Nel 2015 su Netflix è arrivata la prima stagione di Narcos, una serie basata su eventi realmente accaduti che racconta l'ascesa e la caduta di Pablo Escobar e la lotta degli agenti della DEA contro lo strapotere dei cartelli di Medellín e di Cali.
Lo show, durato tre stagioni, si è concluso nel 2017. Nell'episodio finale, l'agente Peña, interpretato da Pedro Pascal, si dimette dal suo incarico alla DEA e torna in Texas, ma immediatamente dopo viene incaricato di indagare e combattere il narcotraffico in Messico. Pur affermando di non avere intenzione di accettare l'incarico, Peña sembra avere qualche ripensamento mentre volge il suo sguardo verso il confine col Messico.
È attraverso questa immagine che la serie ci anticipa quello che ci aspetta: il focus si sposterà sui crimini del cartello di Guadalajara.
Tuttavia, ciò non significa che Narcos: Messico si collochi temporalmente dopo gli eventi narrati in Narcos. La serie madre e quella che possiamo definire come un suo spin-off viaggiano infatti su binari paralleli.
Le vicende narrate in Narcos e Narcos: Messico hanno inizio tra la fine degli anni Settanta e l'inizio del decennio successivo e ruotano attorno a due dei più pericolosi esponenti del narcotraffico: Pablo Escobar (interpretato da Wagner Moura) e Félix Gallardo (Diego Luna).
Le prime due stagioni di Narcos ci trasportano in Colombia: Escobar inizia a produrre e smerciare cocaina in tutto il paese prima di puntare al mercato estero e introdurla illegalmente negli Stati Uniti. Gli agenti della DEA Steve Murphy e Javier Peña gli danno la caccia per più di un decennio, dando inizio a una vera e propria guerra conclusasi solo con la morte di Escobar nel 1993. La terza stagione della serie, invece, si focalizza sui successori di Pablo, i quattro boss del cartello di Cali, arrestati a metà degli anni Novanta.
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Allo stesso modo, Narcos: Messico ripercorre i primi passi mossi da Miguel Félix Gallardo nel mondo della malavita messicana legata al contrabbando. Nella serie con Diego Luna scopriamo come il boss della droga abbia formato il cartello di Guadalajara nei primi anni Ottanta insieme all'amico Rafael "Rafa" Quintero e Ernesto "Don Neto" Fonseca Carrillo. Narcos: Mexico fa conoscere al suo pubblico la tragica storia di Kiki Camarena (che ha qui il volto di Michael Peña), un agente della DEA rapito, torturato e ucciso per ordine di Gallardo.
Il brutale omicidio fa da anello di congiunzione tra le due serie: già nella prima stagione di Narcos Camarena viene menzionato da Peña che ricorda a Murphy che “la risposta del governo degli Stati Uniti all'uccisione di Camarena ha spaventato chiunque volesse prendersela con gli agenti della DEA”. Più avanti, nel finale della terza stagione, Peña e altri agenti della DEA guardano una foto di Camarena, morto otto anni prima.
Un ulteriore collegamento tra i due show, un vero e proprio crossover, è il cameo di Wagner Moura nei panni di Escobar nel quinto episodio della prima stagione di Narcos: Messico. La presenza di Escobar in Narcos: Messico rende ancora più evidente il modo in cui le linee temporali delle due serie targate Netflix si sovrappongano.
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Eric Newman ha spiegato a The Hollywood Reporter che dopo la conclusione di Narcos l'idea era quella di raccontare le vicende messicane a partire dal 1996, ma sarebbe stato difficile farlo senza guardare al passato: “Non puoi narrare la storia del traffico di droga in Messico senza iniziare dalla fondazione del cartello di Guadalajara, è lì che tutto è iniziato”, ha spiegato.
Solo nella terza stagione di Narcos: Messico, annunciata nell'ottobre del 2020, Newman riuscirà a raccontare la storia dei cartelli nati in Messico dopo la caduta di Felix Gallardo: i prossimi episodi saranno infatti ambientati negli anni Novanta e mostreranno l'inizio della globalizzazione del business della droga. Alla distruzione dell'impero di Felix, si crea un vuoto di potere e diversi signori della droga tentano di prendere il posto.
Non esattamente. Le sue serie raccontano storie indipendenti, che si intersecano tra loro e condividono lo stesso universo.Narcos: Messico è il seguito di Narcos?
Sì. Narcos: Messico si può considerare sia una storia indipendente che uno spin-off di Narcos, con cui condivide anche parte del cast.Narcos: Messico è collegato a Narcos?
Le storie di Narcos e Narcos: Messico si possono guardare nell'ordine che si preferisce, in quanto si tratta di racconti autonomi. Tuttavia, chi non vuole perdersi nessun riferimento e rimando interno alle due serie, potrebbe avere qualche vantaggio nel cominciare la visione con la serie madre, ovvero Narcos.Bisogna guardare prima Narcos o Narcos: Messico?
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