Made in Italy, Greta Ferro e Fiammetta Cicogna somigliano molto ai loro personaggi, tra sfilate e zie sessantottine

Greta Ferro e Fiammetta Cicogna raccontano i loro personaggi nella serie italiana dedicata al mondo della moda Made in Italy e come talvolta la realtà somigli alla finzione; ecco come hanno ottenuto il loro ruolo.

Autore: Elisa Giudici ,

Alle volte la realtà supera la finzione, o finisce per somigliarle parecchio. Lo si scopre chiedendo a Greta Ferro, l'incantevole modella e attrice protagonista di Made in Italy, come abbia ottenuto il suo ruolo. La risposta sembra quasi sovrapporsi all'incipit della serie prodotta da Amazon e girata in Italia, ricostruendo l'ambiente editoriale e creativo della Milano anni '70. Greta interpreta Irene, una studentessa la cui famiglia originaria del Sud del Paese fatica a pagarle gli studi all'università.

Per rendersi indipendente e raccogliere la sfida del padre, la protagonista si presenta a un colloquio di lavoro presso l'affollatissima redazione di Allure, una delle riviste di moda in ascesa sulla scena editoriale italiana. A sorpresa viene assunta e, quello che era un lavoretto per pagarsi gli studi, presto diventa la straordinaria occasione di essere a bordo passerella mentre stilisti come Armani e Versace rivoluzionano l'alta moda e rafforzano il crescente prestigio del Made in Italy. 

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La storia di Greta Ferro non è poi così differente, come mi ha raccontato lei stessa alla presentazione ufficiale della serie durante il Fest di Milano, il Festival dedicato alle serie televisive (la cui ultima edizione si è tenuta via streaming causa Covid-19). La mia famiglia ha origini abruzzesi-molisane, spiega Ferro, quindi a 19 anni mi sono trasferita a Milano per studiare economia all'università Bocconi. Davo gli esami, ottenevo buoni voti, ma in generale ero insoddisfatta della mia vita universitaria, non mi piaceva il corso di studi che mi ero scelta.

Greta Ferro è stata scoperta per caso, come Irene

Una sera tutto cambia: due agenti e talent scout del mondo della moda la notano a una fermata del tram, la fermano, prendono contatti con lei. In men che non si dica la giovane fa un provino e ottiene una parte per girare un corto della maison Armani. Il suo fisico longilineo, la mascella volitiva, i grandi occhi espressivi e i suoi riccioli neri conquistano tutti. Anche lo stilista Giorgio Armani, che la invita alle successive sfilate e la trasforma in una delle ambasciatrici del suo marchio di moda. 

Grazie al cortometraggio però Ferro viene notata anche dai registi di Made in Italy (allora in fase di sviluppo) e dalla produttrice Virginia Valsecchi: così, dopo un provino, diventa la protagonista della serie prodotta da Amazon e Mediaset.

Elisa Giudici
Greta Ferro alla presentazione di Made in Italy
Greta Ferro e Irene condividono la città degli studi e il fatto di essere state scoperte per caso

Riguardo a Irene, la studentessa che interpreta nella serie, Greta Ferro spiega:

è una ragazza degli anni '70, si sente l'influenza del '68 appena trascorso, tanto che Irene ha un intoppo durante un esame proprio per questo. Il suo tentativo un po' avventato di rendersi indipendente economicamente la porterà nel mondo della moda, da cui sarà catturata. 

Al suo fianco troviamo la spumeggiante Monica, il personaggio interpretato da Fiammetta Cicogna. Una donna esuberante, attiva, dalle reazioni spesso sorprendenti. Può sembrare superficiale, sottolinea Cicogna, ma nel corso della serie si scoprirà che anche lei ha un cuore tenero, oltre a intrattenere lo spettatore con i suoi colpi di testa.

L'attrice spiega anche di non aver avuto troppi problemi a calarsi nelle atmosfere degli anni '70, tra moda italiana all'ultimo grido e rivoluzione dei costumi, perché gli ideali degli anni '70 sono sempre stati di casa nella sua vita: 

Io ho delle zie fieramente sessantottine che mi hanno sempre prestato i loro abiti smessi di quell'epoca, raccomandato letture, raccontato cosa facevano e come ci si sentiva in quegli anni. Quindi ho trovato fosse fantastico avere l'opportunità di studiare quel decennio già così familiare mentre mi preparavo per questo ruolo. 

Gli ideali e le passioni di ieri e di oggi

Fiammetta Cicogna ci rivela di avere un rapporto piuttosto stretto con il mondo della serialità, che si è allentato solo durante la gravidanza. Sai, mi piace molto vedere le serie del momento - racconta l'attrice - per esempio adoro Peaky Blinders, giusto per citare un titolo. Vedo tanti episodi ogni mese. Ho smesso di essere aggiornata in merito solo durante gli ultimi mesi della mia ultima gravidanza, mi confida: 

Cercavo di vedere qualche puntata in attesa del parto, ma non c'era niente da fare: continuavo ad appisolarmi! Ora però ho intenzione di riprendere il ritmo.

A Greta Ferro invece chiedo cosa ne pensi dei giovani di oggi, che come Irene e Monica sono in rotta di collisione con i loro genitori, seguendo l'onda di nuovi ideali. Negli anni '70 del Novecento la rivoluzione sessuale, negli anni '20 del nuovo secolo quella ambientale. L'attrice commenta: 

Mi sento molto vicina a queste tematiche, così come la maggior parte dei miei coetanei. È un bisogno quasi istintivo di portare avanti una vita più sostenibile, stiamo imparando giorno dopo giorno ad avere un impatto minore rispetto a quello della generazione dei nostri genitori. 

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