Boom di abbonamenti per Netflix dopo il blocco alla condivisione password

Autore: Francesca Musolino ,

Quella che fino a qualche anno fa sembrava essere soltanto un'avvisaglia verbale per scoraggiare gli utenti "ribelli" di Netflix, in questo 2023 è diventata per molti un'amara realtà. La piattaforma streaming è infatti passata dalle parole ai fatti iniziando a ostacolare la condivisione password degli abbonati a Netflix.

Come aveva già previsto il Co-CEO del servizio Greg Peters, questa azione intrapresa da Netflix ha portato a perdere una fetta di utenza. Ma per paradosso i provvedimenti forzati attuati da Netflix hanno anche fatto guadagnare un aumento dei suoi iscritti.

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Secondo quanto ha riportato la società di ricerca dati Antenna, risulta che Netflix ha avuto un incremento del 25,6% di abbonati, da quando la stessa piattaforma ha dato il via al blocco delle password condivise. Un effetto boomerang con esito positivo, visto che del resto le opzioni degli iscritti "abusivi" a Netflix erano soltanto due: decidere di pagarsi un proprio abbonamento o rinunciare al servizio.

Gli abbonati Netflix sul piede di guerra

La lotta alla condivisione della password indetta da Netflix è da tempo un argomento molto discusso dagli abbonati al servizio streaming. Questo perché alcune regole della piattaforma potevano essere in qualche modo impugnate dall'utenza in questione, non essendo ritenute ben chiare.

Secondo quanto stabilito da Netflix infatti, la condivisione della password è consentita solo tra i membri di un stesso nucleo familiare residenti nella stessa abitazione. Una direttiva che ha generato infinite domande per mettere in chiaro chi sono realmente considerati gli appartenenti a tale nucleo.

Per esempio, c'è un nucleo familiare che comprende anagraficamente tre persone ma una di queste vive in un'altra abitazione. Tale persona può utilizzare Netflix sul suo dispositivo non vivendo fisicamente con i suoi familiari ma continuando comunque a fare parte di quel nucleo? 

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Il fatto quindi di poter in qualche modo "giocare" sul discorso famiglia, ha permesso a molti utenti di continuare a usufruire di un abbonamento a Netflix gratis ovvero non pagato direttamente da loro ma da chi lo ha attivato.

La risposta di Netflix al problema delle password condivise

Netflix richiede che a prescindere da chi siano i propri abbonati o dove vivano, debbano pagare un abbonamento a testa in quanto sfruttano singolarmente il servizio. Questo anche in virtù del fatto che Netflix propone diversi piani di abbonamento tra cui scegliere adatti a ogni esigenza.

Ma come recita un noto detto "se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto". Quindi dopo aver dato tutto il tempo agli abbonati di decidere il da farsi, Netflix ha messo un freno definitivo al problema delle password.

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Ovvero chi condivide la sua password di Netflix non avrà più modo di poterlo fare. Di conseguenza coloro che sfruttano tale sistema, se vogliono continuare a vedere i contenuti presenti su Netflix devono necessariamente fare un proprio abbonamento (oppure pagare una tantum che però a conti fatti costa quasi quanto il piano base).

Una mossa drastica che però si è rivelata efficace per la piattaforma streaming, visto il recente aumento degli abbonati a Netflix avvenuto dopo questa manovra. Numeri che sembrano destinati a salire soprattutto per chi non vuole perdersi i prossimi contenuti in arrivo sul servizio, tra cui le nuove uscite Netflix di giugno 2023.

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Immagine di copertina di questo articolo gentilmente concessa da Netflix

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