Mi Bon Siach, cosa devi sapere sulla canzone di Esty in Unorthodox

Il significato della canzone ha più sfumature e l'attrice protagonista Shira Haas l'ha cantata davvero "live" durante le riprese: ecco tutti i segreti del commovente brano che chiude la mini-serie Netflix.

Autore: Alessandro Zoppo ,

Uno dei momenti più emozionanti ed intensi di Unorthodox, la mini-serie Netflix creata da Anna Winger e Alexa Karolinski e ispirata alla storia vera di Deborah Feldman, è l'audizione al Conservatorio di Berlino della protagonista Esty. L'esibizione della ragazza, interpretata dalla rivelazione Shira Haas (un'attrice dal passato doloroso: suo nonno è sopravvissuto all'Olocausto e lei a un tumore al rene, sconfitto quando aveva tre anni), arriva poco prima del finale, a sancire una rottura con la sua identità nel solco della memoria del suo passato.

Quella scena completa è ora disponibile online e la potete vedere qui sopra. Ma cosa significa Mi Bon Siach, la dolce melodia che Esther Shapiro sceglie di intonare al posto del Lied Alla musica di Schubert, la romanza preferita dalla sua "Babby"? Mi Bon Siach è un piyut (una poesia liturgica) cantato solitamente durante i matrimoni, incluso quello di Esty con Yanky (Amit Rahav). La esegue il Rabbì quando la sposa, sua madre e sua suocera girano sotto il chuppah (il "baldacchino" nuziale) per sette volte intorno allo sposo. Un rito che pone l'uomo al centro delle attenzioni, della cura e dell'amore delle donne della sua vita.

Il testo in ebraico recita così:

Mi bon siach
shoshan chochim,
ahavas kallah
m'sos dodim.
Hu yevorech
es hechassan
v'es hakallah.

Esistono due traduzioni di questi versi. La prima è questa:

Colui che comprende
il discorso della rosa tra le spine,
l'amore di una sposa,
la gioia degli amati
possa benedire lo sposo e la sposa.

Una versione alternativa, riportata dal sito Zemirot Database, offre un'altra traduzione, che si basa sul Shir ha-Shirim Rabbah, un cantico rabba che raccoglie una serie di citazioni dal Talmud di Gerusalemme.

Colui che sa come dire lo Sheva Brachos
[ed è quindi come una] rosa tra le spine
che comprende l'amore di una sposa
e la gioia degli amanti
benedirà lo sposo e la sposa.

Mi Bon Siach è quindi una canzone tradizionale che viene associata al matrimonio in alcune comunità ebraiche (come quella chassidica Satmar del quartiere newyorkese di Williamsburg) e che, spiega il movimento Chabad Lubavitch, "esalta la modestia e la fedeltà della sposa". Ovviamente esistono numerose versioni di questa canzone: una delle più famose è quella di Simcha Leiner, contenuta nell'album Merakeid. Leiner è un cantante specializzato in matrimoni e cerimonie religiose.

Quando Esty esegue Mi Bon Siach, lo fa dondolandosi insistentemente "come la fiamma di una candela". Questo comportamento segue i precetti dello shuckling, una pratica comune durante la preghiera, come abbiamo già spiegato nella guida alle tradizioni della comunità ebraica ultra-ortodossa che abbiamo imparato con la serie Netflix.

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La curiosità è che questa scena così profonda e toccante è stata girata "live", come ha rivelato la stessa Haas su Instagram. Un tassello ulteriore che si aggiunge alla strepitosa performance fornita in #Unorthodox dall'attrice israeliana, eccezionale nel rendere lo spaesamento dinanzi ad un "pubblico" che la osserva e giudica e al ricordo vivo del suo difficile vissuto.

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