Dopo la "luminosa" ascesa delle star di Hollywood, Ryan Murphy torna al genere horror per narrare l'ipotetico passato di uno dei personaggi più controversi del cinema (e della letteratura): l'infermiera Mildred Ratched. Creata dalla penna di Ken Kesey nel romanzo "Qualcuno volò sul nido del cuculo" e poi trasposta sullo schermo dalla fenomenale Louise Fletcher - che vinse l'Oscar proprio per l'interpretazione del personaggio - Mildred è un personaggio che travalica il suo ruolo di capoinfermiera dell'ospedale psichiatrico e mostra allo spettatore un mondo fatto di luci ed ombre dove la normalità di qualcuno è l'incubo di qualcun altro.
Ratched: lo specchio deformante della realtà
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Siamo nel 1947, una donna di nome Mildred Ratched (Sarah Paulson) riesce ad insinuarsi nell'equipe dell'ospedale psichiatrico della cittadina di Lucia in California. Il suo intento non è chiaro eppure l'abilità con cui la donna raggira medici e infermieri fa pensare che non sia la prima volta che si trova in una situazione del genere. Intanto un pericoloso assassino, Edmund Tolleson (Finn Wittrock), è in attesa di sapere quale sarà il suo destino: la sedia elettrica, se sarà giudicato processabile dal Dr. Hanover (Jon Jon Briones), il direttore dell'istituto, oppure le cure cliniche nel caso fosse ritenuto incapace di intendere e di volere. Al suo posto però forse preferirei la sedia elettrica. La clinica sembra infatti un circo degli orrori dove i colori sgargianti degli ambienti non fanno altro che nascondere le crudeli pratiche con cui vengono curati i malati.
Anche se può sembrare la trama di un horror movie anni '50 in cui manca solo il mostro che resuscita dall'obitorio in cerca di cervelli, Ratched è una serie TV che riesce a stupire lo spettatore portandolo alla scoperta di un personaggio complesso, difficile da inquadrare eppure estremamente affascinante. Mildred è un vero e proprio enigma, una donna votata alla sua professione che tenta di tenere insieme l'unico concetto di famiglia che ha mai avuto e che fatica a comprendere la sua sessualità. Intorno a lei si muove un mondo talmente finto da sembrare reale che è convinto di poter curare la diversità con i "prodigi" della lobotomia.
La storia raccontata da Ratched è cruda e senza filtri e nonostante non manchino scene particolarmente cruente i momenti che colpiscono più in profondità sono i racconti del passato, non solo di Mildred ma anche dei malati della clinica. Momenti duri, che tolgono il velo sui traumi che separano il dottore dall'essere il paziente e in cui lo spettatore può quasi avvertire qualcuno che gli rimesta nelle viscere. Ryan Murphy torna a spaventare senza utilizzare i mostri e gli effetti speciali di American Horror Story, ma semplicemente mostrando l'oscurità di una delle creature più grottesche di sempre, l'uomo.
Un esercito di freak che danzano
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Se avete seguito l'evoluzione registica di Murphy in Ratched non farete fatica a notare la sua poetica e se invece non l'avete mai fatto non ha importanza perché è come se la serie TV fosse una somma di tutti i suoi lavori che trova sfogo sotto una direzione artistica davvero magistrale. Dalla sigla della serie alla costruzione di ogni singola scena, Ratched è confezionato ad opera d'arte quasi fosse una scatola di cioccolatini addobbata con fiocchi e nastri colorati che non vedete l'ora di scartare. Una vera gioia per gli occhi, pop e vintage allo stesso tempo che nasconde però qualcosa di terrificante, e man mano che scartate la confezione iniziate a sentire la puzza di marcio.
Ratched è tutto questo: un contenitore di follie che ruotano attorno alla clinica e al personaggio di Mildred a cui si legano però altre interessanti sotto-trame come quella dell'infermiera Betsy Bucket (Judy Davis) intenta a conquistare il cuore del Dr Hanover, o come l'infelice vicenda del misterioso Mr. Wainwright (Corey Stoll) che dovrà assecondare le follie vendicative di una ricca ereditiera interpretata da una inaspettata Sharon Stone. Ratched è una corsa continua in cui ogni personaggio ne rincorre un altro quasi come fossero uniti da un filo rosso del destino guidando lo spettatore attraverso 8 puntate che raggiungono i titoli di coda sin troppo presto.
Ratched è disponibile su Netflix dal 18 settembre 2020.
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