantaggio. La sorella di Paul, Alia, di quattro anni ma nata come una Reverenda Madre Fremen completamente consapevole, rivela al Barone che lui è suo nonno prima di ucciderlo con un ago avvelenato chiamato gom jabbar.
  • Lady Jessica: concubina del Duca Leto e la madre dei suoi figli Paul e Alia. Jessica è una delle Bene Gesserit, un ordine segreto e matriarcale che acquisisce abilità sovrumane attraverso condizionamenti fisici e mentali e l'uso della droga melange. Istruita dalle Bene Gesserit di concepire prima una figlia con Leto per favorire il programma di allevamento secolare dell'ordine, disobbedì per amore di Leto e gli diede un figlio. Questo apparentemente piccolo passo falso mette la linea di sangue degli Atreides su un percorso di collisione con eventi che cambieranno in modo definitivo il destino dell'universo. Incinta di Alia, Jessica fugge nel deserto con Paul mentre la Casa Atreides è praticamente distrutta dalle forze del malvagio Barone Vladimir Harkonnen. Trovando rifugio tra i nativi Fremen, lei e Paul sfruttano le leggende piantate lì dall'ingegneria religiosa delle Bene Gesserit, presentandosi come il presunto messia e sua madre. Jessica sottopone se stessa alla versione Fremen del rituale della spezia delle Bene Gesserit, diventando una Reverenda Madre e sbloccando la Memoria Altra, le personalità e i ricordi di tutte le sue antenate femminili. Ma farlo mentre è incinta sottopone l'inesperto Alia a un attacco di consapevolezza accentuata per cui la sua fragile coscienza non è preparata. Jessica torna ad Arrakis in "Figli di Dune" e riconosce che Alia, che funge da reggente per i gemelli di Paul e Chani, Leto II e Ghanima, è ceduta ai pericoli della sua nascita unica ed è posseduta. Jessica sfugge a un tentato omicidio da parte di Alia e addestra Farad'n, il nipote di Shaddam IV, nel modo delle Bene Gesserit.

Ciclo di Dune:

  • Paul Atreides: figlio del Duca Leto I e di LAdy Jessica, la cui famiglia viene coinvolta nelle pericolose intrighi politici centrati sul deserto ostile del pianeta Arrakis, unica fonte conosciuta della spezia oracolare melange, la sostanza più importante e preziosa dell'universo. Paul è stato addestrato da suo padre e da diversi assistenti Atreides nella lotta e nell'arte della guerra, e da sua madre in alcune delle discipline delle Bene Gesserit. Paul possiede anche abilità prescienti in via di sviluppo, sbloccate ulteriormente dall'esposizione ineludibile alla melange su Arrakis. La Casa Atreides è presto tradita e dispersa, con Leto ucciso, le sue forze decimate e Paul e Jessica costrette a fuggire nel deserto aperto. Vengono accolti dai nativi Fremen, una popolazione segreta di combattenti feroci che prosperano nonostante la scarsità d'acqua e la presenza di aggressivi e giganteschi vermi delle sabbie. Paul si eleva a guidare le forze Fremen su scala planetaria contro il controllo imperiale su Arrakis, impossessandosi infine del pianeta e depredando il Padishah Imperatore Shaddam IV. In Dune Messiah, l'impero di Paul è sfidato dalle cospirazioni di varie fazioni che sperano di distruggerlo, mentre una jihad nel suo nome infuria attraverso l'universo. In Figli di Dune, gli eredi di Paul cercano di mantenere l'impero già in declino che lui ha abbandonato.
  • Gurney Halleck: il Maestro di Spada del Duca Leto Atreides, addestrato dai "migliori combattenti dell'universo", che a sua volta ha addestrato il figlio ed erede di Leto, Paul, nel combattimento corpo a corpo. Gurney, Duncan Idaho e il Mentat Thufir Hawat servono Leto come consiglio di guerra senza pari nell'Impero. Gurney è anche un talentuoso menestrello. In Dune, Gurney e 73 dei suoi uomini sopravvivono all'attacco degli Harkonnen che decima le forze degli Atreides, e si uniscono a contrabbandieri locali di spezie per sopravvivere. Gurney e il suo gruppo cadono in una trappola dei Fremen - una falsa scorta di spezie - e rischiano di essere uccisi prima che Paul, ora il leader Fremen "Muad'Dib", lo riconosca. Gurney quasi uccide Jessica, credendo erroneamente che avesse tradito Leto, ma successivamente diventa il suo fedele capo ufficiale. In Figli di Dune, Gurney torna ad Arrakis con Jessica e coordina una purga di dissidenti con il leader Fremen Stilgar. Gurney segue ciò che crede siano gli ordini di Jessica per testare il figlio di Paul, Leto II, per assicurarsi che non sia stato sopraffatto dai ricordi ancestrali. Scoprendo che il test è stato ordinato in realtà da Alia, la sorella di Paul, Gurney scappa, inviando un messaggio a Duncan per avviare il loro piano di costringere Stilgar a unirsi alla ribellione contro Alia. Gurney fugge in un sietch ribelle e si unisce a Leto II e al misterioso Predicatore, che è in realtà un Paul accecato. Dopo che Leto II torna ad Arrakeen e reclama il trono ad Alia, Gurney è assegnato al Sietch Tabr come parte del consiglio di Stilgar.
  • Chani: figlia di Liet-Kynes, il Pianetologo Imperiale su Arrakis, e di sua moglie Fremen Faroula. In Dune, Paul Atreides vede Chani nei suoi sogni precognitivi prima che la sua famiglia si trasferisca da Caladan ad Arrakis. Successivamente, Paul e sua madre Jessica fuggono dall'attacco degli Harkonnen che uccide suo padre e decima le forze degli Atreides, e sono presi controvoglia da una tribù del popolo del deserto nativo del pianeta, i Fremen. Chani, una feroce guerriera, è incaricata di proteggere e guidare Paul nei modi dei Fremen. Ben presto diventano amanti, e Paul, ora conosciuto come Muad'Dib, si alza come leader militare e religioso tra i Fremen. La loro ribellione contro gli Harkonnen si intensifica, e il figlio neonato di Paul e Chani viene ucciso in un raid Sardaukar. I Fremen superano le forze Imperiali e Harkonnen grazie alla strategia militare di Paul, alla loro ferocia e alla loro capacità di utilizzare le tempeste di sabbia e i giganteschi vermi della sabbia di Arrakis a loro vantaggio. Con il suo controllo assoluto su Arrakis e sulla spezia, Paul detronizza il Padishah Imperatore Shaddam IV, sposando sua figlia la Principessa Irulan per assicurarsi il trono. Egli giura che Chani sarà sempre il suo unico amore e madre dei suoi figli.

    Dodici anni dopo, in Dune Messiah, Paul e Chani restano senza figli. Irulan, addestrata dalle Bene Gesserit e facendo il loro volere, ha segretamente somministrato a Chani contraccettivi per impedirle di concepire un erede imperiale. La Confraternita è disperata nel riottenere il controllo della linea di sangue di Paul per il loro programma di allevamento e teme l'effetto dei "selvaggi" geni di Chani sulla loro prole. Ma quando Chani inizia una dieta antica di fertilità Fremen ricca di melange, Irulan perde la capacità di interferire, e Chani rimane incinta. Chani scopre alla fine non solo il ruolo di Irulan nella sua infertilità, ma anche il fatto che i contraccettivi hanno causato danni permanenti e metteranno a rischio la sua gravidanza. Chani cerca di uccidere Irulan, ma Paul lo proibisce. Segretamente è in qualche modo grato a Irulan, poiché ha visto attraverso la sua precognizione che il parto porterà alla morte di Chani, e quindi Irulan ha inconsapevolmente prolungato la vita di Chani. Chani muore dopo aver dato alla luce i gemelli di Paul, Leto II e Ghanima. Avendo dimostrato la loro capacità di farlo, i Tleilaxu offrono di resuscitare Chani come un ghola in cambio del controllo dell'impero, ma Paul rifiuta. Attraverso la sua vista oracolare, Paul ha visto che la morte di Chani durante il parto è molto meno dolorosa e crudele rispetto ai futuri possibili destini che avrebbe avuto se fosse sopravvissuta.

La spezia: una droga per governare la galassia

Fulcro vitale della saga di Dune è la spezia melange, considerata la sostanza più preziosa dell'universo conosciuto, diventando l'ago della bilancia del potere sociale del Landsraad e rendendo Arrakis, l'unico pianeta su cui è presente, il centro della galassia. Una delle migliori descrizioni dell'impatto del melange nella società imperiale di Dune è stata data dal critico e giornalista del The New Yorker Jon Michaud:

Immaginate una sostanza che abbia in sé il valore e il potere della cocaina e del petrolio, e avrete un'ida del potere del melange

Secondo quanto racconta nel Ciclo di Dune, il melange o spezia è una droga che conferisce all'utente una maggiore longevità, vitalità e consapevolezza sovrannaturale. In alcuni individui, la spezia può anche sbloccare la prescienza, una forma di precognizione basata sulla genetica ma resa possibile dall'uso del farmaco in dosi più elevate. Tra le altre funzioni, la prescienza rende possibile un viaggio interstellare sicuro e preciso. Tuttavia, il melange è anche altamente dipendente e il ritiro è fatale. Il raccolto del melange è anche estremamente pericoloso, poiché la sua unica fonte conosciuta è il rigido pianeta desertico Arrakis, e i depositi di melange sono protetti dai giganteschi vermi della sabbia.

La centralità della spezia viene ribadita anche in Leggende di Dune, dove la sua scoperta e successivo impiego porta alla nascita della Gilda dei Navigatori, e in Preludio a Dune, dove la ricerca di una versione sintetica nota come Amal rischia di portare al collasso l'economia imperiale. 

Il melange è la vera ricchezza del desertico Arrakis, che grazie a questo suo tesoro diviene il mondo più ambito e temuto della galassia. Le concessioni di estrazione che il trono imperiale concede alle casata è considerato un premio, dato che il commercio del melange può arricchire in modo inimmaginabile. Oppure, se visto come uno strumento di controllo, può essere utilizzato per infliggere colpi mortali, come scoprono gli Atreides in Dune. 

Come leggere i libri di Dune?

Pur essendo nati come esalogia, i volumi di Dune si sono arricchiti di nuovi capitoli quando il figlio di Herbert, Brian, decise di utilizzare gli appunti del padre per raccontare il passato della galassia. 

I sei libri che compongono il blocco narrativo originale della saga sono un ciclo autoconclusivo, che però tradisce la volontà di Frank Herbert di lasciare aperti degli spiragli in cui potersi nuovamente addentrare per approfondire il proprio universo. 

Anni dopo la fine dell’esalogia di Dune scritta da Frank Herbert, ai lettori mancavano ancora alcuni tasselli di questo complesso universo. Herbert aveva inserito nella sua saga dei riferimenti a eventi passati che avevano caratterizzato in modo inequivocabile l’assetto sociale della sua galassia, dandoli come scontati ma facendo crescere nei lettori la curiosità di saperne di più.

Queste domande hanno trovato risposta quando Brian Herbert, figlio dell’autore, e Kevin J. Anderson continuarono a raccontare l’universo di Dune, affrontandone le origini.

Partendo da appunti di Herbert padre, i due autori svilupparono il passato della galassia, svelando la nascita di congreghe come le Bene Gesserit o i Navigatori della Gilda. Parte integrante di questo ciclo narrativo è il mostrare la nascita di questa società barocca e lontana dall’immaginario fantascientifico, narrando il tanto citato Jihad Butleriano, causa della sfiducia verso i computer e le macchine, e la nascita della rivalità tra le Grandi Case o l’origine dei Fremen.

Dal taglio narrativo differente rispetto ai volumi di Frank Herbert, questo ciclo è più avventuroso, maggiormente influenzata da una sci-fi moderna e dinamica, dove la parte intimista e riflessiva tipica dei primi liberi della saga lascia spazio ad una dialettica leggera, che solo in alcuni dialoghi ritrova l’ampollosità della scrittura di Herbert padre.

Possiamo distinguere in archi narrativi la produzione dell’immensa saga di Dune:

Legends of Dune (The Butlerian Jihad, The Machine Crusade, The Battle of Corrin), Great Schools of Dune (Sisterhood of Dune, Navigators of Dune, Mentats of Dune), Preludio a Dune (House Atreides, House Harkonnen, House Corrino), La Trilogia di Caladan, Il Ciclo di Dune (Dune, Il Messia di Dune, I Figli di Dune, L’Imperatore-Dio di Dune, Gli eretici di Dune, La Rifondazione di Dune, I Cacciatori di Dune, Sandworms of Dune) e Heroes of Dune (Paul of Dune, Winds of Dune). 

Ecco l’ordine di lettura consigliato per affrontare la saga, tenendo presente che la maggior parte dei libri che compongono la saga non sono stati tradotti in italiano o non sono attualmente disponibili:

Leggende di Dune: Il Jhad Butleriano

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Nel remoto futuro, l’umanità è diventata totalmente dipendente dalle macchine. Un gruppo di individui intenzionato a dominare la galassia, i Titani, rinuncia alla propria umanità e trasferisce i propri cervelli in organismi cibernetici chiamati Cymeks. All’interno di questi carapaci, dominano sui Mondi Sincronizzati, mondi interamente robotici, da cui attaccano i pianeti umani, riuniti nella League of Nobles. Durante uno di questi attacchi, viene innescata una scintilla di rivolta da parte della comunità umana, guidata da Serena Butler, figlia di una delle più potenti famiglie della galassia. La sua intenzione è quella di scuotere l’umanità, in una sacra guerra conto le macchine. Un conflitto che prenderà il nome di Jihad Butleriano.

Intanto, sul remoto di Arrakis una setta di schiavi elegge il pianeta desertico come proprio rifugio, mentre degli esploratori scoprono che nelle sabbie di questo arido mondo si nasconde una sostanza dalle incredibili potenzialità: la spezia melange.

Leggende di Dune : La Crociata delle Macchine

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Dopo vent’anni, la crociata contro le macchine sembra essere divenuta una guerra senza fine. Serena Butler continua la sua lotta, aiutata dai maestri della guerra della scuola di Ginaz, che sotto la guida di Jool Noret, si addestrano per combattere con ogni arma le letali armate dei Titani. Ma i mondi umani cominciano a perdere convinzione in questa crociata, apparentemente infinita. I Titani, desiderosi di ribellarsi al giogo dell’unimente Omnius che domina sui Mondi Sincronizzati, decidono di riconquistare la propria libertà, sotto la guida di Agamennon. Intanto, l’industriale Aurelius Venport, con l’aiuto della giovane Norma Cenva, sembra aver scoperto un modo per viaggiare nello spazio piegando il tessuto dello spazio e raggiungendo istantaneamente ogni destinazione.

Su Arrakis, gli schiavi Zensunni, guidati da Selim Wormrider, diventano una banda di fuorilegge intenzionati a non cedere agli stranieri il proprio mondo, facendosi chiamare Freemen of Dune.

Leggende di Dune: La Battaglia di Corrin

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Dopo più di cinquant’anni, la guerra tra macchine e umanità non sembra terminare. In un’ultima, disperata manovra, Omnius utilizza armi biologiche per eliminare ogni traccia di vita sui pianeti umani, ma a contrastare i piani dell’esercito delle macchine c’è il giovane Vorian Atreides, figlio biologico del titano Agamennon che ha deciso di combattere al fianco degli uomini. Vorian stringe una profonda amicizia con Abulurd Arkonnen e i suoi discedenti, combattendo al loro fianco.

La morte di Serena Butler, avvenuta durante la prigionia presso il robot indipendente Erasmus, diventa il catalizzatore per dare alle forze umane lo slancio finale per sconfiggere l’esercito robotico, durante la Battaglia di Corrin. Alla conclusione di questa estenuante guerra, vinta grazie anche alla nuova tecnologia spaziale di Venport e Cenva, la società umana viene completamente stravolta. Durante la Battaglia di Corrin, Vorian Atreides condanna un’azione scriteriata di uno degli eredi di Abulurd Harkonnen, screditando l’intero casato per secoli.

Nascono la sorellanza Bene Gesserit, la Gilda Spaziale e la Casa Butler assume il nome di Corrino, dando vita al Landsraad e creando l’Impero.

Great Schools of Dune: Sisterhood of Dune

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Sisterhood of Dune: Book One of the Schools of Dune Trilogy

Sisterhood of Dune: Book One of the Schools of Dune Trilogy

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80 anni dopo la Battaglia di Corrino, l’Impero sta affrontando i suoi primi passi. In questi primi decenni, si stanno definendo quelle che saranno le forze in gioco conosciute nell’esalogia scritta da Frank Herbert. Sul pianeta di Rossak, Raquella Beto-Anirul, pronipote dell’ancora in vita Vorian Atreides, in seguito a un attentato tramite un veleno estratto da letali piante del pianeta, assume dei poteri che le consentono di accedere alle proprie memorie genetiche e a quelle di donne del passato della sua dinastia. Da questa conoscenza nasce la sorellanza Bene Gesserit, la cui prima sfida è nascondere i computer con cui tengono traccia delle linee genetiche della nobiltà imperiale. Con i nuovi poteri, Raquella guiderà altre donne alla creazione di un nuovo centro di potere nella società imperiale.

In questo libro scopriamo come Erasmus, il robot indipendente, sia sopravvissuto alla guerra e grazie ad un suo schiavo, Gilbertus Alban, stia dando vita ad una scuola di esseri umani capaci di spingere le proprie capacità mentali a livello di quello degli antichi computer: i Mentat.

Great Schools of Dune: Mentats of Dune

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Mentats of Dune: Book Two of the Schools of Dune Trilogy (Great Schools of Dune 2)

Mentats of Dune: Book Two of the Schools of Dune Trilogy (Great Schools of Dune 2)

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Seguendo gli eventi del precedente volume, assistiamo alla nascita della Gilda dei Navigatori, gli unici in frado di piegare lo spazio, consentendo di annullare le distanze che separano i mondi dell’Impero. Il piano delle Bene Gesserit sta prendendo sempre più forma, mentre su Arrakis i Freemen sono divenuti una forza temibile che mette a repentaglio la raccolta della spezia melange, uno dei passaggi essenziali del futuro di Dune.

Great Schools of Dune: Navigators of Dune

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Navigators of Dune: Book Three of the Schools of Dune Trilogy

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Sulla scia del Jihad Butleriano, la sfiducia verso tutto ciò che sembra una tecnologia pericolosa porta al fanatismo estremo. In questo ambiente, la scuola dei Mentat cerca di svilupparsi, ma Gilbertus Alban deve affrontare l’avversità di Manford Torondo, che guida le forze butleriane. Durante un attacco delle forze di Torondo alla sua scuola, Gilbertus viene ucciso, ma Erasmus trova il modo di scappare nuovamente. Su Wallach IX, la Sorellanza Bene Gesserit cerca di sanare una frattura interna, al fine di proseguire il proprio piano di controllo della preservazione delle linee di sangue della nobiltà imperiale.

In tutti questi anni, Vorian Atreides cerca di aiutare anonimamente la famiglia Arkonnen, caduta in disgrazia e convinta che la colpa sia proprio degli Atreides, memori degli eventi della Battaglia di Corrin.

Preludio a Dune

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Preludio a Dune

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La raccolta dei preludi a Dune: Casa Atreides, Casa Harkonnen, Casa Corrino

Ambientato 35 anni prime del romanzo originale scritto da Frank Herbert, House Atreides mette in moto gli eventi che troveranno piena realizzazione nel primo romanzo dell’esalogia di Frank Herbert. Paulus Atreides guida il suo casato da Caladan, e invia il figlio Leto su IX per studiare con il giovane Rhombur, erede del Conte Dominic Vernius. Le Bene Gesserit sono a un passo dal realizzare il loro piano, arrivando alla nascita del Kwisatz Haderach. Per arrivare a questo scopo, la Reverenda Madre Gaius Helena Mohiam viene mandata su Giedi Prime per concepire una figlia con il Barone Vladimir Harkonnen. La bambina sarà data in moglie a Leto Atreides.

Su Arrakis arriva l’ecologista Pardot Keynes, che finirà per allearsi con i Fremen e diventare la loro guida contro l’Impero. Intanto, l’Impero si interessa agli esperimenti dei Tleilaxu, una casta di scienziati, che sembrano in grado di creare un melange sintetico.

Dopo un primo matrimonio fallimentare, a causa di una congiura Harkonnen, un distrutto Leto Atreides ritrova la felicità con la concubina fornitagli dalle Bene Gesserit, Jessica, nata da Vladimir Harkonnen e dalla Reverenda Madre Mohiam.

In questo volume conosciamo il passato di una delle figure chiave del futuro della saga: Gurney Halleck.

Il capitolo finale della trilogia prequel svela gli immediati retroscena di quella che diventerà la caduta di casa Atreides nel primo romanzo dell’esalogia di Frank Herbert. L’Imperatore, dopo avere creato un melange sintetico (chiamato aijdamal), vuole bloccare completamente l’afflusso di spezia, iniziando la Grande Guerra della Spezia, cercando una collaborazione con una delle grandi case: gli Harkonnen.

La Trilogia di Caladan: Il Duca di Caladan

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Dune: il duca di Caladan

Dune: il duca di Caladan

primo libro trilogia di caladan

Leto Atreides, duca di Caladan, padre del Muad'Dib. Tutti conoscono le vicende che hanno portato alla sua caduta e all'ascesa di suo figlio Paul. Ma chi erano il tranquillo governatore di Caladan e la sua concubina lady Jessica? E come ha fatto il duca di un piccolo pianeta marginale a conquistare il favore imperiale, suscitare l'ira di Casa Harkonnen e porsi in rotta di collisione con il proprio destino? Questa è la sua storia.

 Leto serve il Trono del Leone d'Oro con pazienza e lealtà. Mentre gli altri sono occupati con intrighi e macchinazioni, il duca di Caladan agisce. Ma i suoi potenti nemici iniziano a pensare che stia andando oltre il suo ruolo, e che Casa Atreides si stia elevando troppo

La Trilogia di Caladan: La Lady di Caladan

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Dune: la lady di Caladan

Dune: la lady di Caladan

Secondo libro trilogia di caladan

Lady Jessica, madre di Paul Atreides e concubina del duca Leto Atreides. Le scelte che ha compiuto hanno dato forma a un impero, ma ora la lady di Caladan deve fare i conti con le conseguenze del suo gesto: tradire l'ordine del Bene Gesserit, a cui un tempo apparteneva. L'ha già fatto una volta, ma adesso deve decidere se la fedeltà alla Sorellanza è più forte dell'amore per la sua famiglia. Nel frattempo, gli eventi nell'Impero stanno per precipitare, senza alcuna possibilità di controllo anche per la reverenda madre. Quel che più conta, la famiglia di lady Jessica si trova in rotta di collisione con il destino.

La Trilogia di Caladan: L'Erede di Caladan

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Dune. L'erede di Caladan

Dune. L'erede di Caladan

La leggenda sta per iniziare. Paul Atreides, figlio del duca Leto e di lady Jessica, è l'erede di Caladan destinato a diventare il Muad'Dib di cui narrano i miti. Prima di mettere piede sulle sabbie di Arrakis, ancora adolescente, Paul ha affrontato una crisi politica su Caladan, tra tumulti e rivelazioni sulla sua famiglia, ed è ora un giovane uomo pronto a diventare un grande leader, un eroe. Un tiranno. Il suo apprendistato è fatto di studio, addestramento fisico e mentale. Paul dovrà affrontare e superare molte sfide, crescere e diventare forte abbastanza da proteggere il suo splendido, amatissimo mondo. Ciò che l'erede di Caladan ancora non sa è che tutte queste prove lo trasformeranno nell'uomo in grado di conquistare un impero.

Dune

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Dune

Dune

Saga di Dune - libro primo: Dune

La famiglia Atreides, guidata dal Duca Leto, lascia il natio pianeta di Caladan per prendere il controllo delle operazioni di estrazione del melange su Arrakis, su ordine dell’Imperatore. Dietro questo incarico si nasconde un intrigo ai danni degli Atreides, che saranno decimati. Unici sopravvissuti, Lady Jessica e il figlio Paul. 

Salvati dai Freemen, Paul e Jessica scoprono i segreti dei questi guerrieri del deserto e il ragazzo compie il suo destino, diventando il Kwisatz Haderach profetizzato dalle Bene Gesserit. Con la manifestazione dei suoi poteri, Paul diventa la guida dei Freemen e riesce a sovvertire l’ordine della società galattica, divenendo il nuovo imperatore.

Legends of Dune: Paul of Dune

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Paul of Dune

Paul of Dune

Paul of Dune la saga di Dune

Ambientato nei vent’anni successivi alla fine di Dune, Paul of Dune racconta i primi sforzi di Paul Atreides, ora conosciuto come Muad’dib, di consolidare il proprio potere.

Diviso in due archi temporali, il libro svela un capitolo passato della storia della famiglia Atreides, intrecciandolo alla lotta che Paul sostiene contro una forza ribelle, guidata da nobili del Landsraad, che minano la sua autorità, costringendolo anche ad azioni brutali.

Il Messia di Dune

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Dune

Dune

Saga di Dune - Libro Secondo: Messia

Dopo esser divenuto imperatore dell’universo conosciuto e venerato con fanatismo, Paul deve affrontare la minaccia delle altre casate del Landsraad, che non accettano questa sua ascesa. Sono passati vent’anni dalla sua presa di potere, e i suoi Freemen stanno attaccando ferocemente ogni suo oppositore, ma le congiure contro la sua persona arrivano da ogni parte. Dopo avere sposato lrulan, figlia dell’imperatore per consolidare il suo potere, Paul vorrebbe generare una stirpe con la propria concubina, la freemen Chani, ma una visione gli ha mostrato che la nascita di un erede porterebbe alla morte della donna.

 Mentre gli attentati contro di lui si susseguono, tra cui uno che lo rende cieco, Paul diviene in fine padre di due gemelli che mostrano i suoi stessi poteri. Salvata la loro vita dall’ennesimo attentato, Paul perde i suoi poteri e accetta la tradizione freemen che richiede ad un uomo cieco di cercare la propria morte nel deserto.

Legends of Dune: The Winds of Dune

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The Winds of Dune

The Winds of Dune

The Winds of Dune la saga di Dune

Ambientato subito dopo la scelta di Paul di affrontare il deserto, è visto dal punto di vista di Lady Jessica. La donna è disperata per la scomparsa del figlio, e cerca di ritrovarlo nel deserto. In numerosi flashback viene raccontata la storia dell’amicizia di Paul e Bronso, erede della dinastia Vernius, andando a chiudere alcune delle linee narrative rimaste incompiute in Casa Atreides.

I figli di Dune

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I figli di Dune

I figli di Dune

Saga di Dune - Libro Terzo

Sono passati nove anni da quando Paul è fuggito nel deserto, e Arrakis è diventato un pianeta diverso, grazie a un processo di terraforming che sta rendendo il mondo desertico un’oasi verde. I figli di Paul, Leto II e Ghanima, stanno affrontando i cambiamenti dei Freemen, che stanno mutando le loro tradizioni. La sorella di Paul, Alia, dotata di poteri simili al fratello, sembra essere posseduta dallo spirito del Barone Vladimir Harkonnen e ha dei piani che mettono a rischio la vita dei nipoti.

Nel frattempo, su Arrakis è comparsa una figura misteriosa che predica il ritorno alle tradizioni dei Fremen e si oppone al dominio degli Atreides, noto come il Predicatore. Leto II scopre grazie ai suoi poteri di preveggenza il destino della razza umana, che ribattezza come il Sentiero Dorato. Per adempiere il suo scopo, sceglie di fondersi con una larva di verme delle sabbia, diventando un ibrido con la creatura e assumendo il potere sull’Impero.

L’Imperatore-Dio di Dune

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L'imperatore-Dio di Dune: Ciclo di Dune vol. 4

L'imperatore-Dio di Dune: Ciclo di Dune vol. 4

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Sono passati 3.500 anni e Leto II, il Dio-Imperatore, domina sull’interno universo. Su Arrakis sono scomparsi i vermi delle sabbie e le ultime riserve di melange sono controllate direttamente da Leto II.

La società imperiale è profondamente cambiata: i Freemen non sono più una forza militare, l’umanità è stagnante e non esiste più il Landsraad. Una forza di ribellione contro Leto è guidata da Siona Atreides, discendente di Ghanima, che assumerà un ruolo essenziale per il futuro della razza umana.

Gli Eretici di Dune

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Gli eretici di Dune

Gli eretici di Dune

Gli eretici di Dune - Saga di Dune

Sono passati 15.000 anni dalla morte di Leto II, e l’umanità ora è saldamente sul Sentiero Dorato che l’Imperatore-Dio aveva pianificato per salvare la razza umana. In seguito alla scomparsa di Leto II, l’umanità ha ripreso ad esplorare lo spazio, colonizzando remote zone dello spazio, da cui ora stanno tornando per conquistare ciò che un tempo era l’Impero. 

Solo le Bene Gesserit ancora riescono a seguire l’idea del Sentiero Dorato, mantenendo il loro ruolo di manipolatrici misteriose oppure accettare pienamente il Sentiero Dorato e lasciare l’umanità libera. Una scelta che impone uno scontro tra Bene Gesserit e Madri Onorate, che guidano le forze armate nemiche.

La rifondazione di Dune

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La rifondazione di Dune

La rifondazione di Dune

La saga di Dune - La rifondazione di Dune

La guerra tra le Bene Gesserit e le Madri Onorate arriva al culmine, e in palio c’è il destino dell’umanità. La guerra si estende per tutto la galassia, tra intrighi e la riscoperta di antichi poteri ritenuti perduti nel corso dei millenni.

I cacciatori di Dune

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I cacciatori di Dune

I cacciatori di Dune

I cacciatori di Dune - La saga di Dune

Al termine del precedente volume, il ghola di Duncan Idaho, Sheeana (una ragazza in grado di comunicare con i vermi delle sabbie) e dei sopravvissuti fuggono a bordi di una nave non rintracciabile con nessun potere, in cerca di un pianeta in cui trovare rifugio. 

Disperati per il loro futuro, i fuggitivi decidono di utilizzare le conoscenze dell’ultimo Maestro Tleilaxu, Scytale, per riportare in vita figure chiave della storia, come Paul Atreides, Stilgar, Chani e Thufyr Hawat.

I vermi della sabbia

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I vermi della sabbia

I vermi della sabbia

I vermi della sabbia - la saga di Dune

Nel capitolo finale della saga finalmente sono svelate le vere origini delle Madri Onorate, mentre su Arrakis si cerca di riportare in vita il mondo desertico delle leggende. Nella ricerca della verità, viene infine rivelato il segreto sulla guerra tra macchine e umanità dei secoli passati e il vero ruolo del Kwisatz Haderach.

The road to Dune

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I vermi della sabbia

I vermi della sabbia

I vermi della sabbia - la saga di Dune

Un volume in cui Brian Herbert ricostruisce alcuni dei passaggi fondamentali del mito della saga. Dal racconto originario da cui tutto ebbe inizio, sino alle lettere che si scambiarono Frank Herbert e l’editor John C. Campbell e alle scene rimosse dalle versioni finali di Dune e Il messia di Dune. Un companion ideale per una lettura completa della saga.

I film di Dune

Ma un universo simile non poteva rimanere vincolato solo alla letteratura, e ben presto anche il cinema si accorse di come Paul Atreides e la sua epopea potessero diventare una delle più grandi avventure cinematografiche.

Portare la saga di Herbert al cinema, però, non era una sfida semplice: una simile complessità, seppur racchiusa in un primo capitolo come Dune, difficilmente poteva esser racchiusa all’interno di un film. Idea condivisa dal primo artista deciso a portare Arrakis nelle sale cinematografiche: Alejandro ‘Jodo’ Jodorowsky. Artista eclettico e sregolato, Jodo era intenzionato a realizzare un vero e proprio kolossal, al punto che per il suo Dune non si pose alcun limite.

Vennero assunti artisti del calibro di Moebius e Dan O’Bannon, si pensarono ruoli per Salvador Dalì, Orson Welles e Mick Jagger. Jodorowky era un fiume in piena, nella sua mente Dune sarebbe dovuto durare quasi dieci ore, dando vita a un universo barocco e dai costumi assurdi; la sua esplosiva creatività, però, si scontrò con quelli che erano i limiti tecnici (ed economici) dell’epoca, che imposero a un certo punto un brusco arrestarsi del progetto, che non vide mai la luce.

Eppure, da questa esperienza nacquero opere del fumetto come L’Incal e The Long Tomorrow, considerati parte integrante dell’immaginario fantascientifico moderno. Lo stesso Jodorowsky recuperò parte delle idee elaborate per Dune e le introdusse in altre sue opere, come fece per La Casta dei Meta-baroni. Di questo sontuoso fallimento venne anche realizzato un documentario, Jodorowsky’s Dune, che ancora oggi lascia intendere come il Dune di Jodo avrebbe potuto essere un incredibile, esagerato kolossal.

Ma Dune era destinato ad arrivare al cinema. Considerato per anni un ‘libro impossibile’ da trasporre in film, l’opera di Herbert faceva comunque gola a Hollywood, soprattutto dopo che il successo di Star Wars (1977) aveva riacceso la passione degli spettatori per la fantascienza. A rendere complessa la trasposizione, erano principalmente due fattori: effetti speciali e trama.

Ricreare il mondo di Dune non era certo semplice, specialmente con gli effetti speciali dei primi anni ’80. Il digitale all’epoca muoveva i primi passi, e queste richiese di dare vita a mondi e creature affidandosi a modellini in scala. Per dare vita a vermi delle sabbie e Navigatori della Gilda, ci si affidò ad un maestro del cinema, Carlo Rambaldi, già creatore di E.T.

Altro aspetto difficile da gestire era la trama. La struttura narrativa del romanzo di Herbert, infatti, non era propriamente ideale per esser trasposta in un film, data la presenza di flussi di coscienza e la presenza di un intreccio di situazioni e personaggi tutt’altro che semplice.

Dopo il fallimento di Jodorowsky, il produttore Dino de Laurentiis decise di affrontare questa sfida, affidando il progetto ad un giovane regista che si era distinto con il suo The Elephant Man: David Lynch

All’epoca, Lynch non aveva alcuna familiarità con la fantascienza, ma aveva già un’idea chiara su come intendeva lavorare, motivo per cui aveva rifiutato di dirigere Il ritorno dello Jedi, perché lo riteneva troppo legato alle idee di Lucas e privo di spazio creativo. La possibilità di potersi dedicare a un’opera simile, con una libertà creativa limitata solamente dal canovaccio offerto dal romanzo originale, fu per Lynch una tentazione irresistibile.

Il film, nonostante l’esorbitante costo della produzione, venne stroncato dalla critica. Secondo la stampa di settore, la pecca principale della pellicola  fu di aver dato vita a una trama complessa e poco chiara, che confondeva lo spettatore, costretto a seguire troppi eventi apparentemente slegati tra loro. La scelta di introdurre i dialoghi interiori presenti nel romanzo tramite una voce fuori campo non venne considerata come un omaggio all’opera originale, ma fu vista come un utilizzo errato di uno strumento narrativo che poteva esser sostituito dai dialoghi.

Per Lynch, Dune divenne uno dei capitoli più tormentati della sua carriera, al punto da avere preso radicalmente le distanze non solo dal suo film ma da qualunque altro progetto successivo.

A ereditare il compito di portare Dune sul grande schermo è Dennis Villeneuve. Dopo alcune operazioni di serializzazione televisiva, Dune è nuovamente approdato al cinema con un'operazione di altro profilo, affidata al regista di Arrival e Blade Runner 2049.

Discostandosi dalla visione barocca della pellicola di Lynch, preferendo un approccio più fedele allo spirito fedele dell'opera di Herbert, con delle concessioni narrative che non hanno scalfito la validità dell'impianto narrativo del film.

Ideato come un racconto diviso in due parti, il Dune di Villeneuve

L’influenza di Dune

Parlare di Dune significa andare a toccare uno dei punti saldi della fantascienza. Questa gigantesca space opera, a oggi non ancora terminata, ha segnato profondamente l’immaginario fantascientifico, già nella sua versione cartacea. Le idee di Herbert, sin dalle sue prime produzioni come Dragon in The Sea, sembravano essere destinate ad influenzare la realtà e quanto partorito dalla sua mente geniale per Dune non fa eccezione.

Le tute distillanti dei Fremen e le loro trappole del vento sono intuizioni che hanno stimolato nientemeno che la NASA, che sta studiando soluzioni simili per le proprie missioni di colonizzazione future. Ma l’influenza di Dune, inevitabilmente, si sposta anche nel mondo del fantastico, dove l’universo futuro di Herbert è diventato l’ispirazione per altri grandi narratori, uno su tutti George Lucas.

Come ha detto più volte Lucas,

Senza Dune, Guerre Stellari non sarebbe mai esistito

Non è un caso, infatti, che in una delle prime stesure de Una nuova speranza il carico che Leia trasportava non fossero i due droidi, ma un ingente quantità di Aura Spezia, rubata all’imperatore. Se questo dettaglio non arriva alla versione finale del film, non si può certo dimenticare come Tatooine paghi un grosso tributo ad Arrakis, considerato il suo clima desertico o come i Tusken abbiano una radice comune con i Fremen.

Altrettanto difficile è ignorare come Jabba The Hutt abbia una somiglianza marcata con la versione divina di Leto II, apparso in L’Imperatore Dio di Dune, pubblicato nel 1981, proprio mentre Lucas stava lavorando al seguito di Star Wars, L’impero colpisce ancora, pellicola in cui appare per la prima volta il vermiforme gangster.

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L'arte e l'anima di Dune. Ediz. a colori

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In campo letterario, leggendo la saga de La ruota del tempo di Robert Jordan si può notare come la popolazione degli Aiel sia stata delineata dalla figura dei Fremen. Popolo del deserto, guerriero e animato da una cultura tribale basata su un rapporto peculiare con la rara acqua, gli Aiel sono gli eredi letterari dei Fremen di Arrakis.

Questi due esempi possono facilmente far comprendere come la galassia futura creata da Frank Herbert sia un universo letterario in cui siano presenti elementi narrativi di grande valore, che hanno radicalmente cambiato la fantascienza letteraria, stimolando anche coloro che avrebbero rivoluzionato il modo di raccontare la sci-fi al cinema.

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