Un caso di omicidio in Nuova Zelanda sta attirando l’attenzione internazionale per l’insolito coinvolgimento di un popolare anime giapponese, Bleach. Gabriel Hikari Yad-Elohim, un uomo di 36 anni, è stato condannato per l’uccisione di Michael Mulholland, 69 anni, avvenuta ad Auckland nel 2017. Secondo i report di Law News e The New Zealand Herald, nuove prove presentate dalla difesa suggeriscono che Yad-Elohim stesse tentando di ricreare una scena ispirata all’anime.
L'assassino stava tentando di ricreare una scena dell'anime di Tite Kubo
Durante le prime fasi del processo, la difesa aveva dichiarato l’infermità mentale dell’imputato, ma la giuria respinse questa tesi: la diagnosi di schizofrenia su Yad-Elohim era già emersa prima dell’omicidio, ma non fu ritenuta sufficiente per scagionarlo. Nel maggio 2023, un tentativo di appello, supportato dalle dichiarazioni del noto psichiatra forense Dr. Chaplow, è stato respinto dalla Corte d’Appello della Nuova Zelanda.
L'elemento chiave delle nuove prove sembra essere una scena dell’anime Bleach che la difesa sostiene abbia influenzato Yad-Elohim. L’esperto psichiatra Dr. Cavney ha dichiarato di aver scoperto questa scena durante il processo d’appello, ma di non essere riuscito a integrarla adeguatamente nella difesa. Inoltre, nel luglio 2024, la questione è stata portata davanti alla Corte Suprema della Nuova Zelanda.
La Corte Suprema ha preso in considerazione un video e una trascrizione di un monologo in giapponese che Yad-Elohim aveva pronunciato 24 ore dopo l’attacco, durante un interrogatorio di polizia: un monologo che, insieme ad alcune similitudini tra il contenuto del video e l’aggressione, ha portato i giudici a ritenere le nuove prove credibili e significative.
La Corte Suprema ha esaminato il video e la trascrizione di un monologo che Yad-Elohim aveva pronunciato in giapponese in una stanza per interrogatori della polizia, circa 24 ore dopo l'attacco. Ha rilevato diverse somiglianze tra il video e l'aggressione, nonché con il monologo. La Corte ha dichiarato che le prove erano significative e sembravano credibili.
Nonostante ciò, non è ancora chiaro se queste nuove prove potranno ribaltare la condanna. La Corte Suprema non ha ancora annunciato la data dell’udienza, ma il caso rimane sotto i riflettori, suscitando dibattiti sul ruolo della salute mentale e dell’influenza culturale nei procedimenti penali.
immagine in evidenza via amazon.it
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