Mindhunter 3: David Fincher spiega perché non si è fatto

David Fincher è di recente tornato a parlare di Mindhunter 3, la terza stagione della serie che molti appassionati hanno atteso, ma che non è mai entrata in produzione. Il regista ha voluto spiegare per quale motivo non si è arrivati allo sviluppo dei nuovi episodi. 

Ecco le parole del regista David Fincher:

 Forse House of Cards non era rischioso da realizzare, ma Mindhunter sì. Stiamo parlando di un procedural sulle scienze comportamentali che non sarebbe né X-Files, né CSI, né Criminal Minds, ma che racconta di un ragazzo che perde la sua innocenza nel mondo dei sadici psicosessuali. Non potevamo completare il percorso, ma è stata una scommessa. Ed una serie costosa, molto costosa. Abbiamo fatto il possibile finché qualcuno alla fine ci ha detto che non aveva senso produrre Mindhunter in quel modo, a meno che non si riusciva a ridurre il budget. Oppure chiedevano qualcosa di più pop, così che più persone lo avrebbero guardato.

Ed ha continuato:

Noi non volevamo cambiare il nostro approccio quindi, con rispetto, ci hanno detto che stavano tracciando un limite. 

Che cos'è Mindhunter

Mindhunter è una serie televisiva, disponibile su Netflix, che racconta dell'agente FBI Holden Ford e del navigato Bill Tench, entrambi impegnati sullo studio dei serial killer. I due creeranno delle nuove metodologie d'indagine e di identificazione del colpevole. La serie è tratta dal libro Mindhunter: La storia vera del primo cacciatore di serial killer americano. 

Il progetto su Mindhunter è arrivato sulla piattaforma streaming Netflix tra il 2017 ed il 2019, e dopo che la produzione non è andata più avanti con la terza stagione molti appassionati hanno espresso il proprio disappunto. Nonostante la qualità del progetto, i costi di produzione erano troppo alti per proseguire con Mindhunter 3.